Il
Centro di Controllo della Difesa Nazionale della Federazione russa
segna il 1° anniversario di prontezza operativa. Il 1° dicembre 2014
iniziava l’operatività del Centro di Controllo della Difesa Nazionale
della Federazione Russa, nel complesso del Ministero della Difesa sul
molo Frunze.
Attivata un anno fa, la struttura succede al Centro di
comando centrale dello Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della
Federazione Russa. L’ordine dell’istituzione del centro fu emesso dal
Presidente Vladimir Putin il 10 dicembre 2013, adottando la decisione di
creare il Centro per la Difesa migliorando il sistema di comando e
controllo e l’economia del Paese. Era necessaria una struttura per il
coordinamento operativo delle 52 autorità esecutive federali e dei tre
enti statali coinvolti nella Difesa. Il centro non duplica le funzioni
dello Stato Maggiore, responsabile della pianificazione strategica.
“Questo è il nostro cervello”
Sulla base dei dati disponibili, il Centro per la Difesa Nazionale è la struttura info-analitica utilizzata da Comando Supremo, Stato Maggiore e altre unità del Ministero della Difesa. Le risorse del centro possono essere utilizzate per una varietà di scopi, dall’organizzazione di eventi alle operazioni militari su larga scala. Il Centro della Difesa è simile al meccanismo di un orologio impegnato principalmente nella raccolta ed elaborazione delle informazioni dalla Russia e dal mondo. L’anno scorso il Ministro della Difesa Sergej Shojgu disse quanto segue:
Sulla base dei dati disponibili, il Centro per la Difesa Nazionale è la struttura info-analitica utilizzata da Comando Supremo, Stato Maggiore e altre unità del Ministero della Difesa. Le risorse del centro possono essere utilizzate per una varietà di scopi, dall’organizzazione di eventi alle operazioni militari su larga scala. Il Centro della Difesa è simile al meccanismo di un orologio impegnato principalmente nella raccolta ed elaborazione delle informazioni dalla Russia e dal mondo. L’anno scorso il Ministro della Difesa Sergej Shojgu disse quanto segue:
“Questo sistema di controllo profondamente integrato delle Forze Armate è un moderno quartier generale. E’ il nostro cervello“.
Valerij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore, riflettendo sulla natura
operativa del centro, sollevava un poco il coperchio del segreto
militare. Il comandante rivelava parte dell’organizzazione del Centro.
Secondo Gerasimov, il personale in servizio riferisce 20 – 25 volte al
giorno. I rapporti, redatti dagli analisti del centro, delineano
specifiche azioni immediate da prendere in risposta a diverse
situazioni. Gerasimov prende le decisioni su come procedere, se
necessario con il contributo del Ministro della Difesa.
“La presenza di un tale quadro minimizza il tempo del processo decisionale per una risposta adeguata alla situazione, se si tratta di processi in corso o azioni ostili alla sovranità dei territori russi… Abbiamo ridistribuito i compiti del centro che richiedono una continua prestazione, impostando le regole per lo scambio di informazioni e l’interazione“,
ha detto
Gerasimov. Il Centro per la Difesa Nazionale opera tutto il giorno
grazie agli ufficiali in servizio a tutti i livelli tattici e
strategici. I dipendenti sono operativi nei locali appositamente
attrezzati, secondo lo Stato Maggiore, dei più moderni sistemi di
comunicazione e di automazione.
“E’ importante che la struttura dei turni di servizio operativi e manutenzione delle attività del centro non cambi nella transizione dal tempo di pace al tempo di guerra. Il volume delle informazioni cambia, l’intensità delle analisi e la preparazione delle relazioni aumentano. Gli affidabili sistemi del centro continuano ad operare in qualsiasi circostanza o situazione“,
aggiungeva
Gerasimov. Viene riportato sui mass media che il personale in servizio è
di stanza in varie località del Paese, da Kaliningrad alla Kamchatka.
La loro funzione è raccogliere dati sulla situazione politico-militare e
inviarli a Mosca. Le informazioni che arrivano al centro includono
informazioni su eventi e aggiornamenti sull’esecuzione degli ordini.
