"La colonna spezzata indica la prematura scomparsa del nostro Gran Maestro Hiram Abiff; la bella Vergine piangendo osserva il Tempio incompiuto; il libro aperto davanti a lei indica che quelle virtù mentono perpetuamente; il rametto di acacia nella mano destra indica la scoperta tempestiva del suo corpo; l'urna sulla sinistra, che le sue ceneri sono state serbate in sicurezza per perpetuare il ricordo di tale eccezionale personaggio; e la figura in piedi dietro di lei intenta a pettinarle i riccioli indica che tempo, pazienza e perseveranza conducono a compimento tutte le cose..."
Prefazione - Anticorpi.info
Tra i personaggi meno noti appartenenti alla cultura massonica vi è il leggendario Hiram Abif, architetto del tempio di re Salomone, entrato a far parte del mito per via delle leggende sorte intorno all'evento della sua morte. Il relativo insegnamento riveste un ruolo essenziale del percorso di ogni massone, ma continua a sollevare polemiche.
L'articolo che segue, tratto da alcuni saggi in lingua inglese reperibili in rete (link in coda), si prefigge di esporre sinteticamente tutto quanto gravita intorno al mito di Hiram Abif, tra chi lo ritiene un feticcio anti-cristiano e chi la fonte di un prezioso insegnamento.
Buona lettura.
La Storia di Hiram Abif.
Una figura di spicco nella Massoneria moderna è senza dubbio il figlio della vedova, noto
ai membri della confraternita (massoneria - n.d.t.) con il nome oscuro
di Hiram Abif. Questo nome domina il mito malgrado né l'Apprendista
Ammesso né il Compagno d'Arte sappiano alcunché di lui. È vero che
quando il Maestro recita per il Compagno d'Arte quella che viene
chiamata 'la prima parte della storia tradizionale', cioè il passaggio verso i segreti del terzo grado,
il Compagno d'Arte è tenuto ad affermare di essere certamente a
conoscenza che Hiram sia stato il primo architetto della costruzione del
Tempio di Re Salomone.
Hiram, come molti altri uomini importanti nella storia, si distinse nel
modo di morire, al punto che la vicenda della sua morte diventò
leggenda, una tragedia che dona ampiezza alla sua figura. Al di fuori
del tempo, del luogo e dello strumento del suo omicidio, la Massoneria
conosce il personaggio assai poco, e ancora di meno lo conosce la
cultura convenzionale. Tutto ciò che si sa di lui è contenuto nel Volume della Legge Sacra, in una forma peraltro confusa.
Secondo l'autore del secondo libro delle Cronache (cap. II) Salomone
inviò dei messaggeri al sovrano di Tiro, per conoscere quel re
amichevole e informarlo del proprio progetto di erigere un tempio,
invitandolo a contribuire inviando uomini e materiali che contribuissero
agli imminenti lavori. Per prima cosa Salomone gli richiese i servigi
di un artigiano che fosse particolarmente dotato. "Inviami" - gli
mandò a dire - "un uomo che sia abile a lavorare l'oro, l'argento,
l'ottone, il ferro, la porpora, lo scarlatto e il blu, e che possa
aggregarsi agli altri esperti che sono con me in Giudea e in
Gerusalemme."
Il re di Tiro accolse l'ambasciata con cordialità, e rispose
favorevolmente a Salomone. "Ho incaricato di raggiungerti un uomo molto
esperto" - dice - "dotato di comprensione. Figlio di una donna delle
figlie di Dan, il cui padre era un uomo di Tiro."
I dati concordanti che emergono sono che Hiram fosse di razza mista,
figlio di un ottonaio, e uomo di abilità professionale così elevata da
aver meritato il patrocinio del proprio re, e di rappresentare in terra
straniera la reputazione del proprio paese. La sua posizione elevata si
deduce dalla descrizione resa dall'autore delle Cronache, il quale allude a lui come ad Hiram Abi,
dove il termine 'Abi' non è inteso nel senso del sostantivo 'padre' ma
come l'aggettivo 'maestro', titolo di rispetto e distinzione.
Il nome è senza dubbio fenicio, ma qualunque fosse la sua vera
discendenza e il significato del suo nome, il figlio della vedova si
recò a Gerusalemme e da quel giorno la sua figura fu identificata con la
costruzione del Tempio.
Ma quali furono i suoi reali meriti nella costruzione di quella grande opera?
Ma quali furono i suoi reali meriti nella costruzione di quella grande opera?
