mercoledì 13 settembre 2017

Immagina che… (1)


Sai che “volere è potere”.
Lo sai perché te lo hanno detto. Ma (ma) tu, direttamente, hai mai messo alla prova tale “massima”?
Certo che sì. E con quali risultati
Con l’unico risultato che, ora, sei alle prese con una realtà manifesta “qua, così”, all’interno della quale riesci ad auto manifestare la tua “volontà” solo in certi ambiti, mentre nella rimanenza degli altri la “regola” è inossidabilmente che:

“non funziona”. 
Le innumerevoli vicende, in tal senso, narrate attraverso libri e/o trasposizioni filmografiche, mettono in luce ed evidenziano quelle “storie di persone che... ce l’hanno fatta”, a differenza tua, però. 
Non che tu abbia fallito, ma… più semplicemente – per ora – non ce l’hai ancora fatta.
Vicende, come quella di Katherine Johnson, si sprecano e tendono all'auto svalutarti e sottovalutarti.
Certo, le puoi sempre prendere d’esempio. 
Ce la fai

Soprattutto la visione di un film, ha degli effetti portanti su di te; ad un certo punto, ti senti come il personaggio protagonista della tal vicenda e sei orgoglioso di quanto “fatto” da ess3. E ciò ti confonde. Ti senti migliore degli esseri umani che componevano la società di/in quel periodo, come se tu fossi veramente “migliore”, ossia, senza tabù di sorta ed in un certo senso “già pront3 per accettare il cambiamento”. 
Semplicemente, tu sei “tu ‘qua così’” e, tutto ciò che la tal trama ti convince di essere… non corrisponde a verità.
Il film (la regia) ti prende per mano, con la “tua” mentalità attuale, e ti trasporta nel tempo (non importa se avanti o indietro). Il risultato è che giudichi la narrazione attraverso una traslazione del comportamento che, a quel tempo, tu non potevi/potrai avere, poiché sempre “parte della nave”. 
Se (se) credi che “in una società che era abituata a considerare i ‘negri’ come inferiori (e pericolosi anche in termini di portatori di malattie contagiose)”, tu saresti stat3 divers3 dal resto delle persone, ti sbagli e di grosso
Concretamente, ti saresti comportat3 esattamente come la maggioranza sociale

È inutile, ora (con una mentalità complessiva, altra) auto celebrarti come “migliore”, senza per/con questo dimostrare niente né a te né a nessun3 (tanto più che l'effetto, una vola fuori dalla sala cinematografica, dura molto poco, destrutturando l'intera faccenda ma portandoti dietro/dentro un certo "amaro sapore").
Allora, a che serve una “sviolinata” simile

Che cosa si vuole celebrare “qua, così”?
Le storie “uniche” di certe persone, oppure, il vanto di un Paese che è passato dalla schiavitù alla piena considerazione egualitaria in termini di “razza”?
Del resto, Obama è già stato addirittura Presidente degli Usa
Quale grande riprova del “sogno americano”, che riguarda chiunque, a prescindere dal colore della pelle. Vero

La società Usa, che guarda oggi a quel tempo attraverso la trama di un film (nel quale tende massivamente a prendere le parti delle, allora, “vittime”) è credibile? Quanto si auto incensa e quanta pubblicità globale si auto diffonde...
Mhm… i fatti che riguardano 50/60 anni or sono, non corrispondono ancora alla storia narrata senza più testimonianze dirette in vita (in questo “caso”, Katherine Johnson, è ancora viva, a quasi cento anni). Ergo

Coloro che sono sopravvissut3, come giudicano ciò che il film ritrae “romanticamente e patriotticamente”?
Coloro che consideravano il colore della pelle un motivo valido per “segregare socialmente” e disprezzavano e si sentivano superiori… “ora” come la pensano
Si sono “auto redenti”? Oppure, no. 


Dunque, perché tu – con la mentalità attuale – ti saresti comportat3 diversamente, rispetto alla stragrande maggioranza della Massa?
La tua è pura "auto" suggestione. 
Dove, con il termine “auto”, si deve intendere “qualcosa di provocato dall’esterno che, poi, diventa automaticamente anche il ‘tuo’ modo di vedere ed affrontate le ‘cose’”

Ok?
Un’altra forma di pilota automatico, indotta e respirata attraverso tutto ciò che credi essere, invece, “naturale” o altro... rispetto a quel livello che globalmente “auto” ispira la Massa (senza alcuna distinzione di colore della pelle, credo, etc.). 

