C’era una volta, così iniziavano le favole di un tempo. E c’è ancora, diciamo noi.
Una delle ultime favole moderne è quella che ci ha lasciato il dottor Edward Bach, lo scopritore dei fiori.
L’agricoltura biofrequenziale, è l’applicazione pratica alle coltivazioni, degli studi e delle ricerche effettuate dal Dott. Edward Bach (1), lo scopritore dei famosi fiori, e dal Dott. Cleve Backster (2).
I fiori e le piante, del Dott. Edward Bach, sono divinamente arricchite e benedette, come Bach afferma, già dotate naturalmente di idrogeni superiori ; Gurdijeff riguardo agli idrogeni superiori dice quanto segue: ”Quando in un dato organismo si trova il triangolo interiore, questa è la prova di una presenza di elementi superiori secondo la scala degli idrogeni” così come enunciano anche i maestri delle antiche scuole di saggezza. Le piante che il Dott. Bach aveva studiato, sono quelle più comuni e di diffusa coltivazione come, l’olivo, la vite, il castagno, il melo, il noce e altre piante. L’agricoltura biofrequenziale è un’agricoltura spirituale.
Gli studi e le ricerche effettuate dal Dott. Cleve Backster (2) nel 1966, dimostrarono ampiamente che le piante hanno una specie di extrasensorialità, di percezione primaria. Cleve Backster è considerato il maggiore esperto americano nel campo della macchina della verità (lie detectors). L’ex uomo della CIA dirige dal 1965 un istituto di ricerca a New York ed istruisce funzionari di polizia semplice e giudiziaria sull’uso di questo apparecchio. Il funzionamento dei poligrafi (come si chiamano ufficialmente) non è un segreto: essi misurano le alterazioni della pressione sanguigna, dei battiti del polso, la frequenza del respiro e le caratteristiche cutanee elettriche. Da tempo si sa che gli stimoli emozionali si riflettono sulla cute; si parla a questo proposito di “riflesso psicogalvanico”.
Un giorno Backster, dopo aver bagnato una pianta di filodendro, provò a vedere se fosse possibile determinare con il poligrafo l’aumento di umidità nella pianta. Collegò il poligrafo alle foglie della pianta, ed osservando le reazioni dello strumento, ebbe l’impressione che essa reagisse in qualche modo alle emozioni che lui stava sperimentando.
Incuriosito, decise di vedere come il filodendro avrebbe reagito se fosse stato messo in una situazione di pericolo. Riporta nella sua relazione: “… cercai allora di fare qualcosa per minacciare la pianta. Immersi una delle sue foglie in un tazza di caffè: non avvenne niente.
Tentai con la musica: nessuna reazione. Infine pensai: proverò a bruciarla. Fu soltanto un pensiero, ma il pennino del poligrafo schizzò verso l’alto. Presi un paio di fiammiferi accesi e mi avvicinai due volte alla pianta; entrambe le volte il poligrafo denunciò che la pianta era in preda a grande agitazione”.
Dopo questo ed altri esperimenti, Backster ed i suoi collaboratori, si convinsero che le piante hanno una specie di percezione extrasensoriale (definita percezione primaria), così profonda da coinvolgerne i tessuti e persino le cellule.
Un loro esperimento, alquanto drammatico, fu l'”assassinio di una pianta”, ad opera di una persona scelta a caso in un gruppo di sei. Il soggetto fu lasciato solo con due piante similari, una di queste doveva essere distrutta completamente. Compiuto lo scempio furono introdotte nella stanza le sei persone, una dopo l’altra; tra esse si trovava l'”assassino”. In presenza di cinque di loro, la pianta rimasta in vita restò completamente indifferente, ma quando arrivò l'”assassino” mostrò una reazione notevole che venne correlata ad una grande paura. Con questo ed altri esperimenti si arrivo alla conclusione che anche le piante hanno una specie di memoria.
