lunedì 19 agosto 2013

E ci chiamiamo civilizzati


indexLa società moderna, ha avuto la capacità più sorprendente di ingannare se stessa, pur apparentemente esercitando una grande intelligenza con apparenti conquiste. 

Questo è più vero ed ovvio, quando l’occidente si definisce civilizzato. In primo luogo, in base a quale tipo di riferimento possiamo definirci civilizzati? Secondo questo modello di pensiero, quale società o gruppo di persone può essere definito veramente tale? in base a quali parametri lo sarebbe?

Se civilizzato significa indossare abiti alla moda, mangiare con strumenti di metallo, essere alla guida di un veicolo, adorare un Dio riconosciuto a livello mondiale e guardare una tv via cavo al plasma, beh…. questa non è civiltà!


Quando i colonialisti hanno invaso l’Africa, e L’America, questo è sicuramente quello che pensavano. La nudità era peccaminosa, mangiare con le mani era di cattivo gusto, meglio una stazione ferroviaria sotto casa, che un giro con l’asino, il Dio di queste popolazioni era considerato poco più di un amico di Satana!  Nell’entusiasmo di civilizzare l’incivile, è seguita molta sofferenza.

Le tradizioni culturali sono state duramente scoraggiate, sono state anche proibite, un bel patrimonio a cui possiamo assistere ancora oggi, mentre i veri Stregoni continuano a fare affari d’oro sulla pelle della gente, diventando ricchi attraverso la compravendita di poteri a chi li considera il loro Dio.

Questo è purtroppo il nostro gruppo di persone “civili” in un mondo che consideriamo sviluppato.

Già la parola sviluppato è carica di molte domande e significati inespressi.

Sviluppato o civilizzato significa che, dovremmo possedere la nostra casa pagata con una cifra a sei zeri, nei nostri conti bancari, ed una vettura con gli ultimi gadget tecnologici per distrarci ulteriormente dai problemi importanti?

Vuol dire che i nostri agricoltori dovrebbero ottenere sovvenzioni per le colture negative e OGM? o che, quando c’è un surplus di cibo, deve essere distrutto solo per mantenere i prezzi di mercato stabili?

La civiltà vuole dire, distruggiamo l’ambiente attraverso le nostre industrie inquinanti essendo d’accordo per non fare nulla a riguardo? La lista andrebbe avanti, e sarebbe ancora peggiore! Eppure, noi ci definiamo civilizzati!

Saremmo in grado di salvare milioni di vite, nel mondo così detto in via di sviluppo se le risorse fossero equamente distribuite, se le medicine e non palliativi fossero a prezzi accessibili per i malati e chi ne ha bisogno.

Eppure, le grandi compagnie farmaceutiche stanno a guardare mentre milioni di persone muoiono.

Produciamo armi e artiglieria in grado di far saltare l’intero pianeta e mandarlo verso l’oblio (tali invenzione non hanno mai avuto senso, a parte per quelle menti malate che vedono solo un impiego redditizio), che costano miliardi di dollari e sterline ogni anno, mentre milioni di vite umane sono totalmente alla fame, e senza opportunità.

Non abbiamo mai veramente riflettuto sul fatto che quasi la metà della popolazione occidentale, mantiene l’altra metà schiava. La dominanza maschile è stata la fonte di tanta sofferenza per donne e bambini anche in occidente, come nei paesi in via di sviluppo, grazie al nostro concetto di civilizzazione.

E ‘civile fare in modo che milioni di bambini non abbiano accesso all’istruzione, che 30 mila bambini ogni giorno non festeggeranno mai il loro quinto compleanno, o che verranno trasformano in soldati, all’età di dieci anni?

Abbiamo il potenziale per diventare civilizzati, anzi degli Dei, ma non abbiamo ancora raggiunto nemmeno il primo stadio, e utilizzare questa parola è troppo prematuro.

Eppure, noi la usiamo quando ci paragoniamo ai nostri antenati o ad altre nazioni contemporanee che non sono industrialmente come il nostro.

Guardando la nostra ricchezza materiale e alcune delle nostre abitudini, queste possono sembrare civili, ma scavando più a fondo, hanno come costo sacrifici umani.

L’Africa sembra incivile rispetto all’Occidente, perché l’occidente ruba gli 8/10 dei beni al resto del mondo, per dare benessere solamente ad un ¼ di mondo, i prezzi dei medicinali sono tenuti volutamente elevati per i paesi più poveri.

Qual è la differenza tra i nostri antenati dell’età della pietra che minacciavano un vicino con un bastone, distruggendo in tal modo una vita, e noi oggi, che lasciamo bombe dappertutto, uccidendo migliaia di persone e ferendone gravemente altrettante? Siamo civili?

Cercando di sembrare più civili, siamo anche diventati più materialisti. Siamo una facile preda per le tonnellate di gingilli inutili di produzione di massa di tutto il mondo.

Auto veloci, tendenza a seguire a tutti i costi le mode e la musica, come ego dispositivi che vengono impacchetti dai personaggi più insospettabili, l’adulazione, la fama, le lodi e le tangenti, genuflettendosi tutti per loro.

Mentre alcuni costruiscono grassi conti bancari, anche l’ ego diventa ancora più grasso e le masse continuano ad ammalarsi e morire, noi continuiamo a distruggere l’ambiente senza preoccuparci per il domani, e pensiamo di essere civilizzati!

Vorrei condividere con voi quello che chiamerei essere civilizzati.

Sarebbe un mondo civile in cui tutti sarebbero assolutamente consapevoli del fatto che ognuno è una parte importante di un tutto e che tutto quello che fa e pensa porterà un impatto su tale complesso.

l’essere umano dovrebbe prosperare e sviluppare se stesso, il suo potenziale e il suo ambiente in modo armonico in modo che possa prosperare e al tempo stesso, favorire la prosperità degli altri.

Civilizzato dovrebbe significare, essere, vivere veramente e non semplicemente esistere, prosperando e assicurare l’uguaglianza, in tutti i sensi della parola!

Siamo civilizzati? assolutamente no! Abbiamo una lunga strada da percorrere.

I nostri cervelli si sono “evoluti” molto velocemente, negli ultimi due secoli, secondo schemi e ritmi non naturali.

Abbiamo fatto incredibili progressi in molti campi tecnologici, ma abbiamo lasciato la nostra consapevolezza e la coscienza umana a stagnare nelle grotte primitive.

E ‘ora che si cominci a lavorare su questo aspetto e su noi stessi, perché non ci sarà una seconda possibilità per l’umanità di entrare in una nuova età dell’oro, e sarà la madre terra a liberarsi di noi.

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