lunedì 1 dicembre 2014

D. Icke: il Trattato di libero scambio,TTIP, tra USA e EU: altra falsa libertà imposta

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Trans-Pacific Partnership (TTIP per l'Europa), accordo di libero scambio commerciale USA-EU, in realtà per devastare la libertà ed imporre la regola della multinazionale. 

La tirannia si presenta sotto vari nomi che per lo più risuonano benigni … fino a che non guardate anche quello che c’è scritto in piccolo e così vedete quel che veramente tali nomi significano nella pratica. Non potete vendere tirannia alla popolazione che avete preso di mira, se la chiamate appunto tirannia.

Rieccoci ai famosi ministri di Orwell Il Ministro della Pace (che conduce guerra eterna); il Ministro dell’Abbondanza (che raziona il cibo e controlla la produzione e il denaro) il Ministro della Verità (che controlla l’informazione); e il Ministro dell’Amore (che monitorizza, arresta e tortura i dissidenti)


Nello stesso spirito dell’inganno… eccovi il Trans-Pacific Partnership (TPP), che si dice sia un accordo di “libero scambio commerciale” ma che, in realtà, si propone di devastare la libertà ed imporre la regola della multinazionale. E’ il risultato di anni di trame e negoziazioni segrete, apparentemente per brevetti, copyright, marchi commerciali e design industriali, ma che invece è collettivamente una sferzata alla libertà di espressione e molto di più…

Sono molti anni che metto a nudo “l’agenda” (il programma) volta ad una dittatura governativa mondiale, in cui i paesi non sarebbero che satelliti subordinati ad un sistema di controllo centralizzato e, per raggiungere tutto ciò, occorre che le leggi nazionali e le costituzioni vengano scavalcate.

Abbiamo visto che questo è accaduto progressivamente in Europa con le direttive EU e le regolamentazioni che hanno il sopravvento sulla legislazione nazionale ed abbiamo visto il sorgere di una “legge internazionale”, di una regolamentazione internazionale e di ‘partnership commerciali”, usati per scavalcare le leggi dei paesi supposti sovrani.

E adesso entriamo nel TPP, o Trans-Pacific Partnership, che è un accordo commerciale tra i 12 paesi affacciati sul Pacifico, che cova un complotto che coinvolge governi e 600 multinazionali e loro lobbisti.

E’ in programma che tale accordo sia finalizzato per la fine dell’anno e che abbia influenza su 800 milioni di persone in paesi le cui economie messe insieme, valgono circa 27.5 trilioni di dollari all’anno. Se si dovessero unire altri paesi interessati, come la Corea del Sud, il TPP rappresenterà il 40 per cento del PIL globale.

Ufficialmente, il TPP riguarda una politica commerciale ma in verità tutto ciò finisce con l’avere implicazioni fondamentali nella libertà di internet, nelle libertà civili, nei diritti di pubblicazione e nella salute ed estende ampiamente il potere delle multinazionali, che dettano ai governi e quindi alla popolazione.

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Tutto questo è stato confermato in un documento di 95 pagine, pubblicato attraverso Wikileaks, che rivela come le multinazionali saranno in grado di fare causa ai paesi che impongono regolamenti svantaggiosi per l’agenda delle multinazionali, le quali saranno anche in grado di bloccare dei siti internet con l’accusa di violazione di copyright.

C’è anche potenzialmente un’ enorme conseguenza sulla disoccupazione negli USA, a causa di una delocalizzazione ancora più estrema verso alcuni dei paesi più poveri del mondo; ecco ancora un esempio per distruggere finanziariamente l’America.

Barack Obama sta cercando di far rimbalzare il TPP senza la supervisione del Congresso, usando leggi scorciatoia che eviterebbero di fare emendamenti. Se c’è qualcuno che ha bisogno della prova finale, del fatto che Obama altro non sia che un lacchè altamente remunerato dal monopolio delle multinazionali … eccola qui.

Più di 150 membri del partito dello stesso Obama, nella Casa dei Rappresentanti [Parlamento], si sono pubblicamente opposti alla cospirazione della “corsia preferenziale”, insieme ad altri 23 Repubblicani.. questi numeri mostrano quanto irrilevanti ed inutili sono i politici nel difendere i diritti più fondamentali della gente.

Abbiamo visto in Europa come la bufala del “libero scambio commerciale”, passo dopo passo, può demolire la sovranità locale, regionale e nazionale, dato che le normative applicabili a tutti gli stati vengono inviate dal centro burocratico. Ora i governi nazionali sono unità amministrative della EU con più del 70 per cento di leggi e normative che hanno origine da quelli in abito scuro a Bruxelles.