Le piante risentono anche dell’effetto della concentrazione intenzionale e della preghiera.
Con un test eseguito in laboratorio il 4 gennaio 1967, l’ingegnere chimico Dott. Robert Miller stabilì che una preghiera efficace può aumentare la velocità di crescita di una pianta di ben otto volte. L’esperimento fu fatto con un vaso di loglio (…). Miller invitò ad effettuare l’esperimento una coppia di coniugi, il Sig. Ambrose e Olga Worral di Baltimora. Ebbene, la velocità di crescita della pianta prima della preghiera era di 0.15874 millimetri l’ora; dopo la preghiera 1.33344 millimetri l’ora, pertanto un aumento dell’84%.. È stato così accertato che le piante sviluppano un certo rapporto con l’ambiente, ma soprattutto con le persone che le accudiscono.
L’agricoltura biofrequenziale è un’agricoltura spirituale e fisica al tempo stesso.
Le piante, come tutti gli esseri viventi, contengono dentro di se, la manifestazione degli idrogeni superiori come componente magnetica ed attrattiva per richiamare altri idrogeni. Se una pianta è malata, l’energia e gli idrogeni superiori moltiplicano la malattia, come pure, se la pianta è sana moltiplicano la salute.
L’agricoltura biofrequenziale moltiplica, addiziona, sottrae, divide l’esistente dell’energia cosmica.
La moltiplicazione più conosciuta della storia è la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
La fede e la preghiera sono potenti e da sempre generano creatività e per fare questo i fedeli recitano “Preghiamo Per” il presente, il futuro, il paradiso, ciò che loro vogliono che sia”.
Quel “Per” moltiplica l’energia e gli idrogeni superiori indirizzati e sostenuti dal pensiero per la manifestazione di quanto desiderato.
Nell’Agricoltura biofrenquenziale la manifestazione della moltiplicazione è sempre presente. Nei confronti delle piante intenzionalmente si moltiplicano e si manifestano idrogeni superiori all’infinito.
La pianta è saldamente radicata in terra, e i suoi rami e le sue foglie sono rivolte verso il cielo. È una posizione armonica che unisce la parte spirituale e la parte fisica, che manifesta nel fiore e nel frutto la sua massima realizzazione, l’autodeterminazione di se stessa.
Le piante, oltre all’effetto della concentrazione intenzionale e della preghiera, sono sensibili all’ ”energia orgonica” (3). Nel corso degli anni sono state sviluppate numerose tecniche per documentare, misurare e oggettivare l’energia orgonica. Studi sul miglioramento della crescita di semi e piante correttamente “caricati “ dentro la “camera orgonica” del Dott. Wilhelm Reich, hanno dimostrano un tasso più alto di crescita e di produzione di frutti.
Questo é una degli esperimenti più espressivi e ampiamente replicati con l’accumulatore orgonico. I semi possono essere fatti germogliare direttamente dentro la camera orgonica o caricati per alcune ore, giorni, o settimane prima di essere piantati. Gli effetti di miglioramento nella crescita possono avvenire anche quando si carica solo l’acqua e poi viene data alle piante esternamente.
L’Agricoltura biofrequenziale, sotto altre forme, è senz’altro esistita anche nel passato.
Oggi nella nostra realtà stiamo cercando di far rivivere e vivere la Natura nei suoi sentimenti più puri ed originali.
La pianta sente se è amata.
La pianta sente se gli si vuole male o bene.
La pianta sente qualsiasi cosa le venga detto o fatto.
La pianta sente e sa chi ha chi ha nei suoi confronti un’intenzione negativa o positiva.
La pianta sente quando è danneggiata o aiutata.
La pianta risponde in base all’atteggiamento di fondo che ha l’agricoltore, se malevolo o benevolo.
