giovedì 11 dicembre 2014

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Gli USA riconoscono le torture nelle carceri della CIA

Nelle carceri segrete della CIA i sospetti vengono torturati. Il fatto è stato riconosciuto dal Senato USA.
 
Dopo 5 anni di lavoro e milioni di documenti studiati, la Commissione del Senato per il controllo sui servizi segreti ha presentato un rapporto sui metodi della CIA e sulla loro efficienza. Tuttavia la principale parte del rapporto rimane segreta.

​ Delle oltre 6000 pagine sono state diffuse soltanto 500. Ma anche questo è bastato per vedere il quadro terribile della brutalità e dei soprusi che imperversavano nelle carceri della CIA. Waterboarding, privazione del sonno, chiusura dentro la bara, imitazione della fucilazione – la fantasia perversa degli uomini della CIA non aveva limiti. La legge non limitava in alcun modo i metodi degli agenti americani, perché la gente veniva torturata all’estero e non negli USA, sottolinea Andrey Sidorov, titolare della cattedra di organizzazioni e processi mondiali presso l’Università di Mosca.
In conformità alla legge americana, tale prassi, se attuata in territorio degli USA, sarebbe soggetta alla persecuzione penale. Quanti americani sarebbero disposti ad affrontare questa prospettiva? Pochissimi. Per questo motivo la CIA faceva tutto all’estero.
​A partire dal 2001 negli USA veniva realizzato un programma delle “carceri segrete”. Cittadini di vari paesi, sospettati di attività terroristiche, venivano arrestati e portati in queste carceri speciali. Chi finiva dentro perdeva ogni status legale. I parenti della persona non venivano informati. Per estorcere la confessione si usavano i metodi più vari. Si torturavano persino i detenuti che accettavano di collaborare con la CIA: giusto per essere certi che non nascondessero qualcosa. Così è stato, per esempio, con Abu Zubaida, fermato nel 2002 in Pakistan. Per 47 giorni è stato tenuto in isolamento, poi sono entrati in azione gli uomini della CIA che lo sbattevano contro il muro, l’hanno chiuso per 300 ore dentro una bara e per ben 83 volte l’hanno sottoposto alla tortura di waterboarding, quando la persona viene immobilizzata e le si versa l’acqua sulla faccia. In questo momento la mancanza di ossigeno provoca degli spasmi muscolari così forti da fratturare le ossa delle braccia e delle gambe legate con le corde.

​ È solo uno dei 119 casi accertati dai senatori. In seguito si è saputo che almeno 26 di queste 119 persone erano state arrestate con false accuse. Quante siano in realtà è praticamente impossibile saperlo. Il rapporto del Senato dimostra che per i suoi interrogatori la CIA usava degli aerei speciali mentre sorvolavano altri Stati e delle navi che si dirigevano verso le acque internazionali. Carceri segrete vere e proprie esistevano in Afghanistan, Iraq, Thailandia, Marocco, Romania, Lituania e Polonia, me i dirigenti della maggioranza di questi Stati si rifiutano di ammettere di esserne stati al corrente. Chi nega le accuse con energia particolare è Varsavia, sebbene ormai gli stessi americani non nascondano di aver pagato il governo polacco per la sua “ospitalità”, fa notare il direttore dell’Istituto di pianificazione e previsione strategica Aleksandr Gusev.
Gli attuali dirigenti della Polonia e della Lituania certamente continueranno a negare che ciò potesse succedere nel loro territorio. Dicono che si tratta di carceri speciali della CIA americana, pertanto loro non c’entrano. Tutti capiscono però chequesti centri segreti non si potevano costruire senza il consenso dei dirigenti locali.
​ Ma oltre alle carceri segrete ce ne sono altre, del tutto legali. Per esempio, nella prigione di Guantanamo persone, per lo più musulmani, sono trattenute già da 12 anni senza accusa formale. Nel passato il presidente Obama aveva promesso di chiudere la prigione di Guantanamo. Era uno dei punti del suo programma con il quale è andato verso la sua prima presidenza. In seguito è stato anche rieletto, ma la macchina di Guantanamo continuava a funzionare a pieno ritmo. Ora sta facendo delle nuove promesse. Dopo aver letto il rapporto del Senato, Obama ha confermato che la CIA non deve torturare le persone per avere delle informazioni. Tuttavia è stato deciso di diffondere soltanto una piccola parte di questo documento.
 



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