lunedì 4 maggio 2015

LA FRECCIA… E IL QUI E ORA

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Stamattina ho letto un articolo che ho postato su FB, “Mira diritto al Cuore”  di un blog amico tenuto da Fiamma Divina che aveva questa immagine… mai nulla è per caso, questo per me sta diventando un dogma, saranno stati gli avvenimenti vissuti  nell’anno appena trascorso e che ho raccontato nel libro appena pubblicato, sarà la mia attenzione risvegliata ma tutto ha un senso ed un fine… sempre… la nostra evoluzione!!!

Infatti proprio ieri ero con il mio compagno che tira con l’arco da qualche anno e per la prima volta ho provato anch’io, una disciplina che mi ha sempre attratta e finalmente ho potuto sperimentarla, non è semplice come sembra ed è un’ottima pratica per essere nel qui e ora. Essere presenti nel proprio corpo al millimetro, il respiro, la postura dei piedi ben allineati, la spalla e il braccio che impugnano l’arco perfettamente allineati con il busto, le dita che tendono la corda solo con i polpastrelli per cui mezzo centimetro non di più altrimenti la corda vibra ed invalida la mira.

Per quanto si possa osservare una persona che tende l’arco è solo provando e seguendo i suggerimenti di chi ci accompagna che si può realizzare la perfezione della postura e creare un’allineamento corretto che porti a scoccare la freccia e… cogliere il bersaglio.

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La vista è importante ma se non c’è una centratura totale di tutto il corpo, se la mente non è presente nel qui e ora non si prende il bersaglio, la freccia partirà senza una direzione precisa e fallirà il bersaglio anche se all’occhio sembra di aver preso bene la mira.

Comprendere il qui e ora, molti chiedono cos’è, come si fa, a cosa serve, ecco la spiegazione in modo semplice attraverso l’esperienza di una disciplina sportiva… ad essere presenti a se stessi, a percepire il proprio corpo, ad avere la mente solo su un pensiero, nessun altro pensiero viene pensato in quel momento, la mente è talmente focalizzata su tutto ciò che sta facendo e sulla freccia che non ha la possibilità di pensare ad altro e siamo noi in quel momento che veramente usiamo la mente!  

L’esperienza del tiro con l’arco è stata per me come una disciplina meditativa, ho compreso perchè il mio compagno mi diceva che il tiro con l’arco è Zen… e stamattina trovo dei libri che parlano di questo.

Penso possa essere utile a chi voglia sperimentare ed allenarsi nel qui e ora in un modo diverso ed anche divertente, non ha importanza il centro perfetto per ora, non è quello la mia finalità… ciò che ho potuto sperimentare è proprio la consapevolezza della presenza dai primi tiri a quella maturata poi nei successivi, una consapevolezza in più, come nello sport così nella vita!   

 Arco, freccia e bersaglio diventano strumenti grazie ai quali è possibile accedere a piani più profondi di comprensione di se stessi e dell’universo. - Eugen Herrigel


Namastè 


Patrizia di Visione Alchemica 
http://www.visionealchemica.com/la-freccia-il-focus/ 

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