mercoledì 18 giugno 2014

La mente ha il potere di creare la malattia o di curarla

all connectedLa epigenetica, la nuova biologia (il cui esponente di spicco è il dr Bruce Lipton ci ricorda che “la nostra mente controlla la nostra guarigione”.

 Da questa nuova scienza sappiamo che il destino non è sigillato nelle spirali dell’elica del DNA e che ci sono cose che possiamo fare per cambiare la nostra genetica e quindi la nostra salute. 

Il dr Mercola, dal cui articolo traggo spunto per la parte di epigenetica di queste note, mette in guardia sul fatto che i cambiamenti che possiamo apportare ai nostri geni, grazie al nostro pensiero-mente, possono essere sia buoni che cattivi, ovvero possiamo farci del bene o del danno: a seconda del cibo che mangiamo, dall’aria che respiriamo e persino dal pensiero che produciamo.
Insomma dobbiamo assumerci in primis responsabilità di noi e della nostra salute, come molti di noi dicono da anni.
 “Per molti anni siamo stati certi della filosofia che, anche se facciamo cattive scelte nello stile di vita, danneggiandoci, ciò influenzerebbe solo noi: i nostri figli sarebbero nati con una lavagnetta genetica pulita.
Ora sappiamo che questo non è vero, che cambiamenti epigenetici possono essere trasmessi ad intere generazioni. Ognuno di noi ha una responsabilità maggiore di quanto immaginato”.
 transcieverSecondo Dawson Church (epigenetista), dice Mercola, “non ci ferisce ciò che non sappiamo, ma ciò che pensiamo di sapere e che non è vero” 

La malleabilità della epigenetica aiuta a chiarire perchè  2 gemelli identici, invecchiando possono distinguersi. Perchè uno dei due gemelli identici sviluppa un cancro e l’altro rimane sano, dato che hanno un identico DNA? Perché uno diventa obeso e l’altro resta smilzo?
Invecchiando il nostro genoma non cambia, ma lo fa moltissimo il nostro epigenoma, specialmente durante periodi molto critici della vita, per esempio come l’adolescenza. Esso è influenzato da stress emozionali e fisici, dal cambiamento climatico  e da abusi durante l’infanzia.
Il segreto è nei gruppi metilici (metile=radicale monovalente derivabile dal metano per sottrazione di un atomo di idrogeno ndr) che ricoprono la molecola di DNA, che è il regno dell’epigenoma. Quando un gene è epigeneticamente spento, il DNA solitamente è stato “metilato”. 
Quando gruppi di metile aderiscono ad un segmento di DNA, inibiscono la risposta del gene.

Gli scienziati hanno scoperto che è più facile fare dei cambiamenti epigenetici che aggiustare geni danneggiati.

La terapia epigenetica, che è essenzialmente la cura della malattia attraverso la manipolazione epigenetica, implica il cambio delle istruzioni alle cellule – riattivare geni desiderabili e disattivare quelli non desiderabili. Questo campo emergente, ora alla sua infanzia, rappresenta il futuro nella medicina”.

La mente al di sopra della materia
Cosi come l’’epigenoma controlla l’espressione della malattia, la mente controlla l’epigenoma. Quindi: la mente controlla la guarigione. 
La scienza della epigenetica sta ora iniziando a spiegare le cose come l’effetto placebo e la guarigione spontanea, di cui mancano attualmente spiegazioni scientifiche.
Epigenetica letteralmente significa: “al di sopra dei geni”. E cosa c’è al di sopra di loro? La mente!
La mente ha il potere di creare la malattia o di curarla, poichè I nostri pensieri influenzano l’espressione dei geni.  L’attuale “nuova biologia” si sta sovrapponendo alla scienza della coscienza e alla fisica quantistica e ci sta dimostrando che abbiamo un abile controllo delle nostre vite.”

La medicina energetica e l’epigenetica convergono
Siamo esseri di energia e come tali, abbiamo una componente elettromagnetica per ogni processo biologico. Ogni pensiero e sentimento ed emozione, producono uno spostamento complesso nella struttura biochimica degli organi.

Secondo Blair Justice, PhD, autore  di Who Gets Sick (chi si ammala, ndr), i geni sono responsabili solo per il 35 percento della longevità, mentre la dieta, l’esercizio fisico, lo stress ed altri fattori ambientali sono le ragioni principali che la consentono.

Dawson Church cita queste statistiche::
“- pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca, che abbiano una forte rete di sostegno sociale ed una pratica spirituale  hanno un tasso di mortalità di 1/7 rispetto a quelli che non hanno queste caratteristiche.
- Delle ricerche hanno mostrato ce la meditazione per 30 minuti al giorno  può attivare l’umore tanto quanto gli antidepressivi.
- Le persone anziane con atteggiamenti positivi hanno il  23 percento in meno di rischio di morte da malattie cardiovascolari ed il 55 percento in meno per tutte le altre cause.
E’ evidente che le vostre credenze, pensieri, intenzioni hanno un effetto molto maggiore sulla vostra vita che i vostri geni”.

Fare attenzione ai pensieri!
Abbiamo visto che la genetica è molto connessa alla mente e alla coscienza e che la chiave per la guarigione in ultima istanza è nel controllo dei pensieri e delle emozioni.

Ora, inevitabile osservare che costumi di vita “moderni” senza limiti soprattutto per l’eccitazione adrenalinica,  sono una pessima premessa per la salute del singolo e di quelli che stanno intorno: la società intera.

Sarà cruciale che lo comprendano bene anche i genitori, soprattutto che pratichino queste direttive, dato che essi sono la fonte primaria della trasmissione di pensieri, tendenze, credenze ai loro figli.
 “Abbiamo sempre insegnato ai nostri figli quanto è importante controllare il loro comportamento; ora forse è il tempo di concentrarci di più sull’insegnare loro come controllare ciò che pensano e sentono, poiché i loro pensiero e le loro emozioni sono ciò che scatenano l’espressione di un DNA specifico - dice nel suo commento il dr Mercola- e il comportamento seguirà come conseguenza naturale".
Non potrei dirlo meglio di Dawson Church:
"Il codice inscritto  nel nostro  DNA, la cosa che credevamo fosse certa, è solo in attesa di ricevere la nostra indicazione per cambiare, per creare una civiltà che porti salute, felicità e vibrante pienezza in un modo che l’attuale establishment medico scientifico non può immaginarsi."


traduzione Cristina Bassi

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