A volte accade che la meditazione ti sia molto
vicina, ma tu sei troppo impegnato in altre cose.
Quella piccola calma
voce silente è dentro di te, ma tu sei soffocato dal rumore, dagli
impegni, dalle tue attività, dalle responsabilità. La meditazione viene
come un sussurro, non bussa alla tua porta gridando slogan, affiora in
silenzio. Non fa alcun rumore. Non ne senti neppure il passo. Per cui se
sei troppo occupato, aspetta un po’ e poi se ne va.
Fanne quindi un impegno, almeno un’ora al giorno siedi
semplicemente in silenzio e aspettala. Non fare nulla, siedi
semplicemente in silenzio ad occhi chiusi in profonda attesa, con il
cuore in attesa, aperto.
Aspetta semplicemente, e se qualcosa accade
sarai pronto a riceverla.
Se non accade nulla, non sentirti frustrato. E’
salutare anche sedere per un’ora senza che accada nulla, è rilassante.
Ti calma, diventi silenzioso, più centrato, più radicato nell’esistenza.
Allora la meditazione accadrà sempre più spesso e pian piano sorgerà
un’intesa tra te e lo stato meditativo; perché se tu l’aspetti ogni
giorno alla stessa ora nella stessa stanza, verrà sempre più spesso. Non
è qualcosa che proviene dall’esterno, viene dal tuo centro più
profondo.
Ricorda che l’incontro è molto più probabile se la tua
consapevolezza interiore sa di essere attesa dalla tua consapevolezza
esterna.
Siedi semplicemente sotto un albero. La brezza che soffia fa
ondeggiare le foglie sui rami. Il vento ti sfiora, danza intorno a te e
se ne va. Non lasciare che ti passi accanto, fai che si muova con te,
lascia che ti attraversi. Chiudi semplicemente gli occhi, sentiti anche
tu simile a un albero, sii aperto, e lascia che il vento ti attraversi,
così come passa tra gli alberi e ne muove le foglie.
Qualsiasi cosa la mente possa fare, non può essere meditazione,
perché la meditazione è al di là della mente. In questa dimensione la
mente è assolutamente inutile; la mente non è in grado di penetrare
nella meditazione.
Là dove finisce la mente, inizia la meditazione.
(Osho)
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