lunedì 20 giugno 2016

Ipertensione arteriosa: come prevenirla e affrontarla?


La maggior parte delle visite cardiologiche che faccio in ospedale riguardano l'ipertensione arteriosa, patologia oggi molto frequente. I primi sintomi con cui questa malattia si manifesta sono un senso di pienezza e intontimento alla testa oppure cefalea, il più delle volte pulsante.

Perchè la pressione arteriosa oggi sale così facilmente? Semplicemente perché siamo stressati. Una delle prime reazioni fisiologiche del nostro organismo allo stress è infatti proprio quella di aumentare sia i valori pressori che la frequenza cardiaca: è una normale risposta del sistema nervoso simpatico.

Tutti gli animali, così anche l'uomo, quando si trovano davanti ad una situazione di pericolo hanno un brusco innalzamento della pressione sanguigna ed è normale che sia così in una condizione di stress acuto. Tuttavia, se la pressione rimane alta per molto tempo significa che siamo sottoposti ad uno stress cronico, le cui cause possono essere psichiche o fisiche.

In genere ciò accade a causa del nostro stile di vita: mangiamo troppo e troppo velocemente, assumiamo cibi troppo pesanti, dormiamo poco, ci arrabbiamo facilmente, non svolgiamo attività fisica, assumiamo cibi intossicati chimicamente e poveri dal punto di vista nutrizionale. Tutti questi fattori contribuiscono ad instaurare uno stress biologico per il nostro organismo.

Pertanto, dobbiamo imparare a trovare il tempo per staccare la spina, andare in vacanza quando possibile o trascorrere qualche ora della settimana per svagarci, camminare o leggere un libro. Non dimentichiamo che l'arma più potente contro le patologie cardiovascolari, che oggi sono la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, è la prevenzione primaria, cioè la prevenzione che dobbiamo impostare prima che la patologia si manifesti.

Dopo più di 30 anni di esperienza clinica, ritengo che la quasi totalità delle patologie odierne sia la logica conseguenza a posteriori di errori molto grossolani fatti da noi stessi o dai nostri genitori (in quest’ultimo caso, non tanto per le informazioni genetiche che ci hanno passato, quanto per l’educazione e l’esempio che ci hanno quotidianamente trasmesso).

A cosa servono tutti i nostri esami laboratoristici e tutte le nostre visite specialistiche se si limitano ad aggiungere farmaci su farmaci (o a ritoccare le loro dosi) che non fanno altro che sopprimere i sintomi del corpo (importante linguaggio della nostra persona) senza mai guarire definitivamente il paziente o addirittura causando nuove patologie che richiedono nuove visite, nuovi esami e nuovi farmaci?

In una patologia cronica spesso i farmaci spostano il problema senza risolverlo; e se lo spostano senza risolverlo, essendo molecole estranee all’organismo e che agiscono in senso allopatico, alla fine aggravano il problema iniziale della persona. Dobbiamo sempre andare alla causa della patologia e non fermarci solo alla soppressione dei sintomi esterni.

Se continuiamo ostinatamente a camminare sulla strada che ci ha portati alla malattia, come faremo a giungere alla salute? Quale terapia utilizzare per combattere i primi sintomi dell’ipertensione arteriosa?

Riconoscere la causa che sta stressando il nostro organismo ed eliminarla è sicuramente il primo passo; in secondo luogo bisognerebbe cercare anche di dormire meglio e di più, di prenderci un po’ di tempo durante la giornata per fare qualcosa di buono che ci piace, migliorare la nostra alimentazione arricchendola con cibi vegetali e riducendo al massimo quelli animali e quelli confezionati dall’industria alimentare e, quando è possibile, prenderci qualche piccola vacanza per staccare dalla routine quotidiana.


Roberto Gava 


fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/ipertensione-prevenirla-affrontarla.php

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