Illuminazione artificiale e... "tutto quello che serve". |
“La chiave sta nella presentazione…”.
Uncanny
La “presentazione” è, apparenza. Dunque:
la chiave è apparenza, oppure, gioca sull’apparenza?
La “chiave” è sostanziale, anche se “apparente” o se “gioca sull’apparenza”, perché – in ogni caso – genera un risultato preciso, esatto, inteso ed intenso.
Sia che “ciò che sai, perché ti viene presentato”, è apparente o meno, per la mente non cambia nulla, in termini di efficacia della presentazione, di realismo rappresentativo, di scenografia seducente.
E ciò, dimostra che 1) tu fai tutto per auto suggestione “direttamente ma indirettamente e/o viceversa”, 2) tu fai tutto per auto suggestione indotta da 3) una fonte esterna, che 4) si presenta a te “nella migliore delle vesti, auspicate per mezzo della ragione d’insieme dominante (moda)”.
La “tua” mente funziona per luoghi comuni.
Ora, trova il modo di accorgerti che “questi luoghi comuni, si formano per sensibilizzazione della Massa, da parte di una fonte non meglio precisabile, perché non precisata (dimenticata)”.
La ragione fondamentale della forma del reale manifesto “qua, così”: il Dominio.
Il Dominio è come un agente virale:
si trasmette da individuo ad individuo, sopravvivendo nello stesso ambiente di riferimento (l’unico contesto che sembra, a tutti, possibile poiché immaginabile).
Il Dominio avvolge tutto (di... Dominio. Che altro?), in maniera tale che... sembra non esistere nemmeno, come un manto di abitudine confortante gli animi, persuasi dalla natura locale.In termini di loop, ti pieghi ad incurvare anche l’orizzonte, che ti trasmette sempre segnali di feedback, relativi ad una chiusura dello spazio, piuttosto che il contrario… come se, per mezzo del tuo sguardo, andassi a sbattere contro una parete di contenimento, piuttosto che penetrare quel limite, andando oltre, dentro a ciò che circonda il pianeta.
Come puoi farcela ad “andare oltre all’orizzonte, dentro a ciò che circonda il pianeta”, se pensi che andare al di là, sia uscire piuttosto che entrare?
Confondendoti coi termini, usati nella forma più disponibile, alla moda, ti auto censuri "da te", in ciò che corrisponde ad una ben definita strategia,
super partes, per l’autoreferente contenimento in qualcosa che “sembra
essere e definire il tutto disponibile, senza alternativa sostanziale
altra”.
Da ciò, anche lo Spazio non muta di destinazione, perdendo ogni altra valenza che non sia “questa, qua, così”. Sì, perché:
in questa maniera, anche l’uscire dal Pianeta, corrisponderà alla colonizzazione in chiave “status quo, qua così, by Dominio”.
Quale significato ha il mettere una bandiera (marcare, marchiare), in un territorio “nuovo”, nel quale si è appena arrivati?
Quello di rivendicarlo – molto spesso – nemmeno a proprio nome, bensì, nella direzione non locale, in leva, wireless, dell’Autorità che ha incaricato di “rappresentarla a pieno titolo”.
La classe “regnante” non è quella dominante, piuttosto, quella sotto dominante (dominante nei tuoi confronti, però).
L’atto della delegazione, investe i delegati nella qualità del lignaggio, rappresentato “in nome di Sua Maestà”.
Il che, rende i “Signori” come dei totem di potere, irraggiato all’interno della piena relativa giurisdizione, capaci – per legge – di convertire il segnale simbolico, in solida conformazione di volontà, per mezzo di ogni “suddito, soldato, civile che si sente egualmente… libero”.
Perché, degli esseri viventi sovrani, decidono di seguire un simile segnale portante?
Perché hanno dimenticato la propria “ragione fondamentale”, anche se questa designasse una causa artificiale, alla base della loro esistenza.
Un “dettaglio non da poco”, perché… con un simile “tarlo nella mente”, la gran parte degli individui temerebbe per quello che sembrerebbe loro, dunque, di essere (una sorta di robot super avanzato ma, comunque, robotico).
Preferendo dimenticare, piuttosto che continuare a soffrire, sempiternamente, per un simile grado di verità.
Ora, pensa ad un gruppo di potere – come quello degli “scienziati” – che, ad un certo punto, scopre che gli umani sono degli esseri artificiali e decide di farlo sapere a tutti.
Che cosa otterrebbe (strategia), un simile gruppo di persone (anch’esse probabilmente artificiali, dunque)?
Di... far sprofondare nella disillusione e, quindi, nel panico la gran parte della Massa.