Tutto questo fa parte di un progetto implementato molto tempo fa, per dare ordini dal centro globale attraverso un governo mondiale (la burocrazia), la banca centrale, la valuta e l’esercito e cosi il TPP sarebbe un enorme progresso verso tale fine con le multinazionali in grado di fare causa a governi se venissero prese delle decisioni per il migliore interesse della popolazione.
Potete vedere come il punto relativo al “decidere” sia finito sempre piu’ in là…, sulla testa di coloro che sono i soggetti di tali decisioni.

Le tribù sono diventate paesi; i paesi delle “zone di commercio” e ‘unioni’ ed ora le multinazionali stanno dettando gli eventi persino sulle strutture politiche.

Uno dei primi obbiettivi del TPP e di tutti i simili accordi intergovernativi, è abbassare o cancellare le tariffe commerciali, cosa che impedisce ai paesi di proteggere le loro economie dallo sfruttamento infame del sistema economico mondiale. 

Se gli esportatori devono pagare delle tariffe quando la loro merce passa il confine, questo aiuta a proteggere le industrie indigene da una concorrenza sleale, perché le tariffe devono essere aggiunte al prezzo di vendita.

Ma, senza tariffe, i prodotti fatti nei paesi più poveri e con il lavoro in schiavitù, possono essere inviati nell’Occidente e venduti a prezzi inferiori rispetto al prodotto locale, al punto da provocare fallimento alla industrie domestiche. Questo è accaduto in USA, Canada, Gran Bretagna e paese dopo paese, dato che la World Trade Organisation (WTO), l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, creata dai Rothschild-Rockefeller, ha preso di mira le barriere tariffarie, con enormi multe per quei paesi che cercano di difendere le loro economie da distruzione certa.

Uno studio effettuato dall’istituto di Politica Economica - Economic Policy Institute- ha stimato che l’accordo commercial USA- Corea del Sud, eliminerà 159.000 occupazioni ed ora il TPP ha in programma di portare questo processo a livelli stratosferici.

Si grida che il ‘libero scambio commerciale” è necessario per aiutare i paesi in via di sviluppo, ma sono tutte c…zzate. Il mondo in via di sviluppo è sfruttato dalle multinazionali attraverso il lavoro in schiavitù, l’uso della terra e delle risorse, spesso attraverso politici corrotti e dittatori installati dalle multinazionali con l’aiuto degli USA e dell’alleanza NATO-EU.

Nessuno trae beneficio dall’illusorio “commercio del mercato- libero- di- essere- sfruttato”, se non le corporations stesse (multinazionali) e coloro che esse foraggiano, dato che esse vincono in ogni caso: sia con i prodotti fatti col lavoro in schiavitù che con l’altra forma di schiavitù, ovvero quella di comprare i soggetti per produrre vergognosi profitti per le multinazionali.

Internet è sempre un “prime target” (obbiettivo primario) dato che quelli della “cabala” vogliono solo bloccare il libero flusso di informazioni che sta rendendo pubbliche le loro macchinazioni; uno dei mezzi attraverso cui vogliono farlo, è presumibilmente “la violazione del copyright”.

Il TPP sta cercando di imporre agli Internet Service Providers (ISPs) di ‘filtrare’ tutta le comunicazioni via internet alla ricerca di violazioni del copyright, con il potere di censurare i siti che si suppone siano in questo coinvolti.

Data la natura di Internet ed il modo in cui viene condivisa la informazione, questo imbavaglierà potenzialmente una serie di siti che attualmente stanno svelando la cospirazione globale in tutte le sue forme. Ma questa è la loro idea.

Internet doveva essere venduto con benefici apparenti per le persone, come il fatto che le informazioni avessero un libero flusso, ma l’idea è sempre stata quella di cancellare ciò che “essi non volevano” e mantenere invece quel che volevano. Il Web, la Rete, è la maggiore e più ovvia operazione di sorveglianza che il mondo abbia mai visto.

Quindi mentre il TPP è pianificato per cancellare in grande misura la libertà di informazione su Internet, gli USA e i soliti sospettabili… stanno cercando di bloccare all’ONU un tentativo per promuovere i diritti umani universali relativi alla privacy online. Una bozza della risoluzione per tutto ciò, proposta dal Brasile e dalla Germania, ha ricevuto opposizione da parte degli stessi USA che stanno spingendo il TPP.

Tale proposta richiede un accordo per ‘certa informazione sensibile”, che sia in totale “conformità” agli accordi internazionali sui diritti umani, cosicchè la privacy “non sia soggetta ad interferenze arbitrarie o illegali”.

