Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
venerdì 1 settembre 2017
Migranti in Italia: bomba sociale per scardinare l’assetto del sistema italia
Rivolta migranti a Lampedusa
Come avevano sostenuto inascoltate alcune personalità della
cultura ed esponenti dell’opposizione politica, questa dei migranti
installati nei centri d’accoglienza in aree urbane, è una vera e propria
bomba sociale pronta ad esplodere. Gli ultimi episodi accaduti in varie
zone d’Italia (dalle aggressioni agli autisti a Parma, alle
intemperanze degli eritrei a Roma, alla violenza e stupro su una coppia
di turisti polacchi a Rimini) confermano questa previsione e la rendono
molto attuale.
La propaganda “buonista” dei media che fino ad oggi ha cercato di
occultare il fenomeno ed offrire un aspetto positivo dell’ondata
migratoria per farla considerare “una risorsa” e non un problema,
attualmente non riesce più a convincere nessuno.
Gli stessi esponenti
del PD adesso cercano di “nascondere la mano” e fingere di voler
mettere argine al fenomeno che rischia di far montare la rabbia contro
loro stessi e la loro gestione demenziale. Il rimedio che propongono è
quello dello “jus soli”, una forma di cittadinanza automatica preventiva
che avrebbe l’effetto di attirare ancora di più masse di migranti in
cerca di una “sistemazione” sociale con contributi a carico del paese
ospitante.
I cittadini italiani ormai dovrebbero aver imparato a conoscere chi
sono i responsabili, mandanti ed complici di questa scellerata politica
immigrazionista che sta devastando l’assetto sociale delle varie
comunità: sono i governi del Pd, gli Alfano, i prefetti”,il
vero braccio armato del governo sui territori, con l’avallo di tutta la
sinistra mondialista ed i suoi esponenti istituzionali dalla Boldrini a
Mattarella, Renzi, Gentiloni, Pisapia, Bonino, ecc.. quella sinistra dei
principi “buonisti” ed universalisti che plaudiva all’accoglienza e che
di fatto ha sempre difeso e si è resa complice dei grandi interessi
delle mafie e degli scafisti che hanno creato l’enorme business sulla
tratta di esseri umani.
Non è un caso che sono sempre più numerosi e frequenti gli episodi di
protesta dovuti all’esasperazione della gente per le condizioni di
degrado ed insicurezza in cui si trovano le nostre città, condizioni
aggravate per effetto dei migranti accampati nei centri di accoglienza e
quasi sempre mal disposti a rispettare non soltanto le leggi ma anche
le elementari regole di decenza, quelle che richiedono di non urinare o
defecare per strada, di non ubriacarsi di non schiamazzare e di non
molestare le donne.
Le barricate contro l’insediamento di nuovi migranti nei territori
non sono più episodi spot guidati da parti politiche notoriamente poco
tolleranti ma piuttosto effettuate da aggregazioni spontanee di
cittadini esasperati che esigono il rispetto dei propri diritti.
La sinistra mondialista ha da sempre sostenuto a spada tratta
l’immigrazione incontrollata, l’abolizione delle frontiere, il diritto
dei migranti ad entrare ed insediarsi dove meglio aggrada loro, la
necessità di accogliere tutti, di offrire alloggio e mantenimento a
queste persone a carico delle collettività.
Questa posizione ideologica rientra nella logica delpiano mondialista di utilizzare le ondate migratorie per i propri fini: in primis di rendere un servizio al grande capitalesovranazionale
che può utilizzare la mano d’opera dei migranti a basso costo, oltre ad
ottenere una generale riduzione della media dei salari, migliorando il
proprio margine di profitto.
Questo senza tralasciare poi la
prospettiva di fare dei migranti una massa sociale, una nuova classe su
cui puntare per ottenere il consenso politico e da utilizzare come
ariete contro le resistenze antiglobaliste e sovraniste.
D’altra parte l’abbattimento delle frontiere e l’accoglienza
migratoria è predicata dal Papa Bergoglio, dall’ONU, dal FMI e dai
principali organismi finanziari come Goldman Sachs e dalla Open Society
di George Soros. Organismi questi che a loro volta
stipendiano una quantità di persone ed organizzazioni preposte ad
agevolare l’ondata migratoria in tutta Europa, dalle ONG che prelevano i
migranti dalla costa libica fino a organizzazioni come “No Borders” i
cui militanti manifestano a Ventimiglia o al Brennero contro le
barriere ed i confini.
Cara di Mineo
Dalle molte situazioni di violenza e di degrado si rende evidente
l’impossibilità di integrare soggetti che, a prescindere dalla loro
razza o religione, sono totalmente diversi e spesso incompatibili con
l’italiano o l’europeo per usi, costumi, abitudini e cultura. Come
dimostrato dalle esperienze di altri paesi europei come il Belgio,
l’Olanda, la Svezia ed il Regno Unito, dove si sono formate della zone
fuori controllo autogovernate dalle stesse comunità straniere (quasi
sempre islamiche) che, divenute maggioranza, adottano le loro leggi e le
loro usanze anche del tutto in contrasto con le leggi del paese
ospitante. Situazioni queste in cui il preteso “multiculturalismo”,
feticcio idelaizzato dalla sinistra mondialista, si ritorce contro la
società ospitante alterandone le regole e la cultura originaria.
Forse non ci avevano pensato i teorici dell’immigrazionismo buonista.
Costoro consideravano che spostare masse di persone da un continente
all’altro, sradicandole dal loro habitat normale, fosse come spostare
dei soprammobili, senza considerare che le persone possiedono
intrinsecamente una loro cultura, modo di vita, forma mentis e costumi
che non possono essere improvvisamente cancellati per omologarli ad una
cultura e regole a loro estranee.
Strano ma questo elemento di differenza fra le persone e le cose non
lo avevano proprio considerato: “le razze non esistono, tutti
apparteniamo alla stessa razza”, recita il mantra universalista. Sarà
vero me le differenze rimangono ed i conflitti fra razze, culture e
religioni sono purtroppo una costante della Storia con buona pace dei
mondialisti e del Papa Bergoglio che nega anche l’evidenza.
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