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Premesso che la nostra mente processa nell'arco della giornata più di
60000 pensieri, tuttavia occorre dire che ce ne sono alcuni fra loro che
si tendono a preferire allo scopo di farsi le cosiddette "seghe
mentali". Sì, perchè di seghe mentali trattasi, essendo dei pensieri
poco gradevoli, il più delle volte talmente ansiogeni da rovinarci la
giornata.
La tendenza a reiterare un pensiero, piuttosto che lasciarlo fluire nel
fiume mentale, si può paragonare ad un cane che si morde la coda. Avete
mai notato il piacere che provano certi cani aventi la tendenza a
mordersi la coda? Osservateli attentamente la prossima volta che ne
vedrete ancora uno. Esso gira su se stesso inseguendo la propria coda,
fino a quando la raggiunge e guaisce per il dolore procuratogli dai suoi
stessi morsi.... Che imbecille, starete pensando.....
Proprio come il cane insegue e morde la propria coda, creando un circolo
vizioso tendente verso l'infinito, così anche il genere umano
(imbecille pure lui?) tende a fare lo stesso coi propri pensieri
"preferiti". Ho messo preferiti tra virgolette perchè ognuno di noi ha
il suo pensiero che tira fuori al momento opportuno, di solito quando
sembra andare tutto bene e al solo scopo di rovinarsi la giornata.
Ma perchè allora non cambiare pensiero? Perchè non smettere di mordersi
la coda, ponendo fine, per ciò stesso, a quella che Sri Aurobindo ebbe a
definire come "imbecillità egocentrica"? La risposta risiede nella
fisiologia e nella risposta ormonale da parte dell'organismo ai nostri
singoli pensieri.
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In questi stati d'animo difficilmente si tenderà a litigare o ad avere
problemi a livello psicofisico. Diverso sarà il caso in cui faremo dei
pensieri negativi, esprimenti pessimismo, tristezza, ansia e quant'altro
possa rendere la giornata pesante a noi e a chi avrà la "fortuna"
d'incontrarci. In questo caso il nostro corpo rilascerà i cosiddetti
ormoni dello stress, al secolo cortisolo e adrenalina i quali sono
collegati al cosiddetto comportamento di attacco o fuga.
Se fate parte di quella ristretta cerchia di persone che, non amando
mordersi la coda (anche perchè, a lungo andare si spelacchia e diventa
brutta!) preferiscono formulare pensieri costruttivi e felici, allora
non ci sono problemi e la questione finisce con una bella risata, visto
il vostro atteggiamento altamente positivo e possibilista nei confronti
della Vita in generale.
Se, diversamente, fate parte della maggioranza delle persone che si
stressano per un sms non arrivato o perché la squadra di calcio
preferita vi fa perdere le scommesse, allora questo potrebbe essere il
momento di rivedere il vostro modo di pensare, allo scopo di poterlo
cambiare in meglio!
Il solo volere cambiare, però, non basta. La questione non è soltanto
legata alle abitudini automatiche o alla dovuta mancanza di osservazione
dei propri pensieri. Qui siamo a livello fisiologico. Come ho già avuto
modo di dire sopra, infatti, quando formuliamo dei pensieri negativi,
il nostro corpo produce delle sostanze, i cosiddetti ormoni legati allo
stress, ciò in risposta al nostro stato che, in termini fisiologici,
viene definito ORTOSIMPATICO.
Quando si formulano determinati pensieri, tutti dello stesso tipo e li
si ripete per anni, il nostro organismo si adatta sia a livello
sinaptico, sviluppando dei canali preferenziali (canali della lamentela e
del pessimismo, visto che stiamo parlando di pensieri negativi) per
farci risparmiare tempo, così ci potremo fare le seghe mentali con meno
fatica e con più efficacia! Bello vero? Scherzo ovviamente!
La cosa più sorprendente è che, per cambiare i pensieri da negativi in
positivi, occorre non solo meditare, osservarsi etc. Bisogna anche
disintossicarsi dallo stato di dipendenza dagli ormoni dello stress!
Proprio così, si diventa schiavi dell'adrenalina e il nostro corpo tende
a ripetere certi schemi di pensiero allo scopo di avere la sua dose
quotidiana! Proprio come il cane che si morde la coda: fa male ma è
divertente e ci si abitua.
La soluzione? Meditare sui propri pensieri, focalizzandosi sulla loro
trasformazione. All'inizio sarà abbastanza complesso e ci vorrà del
tempo. Occorrerà osservare i pensieri che ci cagionano stress allo scopo
di trasformarli nei loro opposti, ossia in pensieri divertenti,
positivi che ci diano entusiasmo.
Se si avrà la costanza di ripetere nel tempo questo esercizio, pian
piano il cervello e tutto il sistema neurovegetativo si adatteranno a
questo nuovo modo di pensare, in media ci vogliono 21 giorni affinché il
cervello crei nuove reti sinaptiche contenenti le abitudini acquisite
attraverso la ripetizione.
Dopo aver trasformato i propri pensieri attraverso la ripetizione per
almeno 21 giorni, anche il corpo modificherà la propria fisiologia,
rilasciando al posto degli ormoni dello stress, quelli del benessere. In
poche parole avverrà una disintossicazione dai propri vecchi schemi di
pensiero per vivere finalmente la realtà dei propri sogni.
Vincenzo Bilotta
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