martedì 18 novembre 2014

Distrazione di Massa

 Armi di Distrazione di Massa

Anche da un’osservazione superficiale della società degli uomini è possibile scorgere l’attività di quelle che definirei armi di distrazione di massa. La maggioranza della popolazione mondiale ‘evoluta’ è infatti irretita a volgere la sua attenzione ad aspetti della vita sociale futili, inutili, dannosi, posticci.

Il primo di questi aspetti è il teatrino della cosiddetta POLITICA. L’andirivieni di personaggi di bassissima statura intellettuale e dal grande ego individuale servono solo per non indurre a noia lo spettatore di tale deludente rappresentazione scenica del NULLA. Non è certo in quel contesto che si trovino coloro che conducono i destini del mondo, no? Perché allora perdere tempo nel seguire una brutta ed inutile rappresentazione?

Il secondo ed il terzo di questi stratagemmi li associo: VIAGGI PREMIO ed ATTIVITA’ FISICA COMPULSIVA. Il cosiddetto ‘tempo libero’, libero davvero non lo è più. L’impiegato medio, è stato persuaso a compiere questo rituale: appena terminato il suo defatigante e generalmente vuoto turno di lavoro, si infila una bella tutina acrilica, le cuffiette con musica satanica (rigorosamente a 440 Hz), e si getta per strada, oppure in parchi maltenuti, per stordire se stesso ed il proprio corpo in un’estenuante maratonina senza senso per le vie urbane, avulso dal contesto, dimenticando così i suoi simili e se stesso.

Se il cosiddetto ‘tempo libero’ dovesse superare i 4 giorni consecutivi, la macchina della distrazione di massa, offre l’oscenità del secolo: il viaggio in località esotiche. Ovviamente non sto parlando di viaggi che seguono motivazioni profonde ed esigenze specifiche. Nella parte prettamente consumistica del 'viaggio' accade che stormi di esseri umani vengano scodellati da aviolinee posticce in luoghi remoti, attratti dal loro nome suggestivo (Sharm el Sheik?), per osservare una porzione di pianeta Terra che non gli appartiene, prima di ripiombare nella propria quotidianità ancora più depressi, logorati, delusi ma con i trofei da esibire: un milione di fotografie ritoccate ed una ustione al volto che definiscono eufemisticamente ‘abbronzatura’.

L’arma di distrazione più efficace ed alla portata di tutti è però il CALCIO. Tale innocuo gioco, dai risvolti compagnoneschi, ha saturato i palinsesti per diventare la vera Koiné dei nostri tempi: il linguaggio comune imposto dai vertici per le masse. Attorno a codesto ferino gioco (ricordo infatti come il calcio non sia uno sport) ruotano non a caso miliardi, lustrini e personaggi da malaffare.

Occorre citare a questo punto la CURA del CORPO e l’ubriacatura da orpelli elettronici. Sto parlando ovviamente di quelle attività compulsive e deleterie che distraggono le masse e le portano a compiere veri e propri scempi disumani come le sedute di chirurgia estetica. Le ore perse ad intossicarsi la cute nei saloni di bellezza oppure a sottoporsi ai letali raggi UV. La salute inficiata dall’ingestione di complementi alimentari industriali.

Le file per l’acquisto del nuovo smart-phone sono anch’esse abili operazioni di distrazione di massa. Ignari giovinastri (e non solo) perdono mesi del loro prezioso tempo a far scorrere le proprie dita su di un guscio di silicio radioattivo che non darà loro nessuna risposta.      

Esistono ovviamente altri mezzi per distrarre le masse, anche più snob ed elitari di quelli citati oppure più antichi come le religioni organizzate ad esempio, ma il loro scopo è sempre lo stesso così come la direzione da cui provengono: la cupola che gestisce la vita sociale fin nei minimi dettagli perché ogni essere umano è un obiettivo da raggiungere e controllare. Sbaglia davvero chi pensa di tuffarsi dentro un ‘social network’ senza proteggersi: ognuno di noi possiede qualcosa da conservare con cura e da implementare (brutto verbo ma non me ne vengono di migliori) senza che altre mani rapaci ne approfittino.

Conclusione

Per poter scardinare il manto di controllo che ci è stato calato sopra è necessario in primis recuperare se stessi, allontanandosi dalle gabbie bassamente seduttive che mani esperte hanno posto, camuffate, dinnanzi a tutti noi. E’ una corsa ad ostacoli che possiede una sola regola ed un solo obiettivo: seguire se stessi per riscoprire se stessi, la propria individualità che nasconde aspetti sorprendenti. Buon lavoro: un grande regalo è a disposizione di ognuno di noi alla fine del percorso. Occhio alle truffe ed alle scorciatoie premasticate della new age però!


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