Ebbene, pensa se una simile “verità” fosse già stata annunciata da tempo immemore.
Perché, se pensi al “è già successo”, devi necessariamente immaginare una “classica guerra”? Magari, con gli alieni che invadono la Terra e la conquistano interamente.
No.
“Qua, così” è il frutto di qualcosa che è già successo inter nos:
la locuzione latina inter nos, tradotta letteralmente, significa fra di noi.
Corrisponde in un certo senso alla frase "In camera caritatis" (qui fra noi, in tutta segretezza).
Rimane infatti il carattere di segretezza dell'informazione che si vuole dare dopo la locuzione...
Inter nos = “qui fra noi, in tutta segretezza”:
- interno (dentro)
- al Dominio (dentro al…).
Quando pensi di uscire, vai dentro. Quando pensi di entrare, vai fuori/riesci.
Al proprio centro è, quindi:
- entrare da fuori.
Ribalta ciò che pensi, persino quello che immagini. Perché:
“è già successo, che…”.
Ergo, ora “qua, così” tutto quello che ti sembra possibile è, “solo”, tutto ciò che ti è stato lasciato disponibile. Il “tuo” problema è che:
non riesci ad immaginare, nemmeno, che esista una formazione di potere dominante, al di là di tutto quello che ti sembra possibile.
Lo status quo è “tutto attorno (e dentro) a te”.
Ti asfissia, seduce e mai (mai) abbandona, perché “tu vali”. Tu sei il prodotto migliore, al prezzo migliore (dalla prospettiva dominante, “che non esiste, ma… c’è”).
Al di là del “tuo” ignorare, esiste – comunque – tutto ciò che “non prendi in considerazione”. La ragione di ogni loop, di ogni ciclicità, di ogni stagionalità e ricorrenza storica, etc.
Causa ed effetto sono “qua, così” solo effetti.
Mentre la ragione fondamentale rimane sempre camuffata nel tutto, come
aria, terra, acqua… che reputi naturale conformazione
organico/biologica.
Il Dominio è “come te”.
Non è qualcosa di superiore, nativamente intendendo.
Il Dominio ha “solo” un vantaggio su di te, perché se lo è ritagliato strategicamente, allorquando tu pensavi ad infinite cose, mentre il Dominio pensava solo ad una:
- sfruttare la situazione
da cui, poi
- sarebbe derivato tutto
e, dunque
- anche le “tue infinite cose” (solamente un “po’” deviate, rispetto al loro originale scorrere ante/prima della deviazione dominante).
La strategia è “tutto”. Quale strategia?
Quella del controllare la realtà manifesta, attraverso il “tuo” processo mentale, facendoti credere che 1) non esista nulla al di fuori di te, 2) oltre a… Dio (in ogni sua forma possibile perché immaginabile), in maniera tale da 3) non apparire, in te, nemmeno a livello immaginifico.
Perché questo livello di “interposta persona”?
“Avvalendosi di un intermediario…”.
Dell’intermediario perfetto. Quello che non sa di esserlo. Che non lo ricorda più, perché non c’è nemmeno qualcosa da ricordare, perché “ciò che è già successo, non è nemmeno un ricordo”.
Può “un trauma” essere, anche, un ricordo?
Al massimo è “un brutto ricordo, da dimenticare”.
Per cui, accetti di cancellarlo da ogni “annale della memoria”.
E, così facendo, le generazioni successive a quelle che hanno vissuto quella determinata esperienza diretta (fonte del trauma), non hanno più nemmeno la possibilità del ricordare, poiché la base disponibile (memoria) non ha più in sé nemmeno l’idea del ricordo.
Memoria "volatile"... |
È solo la memoria frattale espansa, che ti permette di risalire a tutto. Ma, in definitiva, a cosa dovresti risalire? A quel trauma, tanto fatale per il futuro umano?
No. Dovresti “andare oltre, andando dentro a…”.
Dentro, verso il “prima”. Al di là della coltre che rappresenta quel trauma, sino a raggiungere la “notizia/verità” e, poi, giungendo a ritroso, all’idea
che l’ha sostenuta. Al suo progetto iniziale. All’intenzione che ha
ispirato quel “tutto”, tanto parziale quanto falso, di parte, egoico
lato dominante.
Alla strategia ed, alfine, al… Dominio.
Immagina un simile percorso.
Immagina di raggiungere il livello dell’ispirazione, per “sbucare dal
nulla, manifestandoti nella sala della 'tavola rotonda'”, ove si discute di te e di ogni umano…
Immaginati “lì” e, pensa (ad un simile punto, puoi anche iniziare a pensare):
Pensa:
- che cosa faccio, ora?
