lunedì 1 dicembre 2014

I DRONI DI POLIZIA E CARABINIERI FILMANO E SPARANO


Stato di diritto? Dittatura sempre più evidente nello Stivale invaso e occupato dallo Zio Sam fin dal 3 settembre 1943. Ora, dall'alto dei cieli, senza alcun controllo civile. E la politica italidiota non fiata, ma sta come sempre a cuccia. Il ministero della difesa ha certificato di non avere alcun controllo dello spazio aereo nazionale. L’altra brutta notizia è che i velivoli teleguidati saranno armati e potranno sparare dall’alto dei cieli sui centri abitati d’Italia, in caso di mobilitazioni popolari, interpretate come sommosse o rivolte. Il protocollo d’intesa è stato firmato qualche giorno fa dall’Aeronautica militare tricolore. Già, ma chi controlla l’AMI e i cieli del Belpaese?
 

Anche l’Italia dispone di droni armati come quelli in dotazione alle forze statunitensi e britanniche protagonisti delle incursioni in Pakistan, Somalia e Yemen. Dunque, con il pretesto di garantire la sicurezza e mantenere l’ordine pubblico, polizia di Stato e carabinieri (pur a secco di carburante per le volanti come hanno più volte denunciato le stesse forze dell’ordine), potranno bombardare a piacimento e discrezione i civili.
 
L’aeronautica militare italiana è stata la prima forza aerea alleata ad ordinare, nel 2001, i Predator a stelle e strisce, protagonisti del conflitto kosovaro del 1999. Nel 2006 vennero ordinati anche i più grandi e potenti Reaper.
 
Infine l’Aeronautica tricolore, senza pubblicità, ha ordinato negli Stati Uniti d’america i kit che rendono possibile imbarcare missili Hellfire e bombe a guida satellitare JDAM.  
 
Una flotta di velivoli (6 predator e 6 reaper) costata complessivamente 370 milioni di dollari più alcuni milioni necessari ad acquistare le armi guidate da imbarcavi i cui costi oscillano fra i 30 mila e i 50 mila euro ognuna. L’iter amministrativo statunitense per autorizzare la vendita si è concluso segretamente, almeno in Italia, come ha rivelato il Wall Street Journal.

Per la cronaca ignota ai più: i droni bellici di Washington sono operativi in Italia, e di stanza a Sigonella in Sicilia, da anni.
 
 
Gianni Lannes
 
 

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