Cioè, l’autentica “spinta tendenziale (inerzia)” che ha portato a “superare” il razzismo, è quella che riflette l’unicità e la globalità del potere sotto dominante “qua, così”.
È la sua caratteristica, avvolgente il globo, che è auto ritratta globalmente
Per questo, la “tua” direzione è stata quella di trascendere la “differenza razziale”.

Ovvio, in una percentuale che raffigura la tendenza dominante, perlomeno, nel famoso rapporto 80/20. 
Quindi, se - “ora” - nutri ancora una certa tendenza razzista, non significa che la disamina evidenziata in questo spazio (potenziale) è errata, dal momento in cui la leva 80/20 prevede l’esistenza di taluni “casi”

Comunque, questo ambito lo vedi, ad esempio, nel mondo del calcio, dove ormai i giocatori di “colore” sono equamente distribuiti in ogni nazionale, anche ex grande razzista. 
Quando prendi atto, ed è diventato anche normale, che giocatori “neri” sono titolari – e difendono i colori – di/in squadre tedesche, austriache ed inglesi… bé, non ti resta che ammettere che “qualcosa è successo”

Tuttavia, tende a sfuggire, proprio... come - nelle realizzazioni cinematografiche “a campione” - che... nel dettaglio le cose non sono molto cambiate, laddove le “minoranze” rientrano ancora nella “fase di gavetta” (e nel disprezzo altrui), segnatamente alle difficoltà sociali che colpiscono un po’ tutt3 quant3 “qua, così”. 
Da “lì” puoi allora comprendere e ricordare che (che) non sono tanto le persone, quanto di piùle condizioni ambientali, sociali, a plasmare le credenze, le tendenze ed, alfine, la “norma (convenzione)”

Ciò che non è mai cambiat3 è proprio questa “caratteristica”.
Qualcosa da non confondere (e, quindi, da distinguere) con l’impianto per la diffusione della caratteristica (la memoria frattale espansa) che è altresì neutrale poiché funzionale.

È come se tendessi a giudicare la Rai, ad esempio, in termini negativi solo perché, attraverso di essa, venisse irradiata la tal “trasmissione” (che evidentemente, a te, non piace). 
È la Rai, in quanto “impianto per la telediffusione del segnale”, ad essere giudicata? No. 

È, piuttosto, l’utilizzo di quello che si fa degli impianti della Rai; il che cosa ci si fa circolare dentro.
Sono le persone che siedono ai vertici della Rai, la proprietà e le loro intenzioni… che possono essere giudicate. 
Non gli impianti che si limitano a diffondere giurisdizionalmente il “segnale”. 

Quindi, in sé, la caratteristica frattale espansa è come un impianto e, quindi, come una App funzionale, esistente perché avente proprio quella certa caratteristica:
raggiungere tutt3, anche se “qua, così” (monitorare e riflettere, auto ricordando in funzione di ciò che “è già successo”).
Così, “volere è potere” va traslato su un altro piano, che lo riguarda ancora ma ad un livello più preciso ed adatto a te, che sei “qua, così”:
intendere è potere
alias
immaginare è potere
Ma (ma) l’immaginazione dove, per qualche motivo, la collochi mentalmente? A livello d’inconscio. 
Ossia? 

Proprio in quella zona “nel conscio”, sulla quale non hai più assolutamente alcun potere di controllo, guarda non caso.
L’inconscio regola ogni caratteristica che è divenuta, nel tempo, automatica (quindi, al di fuori della tua volontà). 

Quindi, il volere vale sino ad un certo punto.
Piuttosto, l’intendere – che è ricollegabile con l’immaginare, il desiderare, il “sognare”, l’auto manifestarti, etc. – è qualcosa che, dalla prospettiva sotto dominante doveva (ed “è già successo”) essere posto sotto al controllo in-diretto della ragione fondamentale:
così, nel “tuo” conscio si è auto ricavato l’inconscio
l’equivalente dell’Area 51, esistente sottoterra nel bel mezzo del deserto.
A questo punto, quando il peso ha realizzato quanto il soggetto ha intensamente immaginato è possibile modificare il movimento del peso cambiando unicamente la rappresentazione mentale.
Sarà sufficiente immaginare che il pendolo non ruoti più ma oscilli, avanti e indietro su un diametro tracciato del cerchio. E così avverrà, il peso cambierà movimento e inizierà ad oscillare.
Sarà possibile rendersi conto come cambiando rappresentazione mentale, si cambia automaticamente, quasi immediatamente il movimento del peso
Link 
Sarà possibile rendersi conto come cambiando rappresentazione mentale, si cambia automaticamente, quasi immediatamente il movimento del peso (demolendo la metafisica, che cosa ammette la convenzione? Il potere della tua immaginazione).

