La verità è inverosimile (Eraclito)
Essi vivono (They live,
U.S.A., 1988, 97 minuti) è una nota pellicola di John Carpenter
(Karthage, New York, 1948). Un giovane vagabondo (Roddy Piper) scopre,
per mezzo di strani occhiali, che molte persone sono in realtà degli
extraterrestri in sembianze umane. Essi controllano la società con
messaggi subliminali e con un capillare apparato di sorveglianza. Con
l'ausilio di un operaio (Keith David), il protagonista comincia la
rivolta contro le élites dominatrici.
Letto da alcuni critici,
privi del tutto o quasi di spirito critico, solo come un'impietosa
condanna "da sinistra" (P. Mereghetti) del sistema capitalista, Essi vivono è, invece, uno spaccato ante-litteram
della realtà attuale ed anche una rivelazione dell'inganno dietro le
quinte. Il regista e sceneggiatore del film, John Carpenter, con pochi
mezzi, riesce a delineare un quadro verosimile, benché incredibile della
nostra "civiltà".
Vorrei individuare alcuni aspetti prolettici
del film per evidenziare come l'intreccio si riferisca, però, più ad una
terra dominata dagli Arconti che da alieni.
La produzione contiene i seguenti segni "profetici" o comunque interessanti.
1
Gli "extraterrestri" riescono ad imporre la loro perversa volontà
grazie alla spregevole collaborazione di uomini corrotti, appartenenti
alle classi dirigenti.
2 I media, in particolar modo la televisione,
sono usati dai potenti per tenere l'umanità in uno stato perenne di
stordimento e di sottomissione. Oltre ai programmi, incentrati su
frivolezze e su fatti inventati, la televisione trasmette un vero e
proprio segnale per influire sulla percezione e sul subconscio.
3
Attraverso un particolare dispositivo (metafora di una visione non più
condizionata) è possibile percepire l'essenza dietro le apparenze.
4
L'ambiente, l'acqua ed il cibo vengono deliberatamente inquinati dai
governi affinché gli uomini siano lentamente intossicati e le loro
capacità intellettive ottuse.
5 L'esercito si avvale, per controllare i dissidenti, sia di elicotteri privi di contrassegni sia di piccoli droni-spia.
6 Gli avvertimenti biblici (e non solo biblici) circa la perversione dell'umanità, sedotta da Satana con i piaceri più laidi, sono veridici.
7 L'abbattimento del sistema dipende sia da una presa di coscienza sia da un'azione mirata.
In
un film, dal ritmo serrato e con frequenti piani-sequenza che
consuonano quasi con un'unità di azione (tutto si svolge nell'arco di
pochi giorni), stride l'indugio, anche alquanto noioso sulla lotta tra
il giramondo sottoccupato e l'operaio di colore. I due, infatti, per
circa sei minuti si scambiano forti pugni e colpi di ogni tipo. Il
vagabondo vuole convincere il manovale ad inforcare gli occhiali
affinché... veda. E' tutto inutile: solo, dopo che il protagonista è
riuscito ad atterrare il muratore, gli inforca gli occhiali contro la
sua volontà. Allora l'operaio finalmente percepisce. Il duello è potente
metafora della riluttanza che connota la maggior parte degli uomini:
essi potrebbero vedere, ma non vogliono assolutamente, recalcitrano,
preferendo restare nella loro rassicurante cecità.
Un aspetto che
credo sia sfuggito a recensori e critici è l'"originalità" di uno dei
messaggi subliminali che vengono costantemente trasmessi attraverso la
pubblicità ed i media. Accanto agli ordini schiavistici e consumistici,
come "Obbedisci", "Non porre domande alle autorità", "Il denaro è il tuo
dio…" uno spicca per il suo carattere anti-cataro: "Sposatevi e
moltiplicatevi". Questo comando la dice lunga sulla necessità che i jinn hanno
di allevare il bestiame umano: essi, infatti, sono come quei porcari
che si rallegrano quando la scrofa figlia molti porcellini.
Gli uomini sono dunque utili per i demoni che li sfruttano. Non è un caso se l'umanità è svigorita con sostanze chimiche e
con germi, ma è necessario che alcuni gruppi siano tenuti in vita e,
anzi, è auspicabile che il loro numero aumenti, sebbene essi siano
tenuti in uno stato di perenne servaggio, spacciato per libertà. Per
quale motivo recondito, si può forse immaginare.
La conclusione
del film, nonostante la morte dell’intemerato protagonista, è positiva,
poiché viene spento in extremis il segnale che ipnotizza l’umanità:
finalmente gli alieni appaiono con il loro orribile volto inteschiato ed
il sistema basato sulla menzogna e sul controllo implode. Credo che il
tema del segnale si possa interpretare sia in senso letterale sia
metaforico: è la ragnatela elettromagnetica (ed eterica?) che invischia
corpi e menti, ma pure la plumbea cappa di false credenze che schiaccia
la coscienza.
Spegnere il segnale non è facile come premere il pulsante off del televisore, ma bisogna provarci.
fonte: http://zret.blogspot.it/2008/10/il-dominio-arcontico-in-essi-vivono.html#.VMeWDSzp-qI
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