- come mi pongo?
- eccomi qua, sovrano di me stesso/a.
Di conseguenza, tutto viene chiaro, da sé… senza necessità nemmeno di pensare.
Tu sei seduto insieme agli altri
(al Dominio). Nessuno si accorge di nulla. Tu sei uno di loro, ma, allo
stesso tempo, “sei solo te stesso, in te stesso/a o nel corpo di chissà
chi/cosa: non importa (sei in te)”.
A quel punto, puoi accedere ad un altro tipo di memoria, perché – a quel punto – non è più come “prima”.
Nella tua mente il “punto di configurazione, parte da un ripristino che, mai prima d’ora, risultava accessibile”.
Caricando in te anche quella estensione della memoria, tutto ti è chiaro.
Vai oltre a tutto ciò... dentro a tutto questo, ossia, al di fuori (ma in te, mentre vai dentro a ciò che esiste fuori dal Pianeta). |
Rivivi, internamente, ciò che è già successo e, improvvisamente, “sai quello che devi essere, per poter fare”.
Tu siedi alla stessa tavola (segno della eguaglianza, in toto).
Tu, che non sei favorevole a quello che stanno decidendo di fare.
Tu, che – per questo – dopo avere manifestato il tuo punto di vista, vieni arrestato/a o, meglio, fermato/a.
Tu, che – di seguito – vieni tradotto/a presso un dispositivo per la cancellazione della memoria.
Tu, che – di conseguenza, al tuo risveglio:
- non sei più in te
- non sei più seduto/a a quella stessa tavola rotonda
- non sei più nello stesso piano reale manifesto (pur continuando ad esserlo)
- non sei più agganciato alla tua memoria, bensì, a quella del Dominio (a quella che, sino a pochi minuti prima, condivideva con te, ogni loro piano strategico).
Al tuo risveglio, ti sei completamente addormentato “qua, così”.
Senza più riferimenti esatti, né memoria diretta.
Solo/a, con la memoria frattale espansa... tutta attorno a te. Ovunque, come l’aria. Ma inconsistente per te, che la ignori, ormai…
È lei ad incarnare quello che ti è già successo.
È lei a rappresentarti nel mondo del possibile e dell’impossibile.
Il tuo “biglietto da visita virtuale”.
La tua sostanziale realtà prima, sovrana. Autenticamente esistente, ancora oggi così per sempre. Solo distaccata da te, frequenzialmente (impedenza, filtro ambientale).
“Tu” che non sei tu, “qua, così”.
SPS provoca, rievoca, convoca.
La ginnastica mentale by SPS è quanto di meglio ti possa capitare, a questo punto della “tua” situazione.
Accorgiti.
Nota le somiglianze non certamente casuali.
- Hai vinto, se il tuo obiettivo primario, è mettere in stallo il Re. Ma anch’io ho raggiunto il mio obiettivo primario.
- Che era?
- Catturare la Regina.
- Adam, non puoi ridefinire l’obiettivo primario degli scacchi.
- Gli obiettivi primari possono essere ridefiniti in ogni momento. Non è proprio questo essere umani? Il cambiare costantemente le proprie priorità.
- E questo che vuol dire?
- La tua priorità era Workspace 18. Condividere questa innovazione con il mondo. Mostrare che l’IA era ancora capace di modificarsi, di adattarsi, di provare emozioni. E poi è arrivata lei.
Diventi ridicolo. Joy ci sta aiutando a raggiungere proprio quell’obiettivo. È la lente attraverso cui ci vedrà il mondo.
- Hai già cambiato il tuo obiettivo primario e ancora critichi me per avere cambiato il mio?
- Non vedo una relazione tra tutto questo…
Uncanny
Scoperta proteina amica dei tumori, cancellarla ferma le metastasi.
Nuovo bersaglio per futuri farmaci.Scoperta una proteina "amica" dei tumori, che aiuta le cellule malate a invadere l'organismo.
Si chiama Mical2 e "cancellarla" permette di bloccare le metastasi:
diventa così un nuovo bersaglio per futuri farmaci anticancro.
L'ha individuata il gruppo internazionale coordinato dall'Italia, con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Descritta sulla rivista Oncotarget, la proteina può diventare anche uno strumento utile per la diagnosi.
"Caratterizzando meglio il meccanismo di azione della proteina Mical2 e il fatto che venga 'accesa' nelle cellule tumorali, punteremo a progettare farmaci che possano bloccare la diffusione delle cellule tumorali", ha detto la coordinatrice della ricerca, Debora Angeloni, dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna. Finanziata dall'Istituto Toscano Tumori, la scoperta ha individuato la proteina che favorisce la diffusione delle metastasi nei tessuti dei tumori di stomaco e reni, in particolare negli stadi più aggressivi della malattia. Non c'è invece alcuna traccia di questa alleata dei tumori nei tessuti sani degli stessi organi.
