Alimenti crudi?
Innanzitutto
poniamo luce su alcuni punti essenziali nel mondo “dei cibi crudi”
anche chiamati “alimenti vivi”… delle cui caratteristiche ed effetti
nell’organismo umano parleremo diffusamente in uno dei prossimi articoli
(vedi gli alimenti a livello M-State ed Ormus).
In generale la frutta e verdura crude, soprattutto nel periodo estivo, hanno un potere alcalinizzante ed antiossidante assolutamente superiore a quello della stessa verdura cotta, nemmeno lontanamente confrontabile.
L’equilibrio acido-basico
quindi è normalmente più assicurato da una dieta di verdura cruda per
almeno il 50% della dieta stessa. E’ pur vero infatti che esistono delle
eccezioni al “crudo” tout court, che dipendono sia dalla stagionalità,
che dall’ambiente e soprattutto che dipendono dalla tipologia
dell’organismo ricevente. Inoltre esistono delle valenze diverse a
seconda che si tratti di cotto o di crudo: per esempio il licopene del
pomodoro, una volta cotto si trasforma in una potente statina naturale
anticolesterolo. Perde però alte proprietà nutraceutiche che offre da
crudo.
Quindi andrebbe consumato sia da cotto che da crudo. L’insalata, la potentissima insalata, offre
le massime dimostrazioni di sè da cruda, nonostante quel contenuto del
3-4% di cellulosa (esistono molti modi per risolvere le problematiche di
gonfiore e di difficoltà di assimilazione delle fibre dell’insalata (clicca qui), a cominciare dall’uso quotidiano degli estrattori,
passando per tutte le tecniche di pulizia del’intestino fino alla
tecnica dei bagni caldi di cui parleremo diffusamente nei prossimi
articoli).
Una grande mole di studi recentissimi e
una grande massa di dati derivanti dalla pratica clinica dimostrano
però la affermazione che i cibi crudi sono comunque da preferire, e
senza alcun dubbio d’estate. Quindi bisognerebbe stare molto attenti nel
proferire opinioni (!) diverse… (e se sono opinioni vuol dire che non
sono dimostrate essere valide per tutti). E’ anche vero che oggi molti
intestini sono da “trattare con le pinze”; delicati ed irritati
effettivamente molti dimostrano sintomi di difficoltà di assorbimento.
Ricordiamo però che questo non vale per la maggioranza delle persone,
che per fortuna posseggono ancora intestini sani che assorbono
perfettamente. Anzi per questi una buona quantità di fibre è
fondamentale per ripulire da tossine, metalli pesanti e soprattutto per i
loro formidabili effetti basici o alcalinizzanti.
Una motivazione importante sta indubbiamente nel fattore K e cioè che oggi molta frutta e verdura posseggono valori O.R.A.C. esigui a causa degli effetti carenziali della moderna agricoltura intensiva (vedi qui
per esempio le ricerche delle’Università di Monaco ripetute a distanza
di decenni). Già i valori nutraceutici della stragrande maggioranza di
ortofrutta sono esigui, immaginatevi poi che cosa resterebbe se dobbiamo
anche cucinare o scaldare a temperature superiori ai 40 gradi °
centigradi. Già dei prodotti come molte crucifere per esempio ( clicca qui)
non dovrebbero nemmeno essere lavati, verificato che già solo il
lavarli fa perdere loro una buona parte di proprietà nutrizionali…
Nelle nostre serate mostriamo come la
principale funzione del cibo sia quello di portare informazioni alle
nostre cellule e come queste informazioni siano fondamentalmente portate
dai cibi integrali, crudi stagionali e del proprio territorio per
almeno il 50% della dieta. Lo stesso nostro intestino è costruito in
questo modo e cioè in modo da processare almeno il 50% dei cibi del
proprio territorio e per l’altro 50% i cibi dell’ “altro”, in modo da
rendere necessario e quindi favorire l’incontro e lo scambio…. Un po’
lo stesso discorso della Vitamina C, uno dei più potenti principi attivi
esistenti in natura: è un principio che quasi tutti gli organismi si
autoproducono. L’uomo no: se vuole se lo deve asumere attraverso lo
scambio con l’ “altro”!