L''Enciclopedia ebraica sottolinea la discrepanza sostanziale vigente tra la testimonianza inclusa nel Primo Libro dei Re ed il secondo libro delle Cronache. Secondo la prima fonte Hiram era un abile ottonaio, perciò contribuì in misura limitata, in particolare realizzando le colonne Jakin e Boaz,
il mare di metallo con i dodici buoi, i dieci strati con le relative
basi, e altri manufatti tutti in ottone. Le Cronache invece lo dipingono
come un uomo eclettico, e lasciano intendere che sovrintendesse tutti i
lavori del Tempio. Josephus cerca di conciliare le due versioni
asserendo che Hiram fosse esperto in tutti i campi della costruzione, ma
che la sua specialità fosse la lavorazione di oro, argento e ottone.
Il Mito di Hiram Abif.
Qui finiscono le nozioni certe in merito al misterioso personaggio. La
storiografia non lo nomina mai. Il testo della Legge Sacra non fa alcun
accenno al suo destino. Il confratello Robert Freke Gould, rifacendosi
all'undicesimo versetto del IV capitolo del secondo libro delle
Cronache, asserisce che "era certamente in vita al completamento del
Tempio."
Su questa base sottile la Massoneria ha creato un personaggio meravigliosamente vivido. L'Ordine
sostiene che Hiram sia stato l'architetto a capo alla costruzione del
Tempio e lo associa al sovrano di Tiro ed a Salomone, re d'Israele,
quanto a valore massonico. La Massoneria suggerisce che fossero i
personaggi più elevati dell'allora mondo massonico e che i segreti
massonici non potessero essere comunicati a terzi senza il consenso di
tutti e tre.
La costruzione del Tempio impegnò numerosi maestri muratori, ma a quanto
pare nessuno di essi fu ammesso alla conoscenza dei segreti e dei
misteri dell'Alto e Sublime Grado.
"Nella versione che ci è stata tramandata Hiram aveva diviso i suoi operai in 3 livelli e assegnato a ogni livello una parola segreta
(per identificarsi al momento della riscossione della paga). Secondo la
tradizione massonica gli apprendisti erano identificati con la parola Boaz, gli operai con Jachin e i maestri con Jehovah. Secondo la tradizione massonica più conosciuta Hiram venne ucciso da tre lavoratori che volevano sapere la parola segreta per passare ad un grado successivo. Venne
colpito tre volte alla testa e le sue spoglie furono sepolte, per poi
essere recuperate da Salomone, che assicurò all'uomo un'appropriata e
degna sepoltura." (Fonte)
"Presa alla lettera" - osserva Charles William Heckethorn in Società Segrete di Tutte le Ere e Paesi
- "la storia di Hiram non offre alcunché di così straordinario da
meritare di essere ricordata dopo 3000 anni in tutto il mondo massonico
con riti e cerimonie. La morte di un
architetto non è importante con tanti filosofi e dotti che hanno perso
la vita per la causa del progresso umano. In realtà la leggenda è
puramente allegorica. La parte drammatica dei misteri
dell'antichità è sempre girata intorno al concetto di un uomo che
perisce per mano di un potere malvagio e risorge in un'esistenza più
gloriosa.
(...)
Sulla base di tali presupposti, quindi, come mai la storia della morte
di Hiram ha suscitato così tante speculazioni nella Massoneria? In
realtà all'iniziato di terzo grado viene insegnato che l'oggetto
peculiare del Terzo Grado sia ascoltare il cuore a cercare la felicità
nella coscienza di una vita ben spesa, e invitare ad una
riflessione sulla morte per rendersi conto che nessun uomo debba temere
una morte giusta e virtuosa, non macchiata dalla falsità e il disonore. Un eccellente insegnamento morale, se non fosse che ben poco ci è dato di sapere della vita e la condotta di Hiram Abif prima della sua dipartita. Elemento non da poco. Dunque a quanto pare la soluzione dovrebbe essere cercata altrove.
Molti scrittori - principalmente non-massoni - concordano sul fatto che
la storia della morte di Hiram sia semplicemente il modo massonico di
riproporre un antico mistero. Secondo John Fellows "la storia di Hiram non è che un'altra versione, come quella di Adone e Astarte, di Cerere e Prosperine, del mito di Osiride e Iside (v. correlati) La
somiglianza è così precisa da non ammettere dubbi. La ricerca del corpo
di Hiram; l'intelligenza ricevuta, il rametto sulla tomba, il corpo di
Hiram che resta nella tomba per 14 giorni prima di essere scoperto, ogni
elemento allude palesemente al mito di Oiride e Iside. Perfino la
condizione in cui si trova la tomba di Hiram, ricoperta di muschio verde
e tappeto erboso, corrisponde nella descrizione alla tomba di Osiride."
Il Falso Cristo della Massoneria.
