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“Il mondo non vi aiuterà. Vi aiuterà Dio. A Dio importa di voi…”.
Time Out of Mind
Da “sempre” (da quando te lo hanno insegnato,
perché “di tuo” non sai/ricordi nulla. Infatti, cosa “sapevi” appena
nato. Di più, “che cosa ricordi di sapere, appena nato”?) “qua, così”… la comunità “meglio organizzata (quella solitamente più… pronta alla guerra, ossia, quella intenzionata ad invadere, conquistare, possedere, combattere, dominare, etc.) ha avuto la meglio su tutte le altre.
Come ti spieghi, altrimenti, "gli imperi (oltre al significato frattale espanso, relativo alla compresenza del Dominio)"?
Non solo; da questa prospettiva, allora, tutto il “sapere (lo “sviluppo sociale”)” deriva da una condizione di base (di partenza), definita da una propensione alla sopraffazione altrui.
Questi tempi, sono figli di quel tempo (che non è mai passato di moda ma, solo finito nel "tuo" dimenticatoio).
Che una simile condizione generale (sì, perché, virale. Dal momento in cui, ogni comunità ha dovuto “per causa di forza maggiore – il sopravvivere”, dotarsi della medesima “attitudine alla guerra, alla difesa, alla violenza, etc.”) è “la caratteristica dominante, ‘qua, così’”.
Capisci? Non “una” caratteristica. Ma, “la” caratteristica.
A livello frattale espanso, tutto ciò significa - senza ombra di dubbio - che, 1) non essendoci casualità, 2) esiste, allora, un principio ispirante e 3) dominante, che 4) la "legge, strumento e memoria frattale espansa" replica, per 5) funzione/programmazione nativa, 6) nel medesimo ambito reale manifesto, 7) provvedendo a rendere tutto “simile a sé (specchio riflettente il Dominio)”.
La "caratteristica" è frutto dell’opera d’espansione frattale, “ad immagine e somiglianza” del Dominio (a capo dello status quo).
È il Dominio ad essere la “tua” fonte di sapere/ricordo.
Per cui, se osservi cosa è successo, “da sempre, ‘qua, così’”… ad esempio, a qualsiasi popolo invaso, conquistato e dominato, allo stesso tempo puoi capire anche “cosa è già successo a te”.
Non trovi?
Perché lo “specchio ti riflette”? Perché qualsiasi superficie, in grado fisicamente
di farlo, ti riflette? Perché la casa, l'abitazione, riflette sempre il
proprietario che vi abita da tempo sufficiente, al fine di imprimervi
il proprio “stile/marchio”?
Tutto ciò è casuale? Tutto ciò è solamente “fisico”?
Ossia, spiegando il fenomeno, tendi a terminare lì? Ti basta quello? Ti basta che ti dicano che “funziona così”? Che è per il tal motivo che succede?
Perché ti fermi sempre ad osservare il dito che indica la Luna?
Da una prospettiva sufficientemente “nitida, pulita, libera”… è semplice accorgersi che “compi sempre l’opera a metà”.
Ossia, che... alla causa non ci arrivi mai, nonostante:
“tutto te ne parli sempre (per “riflessione”)”…
La logica nella programmazione è:
- se
- allora
- altrimenti.
Con questo “schema a blocchi”, viene gestito ogni programma (a livello molto semplicistico, ma funzionale).
Perché, in fondo, si tratta solo di decidere, affrontando un “bivio” alla volta, conducendo logicamente e preventivamente, qualcuno/qualcosa… di volta in volta, verso uno scorrimento intelligente del “continuare a vivere, scegliendo”.
Ma è proprio questa “logica, insita – perché radicata - nell’abitudine”, che si è sviluppata a partire da una “condizione di vantaggio”, di qualcuno/qualcosa… disposto a favore di… e a sfavore di…
Ossia, la forma di “giustizia” che si è sviluppata “qua, così”, deriva da una condizione di forza dominante su tutto e tutti che, nel tempo, si è solo rafforzata, drenando – all’opposto – la possibilità di scelta alternativa sostanziale, di tutti coloro che hanno, in questa maniera, iniziato a conseguire per inerzia.