Gli USA ufficialmente sostengono l’idea, perchè esservi dichiaratamente contro… sarebbe molto male, ma le fonti diplomatiche americane, confermate da documenti, mostrano che dietro le scene, si tratta dell’opposto… c’è una campagna nell’ombra per evitare che ci sia una qualsiasi riduzione della potenziale sorveglianza.

Ancora una volta, nel classico stile orwelliano, la verità viene capovolta con un “accordo commerciale” che distrugge il lavoro e che viene invece descritto dalla Amministrazione Obama, come un modo per “sostenere il lavoro dei lavoratori americani , incrementando l’export verso la dinamica regione del pacifico-asiatico, come un modo per promuovere la produzione, l’innovazione, l’imprenditorialità;
allo stesso tempo, nell’accordo, si devono riflettere importanti valori su questioni chiave come i diritti dei lavoratori e l’ambiente” 

Bene… ora, l’opposto di tutte queste fesserie è vero.

Ciò che la Casa Bianca ha dichiarato è che il TPP è un ‘un accordo regionale della prossima generazione che liberalizza lo scambio commerciale e l’investimento“. Il termine “liberalizzare“ significa: “basato su, pertinente a o che ha visioni o politiche che sostengono la libertà di azione ed espressione individuale”. Un tale uso deviato del linguaggio è noto per essere un “Linguaggio subdolo-ambiguo” 

William Lutz, autore di The New Doublespeak (Il nuovo linguaggio ambiguo), ha detto:
Il Linguaggio Ambiguoè una lingua che finge di comunicare, ma non lo fa. E’ una lingua che fa passare il male per bene, il negativo per positivo, lo spiacevole come attraente o quanto meno tollerabile. E’ una lingua che evita cambiamenti o nega responsabilità, una lingua che è una variazione del suo vero o cosiddetto significato. E’ una lingua che nasconde o evita il pensiero.
Il Linguaggio Ambiguo è tutto intorno a noi,. Ci vien chiesto di controllare i nostri bagagli agli sportelli “ per la nostra comodità”, quando non è affatto per la nostra comodità, ma per quella di qualcun altro … Vediamo pubblicità per macchine di altri proprietari, ovvero macchine “con esperienza” o “distinte precedentemente ”… non le chiamano “macchine usate”. Vediamo “autentica imitazione di pelle,” “vinile vergine” o “veri diamanti contraffatti...’
Nel caso del discorso orwelliano della casa Bianca, il termine “liberal” è usato nel senso di ‘libero e aperto’ quando in realtà significa liberare le multinazionali di fare essenzialmente quel che vogliono, mentre la popolazione viene ulteriormente resa schiava. 

Arthur Stamoulis, Direttore Esecutivo della Citizens Trade Campaign (La Campagna per lo scambio commerciale dei Cittadini) , ha detto:
Molte multinazionali e rivenditori di grande calibro sembra che avvertano che i lavoratori cinesi ora chiedono troppo, che sono pagati troppo e quindi vogliono spostarsi offshore, verso paesi dove si può pagare di meno i lavoratori, per esempio come in Vietnam. Questo significa spingere ancora di più la razza umana sul fondo
Di questo si tratta con la TPP e tutto il resto degli accordi di “libero scambio”: portare la razza umana sul fondo e attivare la società “dei Giochi della Fame” su cui da tempo metto in guardia e che ho svelato in dettaglio nel mio ultimo libro The Perception Deception.

Arthur Stamoulis sottolinea che la TPP trascinerà nella stessa spirale di povertà, sia il mondo dei ricchi che quello dei poveri. Questo è esattamente quello che sottolineo anch’io, in relazione all’obbiettivo del dividere il mondo “in- mega-ricchi- del-meno-dell’1percento e “in-megapoveri-del-99percento”, con lo status quo che viene tenuto insieme da una tirannia militarizzata di un feroce stato di polizia.
Tanti più trattati come questo approviamo, sempre meno ci saranno entrate fiscali per nuovi servizi pubblici e tanto maggiore sarà la pressione verso il basso su salari e benefits dei lavori che sono rimasti’ ha detto Stamoulis. ‘Questo è un esempio di un accordo commercial che beneficia solo il massimo vertice.’
La TPP non è “un errore” ma una demolizione calcolata e da tempo pianificata, della libertà umana su più livelli. E’ il mezzo attraverso il quale si può cancellare ciò che resta della sovranità individuale e nazionale.

Qualche idea di… rivoluzione?


by David Icke, www.davidicke.com

Dalla newsletter di David Icke,del 24.11.13
traduzione e sintesi Cristina Bassi, per www.thelivingspirits.net
http://thelivingspirits.net/david-icke-in-ita/d-icke-il-tpp-l-accordo-di-libero-scambio-tra-usa-e-eu-un-altra-falsa-liberta-imposta.html 

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