Supercomputer
La struttura del Centro non è nota. Lo Stato Maggiore ha rivelato alcuni dettagli su Centro di controllo delle Forze nucleari, Comando strategico e Centro di controllo delle attività quotidiane, le restanti divisioni sono classificate “segrete”. Il lavoro tecnico del centro è svolto da un supercomputer, o meglio da diversi supercomputer in rete situati nei vari centri di calcolo della Russia. La macchina analizza dati da mass media e social network, in 6 lingue. Il supercomputer è anche usato per simulare guerre e operazioni di combattimento. Il Ministero della Difesa ha riferito che il loro ‘Miracolo del calcolo’ ha prestazioni di gran lunga superiori a qualsiasi analogo estero, compresi quelli del Pentagono.
La struttura del Centro non è nota. Lo Stato Maggiore ha rivelato alcuni dettagli su Centro di controllo delle Forze nucleari, Comando strategico e Centro di controllo delle attività quotidiane, le restanti divisioni sono classificate “segrete”. Il lavoro tecnico del centro è svolto da un supercomputer, o meglio da diversi supercomputer in rete situati nei vari centri di calcolo della Russia. La macchina analizza dati da mass media e social network, in 6 lingue. Il supercomputer è anche usato per simulare guerre e operazioni di combattimento. Il Ministero della Difesa ha riferito che il loro ‘Miracolo del calcolo’ ha prestazioni di gran lunga superiori a qualsiasi analogo estero, compresi quelli del Pentagono.
Il sistema dei supercomputer nazionale ha
una capacità di 236 petabyte di memoria, le prestazioni della macchina
sono pari a 16 petaflop, e la velocità di elaborazione delle
informazioni sufficienti ad elaborare 50 Biblioteche Lenin in un
secondo. In confronto, il volume della memoria dei computer degli USA è
di 12 petabyte, e le prestazioni pari a 5 petaflop. I risultati sono
evidenti. Nel 2013, quando l’informazione sull’apertura imminente del
Centro per la Difesa fu diffusa, gli esperti militari cominciarono
accese discussioni sulla necessità di tale organismo.
Gli esperti
sottolineavano che la struttura dello Stato Maggiore delle Forze Armate
aveva già il Centro di Comando Centrale e il Centro Situazione del
Ministero della Difesa. L’analista militare Dmitrij Litovkin disse che
la discussione delle nuove iniziative militari era una pratica utile:
“Se non fosse per i critici e gli scettici, il Centro nazionale non avrebbe raggiunto tali risultati. Il Ministero della Difesa ha recentemente iniziato a prestare attenzione all’opinione pubblica e alle valutazioni delle proprie attività. Oggi possiamo dire che i risultati del Centro e la necessità della sua creazione sono indubbi. Quando tutto è cominciato, era difficile immaginare la portata del cambiamento tecnico e organizzativo del Centro per la Difesa“,
ha detto Litovkin,
secondo cui il vantaggio principale del Centro è aver riunito in un solo
edificio sul molo Frunze esperti di alto livello dalle diverse
specializzazioni.
“Shojgu siede accanto a molti leader dalle diverse generazioni e prospettive e a militari che possono fare le loro proposte sulla situazione“, ha detto l’analista. “Grazie a questo Centro, i passaggi nel processo di emissione degli ordini sono diminuiti in modo significativo, con un significativo aumento dell’efficienza. Le informazioni vengono ricevute da media e da navi e aeromobili che operano lontano dalla Russia, il tutto in un unico posto. Questo sistema permette di prendere decisioni immediatamente“, sottolineava Litovkin.
L’istituzione del Centro per la Difesa Nazionale è stata sicuramente la
decisione giusta di Vladimir Putin. Il Ministero della Difesa è riuscito
a risolvere il problema della creazione di un supercomputer nazionale e
di un sistema di comando e controllo automatizzato. Il processo di
realizzazione del Centro per la Difesa fu lanciato in un momento
relativamente tranquillo, ma l’attuale situazione militare-politica ha
pienamente dimostrato la necessità di tale struttura.
South Front 10/12/2015
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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