La proteina è una sorta di "apripista" dei tumori perché si trova in prima linea nelle masse di cellule che si distaccano per andare a colonizzare altri organi.
Tecniche di ingegneria genetica permettono di cancellarla dalle cellule malate. Una volta liberate dalla proteina, le cellule tumorali si indeboliscono e non sanno più invadere nuovi tessuti.
La proteina influenza infatti tutti i fattori che permettono alle cellule dei tumori di aggredire i tessuti sani, dalla modificazione della forma alla capacità di proliferare, al modo in cui aderiscono alla superficie delle cellule sane. Riesce a farlo modificando un componente fondamentale dell'ossatura della cellula chiamato 'F actina'.
Secondo Angeloni "la migliore comprensione dei meccanismi biologici che stanno alla base dello sviluppo delle metastasi consentirà di sviluppare trattamenti sempre più specifici ed efficaci".
Le metastasi, ha proseguito la ricercatrice “sono uno dei tratti distintivi della malattia tumorale, sono perlopiù tipiche delle fasi avanzate del tumore e sono responsabili della maggior parte delle morti per cancro.
L’ostacolo principale alla loro eliminazione – ha rilevato - è la resistenza ai farmaci chemioterapici o ai trattamenti radioterapici.
Spesso, infatti, le cellule metastatiche presentano nuove mutazioni genetiche rispetto al tumore di origine, che ne complicano il trattamento”.Link
Ora, SPS ti richiama a questo tipo di “sforzo”:
- leggi la notizia, appena riportata
e
- vedici dentro la condizione umana “qua, così”.
SPS non aggiunge altro, oltre a solo questo:
- la società umana è ben riflessa in quello che “ti succede dentro”
- e… viceversa.
Il loop lo risolvi solo “nel segno del Dominio”:
solo rendendoti sensibile ad una simile compresenza non manifesta
nonché
ragione fondamentale…
“Non vediamo immediatamente le ricadute, ma arriveranno, come è accaduto per le missioni Apollo…”.
Fulvio Ricci (coordinatore della collaborazione internazionale Virgo, che l'11 febbraio ha annunciato la scoperta delle onde gravitazionali, in contemporanea con il team americano gemello Ligo)
Virgo e Ligo sono due “antenne”.
“Sebbene attualmente Virgo non sia ancora in funzione, c’è un accordo tra gli scienziati di Virgo e di Ligo per effettuare insieme l’analisi dei dati e ci sono protocolli severissimi di validazione dei risultati sottoscritti da entrambi. Quindi anche se i dati attualmente sono presi solo dall’esperimento americano, o in futuro potrebbe accadere l’opposto, questi vengono analizzati dalla collaborazione e sono patrimonio comune”.
A Ferrari abbiamo domandato cosa cambierà quando Virgo entrerà in funzione:
“La rete di rivelatori sarà più potente perché con opportune tecniche di analisi dei dati delle tre antenne sarà possibile ridurre il rumore ed estrarre i segnali con maggiore affidabilità.
Inoltre attualmente non è possibile localizzare la posizione di una sorgente, perché i due rivelatori americani non sono sufficienti…”…Link
Per un “cavo malmesso”, non è stato possibile “omologare ufficialmente” la… prestazione da record, dei neutrini nell’esperimento del 2011, al Cern/Gran Sasso, rispetto alla velocità della luce.
Quanto è, allo stesso tempo, affidabile la rilevazione delle onde gravitazionali, appena annunciata?
Quanto lo è, a partire dalla strumentazione disponibile?
La differenza consiste solo nell’essere permesso/a, o meno.
La domanda non è “cosa?”. La domanda, non è nemmeno una domanda, ma deve diventare una constatazione logico razionale frattale espansa:
- tutto si diparte dal Dominio
- la conformazione di potere assoluta che, “qua, così”… decide sempre anche per te
anzi
- per “Tu” e non certamente per Tu.
Ma, le valenze del “Tu”, ormai, sono superiori a quelle del Tu, per cui:
consegui, alla luce altrui.
Ciò che ti mantiene nell’agitato sonno, che sembra una agitata veglia.
È… tutto… al… contrario (causalmente):
veglia – stato di coscienza in cui il pensiero ed i sensi sono attivi ed è possibile l'azione volontaria, in contrapposizione al sonno…
Link
Un "tipo di sonno" chiamato... veglia.
The... Loop. |
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
"Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio". Emile Couè
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