lunedì 20 ottobre 2014

La Cina comprerà il grano dalla Russia cui venderà carne di maiale

La Cina comprerà il grano dalla Russia cui venderà carne di maiale

Russia e Cina stanno discutendo la questione della soppressione del divieto di reciproca fornitura di alcuni tipi di alimenti. Lo ha annunciato Aleksei Gruzdev rappresentante del commercio russo in Cina. Gruzdev ritiene che le restrizioni alle esportazioni russe di grano e di altri prodotti verso la Cina sono di natura tecnica per la cui revoca è necessario eseguire solo una serie di formalità.
 
Il rappresentante del commercio russo in Cina ha dichiarato che la Russia non esporta grano in Cina dalla metà degli anni '90, da quando il governo cinese impose un divieto alle importazioni di grano da un certo numero di Paesi a causa della mancata corrispondenza dei prodotti alimentari alle norme sanitarie cinesi. 

Ora il grano russo è conforme agli standard cinesi e inoltre "Rosselhoznadzor" (Servizio federale per il controllo veterinario e fitosanitario) ne garantisce la sua sicurezza. La Russia, da parte sua, bloccò la fornitura di prodotti caseari cinesi. È successo nel 2008, quando nel latte artificiale cinese è stata trovata la melamina, una sostanza velenosa che ha intossicato più di 6 mila bambini cinesi.

Il dialogo alimentare tra la Russia e la Cina ha cominciato a guadagnare slancio questa estate dopo che Mosca ha introdotto il divieto sulle importazioni di alimenti provenienti dai Paesi che hanno applicato sanzioni alla Russia in relazione alla situazione in Ucraina. In conformità con la decisione del governo russo è vietata l'importazione di carne, prodotti lattiero-caseari, frutta e frutta secca.

Un primo reciproco passo, Russia e Cina, l’hanno già compiuto. Proprio il mese scorso la Russia ha revocato l’embargo sulle importazioni di carne suina cinese. Rosselhoznadzor ha aperto un corridoio "verde" per la carne di quattro grandi società cinesi. Ulteriori 8 produttori sono in attesa degli ispettori russi, secondo il presidente del Russian Grain Union Arkady Zlochevskiy:
La Cina è il più grande produttore di carne suina al mondo. Ci sono numerose imprese di cui alcune sono moderne, altre obsolete. Il nostro compito è selezionare le migliori. Rosselhoznadzor è impegnata proprio su questo tema. Tuttavia le importazioni di carne suina cinese rappresentano un fenomeno temporaneo, più precisamente dureranno fino a quando non si riuscirà a far andare a regime la produzione interna. Soprattutto perché i costi logistici annullano i vantaggi economici della fornitura di maiale cinese alla parte europea della Russia. Non appena il vuoto creato dalle restrizioni alla fornitura di carne sarà colmato dalla produzione interna, le spedizioni dalla Cina saranno economicamente irragionevoli.
Il mercato della carne suina in Russia nel 2013 valeva 3,7 milioni di tonnellate, di queste poco più del 16% è rappresentato dalle importazioni compreso il 12% che proveniva dai Paesi che hanno applicato sanzioni alla Russia.

La Cina come il Paese più popoloso del mondo, ha bisogno di grano. Durante l'estate gli imprenditori cinesi si sono appellati al governo per chiedere l'assegnazione di quote sulle importazioni di grano e colza russi. La Manciuria ha messo in funzione una fabbrica per la trasformazione della colza, orientata all’utilizzo di materie prime russe.

Le favorevoli prospettive promettono un'altra tendenza, ossia, il transito di prodotti alimentari cinesi attraverso i porti dell'Estremo Oriente russo. Attualmente molte tipologie merceologiche prodotte nel nord-est della Cina, sono esportate dal porto di Dalian. Per paragone, il porto russo di Zarubino si trova 3 volte più vicino. Tra l'altro, il gruppo russo "Summa", cui appartiene Zarubino, ha già raggiunto un accordo con tre società cinesi per la movimentazione di 17 milioni di tonnellate di merci attraverso il porto. 

Gli accordi sono stati firmati con l'azienda di grano nella provincia di Jilin per un volume di 10 milioni di tonnellate l'anno, con la società “Khenda” per la gestione di 5 milioni di tonnellate d’acqua, così come con la fabbrica di assemblaggio delle automobili della Volkswagen al fine di importare fino a 1 milione di veicoli e 40.000 TEU (unità standard di misura dei container secondo le norme ISO) di pezzi di ricambio. In questa zona, il terminal di Zarubino sarà in grado di competere con la ferrovia: il trasporto di un container via mare costerà 250 dollari in meno rispetto alla via di terra.

Secondo gli esperti, i problemi tecnici riguardanti le esportazioni russe di prodotti alimentari alla Cina e le corrispondenti esportazioni cinesi in Russia saranno rimossi entro la fine di quest'anno.


Aleksandr Mamičev 


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