lunedì 28 dicembre 2015

Depressione/Disturbi bipolari dell'umore


La depressione è caratterizzata da lunghi periodi di tristezza e disperazione. Le cose che prima procuravano piacere improvvisamente perdono interesse. I disturbi dell’umore sono una forma di malattia mentale che si manifesta quando una persona non è più capace di far fronte efficacemente a stress emotivi o fisici. I problemi affrontati da una certa persona possono non essere più gravi di quelli affrontati da un’altra, ma la persona colpita ha una minore capacità di far fronte allo stress. E’ particolarmente importante vedere quanto questo disturbo influenzi negativamente la vita dell’individuo colpito. I disturbi bipolari dell’umore (conosciuti in passato col nome di disturbi maniaco-depressivi) sono caratterizzati da sensazioni altalenanti tra euforia eccessiva e depressione.

I sintomi di depressione sono insonnia, mancanza di appetito, movimenti e locuzione rallentata, mancanza di desiderio sessuale, irritabilità, ansia, emicrania, pensieri negativi, mancanza di autostima, scoppi di pianto, stitichezza e sensazioni di irreparabilità, avvilimento e senso di colpa. Alle persone che hanno sintomi leggeri viene di solito fatta una diagnosi di disturbi distimici.

Durante le fasi di eccitazione, i sintomi sono iperattività e insonnia. Il paziente in questa fase parla velocemente, cambiando argomento in continuazione e ha una mente in continua attività. Questi periodi possono essere accompagnati anche da mania del gioco d’azzardo, intensa attività sessuale e acquisti incontrollati. I disturbi bipolari di lieve entità vengono chiamati anche disturbi ciclotimici.

La depressione e i disturbi bipolari dell’umore sono stati associati a cause genetiche e psicologiche. Uno studio effettuato sulla popolazione Amish, che ha archivi di generazioni e generazioni, ha messo in evidenza una vulnerabilità genetica ai disturbi bipolari (non la malattia) in questa popolazione che ha un’incidenza stranamente alta di questo disturbo. L’ambiente in cui una persona vive sembra essere determinante perché il disturbo si manifesti o meno.

        Un’altra ipotesi è che i cambiamenti chimici nel cervello causano disturbi dell’umore; tuttavia è stato considerato che molti di questi cambiamenti possono essere scatenati dalle condizioni ambientali in cui vive un dato individuo. La depressione può essere causata dal modo di interpretare e considerare situazioni e persone. Le persone depresse di solito tendono ad analizzare una situazione come se non ci fosse via di scampo, ossia in un modo che non permette ripensamenti che possano rimettere a posto una situazione. Il fallimento è devastante perché è una situazione immutabile e può scatenare la depressione.


La mancanza di capacità comunicativa dovuta all’inesperienza, alla timidezza, all’uso di alcool o di droghe fin dall’adolescenza che crea una dipendenza ancora nell’età adulta, o una situazione familiare precaria che ha reso una persona insicura, possono contribuire a rendere un individuo vulnerabile alla depressione. Per alcune persone lo stress è uno dei principali fattori scatenanti. Lo stress può accumularsi e scatenare la malattia nel giro di un mese. 


E’ stato recentemente notato che la depressione è contagiosa e lascia la persona depressa ancora più sola perché gli altri iniziano ad evitarla. Si ritiene che la depressione post-parto, che insieme ai sintomi tipici della depressione, è accompagnata dall’incapacità di occuparsi del bambino, sia causata da carenze di sostanze nutritive (vedi più avanti).

        Il trattamento psicologico comprende diversi tipi di psicoterapia. Le terapie brevi si concentrano sul problema più evidente mentre quelle lunghe ricercano nell’infanzia l’origine del problema. La terapia cognitiva, la più diffusa tra le nuove terapie, analizza il modo in cui il pensiero perpetua la depressione e cerca il modo di cambiarlo. Questa terapia dura di solito circa sei settimane. Un’altra terapia breve è la terapia interpersonale, che usa la relazione per scoprire l’origine e la causa della depressione. Questo tipo di terapia analizza le fasi della vita e dello sviluppo umano per mettere a fuoco i cambiamenti di esigenze e desideri. Le terapie di lunga durata che trattano gli stress più gravi sono consigliate dopo il primo periodo di ripresa, per evitare eventuali ricadute.