Ergo… puoi concretamente influire sulla fisica e, quindi, sulla forma reale manifesta, che è una conseguenza della grande concentrazione di massa, giurisdizionale… non con la volontà, bensì, con l’intenzione (immaginazione). 
Con la volontà al massimo realizzi qualcosa nell’ambito del lavoro e della socialità, passando però attraverso il potere del denaro (del quale necessiti sempre al fine di…). 

E, anche se è una questione di sfumature (buone solo per dibattere inutilmente e così perdere tempo, pazienza e potere), il consiglio è di rimanere agganciat3 alla immaginazione (a meno che, tu, per volontà intenda ammettere il suo significato frattale espanso = il potere di auto realizzare la tua intenzione, immaginazione, desiderio, sogno, etc.). Sei sempre “lì”, insomma.
Osserva, per altri “versi”, come la volontà venga bypassata dal potere del denaro/controllo.
Lady Diana e le rivelazioni piccanti sul Principe Carlo: inedite registrazioni.
Il 31 agosto l'Inghilterra celebrerà il ventennale della scomparsa della principessa più amata, Lady Diana, che morì a soli 36 anni in un incidente stradale a Parigi…
Anche una delle principali reti televisive inglesi, Channel 4, sta preparando una serie di speciali dedicati alla Principessa del Galles e alcuni di questi potrebbero rivelarsi decisamente "scomodi" per la Casa Reale.
A quanto pare infatti esistono dei nastri in cui Lady D. parla con lo psicologo Peter Settelen di vari aspetti della sua vita privata, fra cui i rapporti intimi con il principe Carlo.
Le registrazioni non sono mai state trasmesse proprio perché ritenute troppo scottanti, anche se nel 2004 l'americana Nbc ne mandò in onda alcuni estratti
Lo psicologo ha fatto sapere che i nastri non erano stati realizzati per essere diffusi, ma fonti vicine alla Casa Reale sostengono che la loro diffusione avrebbe conseguenze sconvolgenti per Carlo e i suoi figli.
Channel 4 invece avrebbe riferito che i nastri in questione sono un'importante "documento storico":
non resta che attendere, per scoprire se dopo venti anni verranno esposti al pubblico anche quei pochi scampoli di vita privata che Lady Diana era riuscita a mantenere riservati.
Link 
Dunque. Che cosa succede? Questo:
c’è una principessa (morta da vent’anni) che è stata registrata dal proprio psicologo, mentre si rivolgeva ad esso, evidentemente, per un problema concreto
lo psicologo è tenuto al “segreto d’ufficio”
tanto più che c’è di mezzo la “casa reale” ed un incidente piuttosto misterioso
ma (ma)
prima la Nbc (2004) ed ora Channel 4 sono, per qualche motivo (leggi: potere del denaro), in possesso dei suddetti nastri registrati (che per libera ammissione dello psicologo “non erano stati realizzati per essere diffusi”. Quindi, lo psicologo li ha venduti, oppure, sono stati ottenuti per altre vie)
nonostante
la loro diffusione avrebbe conseguenze sconvolgenti per Carlo e i suoi figli...
dato che
Channel 4 invece avrebbe riferito che i nastri in questione sono un'importante "documento storico"
Ok? 

Non c’è che dire:
una vera porcheria, tipica della società “curiosa, avida ed invidiosa ‘qua così’”. 
Channel 4 intende, solamente, dare al “proprio pubblico” pane per i propri denti. Se non ci fosse richiesta, non ci sarebbero nemmeno simili contesti

La Massa, allora, decide? 
No. La Massa riflette. È una risultante

Di cosa?
Di “chi”, semmai.
Della dominante, che “firma” interamente la propria opera (la realtà manifesta “qua, così”), indirettamente ed involontariamente, attraverso la funzione frattale espansa.
Qualcosa di indesiderato (dal momento in cui la dominante è immanifesta, strategicamente). Ma (ma) qualcosa di nativ3, funzionale e… caratteristico, dal quale non puoi prescindere al fine di accorgerti e “fare (fermarti e…)”.
Ed, all’opposto, “qua, così”… qualcosa che assolutamente non prendi nemmeno in considerazione
Perché? Perché… non riesci più neanche ad immaginarl3.
Ergo:
non riesci ad intendere da quella prospettiva "altra".
Al limite (massimo) applichi la “tua” volontà che, “qua, così”, non corrisponde alla tua volontà.
È così semplice che non ci puoi credere. Vero?
Eppure…
Stati Uniti, a poche ore dalla nascita è già tossicodipendente.
Non è la prima volta che accade, ma in questo caso la gravità è doppia. Parliamo di una notizia che arriva dagli Stati Uniti e che riguarda una famiglia di tossicodipendenti e una neonata, purtroppo, venuta al mondo con lo stesso problema dei genitori
Link 
Questa è la “firma”