Se l’atteggiamento dell’agricoltore è amorevole e cura la pianta, essa risponde altrettanto bene, in salute, bellezza, rigoglio, vitalità, frutti ottimi in tutti i sensi, dal colore, al profumo, al sapore, una buona fronda di rami nuovi pronti a fruttificare il nuovo anno dopo adeguata potatura e lavorazione del terreno. La pianta non ha bisogno di altri interventi manuali, oltre a trattamenti biologici, se necessari. Il questo tipo di agricoltura, l’agricoltore ha molte amanti, le sue piante, ed esse sanno che lui le ama. In una coltivazione sperimentale di olivi, per diciotto anni, non sono mai stati usati nessun tipo di antiparassitari, biologici o altri trattamenti. Il risultato è che su 256 piante di olivo solo 1.9 %, pari a 5 piante, erano state contaminate da Capnodium Oleaphilum, e non si erano mai verificate infestazioni da Bactrocera Oleale, o altri parassiti.
LA VIA DELLE PIANTE
L’Agricoltura biofrequenziale va oltre se stessa e tramite la via delle piante e della loro genesi va a recuperare le nostre origini che sono vicine a quelle delle piante. I lavori eseguiti con l’energia e con gli idrogeni superiori, ci fanno percepire che oltre al mondo reale, ce n’è un altro nascosto, presente ed attivo, disponibile per tutti o per chiunque ne abbia voglia, bisogno e/o necessità di contattare per diventare protagonista della propria vita, della propria esistenza.
Questo tipo di agricoltura coinvolge e lega l’uomo alla pianta e alla vita di essa, e può dare origine ad un rapporto intimo ed infinito. Sono molte nel mondo le piante plurisecolari. Dentro questi alberi esistono i saperi, la sapienza, la saggezza della regola base del Creato: vivere per vivere.
La pianta è sempre in armonia con se stessa ed è sempre pronta ad aiutarci e a scambiare energia.
Oltre al rapporto con la pianta e la sua frequenza, esiste anche il contatto con i fiori ed i frutti, momenti importanti e felici della crescita, natura e sviluppo della pianta stessa. Sono momenti unici, irripetibili, particolari, che ogni anno si ripetono condizionati dal ciclo delle stagioni, dall’acqua, dal sole, dal vento, dal caldo, dal freddo.
La via delle piante va molto oltre l’agricoltura biofrequenziale, è senz’altro un’antica strada di chiarezza che porta ad un equilibrio totale che è in parte il riflesso armonico delle piante.
È la via degli antichi erboristi che conoscevano bene i segreti, i sapori ed i saperi profondi delle piante che venivano estratti eseguendo la raccolta frequenziale, cioè la raccolta differenziata, diversa da quella standard che viene eseguita oggi dalle grandi aziende erboristiche. La raccolta differenziata veniva effettuata quando la pianta era attiva o in riposo, quando era esposta alla luce o al sole calante, di sera, la notte, seguendo le fasi lunari o al mattino; venivano raccolte le foglie, le gemme, i fiori, le cortecce, le radici che a seconda dell’attività della pianta erano prelevate da diversi punti cardinali. Tutti questi metodi consentivano di raccogliere non solo l’olio essenziale ma anche, quando la pianta era attiva, la parte energetica. La raccolta biofrequenziale erboristica cercava di raccogliere non soltanto il soffio vitale, ma anche la parte spirituale della pianta per aiutare l’anima dell’uomo.
La produzione e la raccolta nell’agricoltura biofrequenziale, si basa sugli stessi principi e su quanto esposto precedentemente, un’agricoltura semplice, naturale, pulita, che ci porta ad una maggiore consapevolezza, ad una maggiore conoscenza di noi stessi, delle nostre origini, da dove veniamo, chi siamo, dove stiamo andando.
L’energia cosmica è di indifferenziata natura ed identità. L’energia prende l’identità quando tocca il pensiero e la parte fisica umana, animale, vegetale, minerale.
Così è anche per gli idrogeni superiori, essi divengono e sostengono in ombra o luce tutto ciò che toccano, pietre, piante, animali, persone.
