Washington è determinata a scatenare una guerra contro la Russia. Fa tutto parte del PNAC (Plan for a New American Century,
Piano per un Nuovo Secolo Americano) per dominare il mondo. Dopo la
Russia, la Cina dovrebbe seguirla. Questo è il piano. La Cina è
circondata, ora, mentre ne parliamo. Non importa che Russia e Cina
abbiano di recente concluso un patto, una stretta alleanza finanziaria e
militare – quasi impossibile da sconfiggere.
A meno che – e qui sta il nocciolo della
questione – a meno che Washington non inizi una guerra nucleare totale,
distruggendo il pianeta, incluso se stessa – ma soprattutto l’Europa.
Questa provocazione è aggravata oggi
dall’ulteriore rafforzamento delle basi NATO in Polonia e Lettonia da
parte statunitense, e dalla considerazione che la NATO dà alla richiesta
urgente dell’Ucraina – o meglio, dei teppisti nazisti di Kiev insediati
da Washington – di protezione della NATO e di diventare Paese membro,
non appena possibile.
Immaginate, la NATO alle porte di Mosca.
Il Cremlino dovrebbe sottomettersi e accettarlo? Difficile. E con basi
NATO in 26 Paesi europei – indovinate un po’ – quale sarebbe il centro
logico del prossimo teatro di guerra?
I tirapiedi di Obama non ci arrivano? – I
vassalli non hanno cervello? O i leader codardi (sic) scapperebbero in
Florida, mentre i loro popoli vengono inceneriti? – Sveglia, Europa !
Svegliati! – Cittadini europei, riprendetevi i vostri Paesi dalle
marionette neoliberali, dai vostri leaders vigliacchi senza cervello e
spina dorsale.
L’Occidente, guidato dall’Imperatore
nudo, sta conducendo una guerra contro la Russia su diversi fronti:
implacabile propaganda russofoba e anti-Putin da parte degli MSM
Anglo-Sionisti; armando ed equipaggiando i criminali di guerra di Kiev,
che ha portato al massacro di almeno 5.000 abitanti del Donbass, la
maggior parte dei quali civili, donne e bambini, e più di un milione di
profughi rifugiati in Russia; operazioni sotto falsa bandiera ispirate
dalla CIA, come l’abbattimento del volo MH17 della Malaysian Air da
parte dell’aviazione di Kiev, uccidendo 298 persone; una salva di
innumerevoli sanzioni economiche, nonostante danneggino più l’Europa che
la Russia; e una guerra valutaria, con una caduta calcolata del rublo,
in combinazione con un crollo artificiale dei prezzi del petrolio,
ottenuto cospirando per la sovrapproduzione con i clown sauditi: una
pugnalata non solo alla Russia, ma anche alle altre economie che
rifiutano di piegarsi a Washington, come l’Iran e il Venezuela.
La Russia sta prendendo tutto con calma.
Vladimir Putin è un eccellente giocatore di scacchi, in grado di
spiazzare l’Occidente ad ogni mossa. Oltre alle grandi riserve in valuta
estera della Russia – stimate in quasi mezzo trilione di dollari
equivalenti – Ms. Elvira Nabiullina, presidente della Banca Centrale di
Russia, ha stipulato un accordo di currency swap con la Cina, mettendo
le loro economie combinate, che costituiscono circa il 27% del PIL
mondiale (stima 2014: 85 trilioni di dollari) contro le aggressioni
economiche occidentali.
Pochi giorni fa la Banca Centrale russa
ha iniziato il riacquisto di rubli svalutati e declassati con le sue
riserve di valuta estera in eccesso. La valuta russa ha guadagnato il 10
% solo il 17 dicembre, ultimo giorno di contrattazione prima del fine
settimana. Con la caduta del rublo, azionisti stranieri di società
russe, soprattutto in Europa e Stati Uniti, temevano le perdite dovute
al crollo del rublo. Hanno quindi ceduto le loro quote – che la Russia
ha rapidamente rimpatriato, e in tal modo non solo è tornata in possesso
delle partecipazioni estere nel mercato russo, ma ne ha anche incassato
i dividendi. Secondo alcune fonti (Spiegel Online), solo con questa
mossa la Russia ha guadagnato circa 20 miliardi di dollari.
Apparentemente la guerra economica e di
propaganda la sta vincendo la Russia. Anche sul fronte politico le cose
si stanno sgretolando per l’Occidente. Il governo ungherese, membro
dell’UE e della NATO, ha appena dichiarato un’alleanza con la Russia
contro Washington. La Turchia, un tempo candidata ad entrare nell’UE, è
disgustata dell’Europa e punta invece a diventare membro della SCO (Shanghai Cooperation Organization, Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione).
La Turchia è un membro strategico della NATO. Altri seguiranno il suo esempio, dal momento che sempre più stanno scoprendo la nudità dell’Imperatore e la sua malignità?
I veli stanno cadendo. Uno dopo l’altro. Cosiddetti alleati
dell’Impero sono cauti da tempo. Timorosi di “sanzioni”, o peggio, di
un possibile intervento della spietata macchina di morte, hanno annuito e
collaborato. Ma, come vedono possibile l’implosione della bestia, hanno
sempre più il coraggio di saltar giù dalla nave.
Europa – stai in guardia! Il centro
della prossima guerra potrebbe di nuovo essere l’Europa. Una bestia
morente non conosce pietà. Distrugge l’universo e se stessa piuttosto
che lasciare sopravvissuti. A meno che i suoi tentacoli velenosi non
vengano paralizzati: dall’isolamento economico; abbandonando il dollaro;
facendo diventare irrilevante e obsoleta questa moneta senza valore.
Una volta per tutte.
Europa – non è troppo tardi! Il vostro
futuro economico è nella vostra indipendenza; in un’alleanza di voi,
l’Europa, una coalizione di nazioni sovrane, con l’Est – un’alleanza con
l’annunciata nuova Via della Seta.
L’offerta della scorsa primavera del
signor Xi Jinping alla signora Merkel è ancora valida. Il pensiero
neoliberista è pensiero a breve termine. Profitto immediato per debito
immediato.
Europa, prendi l’iniziativa. Staccati
dal sistema corrotto del dollaro, un casinò che genera debiti. Un nuovo
sistema monetario basato su rublo e yuan è in divenire. E presto
potrebbe estendersi ad altre valute dei BRICS – e, chissà, forse
all’Euro? – I nostri figli, nipoti e i loro figli meritano un futuro di
pace, armonia e benessere.
Peter Koenig è un analista economico e geopolitico. E’ stato dipendente della Banca Mondiale e ha lavorato molto in tutto il mondo nei settori dell’ambiente e delle risorse idriche. Scrive regolarmente per Global Research, ICH, RT, the Voice of Russia (ora RIA Novosti), The Vineyard of The Saker Blog, e altri siti Internet. E’ autore di Implosione – un thriller economico su guerra, distruzione ambientale e avidità aziendale – finzione basata su fatti reali e 30 anni di esperienza di Banca Mondiale.
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Originariamente pubblicato il 29 dicembre 2014
Traduzione a cura di Luciano M. per sakeritalia.it
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