La medicina incoraggia l’uso di farmaci che interferiscono con le reazioni chimiche dei neurotrasmettitori nel cervello. Tutti questi medicinali hanno effetti collaterali. Una sincera esposizione dei sintomi al proprio medico è utile per determinare la cura migliore. I farmaci MAO (monoamino-ossidasi) vengono usati per curare la depressione cronica e possono causare emicrania e ipertensione grave, aumentando la pressione a livelli talvolta fatali. Se prendete questi farmaci dovete evitare l’aminoacido tirosina, perché favorisce l’ipertensione.
 

Si ritiene che i bassi livelli di alcuni neurotrasmettitori, sostanze chimiche nel cervello che trasmettono segnali da una cellula nervosa all’altra, possano causare la depressione. I bassi livelli di serotonina, un neurotrasmettitore chimico, sono associati alla depressione. I contraccettivi orali e i farmaci steroidi abbassano i livelli di serotonina. La carenza di serotonina causa insonnia, irritabilità e mancanza di memoria. L’acido folico (dai 200 ai 500 mg al dì) aumenta i livelli di serotonina.

        L’alimentazione ha un’influenza diretta su questi disturbi. E’ importante seguire una dieta basata sul consumo di grandi quantità di frutta e verdura cruda e carboidrati complessi. Le verdure a foglia verde come gli spinaci sono ricche di acido folico, indicato per la depressione perché aumenta i livelli di serotonina nel cervello. Si ritiene che le allergie alimentari siano strettamente legate alla depressione in alcuni individui. Le persone depresse dovrebbero evitare gli alimenti che contengono fenilalanina, perché possono causare reazioni allergiche (vedi la Tabella sulla composizione degli alimenti). La colina, l’arginina e l’ornitina sono altre sostanze naturali che dovrebbero essere evitate dalle persone che soffrono di disturbi bipolari. E’ consigliato il consumo di cereali integrali, derivati del latte a basso contenuto di grassi e pesce. Alcuni nuovi studi hanno messo in evidenza che bassi livelli di colesterolo nelle persone anziane possono favorire la depressione. Il livello ottimale non deve scendere sotto 160. Per combattere la malinconia causata dalla sindrome premestruale e quella causata dai disturbi affettivi stagionali (SAD), è consigliata una dieta ricca di carboidrati, preferibilmente complessi.


Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Il magnesio aiuta a combattere la depressione. Alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina C contribuisce al controllo dei disturbi bipolari. Il pesce è ricco di selenio, la cui carenza può causare la depressione. Una singola noce del Brasile, che contiene più selenio di qualsiasi altro tipo di noce, soddisfa il fabbisogno quotidiano; il selenio si trova anche nei cereali e nella carne. L’idergina influenza i sistemi enzimatici nei siti recettivi della serotonina e si ritiene che favorisca la depressione. Il selenio può avere effetti tossici, bisognerebbe quindi controllare le dosi assunte.

        L’eccesso di vanadio è stato associato ai disturbi bipolari; la vitamina C in grandi quantità contribuisce a ridurli. Il pepe nero e l’aneto contengono grandi quantità di vanadio. Le allergie, le malattie da malassorbimento e i disturbi ipoglicemici e tiroidei possono ostacolare l’assorbimento dell’acido folico e della vitamina B12, causando carenze che possono condurre alla depressione. La colina somministrata in dosi elevate può aggravare la condizione del paziente depresso.