La differenza di potenziale permette uno "scorrimento":
- se il reale manifesto è gerarchico
allora, significa che
- è, anche, “inclinato” verso una direzione (che, da una parte “spinge/pre determina” e dall’altra… “viene spinta/scivola di conseguenza).
Perché le forme piramidali costituiscono un “patrimonio storico comune, ad ogni latitudine del Pianeta”?
Perché sono ovunque.
E, derivando dal “passato”, indicando la via, il “marchio di fabbrica”:
il Dominio.
Anche a livello fisico (“naturale”), gli agenti atmosferici lavorano le montagne, in maniera causale frattale espansa, ad “immagine e somiglianza” della grande concentrazione di massa dominante (vetta piramidale distaccata).
Ossia, la “Fisica (le scienze deviate)” descrive lo stato dell’arte in auge, ma non riesce ad uscire dal seminato, ossia:
non va al di là della situazione circostanziale.
Perché
la “natura” (l’insieme delle leggi Planetarie e non solo), funziona
così… come l’osservazione differita degli “esperti”, l’ha ritratta nel
tempo?
Non c’è risposta, perché non c’è intenzione di “indagare il fenomeno ad un simile livello espanso”.
Per
cui, la scienza è deviata (dalla medesima “ragione di parte”), scattando
una fotografia alla quale, poi, si auto sottomette, innalzandola a
livello di dogma, regola, assioma, modello di insegnamento altrui.
Il “vantaggio (della comunità dominante)” rimane sempre tale, in questa maniera.
La scienza deviata è ferma, perché si ferma, dando l’esatta opposta apparente sensazione:
- che sia, dunque ed invece, in “movimento”
- che sia in progressione (verso dove/cosa?).
La mistura di scienza deviata e religione/spiritualità, lascia sempre tutto esattamente come/dove si ritrova.
Le risposte giungono sempre solo “censurate”, perché derivanti e perché in ritardo (dunque, prevenute).
Fai attenzione:aggiungendo a “quello che sai/ricordi (che, “qua, così”, corrisponde solo ad un insegnamento altrui)”, anche la "posizione" del Dominio (ovviamente, non manifesto, ossia, “che si è reso a te non evidente, pur essendo esattamente come te”), allora, cambia tutto.
Emerge un senso unico della trama intessuta, da "sempre".
E tutto, magicamente, prende un senso finito, perché definito (dal Dominio stesso).
L’anello di congiunzione (sempre mancante, non ritrovandolo ma, sempre, ricercandolo) è – appunto – il Dominio.
Una simile “condizione” è alla base, del tuo più autentico accorgerti.(1) Se
(2) Allora
(3) Altrimenti…
Giunto/a al “bivio”, come ti comporti? Ogni volta, in base a cosa, scegli? E, poi, tra cosa scegli? Tra quali alternative?
Ricorri alla logica, alla convenienza, all’intelligenza, alla memoria, all’esperienza, all’interesse, etc.
Ma, di fondo, sono le paure che ti lavorano sottilmente.
La paura di… s’imprime in te e ti influenza nelle “tue” scelte.
Ergo, diffondendosi - la paura - nel reale manifesto che “respiri”, inizi a scegliere sempre più con il paraocchi.
Ma, la paura… che cosa è?
È una condizione aggiunta esistenziale.
E… come si aggiunge? O, meglio, “come viene aggiunta”?
Premettendo e non omettendo, che… esista un distacco tra società (Massa) e società (Dominio).
Che l’una sia diventata succube dell’altra. E che l’una non lo ricordi più, per via della progressiva “scomparsa” dell’altra.
La Magia (quando diventa prestidigitazione/apparenza/inganno), del resto, indica chiaramente la via progettata dal Dominio.
Scomparire alla/dalla “tua” memoria, nel tempo (senza fretta).
Senza più parametri di riferimento, infatti, non ti rimane altro che “prendere atto del come vanno le cose ‘qua, così’”, senza più porti troppe/altre domande, in grado di rilevare la strategia dominante.