In inglese questa radicale dieta viene
chiamata “Raw Diet” o ”Living-Food Diet” e avvisa che una grande
maggioranza dei cibi vengono consumati nel loro stato crudo, naturale,
non adulterato, cioé non distrutti dal calore del fuoco e riscaldati al
di sopra della temperatura di 40 gradi C.
Perché?
Per far si che la quantità e qualitá degli enzimi,
vitamine, minerali e grassi acidi siano ancora presenti quanto elementi
vivi e sensibili al calore e quindi assorbiti, utilizzati in maggiore
(si parla di 75-90%) dal corpo umano per il funzionamento che hanno nel
darci la salute e prevenzione di malattie… nulla viene “gettato al
fuoco”… Cucinare i cibi con il fuoco distrugge non solo questi
importanti nutrienti essenziali che il corpo non sa produrre totalmente
da se, – ma modifica anche la struttura molecolare del cibo stesso (con
la ritenzione di acqua per esempio), rendendolo privo di ‘informazione’ e
lasciando nel nostro corpo residui di muco, aciditá e fermentazione –
con tutte le conseguenze che ne derivano come malanni psico-fisici e
anche di carattere spirituale…., depressioni e debolezze cosi presenti
nella nostra società ‘malata’…
Seguire l’istinto
Mangiare alimenti crudi, se da un lato puó essere considerato un
vezzo, dall’altra invece altro non é che uno stile alternativo di
nutrirsi, che si appaia al vegetarianesimo, come a tante altre tendenze
dello stile alimentare che provengono da altri paesi.
Quello che puó colpire del Raw Food é il fatto che, a differenza delle altre mode, é quello che piú assomiglia alla tendenza a nutrirsi in maniera naturale, con una alimentazione dettata dall’istinto e dai sensi; il cibo crudo é una fonte di nutrimento, ma la sua tradizione é antica e si fonda sulla mancanza del fuoco per cucinare, una abitudine, in fin dei conti, del tutto preistorica, se vogliamo guardare bene.
Ma che cosa c’é di interessante nel Raw Food?
Per chi lo pratica e’ uno stile alimentare che rende felici, piace, perché restituisce il gusto e l’odore naturale del cibo, che di solito viene nascosto dalle spezie e dal tipo di cottura che si da al cibo. Il cibo crudo mantiene intatte le sue proprietá e per questo e’ naturalmente buono.
Frutta, verdura e carne, quando sono crude, sono tutte diverse tra loro, molto diverse, e possono diventare un cibo da pietanza e non da contorno: solo l’abitudine a cucinare secondo un certo standard ha relegato il crudo a un qualcosa di secondario, nel Raw Food, al contrario, non é cosí.
Usare il fuoco per cucinare serve per rendere il cibo piú omologato e più appetibile, alterandone le caratteristiche organolettiche e la consistenza, a volte un cibo crudo puó sembrare poco appetibile perché “strano”, molle, elastico, insomma, più crudo .. ma con la cottura molte naturali risorse del cibo se ne vanno, come le vitamine, le proteine e gli enzimi naturali.
Per cominciare a mangiare più cruditá é bene partire dai cibi normali, come frutta e verdura, e via via provare a mangiare crudo ciò che normalmente si mangia cotto, senza esagerare e senza sperimentare stranezze, con il rischio di intossicarsi o di farsi del male. Il palato e lo stomaco si abitueranno poi a digerire anche le verdure e la carne, e impareranno anche ad amarne il fantastico gusto.
Tratto da: tantasalute.it
Quello che puó colpire del Raw Food é il fatto che, a differenza delle altre mode, é quello che piú assomiglia alla tendenza a nutrirsi in maniera naturale, con una alimentazione dettata dall’istinto e dai sensi; il cibo crudo é una fonte di nutrimento, ma la sua tradizione é antica e si fonda sulla mancanza del fuoco per cucinare, una abitudine, in fin dei conti, del tutto preistorica, se vogliamo guardare bene.