Cosa ti permette di ricordare? Il “è già successo”.
Il “chi”… la ragione fondamentale.
La portante centrale, poiché, centralizzata.
È, forse, tua volontà l’intenzione altrui… che “ha il coltello dalla parte del manico”, di decidere anche per te?
No. Però sei tu che lo permetti, indirettamente
Sky fatturerà a 4 settimane, stangata per gli abbonati.
La nuova periodicità comporta la ricezione di 13 fatture in un anno e non più 12, con un incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua
L’emittente satellitare, infatti, ha annunciato che da ottobre cambierà il sistema di fatturazione, che da mensile passerà a 28 giorni, come in passato già fatto da diverse compagnie telefoniche.
Una scelta che – di fatto – obbligherà gli abbonati a pagare una rata in più con un aumento del costo del servizio dell’8,6%.
Come scrive Sky sul proprio sito, infatti, “al fine di continuare a garantire un servizio completo e sempre più innovativo, in un contesto competitivo e in forte evoluzione, Sky introdurrà un modello di offerta commerciale già utilizzato da altri operatori in diversi settori”, cioè “l’attuale costo dell’abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 4 settimane e non più su base mensile”.
Cosa significa, questo, per gli abbonati?
Un aumento del costo annuo di Sky, che da 12 mensilità passa a 13 fatture.
Come si legge, infatti, sul sito di Sky “La nuova periodicità di fatturazione ogni 4 settimane comporta, in caso di fatturazione mensile, la ricezione di 13 fatture in un anno e non più 12, con un conseguente incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua”.
Inoltre, come sottolinea nel comunicato l’azienda, “Se si beneficia di una o più promozioni attive, il costo dell’abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 4 settimane ma sarà garantito il mantenimento delle condizioni contrattuali sottoscritte per tutta la durata della promozione. Alla fine del periodo promozionato l’offerta passerà al listino in vigore con il costo dell’abbonamento fatturato ogni 4 settimane”.
Una scelta, quella di Sky, che fa già discutere.
Non solo per l’aumento importante per gli abbonati, ma soprattutto perché arriva proprio dopo che l’Agcom ha sanzionato le compagnie telefoniche per l’applicazione delle tariffe a 28 giorni, obbligandole a reintrodurre la fatturazione mensile per gli abbonamenti su rete fissa e internet.
Link 
al fine di continuare a… l’attuale costo dell’abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni 4 settimane e non più su base mensile
cosa significa, questo, per gli abbonati?
una scelta che – di fatto – obbligherà… a pagare una rata in più con un aumento del costo del servizio dell’8,6%
la nuova periodicità di fatturazione ogni 4 settimane (da mensile passerà a 28 giorni)
la ricezione di 13 fatture in un anno e non più 12
una scelta, quella di Sky, che… arriva proprio dopo che l’Agcom ha sanzionato le compagnie telefoniche per l’applicazione delle tariffe a 28 giorni, obbligandole a reintrodurre la fatturazione mensile per gli abbonamenti su rete fissa e internet.
Ma (ma):
l’Agcom sanziona ormai a “bocce ferme”, ossia, dopo che “è già successo”... proprio in barba alla legge ed alle varie Authority per la tutela dei consumatori.

Qualcosa che “odora di marcio sin da molto distante”.
Non trovi? Come al solito “qua, così”, le cose procedono sempre alla stessa maniera, sostanzialmente.
E non c’è alcuno sviluppo o progresso che tenga.
Non ci sono diritti né forma di giustizia universale “formulare”. Nulla di nulla, in tal senso
La fatturazione a 28 giorni: 
che vuoi che sia
Sono “solo” due giorni, ogni mese. 
Certo. Che fanno in un anno?
Quanto? Una fattura in più, tredici mensilità (mentre i mesi ordinari sono dodici) e l’8,6% di aggravio sul costo del “servizio”. 
Una vera e propria “magia”, spalmata sulla platea intera che si limita a protestare davanti ad una tazzina da caffè, prima di entrare in ufficio o nella pausa pranzo o, alla sera, nella “propria” abitazione, al sicuro (ancora per poco) dall’attenzione del capo ufficio e/o della proprietà (il “padrone”).
Per tacito assenso (che è una vera e impropria… impotenza auto procurata “qua, così”) passa tutto ciò che è “destinato (inteso)” passare. 
E dopo “sessanta giorni”, qualora tu non dica nulla, la legge ammette per default ogni decisione “altra”, pensata per te, non da te, ma (ma) da “te”, alias:
dalla sotto dominante (nella quale non credi, nel senso che… non la riesci ad ammettere alla tua presenza).
Eppure, nemmeno la “casa reale” è immune da questa strategia. Ergo?
Accorgiti e, poi, “Fai…”.
Eterodirett3:
in sociologia, di individuo o di gruppo privo di autonoma capacità di elaborazione e le cui scelte comportamentali sono a tutti i livelli influenzate o condizionate dall'esterno, specialmente attraverso i mass media…
Link 
Rifletti:

se (se) esistono certi “termini”, di conseguenza, che cosa significano?
Che esiste anche, e sopra a tutto, il relativo (e causale) contesto, al quale il termine si riferisce. 

Per analogia (frattale espansa) puoi, allora, giungere sino a… anche senza che la ragione fondamentale sia manifesta; quindi, la puoi iniziare a ricordare (esistendo già)… immaginandola, ossia, auto ammettendola come compresente al tuo cospetto ed ovunque “qua, così”.

A tal pro, domani verrà introdotto un concetto molto utile in tal senso… sull’onda di questa riflessione:
come decodifichi l’informazione frattale espansa (il riflesso che è considerabile come risposta ad/per ogni tuo atteggiamento)
alla tua latitudine
e
dalla “tua” latitudine “qua, così”?

Rimani sintonizzat3. È un ottimo “esercizio” nonché… è gratis.
   

Immagina che… (1) L’interfaccia.

Salvare il mondo da chi sta salvando il mondo…”.
Manhattan
Cade un tabù: la prima pubblicità di sex toys è in onda sulle reti nazionali
Link
Tu non sei “così”. Ti dipingono “così” e, nel tempo, lo diventi “qua, così”
Chiunque arrivi prima, stabilisce le regole. È valso per tutte le civiltà, pertanto, ritengo che la domanda più grande da prendere in considerazione sia ‘chi volete che abbia il controllo dello Spazio?’…”.
Il diritto di contare
Il “controllo” è, dunque, ciò che più conta. 
Ossia, qualcosa che non prende minimamente in considerazione il valore universale “giustizia (ad angolo giro)”, perché… per giungere al controllo - così come quando si è in guerra - “vale tutto”.
Nel film si parla di “per assicurare la sopravvivenza dell’umanità…”. 
Questi luoghi comuni tendono a piallare anche e sopra a tutto la “tua” mente “qua, così”.
Segui il ragionamento, secondo l’atteggiamento più consono alla decodifica dell’informazione ambientale, riflessa dalla memoria frattale espansa:
la domanda più grande è…
quindi
la portata, l’estensione, la giurisdizione, l’influenza, la dominante, etc. di qualsiasi “ambito”, che ne determina anche l’efficacia su tutto ciò che è auto contenuto al suo interno (un tipo di appartenenza scambiat3 per “naturale o nativa”, poiché immanifest3 anche se sempre compresente).


Quindi, la “grandezza” di un luogo comune... influisce sul fatto di “non accorgerti più, nel tempo (nell’abitudine), che esiste un altro significato del luogo comune”. 
Infatti, “qua, così” ti dicono che la Terra è una sfera, che gira in vari modi, ed allo stesso tempo, attorno a…
Tradotto in un linguaggio “marinaro”, dovrebbe esserci qualche genere di “beccheggio”, a rigor di logica. 
E, invece, no. 
Tutto “fila via” perfettamentesurfando ogni genere di onda”. 
Di notte c’è silenzio. Ad ogni istante c’è assenza di vibrazione dovuta al “moto planetario ed interplanetario”, tanto da farti dimenticare di essere su una sorta di “nave spaziale” in rotta verso… il “tuo” destino. 
Eppure, la Fisica ti dice, si è accorta ed ha misurato…tutta una serie di “leggi”, ossia, di comportamenti naturali della Terra compartimentalizzata. 
Esiste l’attrito, la forza centripeta e centrifuga, la gravità, il magnetismo, le forze di rotazione, gli spostamenti delle masse continentali, l’asse terrestre decentrato rispetto al suo asse naturale, etc. 
Eppure, data la grande dimensione della Terra, tutto ciò è trascurabile anche in termini di “lavorazione fine”, ad esempio. 
Questo significa che, non accorgendoti più direttamente dei vari moti terrestri, questi più semplicemente sembrano non esistere nemmeno