Al limite, riponi tutto ciò, nell’ambito di Dio.
Il quale, simbolo, non fa altro che – ancora una volta – testimoniare che:
esiste una causa inarrivabile, che ti gestisce/assiste in maniera non locale, in leva e ubiquamente (che riguarda tutti e tutto).
Il Dominio ha, cioè, le stesse caratteristiche attribuite, non certo casualmente, a Dio (e viceversa).
E, qualsiasi forma di Dio, nel Mondo, ha simili proprietà. Una delle quali è sempre quella che lo prevede distaccato da te, non manifesto.
“Padre nostro, che sei nei cieli...”.
Analizza in tranquillità:
se gli umani non fossero sempre resi “preoccupati cronici”, dalla necessità di procurarsi il cibo (alimentazione), attraverso il possesso di denaro (invenzione), quale altra “forma sociale ed individuale” potrebbero auto esprimere?
Se ti stacchi dalla necessità del pagare qualsiasi “cosa”; se tutto ciò che occorre ti venisse offerto, non in cambio di… ma, solo e semplicemente, offerto in Comunione… che cosa esprimeresti, nel tempo?
Non si tratta di ritornare al baratto (all’anticamera del commercio). Si tratta di ritornare in Comunione, al di là dell’interesse ad accumulare, a possedere, a prevaricare, etc.
Paradossalmente, è proprio l’ambito militare che te lo insegna a livello frattale espanso:
- quando sei un militare
- non paghi più niente
- proprio perché “sei un militare”.
“Self Obsession” by Ida Kendall. |
Ora, ciò non significa altro (lascia perdere ogni altro significato legato al “qua, così”, ma – solo – attieniti all’ambito di riflessione frattale espansa dal tuo terzo stato, lato proprio) che:
- dimenticando che esiste la struttura militare
deriva che
- tutti sono in Comunione.
Al di là della gerarchia, del comando, del senso dell’apparato militare, del significato offensivo e difensivo…
La Comunione è ciò che esiste ancora oggi, in quelle comunità “tribali” dimenticate da… Dio? No, dalla "frattalità espansa". O, meglio, lasciate a titolo di esempio (memoria frattale espansa).
Dimostranti alternativa sostanziale, fondibile assieme al grado di società e di individualità, da te riconosciuto.
La tribalità è all’origine? Sì, a livello di ricordo/informazione frattale espansa (memoria, potenziale, alternativa). No, a livello di frammento apparente di tessuto reale manifesto, a testimonianza di quello “che è già successo e dimenticato”.
L’osservatore mette se stesso, nell’osservazione e nell’osservato.
Ricordi?
Tutto è “fuso insieme (arrotolato)” ma, in maniera tale da rispettare sempre la grande influenza dominante, che ha la meglio su tutto e tutti “qua, così” (giurisdizione).
Ogni “dettaglio” è un crogiolo di significati nidificati e sovrapposti gerarchicamente.
Di questo “dettaglio”, che cosa prendi/tieni e che cosa “lasci/ometti”?
La
“tua” decisione, rende reale manifesto... ciò che scegli di osservare
(credo) e lascia nello stato indefinito, ciò che scegli di non
accorgerti (vuoto).
Ma, i “vuoti” non ti lasciano mai, veramente.
Perché… informazione e possibilità potenziale concreta, nonché informazione frattale espansa, relativa alla tua “abilità, lignaggio”.
Ora, se questa “tua” decisione è, in realtà (“qua, così”) il “frutto del segno… dominante”, allora, che cosa vai ed andrai a “scegliere e decidere”?
Facci caso.
Tutto quello che ha costruito l’umano, risente della precedente e basilare “progettazione”. Chi progetta e chi costruisce? Non sono mai la stessa persona…
C’è il solito… distacco “professionale”.
Accorgiti. È già tutto “de scritto”. Basta “solo” che ti accorgi.
“Questo posto fa schifo. È progettato per fare schifo…”.
Time Out of Mind
Sole, Pianeta o... bulbo oculare? Il "progettista" non ti sembra lo stesso? Dio? Quale... Dio? Forse, il DominIO? |
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com
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