Secondo esponenti della Chiesa cattolica, la Massoneria avrebbe sostituito Cristo quale speranza di salvezza dell'uomo con il personaggio chiamato Hiram Abif. Anziché accettare Cristo come modello di verità, fede e salvezza avrebbero trasferito la loro fede su tale figura fantomatica.
Il Falso Cristo della Massoneria.
Secondo esponenti della Chiesa cattolica, la Massoneria avrebbe sostituito Cristo quale speranza di salvezza dell'uomo con il personaggio chiamato Hiram Abif. Anziché accettare Cristo come modello di verità, fede e salvezza avrebbero trasferito la loro fede su tale figura fantomatica.
L'insegnamento del mito di Hiram Abif - sostengono i detrattori - si concretizza in questi termini: "Se
abbiamo la stessa fedeltà scrupolosa del nostro Gran Maestro al momento
della sua tribolazione, la nostra ricompensa finale sarà quella
dell'uomo giusto e perfetto."
Hiram diventa il Salvatore della Massoneria
e colui del quale bisogna seguire l'esempio per garantirsi una vita
gloriosa. Anziché considerare Cristo come la via, la verità e la vita,
la Massoneria guarda ad un altro tipo di 'ricompensa finale.'
Secondo l'insegnamento del terzo grado massonico, c'era una parola
mistica nota solo a tre persone: il re Salomone, il re di Tiro, e un
personaggio massonico immaginario di nome Hiram Abif. Costoro
selezionarono i 15 artigiani che presiedettero i lavori per la
ricostruzione del Tempio. A lavori quasi ultimati gli artigiani,
intenzionati a carpire i segreti custoditi dai tre maestri muratori,
ordirono una cospirazione per estorcerli con la violenza. Al momento di
tradurre in pratica quell'atto efferato, dodici di essi cambiarono idea.
I restanti tre invece sequestrarono Hiram Abif e lo minacciarono di
morte se non avesse confidato loro i segreti dei maestri massoni (dal
rituale inglese, pgg. 68, 69)
(...)
La storia è stata già narrata nei paragrafi precedenti, con l'eroico
Hiram Abif che rifiuta di rivelare i segreti ai criminali profani e
muore con onore.
Mentre esistono le testimonianze che il re
di Tiro (chiamato Hiram) abbia effettivamente assistito il re Salomone
nella costruzione del primo Tempio, le Scritture non recano alcuna
menzione di un Hiram Abif, personaggio in realtà inventato dalla
massoneria. Nelle Sacre Scritture non vi è alcuna menzione all'omicidio
di Hiram, in quanto si tratta di una parabola extra-biblica la quale
appartiene solo alle società segrete; un'elaborazione massonica.
Tale fissazione massonica si contrappone al credo degli evangelici che
vedono Cristo come perfetto e unico redentore dell'uomo. Le società
segrete sembrano promuovere Hiram come alternativa a Cristo.
Gesù ci mette in guardia in Giovanni 10: 1
"Chi non entra per la porta nell'ovile, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante."Subito dopo chiosa:
"Io sono la porta: per me se uno entra sarà salvato ed entrerà e uscirà e troverà pascolo." - Giovanni 10: 9E appaiono vere e solenni le parole della Sacra Scrittura:
"Verrà il tempo in cui non si sopporterà più la sana dottrina; ma secondo le loro passioni essi accumuleranno altri insegnanti per la smania di udire; distoglieranno le orecchie dalla verità, e le rivolgeranno alle favole." - Timoteo 4: 3-4
Il teologo Albert Barnes commentò tali parole in questo modo: "...
una delle arti di maggior successo dell'avversario delle anime è quella
di mescolare menzogne e verità; quando non può sovvertire la verità
mediante opposizione diretta, cerca di neutralizzarla infiltrandola di
concetti falsi o frivoli."
Questo è esattamente ciò che ha fatto la Massoneria. Insegnano sotto
forma di verità tutta una serie di concetti falsi. Hanno volutamente
inquinato la verità contenuta nel testo della Scrittura mischiandolo a
una serie di leggende erronee. Hanno
distorto il racconto biblico della vita dei principali personaggi del
Vecchio Testamento e hanno aggiunto eventi in realtà mai accaduti. Hanno
palesemente alterato la Parola di Dio e l'insegnamento accettato che è
estraneo alla Scrittura. Hanno accettato e diffuso segretamente un dogma
che si pone in contrasto totale con il testo ispirato.
Tratto da due articoli in lingua inglese
Link diretti:
http://freemasonrywatch.org/hiramabiff.htmlLink diretti:
http://www.evangelicaltruth.com/hiramabiff.htm
Traduzione e sintesi a cura di Anticorpi.info
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