Ma… quando, ad esempio, si effettuano interventi di altissima precisione (nell’ambito in cui meglio credi), nemmeno “lì” il moto planetario ha qualche effetto
Oppure conta solo il livello di auto controllo della “mano/mente” del chirurgo, oppure… della fermezza dell’arto robotico di turno?
Se l’espert3 è alcolizzat3 o è stressat3… “conta”.
Invece, se (se) il pianeta ruota in “mille modi diversi allo stesso tempo”, no?
Suvvia… 
Potresti pensare che sia già tutto compensato. In che modo?
Tenendo in considerazione gli effetti collaterali. Certo. 
Questo può convincerti nell’ambito della robotica, ma… non per quanto riguarda l’operato umano, che è più “sensibile”. 
Oppure no?
In effetti, l’essere umano è altamente auto riconfigurabile; in ogni situazione, riesce a dare il massimo ugualmente (attraverso qualche "campione").
Ad esempio, può “operare” anche in situazioni di burrasca, a bordo di velieri alla mercé dell’oceano. 
Vero
Ecco un’altra "prova" che la dimensione del tal fenomeno, fa la differenza in termini di “accorgersi che/se esiste il tal fenomeno”. 
Questa è la “via” che ha già intrapreso il binomio Dominio + dominante, nel corso del tempo “qua, così”, ossia, dal momento di “è già successo”, in poi (il tempo, del resto, è la distanza da un certo punto di compassato, fondamentale, sempre compresente e tendente verso un altro punto, piazzato più avanti, nel cosiddetto “futuro”. La linea di congiunzione è la “tua” rotta “qua, così”). 
Quindi, se credi che la Terra sia la sfera che gira attorno a… (bla bla bla), allo stesso tempo, stai anche “affermando” che:
la dimensione planetaria è in grado di attutire, imbottire, neutralizzare, far dimenticare, etc. ogni sorta di effetto collaterale relativo e derivante ad/da un simile movimento d’assieme
Ok?
Non puoi credere solo ad uno dei due aspetti, poiché, entrambi sono collegati… 
Ergo, se sulla Terra si fosse già auto instaurato un “governo unico dominante”, non te ne potresti mai accorgere, ordinariamente
Stai seguendo il filo logico del discorso? 
Ti sembra fantascienza? 
Non ci credi?
O, meglio, credi solo ad una metà del ragionamento
Bè… non puoi, scientificamente, farlo
Perché non seguiresti il procedimento dimostrativo scientifico, stesso… pressofuso nella logica della programmazione “se, allora” e nella logica pseudo religiosa “ad immagine e somiglianza”… 
O, ancora, in quella sorta di sapere millenario mal compreso, che narra di analogia, metafora, esempio, similitudine, eguaglianza, corrispondenza, somiglianza, sincronicità, consonanza, affinità, allegoria, simbolo, significato, sostanza, quintessenza, accordo, armonia, anima, valore, simmetria, correlazione, riscontro, proporzione, eco, riflesso, risposta, relazione, attinenza, attrazione, appartenenza, conseguenza, causa, effetto, ragione, cuore, etc.
È proprio il “bias di conferma” che, prima di essere posseduto dal significato AntiSistemico “qua, così”, ti fa capire il potenziale del tuo livello “attrattivo” di compresenza portante e centrale (meglio se “formulare”).
Nel Bollettino 2108, si è trattato di “introdurre un modo per meglio decodificare l’informazione ambientale frattale espansa (riflessi della memoria ‘è già successo’)”.
Eccolo, molto sommariamente:
occorre credere nella caratteristica ambientale frattale espansa (oppure, tanto non cambia niente nella sostanza, in qualsiasi forma di “Dio”, oppure nella “natura” o nel proprio sé, nell'anima, nello spirito, etc. Meglio: in una forma di "intelligenza sensibile")
occorre, allora, decidere un proprio “alfabeto simbolico” (contenente la forma adatta a ricevere ed interpretare l’informazione, la risposta, da ricevere senza ombra di dubbio)
perché
l’intelligenza che hai tutt’attorno e dentro a te, non ha alcun problema di comprensione (il tuo alfabeto simbolico verrà sempre compreso, a prescindere dalla sua “complessità”. Sei tu, infatti, che "non comprendi/non ricordi")
quindi
genera l’interfaccia più adatta per ricevere quanto di meglio tu abbia richiesto (fai attenzione, accorgiti, sii sempre te stess3, etc. e non avere dubbio alcuno relativamente al fato che l’informazione/risposta giunge sempre, sempre, sino a te, ogni volta… anche se dimentichi di avere posto una “domanda”).
Inventati tu le tue regole. Andranno sempre bene. Ma tieni in considerazione il tempo e l’interferenza sotto dominante, per cui… concepiscile in maniera tale da compensare tali effetti collaterali (dei quali... dai tutto per scontato, essendo “grandi” e, quindi, non tenendoli più in considerazione, anche se sono sempre compresenti).