Ci sono altri integratori naturali che possono essere d’aiuto. Si ritiene che l’aminoacido L-glutamina combatta la depressione. Un altro aminoacido, il triptofano, può dare sollievo dalla depressione se assunto insieme ai carboidrati. Questo aminoacido si trova nel pollo, nel tacchino, nel pesce, nei legumi secchi, nei fagioli di soia, nelle noci, nel burro di arachidi e nel lievito di birra. Un altro aminoacido chiamato D L-fenilalanina (DLPA), mitiga la depressione ma non dovrebbe essere assunto dagli ipertesi. La cura, con dosi graduali quotidiane che vanno dai 100 ai 500 mg, deve essere effettuata sotto controllo medico. I lipotropi, in forma di iniezioni, sono indicati nei casi di depressione grave per aumentare il flusso del sangue e dell’ossigeno al cervello.


Nelle donne che soffrono di depressione post-natale è stata riscontrata spesso una carenza delle vitamine del complesso B, soprattutto riboflavina (B2) e B6. L’assunzione quotidiana di 125 mg di zinco, 300 mg di magnesio e il consumo di carboidrati completi ogni tre ore, può essere efficace. Le erbe usate per la cura della depressione post-natale sono olio di enotera e infusione di scutellaria.

        Le sostanze naturali possono essere efficaci. L’aglio dà una sensazione di benessere e la capsicina contenuta nel peperoncino rosso può far precipitare una temporanea sensazione di euforia facendo secernere al cervello degli antidolorifici naturali sotto forma di endorfine. Maggiore la quantità di peperoncino consumata, maggiore la quantità di endorfine prodotte dal cervello. La caffeina può causare depressione momentanea nelle persone sensibili alla sostanza o che cercano di limitarne il consumo; per molte persone costituisce però una nota sostanza alimentare antidepressiva. La liquirizia e il miele sono antidepressivi naturali. Si pensa che l’avena abbia effetti positivi, anche se non esistono conferme scientifiche.


Le erbe indicate sono lo zenzero e l’iperico (non deve essere assunto dalle gestanti, dalle donne che allattano e da chi usa farmaci MAO; consultate un medico), che comincia a fare effetto dopo diversi mesi. La Yohimbina può diminuire l’ansia e la depressione, causate da insufficienza erettile. 


L’olio di sclarea è calmante. I rimedi floreali sono la senape e la castagna. L’omeopatia raccomanda la Pulsatilla 6C, il Natrum muriaticum 6C e la Sepia 6C. I rimedi di aromaterapia includono il bergamotto, il basilico, il coriandolo, la sclarea, la camomilla romana, il geranio, l’incenso, la lavanda, il pompelmo, il limone, l’arancio, i fiori di arancio, il paciulì, il petit-grain, rosa di damasco, il sandalo e l’ylang ylang. 

L’esercizio fisico allontana la mente dai pensieri negativi e permette di affrontare esperienze nuove e positive. Alcuni studi hanno mostrato che correre per 30 minuti per tre volte alla settimana è altrettanto efficace nei confronti della depressione delle sessioni di terapia. Consultate sempre un medico prima di iniziare a praticare uno sport.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLA DEPRESSIONE E DEI DISTURBI BIPOLARI DELL’UMORE:



Organi Sostanza Quantità*
Generale Complesso B 100 mg 3 volte al dì

Niacina 100 mg al dì

niacinamide 200 mg al dì

Vitamina B6 50 mg 3 volte al dì

Vitamina B12 In più

Acido pantotenico 500 mg al dì

Vitamina C 2000-5000 mg nel corso della giornata

L-triptofano

L-tirosina Sino a 100 mg a stomaco vuoto

L-glutamina

D L-fenilalanina Non indicata per gli ipertesi

Calcio 1500 mg al dì

Magnesio 1000 mg al dì

Zinco chelato

Selenio

RNA/DNA

Cromo 300 mcg al dì

AVANTI 750 mg al dì

Acidi grassi insaturi Olio di enotera; 2 capsule al dì

Polline
Depressione grave Lipotropi In iniezioni



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.


Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice




1 commento:

  1. Che cosa ne pensate della relazione tra carenza di vitamina D e la depressione?

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