Miliziani del Daesh
Risulta impossibile mantenere segreto per sempre il fatto che i sauditi sono il principale sostenitore del Daesh (Stato Islamico).
L’Iraq ha invitato l’Arabia Saudita a dare spiegazioni, dopo che un alto funzionario saudita ha ammesso la raccolta di fondi avvenuta nel regno a favore dei terroristi del Daesh che combattono nella città irachena di Falluja.
Il richiamo dal Ministero degli Esteri iracheno è arrivato dopo che il portavoce del Ministero degli Interni saudita Mansour al-Turki, ha detto, all’inizio di questa settimana, che l’attuale offensiva dell’Iraq contro Daesh ha scatenato una raffica di nuove campagne di raccolta fondi in Arabia Saudita.
“Non è possibile controllare le simpatie della gente”, ha detto Turki prima di riconoscere che quelle erano potenzialmente false campagne per raccogliere fondi in nome dei “figli di Fallujah, come pretesto, piuttosto che fondi effettivamente destinati ai terroristi.
“Si stanno concentrando su qualsiasi evento che si traduce in una crisi umanitaria, come quella in corso a Falluja ora in Iraq”, ha detto.
“Questo evento viene adesso pesantemente utilizzato da molti per incoraggiare le persone a dare soldi per i bambini di Fallujah,” ha aggiunto Turki nel corso di una “conference call” con i giornalisti sul finanziamento del terrorismo.
In una dichiarazione del Sabato, il Ministero degli Esteri iracheno ha denunciato il caso come “una evidente violazione delle decisioni del Consiglio di Sicurezza.”
“Siamo in attesa di un chiarimento da parte del governo saudita per quanto riguarda le dichiarazioni alla stampa del suo portavoce per la raccolta di donazioni finanziarie per ISIS (Daesh) all’interno del regno”, dice la nota.
“I veri sforzi esercitati per combattere le organizzazioni terroristiche sono diretti a eliminare le loro fonti di finanziamento”, ha detto il ministero, in un apparente accusa a Turki per reclamizzare in Arabia Saudita gli sforzi anti-terrorismo.
Turki ha parlato in “conference call” ai giornalisti che erano stati invitati il Mercoledì ad interrogarlo a Washington presso l’ambasciata saudita , che ha fortemente intensificato le sue attività di lobbying negli ultimi mesi, dopo i nuovi report sul ruolo del regno negli attacchi dell’11/09.
L’Arabia Saudita ha minacciato di gettare sul mercato diverse centinaia di miliardi di dollari in emissioni degli Stati Uniti da loro detenute, qualora il paese venga incriminato per gli attacchi ell’11/9..
Quindi, i funzionari del Tesoro USA hanno detto che la loro preoccupazione circa il fatto che i ricchi sauditi stiano rifornendo di denaro le organizzazioni terroristiche, sono ampiamente diminuite.
Riyadh è ampiamente considerato come uno dei maggiori sostenitori e finaziatori del Daesh, organizzazione che opera principalmente in Siria e in Iraq.
Il Takfirismo, che è marchio di fabbrica del gruppo terroristico, è in gran parte influenzato dal wahabismo, l’ideologia radicale che domina l’Arabia Saudita e viene liberamente predicata da chierici sauditi.
Daesh aveva invaso Falluja, nella provincia occidentale di Anbar, nel gennaio 2014, sei mesi prima di quando il gruppo di terrorista aveva proseguito la sua offensiva, conquistando più aree in Iraq.
Il 23 maggio, l’esercito iracheno ha iniziato una offensiva su larga scala per cacciare i militanti Daesh da Falluja, che si trova circa 70 chilometri a ovest della capitale, Baghdad.
Secondo le Nazioni Unite, fino a 90.000 civili si ritiene che siano intrappolati nella città, che è stata sotto assedio per circa sei mesi, senza rifornimenti a possibilità di far entrare aiuti.
Si è saputo che i militanti Daesh hanno effettuato orribili atti di violenza, come decapitazioni pubbliche e crocifissioni, contro tutte le comunità, tra sciiti, sunniti, curdi e cristiani in aree che hanno sotto il loro controllo.
Nota: Gli USA fingono di non sapere che l’Arabia Saudita ed il Daesh sono di fatto la stessa cosa, professano la stessa ideologia radicale wahabita e l’organizzazione integralista riceve finanziamenti ed armi tramite la monarchia saudita che a sua volta rappresenta il principale alleato e partner economico degli USA in Medio Oriente. Stesso silenzio e complicità da parte di Gran Bretagna, Francia e dagli altri principali paesi europei che sostengono le posizioni di Washington e risultano tutti alleati ed in affari con l’Arabia Saudita.
Fonte: Veterans Today
Traduzione e nota : Manuel De Silva
http://www.controinformazione.info/liraq-chiede-chiarezza-dopo-che-larabia-saudita-ha-ammesso-la-raccolta-fondi-per-il-daesh/
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