Tutto qua. L’idea è questa. Qualcosa che non è nuov3. Vero? 
Però, è “nuova” la sua ricollocazione nell’ambito che ti riguarda fondamentalmente, ossia, la “tua” vita.
A meno che, “tu”, intenda continuare a sopravvivere “qua, così”, senza – per/con questo – mai riuscire a “riunire in puntini”... che la memoria frattale espansa, comunque, non smette mai di porre sempre “davanti a te”. 
Di conseguenza, espressioni – come, ad esempio, quella che segue – continueranno a non avere alcun significato sostanziale per “te” e “tu” continuerai a fingere di vivere, ossia, a sopravvivere “qua, così”.
Seppur collocate nel contesto di fatti realmente accaduti, le storie narrate sono il frutto della fantasia degli autori. II ruolo dei personaggi, delle società, delle organizzazioni, delle testate giornalistiche, dei partiti politici, dei programmi televisivi, delle pubbliche amministrazioni e in generale dei soggetti pubblici e privati realmente esistenti, è stato liberamente rielaborato e romanzato.
Cosi come la loro partecipazione alle vicende immaginarie dei personaggi, inventate dagli autori.
Frutto della fantasia degli autori è ugualmente ogni riferimento all'attività della Compagnia del Bagaglino e del Salone Margherita.
Qualsiasi collegamento con persone vissute o viventi, non esplicitamente individuate, è perciò puramente casuale”.
1993
"Il caso non esiste... (se non si lascia nulla al caso)".
Questa non è la storia garibaldina
Questo (1993) è un tempo che hai, molto probabilmente, vissuto tu “qua, così”. Quindi, puoi auto ricordarlo
Oppure, puoi fare affidamento ad informazioni ancora abbastanza vicine nel tempo, come “non solo le prime pagine dei giornali dell’epoca”, che in qualche modo cavalcarono il “significato” di quello che succedeva (prima che “mano mettesse mano ai fatti”).
La tavola ouija… è un piccolo strumento usato per le comunicazioni medianiche, ideato nella metà del XIX secolo e diventato famoso nella metà del XX secolo…
L'apparecchio è costituito da una superficie piatta, generalmente in legno lucido o in plastica, sulla quale sono disegnate tutte le lettere dell'alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, spesso un "sì" e un "no" e altri simboli, il cui utilizzo è abbinato a un indicatore mobile.
Esistono in commercio tabelloni, di forme svariate, già pronti per l'uso. Il tipo più comune è quello con le lettere collocate in senso circolare, ma ve ne sono anche con disposizioni orizzontali o semicircolari…
Si tratta di uno strumento utilizzato per le sedute spiritiche.
Lo scopo di tale tavoletta è quello di interagire con gli spiriti:
gli utilizzatori pongono delle domande a imprecisate entità (fantasmi, demoni ecc..), che, attraverso un medium, farebbero sì che l'indicatore si muova sulla tavola ouija e componga, utilizzando le lettere e le cifre disegnate sul supporto, la risposta
I partecipanti, seduti attorno a un tavolo, evocano l'entità con cui desiderano comunicare e poi posano leggermente l'indice della mano destra sull'indicatore. In seguito lo strumento inizia a muoversi prima lentamente e poi con maggiore decisione e celerità…
Usata tra il XIX secolo e il XX secolo, essa non aveva un nome preciso ed era composta solo dalle lettere dell'alfabeto.
Inventori "ufficiali" della tavoletta Ouija furono gli uomini d'affari Elijah J. Bonde Charles Kennardche ebbero l'idea di brevettare una tavoletta con stampato l'alfabeto e metterla in commercio il 28 maggio 1890.
Nel 1901 un impiegato di Kennard, William Fuld rilevò i diritti di sfruttamento della tavoletta parlante, rimettendola in produzione 1901 e dandole il nome "Ouija”…
Dal 1991 il trademark per la tavola Ouija è passato dalla ditta Parker Brothers alla Hasbro
Link 
Questa “interfaccia”, quindi, è diventata solo un “gioco”? 
Questo è l’auto disinnesco.