La pianta, come gli altri esseri, contiene al suo interno la manifestazione degli idrogeni superiori come componente magnetica ed attrattiva per richiamare la manifestazione cosmica degli idrogeni superiori oltre che il centro magnetico. Tutto ciò è potenzialmente in ogni essere vivente anche se nella realtà c’è chi lo manifesta di meno o di più.
Molte volte, se la pianta è malata, l’energia e gli idrogeni moltiplicano la malattia come se è sana moltiplica la salute come avviene nel campo umano, animale, minerale. Le cause sono molteplici, vanno dalla zona geopatogena dove si trova la pianta, dal clima, dall’ambiente, dall’inquinamento. Ricordiamoci che la pianta come l’animale ed il minerale, vive nell’ambiente e nel clima dominato dall’uomo e ne assumono caratteristiche, disturbi ed identità.
Nella loro storia, minerali, piante ed animali hanno subito molto le cause del dominio umano.
L’agricoltura biofrequenziale è il naturale tentativo di interpretare e manifestare in maniera più fedele possibile l’agricoltura che la natura ha messo a disposizione degli esseri umani. L’intenzione è di tornare alle origini di un seme di una pianta, di un fiore, di un frutto. In questo processo a ritroso troviamo le artefazioni e le trasformazioni non sempre in positivo che nel corso dei secoli la mano dell’uomo ha fatto. Il nostro lavoro sta andando “avanti nel passato” per ritrovare le origini del tutto.
In questo percorso, per raggiungere l’obiettivo usiamo sia l’elettronica, sia la meditazione e molti altri strumenti e frequenze specifiche per riportare il tutto alla manifestazione primaria di vita. Questa manifestazione è limitata come abbiamo visto, nel passato. Ciò ha fatto nascere l’agricoltura chimica ed industrializzata.
Ciò è legato a un determinato e limitato sistema di conoscenza dell’agricoltura, giustificato dall’aumento della popolazione mondiale, cioè milioni di bocche da sfamare, e guarda caso non sono state sfamate. Oltre alle speculazioni finanziarie, la distruzione di milioni di tonnellate di derrate alimentari per mantenere i prezzi alti sul mercato eseguiti dalle multinazionali dell’alimentazione e molto altro legato agli ogm, desertificazione dei suoli, ecc.
La nostra esperienza ci dice che la legge di base su cui si fonda l’agricoltura biofrequenziale è moltiplicare l’esistente. E l’esistente è: gli idrogeni superiori, di cui la natura è generosa, le onde che sono sempre presenti, come l’energia cosmica che è a disposizione di tutti. Con questo lavoro l’oliveto e il vigneto di cui sopra sono andati avanti per venti anni. Nell’oliveto nessun trattamento di nessun tipo; nel vigneto trattamenti ridotti del 50% oltre che l’uso del letame come concime.
Le antiche leggende narrano che quando i grandi maestri dell’umanità passavano davanti ai bocci e ai fiori essi sbocciavano, fiorivano, danzavano, si inchinavano, emettevano intensi profumi davanti a questi esseri. Loro erano dei realizzati. Noi non lo siamo e non pretendiamo tanto. La ricerca, lo studio, l’esperienza ci porta a vedere le piante, i fiori, i frutti sempre in armonia, sempre in movimento, sempre in crescita. Se osserviamo ed analizziamo semi, piante, fiori, frutti un’ora dopo l’altra, un giorno dopo l’altro troviamo cambiamenti di rilievo perché il procedere nella logica attuale delle ore, dei giorni, delle settimane, dei mesi cambia con le stagioni ed i frutti vanno a maturazione e poi vengono raccolti. Questo con tutte le agricolture.
Sappiamo benissimo che con le agricolture naturali troviamo frutti più salubri, più profumati, con sapori più intensi, e tutto senza usare veleni di nessun tipo.
