Esotiche o dimenticate ecco le proteine verdi senza glutine che mettono d’accordo gusto e salute. La quinoa, come l’amaranto, viene consumata dagli astronauti durante le loro missioni nello spazio.
Questi alimenti, tra cui inseriamo anche il grano saraceno, sono definiti pseudo cereali perché, pur essendo utilizzati in cucina e nelle ricette come tali, non appartengono al genere delle Graminacee, come il grano.
La loro qualità principale è l’assenza diglutine, che ne permette l’utilizzo anche a chi soffre di celiachia, inoltre non solo vantano una quantità e qualità proteica superiore a quella di alcuni cereali, ma contengono anche più fibra, più minerali e più grassi insaturi (quelli buoni).
Due studi pubblicati dal Food and Public Health e dal Journal of Food Science, hanno messo in evidenza che, per esempio, la quinoa ha un elevato contenuto diacido alfa linolenico (precursore degli Omega 3 a lunga catena presenti nei pesci); l’amaranto apporta buoni quantitativi di squalene capaci di ridurre la sintesi di colesterolo nel fegato; il grano saraceno ha un elevato contenuto di rutina, dall’azione antiossidante, utile per ridurre la fragilità e la permeabilità dei vasi e proteggere dagli edemi.
Amaranto
Contiene il doppio di LISINA, un amminoacido essenziale (componente proteica), rispetto agli altri cereali ed ha un elevato contenuto in minerali:CALCIO, FOSFORO, MAGNESIO e FERRO oltre che in fibre. In piccole quantità sono presenti anche vitamine del gruppo B e vitamina C.
Indicato per chi ha problemi intestinali, viene comunque promosso nell’alimentazione infantile, come base per le pappe o nei minestroni di verdura per convalescenti e anziani.
E’ un alimento che, data l’alta percentuale di proteine, può rientrare nella dieta di chi consuma poca carne o non se ne ciba affatto. In India, i bambini spesso vengono nutriti con foglie di amaranto, cotte come gli spinaci, ma con contenuti in ferro superiori. Non contiene grassi ed è povero in sodio quindi ideale per chi vuole perdere qualche chilo.
Cucinare l’Amaranto
Possiamo aggiungerlo alle zuppe, o all’impasto delle polpette con verdura o possiamo usarlo come il cou-cous.Bollire l’amaranto in acqua salata, una parte di amaranto su due di acqua. In pentola a pressione per circa 15/20 minuti o in pentola normale per 30/40 minuti poi, lasciare riposare per 10 minuti senza mescolare per dar modo ai semi di gonfiarsi. Se cuocete per più tempo, tende a formare una crema. Scolare con un colino a maglie fitte perchè i semi sono molto piccoli. Il gusto ricorda la nocciola e perciò viene associato ad altri cereali come il riso o l’orzo o con verdure.
- E’ buonissimo aggiunto, dopo la bollitura, alle zucchine precedentemente appassite in olio e cipolla e con un tocco finale di prezzemolo tritato.
- Può essere gustato in insalata, quelle gustose e fresche insalate estive, in sostituzione di riso e pasta. In questo caso fermare la cottura con acqua fredda.
- Si utilizza con le patate lessate per gnocchi ma anche come crocchette, insieme al miglio.
Quinoa
Ha numerosissime proprietà nutritive. È molto ricca di proteine, carboidrati e fibra alimentare. Nella sua composizione sono presenti due aminoacidi essenziali molto importanti per il buon funzionamento dell’organismo: lisina e metionina; quest’ultimo aiuta il metabolismo dell’insulina.
Contiene, infine, una buona quota di minerali e vitamine, in particolare magnesio, vitamina C e vitamina E.
La quinoa è particolarmente energizzante; 100 grammi apportano circa 350 calorie. Essendo un alimento molto nutriente, il suo consumo è consigliato soprattutto a bambini, donne in gravidanza, sportivi e convalescenti.
Il suo elevato contenuto proteico, rende la quinoa una valida alternativa rispetto agli alimenti proteici di origine animale.
Cucinare la Quinoa
E’ ottima per esempio, condita con olio extra vergine d’oliva, semi di sesamo tostati, pomodorini e scorza di limone.Dioni aka Riccardo Lautizi
fonte: http://www.dionidream.com/quinoa-e-amaranto-ricchi-di-proteine-senza-glutine/
Nessun commento:
Posta un commento