Cosa c’è davvero nelle crocchette per cani e gatti?
I costi sono giustificati dalla qualità? Nella puntata di domenica 6
dicembre 2015 Report ha fatto il punto sul giro d’affari che ruota
attorno agli animali domestici, alle cure e alla loro alimentazione.
Ecco i punti principali di quanto emerso dal servizio di Report. Innanzitutto, integratori e farmaci
sono molto costosi e, mentre i farmaci sono detraibili, gli integratori
non lo sono. I costi dei farmaci per animali spesso sono superiori ai
costi di quelli per gli esseri umani. Anche in caso di principi attivi
identici, le prescrizioni dei veterinari devono riguardare
esclusivamente i farmaci prodotti per gli animali, altrimenti il rischio
è di dover pagare multe molto salate.
Report sottolinea che si tratta della logica delle lobby del farmaco,
che riguarda anche il settore dell’alimentazione degli animali. Cani e
gatti per molti di noi sono una necessità – ad esempio sono una
compagnia importante per chi vive solo – e quindi per prenderci cura di
loro non badiamo a spese.
E le aziende se ne approfittano. Quello del cibo industriale per cani e gatti è uno dei pochi settori che non soffre la crisi. Cosa contiene questo cibo? Sostanzialmente è realizzato con gli scarti dell’industria alimentare.
Troviamo in vendita crocchette adatte ad
ogni razza di cane e gatto e ad ogni momento della loro vita. Gli
italiani spendono miliardi per acquistare crocchette e scatolette per
cani e gatti. Le etichette sono poco trasparenti. Le tipologie del pesce, della carne e dei cereali il più delle volte non vengono definite.
Il marketing trasforma gli scarti
dell’industria alimentare in menù stellati per cani e gatti, ad esempio a
base di salmone o di vitello. Ma la percentuale di pesce o carne
presente nei prodotti può essere davvero minima.
Report ha confrontato nei dettagli i prezzi e il contenuto di vari prodotti e ha notato che non è dato sapere quale sia la provenienza della carne o del pesce utilizzati. Sono numerose le informazioni che non ci vengono fornite sulle confezioni dei prodotti.
I veterinari intervistati da Report consigliano di scegliere per i nostri animali una dieta casalinga
basata su alimenti freschi, che sia ben bilanciata per gli animali. Una
dieta casalinga corretta è benefica per la salute degli animali e fa
risparmiare. Ma bisogna anche specificare, e lo diciamo chiaro e forte,
che deve essere assolutamente seguita da un esperto. Il fai da te può essere pericoloso.
Gli scarti di macellazione
spesso diventano crocchette per cani e gatti. Le campagne di marketing e
i consigli dei veterinari, come sottolinea Report, ci spingono a pagare
a peso d’oro questi prodotti.
Senza contare la drammatica questione dei cani e gatti su cui vengono testati i prodotti alimentari.
Le multinazionali contattate (ad esempio Royal Canin, di cui Mars è proprietaria, e Hill’s)
non hanno però permesso a Report di visitare i loro canili, gattili e
centri di ricerca dove vengono effettuati i test e gli esperimenti sugli
animali.
Tra le problematiche evidenziate da Report troviamo che l'eventuale presenza delle aflatossine (una tipologia di micotossine)
nei prodotti alimentari per animali può risultare molto rischiosa per
la loro salute: casi di morte e malformazione nei gattini, vomito e
diarrea, ad esempio, fino ai tumori.
La presenza di aflatossine nei prodotti
alimentari per gli animali domestici non è regolamentata dalla legge e
dalle aziende è considerata normale, oltre a non essere indicata in
etichetta. Si tratta, infatti, di tossine invisibili.
Il problema ha avuto inizio negli ultimi anni a partire
dall'introduzione dei cereali nelle crocchette per gli animali. In
precedenza i cereali non erano presenti. Alti livelli di micotossine
sono stati ritrovati nei prodotti per cani e gatti di marche molto note,
tutte nominate da Report. Delle aflatossine vi avevamo parlato qui. Senza contare che non è obbligatorio per le aziende indicare in etichetta la presenzai di antiossidanti, additivi e conservanti. E se questi ingredienti fossero dannosi per i nostri animali domestici?
Perché alcuni veterinari non consigliano mai un'alimentazione casalinga,
ma suggeriscono solo prodotti industriali, si chiede Report?
Semplicemente perché si tratta di un'operazione di marketing supportata
dalle aziende del cibo per animali e delle grandi catene di negozi per
animali. Per fortuna non tutti i veterinari sono collusi con le multinazionali ed esistono tanti professionisti davvero onesti, che svolgono al meglio il loro lavoro, a partire da un vero amore per cani e gatti.
Non vorremmo mai che dal servizio di Report possa passare un messaggio sbagliato secondo cui tutti i veterinari siano degli incompetenti o dei professionisti poco attenti al benessere degli animali.
D'altra parte, un'alimentazione casalinga o basata sugli avanzi della nostra dieta, se non seguita da un veterinario, può diventare pericolosa per gli animali.
Dunque, cosa dovremmo fare?
Dovremmo rivolgerci ad un bravo veterinario che sappa consigliarci una
dieta corretta e bilanciata per i nostri animali domestici, basata il
più possibile su cibi freschi e non sui prodotti industriali.
Il servizio di Report ha toccato molti argomenti che meritano di essere approfonditi
e a cui speriamo possano essere dedicate nuove puntate, con particolare
riferimento alle modalità per leggere le etichette dei prodotti
alimentari per gli animali domestici e ai danni che i proprietari
potrebbero creare, seppur in buona fede, con la somministrazione di una
dieta casalinga non adeguata.
Gli scarti alimentari infatti potrebbero
causare danni anche in un'alimentazione casalinga e non solo per quanto
riguarda la loro presenza nei prodotti industriali. In più una dieta casalinga scorretta potrebbe essere priva di alcune sostanze fondamentali per l'alimentazione degli animali. Qui maggiori informazioni.
Guardate qui la puntata di Report dedicata all’alimentazione di cani e gatti.
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Posted by Mettici lo zampino, libro di Roberta Ragni on Lunedì 7 dicembre 2015
Marta Albè
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