Il movimento della lancetta sulla tavola, la dove si manifesta, viene spiegato come un effetto ideomotorio, ovvero un movimento umano inconscio suggerito dalla psiche.
James Randi... fece notare come, se i partecipanti a una seduta di ouija erano bendati, non producevano alcuna parola di senso compiuto…
Link 
L'effetto ideomotorio è una reazione inconscia generata dalla mente che produce un effetto meccanico sul corpo, e serve a dimostrare scientificamente fenomeni medianici apparentemente inspiegabili
Il termine ideomotorio infatti si compone di due significati:
il primo è “idea” o di “relativo all'idea”, il secondo "motorio", riguarda la trasmissione del moto.
Ideomotorio si riferisce quindi a un'idea che genera movimento, movimento generato da un'idea.
In ipnosi è il processo con cui un pensiero o un'immagine mentale generano movimenti involontari, al di fuori della coscienza del soggetto.
Proviamolo con il pendolo di Chevreul...
Mentre terremo il pendolo sospeso senza appoggiare nessuna parte delle braccia al tavolo, noteremo che esso risponderà alla nostra domanda.
Ciò che abbiamo appena sperimentato è l'effetto ideomotorio (anche conosciuto come effetto Carpenter dal medico psicologo inglese William Benjamin Carpenter che studiò il fenomeno nel 1852), un'azione autogenerata inconsapevole... poiché non si ha l'impressione di averli generati volontariamente, si può essere sinceramente convinti che una forza esterna ne sia responsabile…
Queste risposte dette ideomotorie fanno parte della nostra vita sotto forma di schemi automatici di movimento che si attivano in funzione di stimoli esterni o interiori.
Il sorriso appartiene a questi movimenti automatici, ed è una risposta ideomotoria che può essere dissimulata.
In ipnosi vengono utilizzate le risposte ideomotorie per favorire la trance, per ottenere risposte dal soggetto ipnotizzato e per realizzare un'ampia gamma di fenomeni ipnotici
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Con il termine ideoplasia si tende ad identificare il potenziale che la mente (l'immaginazione) adeguatamente orientata ha di agire sul corpo.
Tale termine fu proposto per la prima volta da A.Forel nel 1894 per definire il principio ideomotorio già descritto da Carpenter nel 1873 e poi ripreso da Bernheim con il termine "ideodinamismo" nel 1907.
A conferma di tale principio vennero svolte già delle precise e documentate indagini scientifiche nel 1926 da Allers e Scheminzky presso l' istituto di fisiologia di Vienna.
Impiegati come sinonimi di ideoplasia sono i termini:
monoideismo plastico e ideoplastia; entrambi sono utilizzati da autori diversi con riferimento al fenomeno "ipnosi".
Con "monoideismo plastico" (F.Granone 1989) si vuole intendere la focalizzazione dell'attenzione su una sola idea, ricca di contenuto emozionale; idea dotata di una forza ideoplastica, cioè di una componente creativa nei confronti dell'organismo che è in grado di suscitare modificazioni psichiche, somato-viscerali e comportamentali
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Che cosa ne trai, da te in te?
Che cosa significa tutto ciò? Guarda che è estremamente "portante".
Questo spazio (potenziale) farà, nel tempo, sempre meno “decodifica per te”, in maniera tale che “sia te stess3 a farl3, per te…”. 
Ne vale la pena.
Anche se c’è del “lavoro” da compiere. Vero?
E, nel “poco” tempo “libero” che hai, non ne hai minimamente intenzione. Preferisci, magari, rilassarti un po’, divertirti, svagarti, pensare ad altro, leggere qualche romanzo, guardare film, andare a pesca, etc.
La “massima” che va colta è, tuttavia, che:
tutto ciò che ti “auto” convince scientificamente
ordinariamente “qua, così”
ad allontanarti dagli ambiti “piallati dalla scienza (deviata)”
allo stesso tempo
se (se) te ne accorgi
funge da leva contraria
proprio per avallare quegli “ambiti deviati dalla scienza (deviata)”.
Il bias di conferma, ad esempio. L’effetto ideomotorio, ancora. Etc. Etc. Etc.
La mente genera effetti che d’assieme “qua, così” tendi a dimenticare, poiché troppo “grand3”.
Questo spazio (potenziale) è… l’altra campana. Per chi risuona?
Per coloro che hanno “orecchie per intendere…” il potenziale.
I luoghi comuni possono “valere” anche in maniera differente da ciò che usualmente veicolano in te.
Prendi atto di questa “metafora”:
tu hai necessità dell’acqua
per cui, in assenza di acqua, che puoi “fare”?
puoi (occorre, devi) creare l’invaso per contenerla
a quel punto
la tua intenzione sarà quella che “si crei anche la pendenza, verso l’invaso”
e tutto automaticamente concorrerà a far sì che l’acqua giunga naturalmente sino a te
sino alla grande concentrazione di massa
pront3 ed attrezzat3 per accoglierla.
“Fai…”.
   


Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2108
Bollettino numero 2109
prospettivavita@gmail.com

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