È vero anche che queste coltivazioni sono più esposte agli attacchi di parassiti e di malattie, noi con l’integrazione del tutto, cerchiamo di rimediare a questo fatto. Questa dinamica si può presentare all’inizio la coltura o durante la coltura. Col passare del tempo abbiamo notato che le piante è come se conoscessero la mano dell’uomo e il suo bene verso di esse ed i prodotti di protezione che vengono usati verso di loro. Le piante sentono se vogliamo loro bene, anch’esse sono esseri viventi e vivono, si emozionano, amano, si riproducono e si muovono a loro modo, non come noi esseri umani, ma i loro movimenti sono nella fioritura, fruttificazione, nuove foglie, crescita in altezza, in larghezza ed in profondità.
Anch’esse hanno i nostri stessi bisogni. Vivono come noi fra terra e cielo. Sono piantati in terra e vanno in cielo. Sono radicati alla madre terra e prendono il massimo dal cielo per la loro crescita attraverso rami, foglie che vanno verso il padre cielo. Noi abbiamo percepito e visto più volte gli idrogeni superiori intorno alle piante che li possiedono e li attraggono. Come abbiamo recepito e visto le radici di piante isolate andare l’una verso l’altra come l’enorme diramazione e i grovigli di radici e di emozioni che si contattano in tutti i sensi, che accadono nei boschi e dell’enorme energia che poi si manifesta e ci tocca emozionalmente e fisicamente.
Come per altro abbiamo visto, la lotta molto forte che esiste fra una pianta ed un’altra, tra un ramo ed un altro della stessa pianta per salire più in alto e per prendere energia più pulita e più forte. Tutto questo forse sta nella logica della produzione di armonia di piacere creativa ed essa ci aiuta, ci sana, ci armonizza.
NORME PER L’AGRICOLTURA BIOFREQUENZIALE
1. Usa la matematica per il suo lavoro
2. Assomma, moltiplica, sottrae, divide l’esistente dell’energia cosmica e trasforma il tutto in armonia di piacere creativa
3. Per le proprie necessità usa tavolette di vario tipo caricate in camera orgonica con frequenze specifiche
4. Per ogni pianta e coltura usa frequenze specifiche
5. Usa essenze di fiori molto specifiche
6. Usa acque energeticamente caricate con frequenze specifiche
7. Usa strumenti cromoterapici con frequenze specifiche
8. Usa anche la meditazione
9. Usa anche strumenti elettronici e non elettronici
10. Usa per la protezione delle proprie colture solfato di rame, calce idrata e zolfo in polvere
11. Quando se ne presenta la necessità usa prodotti biologici e biodinamici per aiutare le colture che sono in difficoltà
12. Usa la musica a 432hz
13. È al tempo stesso un’agricoltura fortemente spirituale e fortemente fisica
TIPI DI AGRICOLTURA INTEGRATI NELL’AGRICOLTURA BIOFREQUENZIALE
Alchemica
Biologica
Biodinamica
Naturale
Quantica
STRUMENTI DA AFFIANCARE
Acque di Emoto
Acque energicizzate
Fiori di Bach
Fiori australiani
Fiori californiani
Essenze di fioriIntegra le colture esclusivamente con piante che detengono idrogeni superiori
Strumenti cromoterapici
Spirali
Cannoni orgonici
Camera orgonica
Prodotti aura soma
Bibliografia
(1) I fiori di Bach, Guarisci te stesso, i dodici guaritori e altri rimedi.
(2) P. Andreas e C. Kilian, Che cos’è la parapsicologia, p. 69-73.
Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975.
(2) Ibid., p. 89.
(2) Cleve Backster, The Secret Life of Your Cell.
(3) Wilhelm Reich, La biopatia del cancro.
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del documento
fumaggine
Aura Soma
allegagione
di Raffaello Fontanelli della associazione italiana per l’agricoltura biofrequenziale La Sorgente
fonte: http://www.cambioilmondo.it/l-agricoltura-biofrequenziale/
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