Ma che cosa c’é di interessante nel Raw Food?
Per chi lo pratica e’ uno stile alimentare che rende felici, piace, perché restituisce il gusto e l’odore naturale del cibo, che di solito viene nascosto dalle spezie e dal tipo di cottura che si da al cibo. Il cibo crudo mantiene intatte le sue proprietá e per questo e’ naturalmente buono.
Frutta, verdura e carne, quando sono crude, sono tutte diverse tra loro, molto diverse, e possono diventare un cibo da pietanza e non da contorno: solo l’abitudine a cucinare secondo un certo standard ha relegato il crudo a un qualcosa di secondario, nel Raw Food, al contrario, non é cosí.
Usare il fuoco per cucinare serve per rendere il cibo piú omologato e più appetibile, alterandone le caratteristiche organolettiche e la consistenza, a volte un cibo crudo puó sembrare poco appetibile perché “strano”, molle, elastico, insomma, più crudo .. ma con la cottura molte naturali risorse del cibo se ne vanno, come le vitamine, le proteine e gli enzimi naturali.
Per cominciare a mangiare più cruditá é bene partire dai cibi normali, come frutta e verdura, e via via provare a mangiare crudo ciò che normalmente si mangia cotto, senza esagerare e senza sperimentare stranezze, con il rischio di intossicarsi o di farsi del male. Il palato e lo stomaco si abitueranno poi a digerire anche le verdure e la carne, e impareranno anche ad amarne il fantastico gusto.
Tratto da: tantasalute.it
Perche’ mangiare crudo ?
Sulla
terra, le uniche specie, oltre l’uomo, che si alimentano con cibi cotti
sono gli animali domestici: il cambiamento delle loro abitudini ha
portato, come diretta conseguenza (viene quasi da sorridere) all’aumento
del numero di veterinari.
La vita nasce cruda: tutti i processi biologici si svolgono entro i limiti di temperatura, temperatura entro la quale cellule e tessuti svolgono le loro attivitá vitali. Prima dell’utilizzo del fuoco, l’uomo assumeva dall’ambiente cibi crudi e la vita passava così direttamente dal cibo all’uomo. Il fuoco, con le sue seduzioni, ha generato una frattura, una separazione tra la natura, con tutti i suoi processi biochimici e vitali, e l’uomo; il fuoco, cuocendo i cibi, in realtá uccide la vita dell’alimento. Ad esempio, un chicco di grano crudo germoglia, cotto marcisce.
Il Dr. Kouchakoff, medico svizzero di
Losanna, dopo anni di studi su migliaia di persone, in suo saggio(1937),
dimostra che ogni volta che consumiamo del cibo cotto si determina
nell’organismo una leucocitosi (aumento dei globuli bianchi): é come se
l’organismo attivasse una reazione di difesa, difesa verso un cibo che
non riconosce come adatto a sé. Secondo la medicina convenzionale la
leucocitosi digestiva é fisiologica, ma nessuno si domanda il motivo per
il quale questo processo non si determina con i cibi crudi.
L’italiano Dr. Lusignani, con tesi ancor
piú lungimiranti e innovative, già nel 1924, aveva dimostrato che, in
caso di ingestione di cibi crudi, l’organismo si rilassa e rispetto al
calibro vasale si determina una vasodilatazione con leucopenia
(diminuzione del numero dei globuli bianchi); al contrario, in caso di
ingestione di cibi cotti, si verifica vasocostrizione e aumento dei
globuli bianchi.
Tratto in parte da: vivocrudo.it
Super Greens
1 gambo di lattuga
1 cetriolo
5-6 gambi di cavolo
1 manciata di spinaci
1 mazzetto di coriandolo
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di menta
1 lime
1 gambo di lattuga
1 cetriolo
5-6 gambi di cavolo
1 manciata di spinaci
1 mazzetto di coriandolo
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di menta
1 lime
Nessun commento:
Posta un commento