In passato alcuni lettori mi hanno contestato l’utilizzo dell’espressione “nazisti tecnocratici” in riferimento a certi personaggi che condizionano le leve di potere in Europa. Il tempo, sempre galantuomo, si è preso la briga di validare alcune mie passate intuizioni, rendendo sempre più palesi e scoperte le pulsioni omicidiarie che attraversano il Vecchio Continente. Preliminarmente tengo a precisare i contorni della mia analisi, conoscendo perfettamente le differenze che intercorrono tra il modello operativo del Fuhrer originale rispetto a quello abbracciato dal suo tardo-epigono Mario Draghi, vero dominus del progetto di annichilimento della civiltà europea ora in atto.
Le scellerate condotte poste in essere dai nazisti originali traevano ispirazione dall’assorbimento di una filosofia occulta che non riconosceva dignità a tutti gli esseri umani. Il popolo germanico, ieri come oggi, si sentiva colpito nella sua ontologica purezza, minacciato da un meticciato composto da popoli inferiori da schiavizzare e polverizzare.
L’uccisione e la deportazione di neri, zingari ed ebrei, in questa
ottica, risultava essere niente di più e niente di meno che un
necessitato effetto collaterale da sostenere al fine di salvaguardare un
interesse più alto (la salvaguardia della purezza del popolo
germanico per l’appunto). I tedeschi di oggi, sempre manipolati da una
èlite perversa, sentono di dover difendere con la stessa ottusa foga di
allora un altro mito falso: ovvero la purezza del bilancio, messa in
discussione adesso non più da neri ed ebrei, ma da imprecisate “cicale
mediterranee” pronte a trascinare nella spirale del vizio i virtuosi
discendenti di Ario. La pubblica opinione tedesca è palesemente
manipolata da quelle stesse penne che, in Italia, tentano pateticamente
di addossare al popolo greco la responsabilità della crisi in atto. L’idea del sacrificio rituale come momento “purificante” è da sempre parte della Storia.
Oggi, però, in ossequio alle regole formali tipiche di una società
apparentemente laica e tecnologica, anche il sacrificio rituale di massa
deve giocoforza sublimarsi in maniera apparentemente neutra e
incruenta.Finita la premessa passiamo insieme dalla narrazione astratta al caso concreto. Il neoeletto premier greco Tsipras ha calendarizzato l’approvazione di una legge pensata per affrontare una “emergenza umanitaria”. Il termine “emergenza umanitaria”, utilizzato in termini asettici e non enfatici, testimonia la gravità della situazione. Un numero cospicuo di cittadini ellenici, infatti, rischia di morire di freddo, fame, malattie e stenti a causa delle misure di austerità impartite dalla famigerata Troika. Non c’è nulla di retorico o populista nel sottolineare un dato oggettivo e non contestabile. Molti bambini greci sono effettivamente denutriti; molte famiglie elleniche sono state per davvero gettate in mezzo ad una strada e molti malati sono realmente morti in conseguenza di mali curabili a causa della criminale soppressione del servizio sanitario universale. Cosa fanno i nazisti tecnocratici per impedire che il governo Tsipras spenda pochi spiccioli al fine di salvare la vita di molti suoi concittadini? Minacciano ritorsioni, proprio come i nazisti autentici protagonisti dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. E perché i vari Juncker, Dijsselbloem, Schaeuble, Draghi e Merkel dovrebbero osteggiare l’approvazione di lievi misure umanitarie che appaiono nient’altro che buon senso agli occhi di qualsiasi uomo per bene?
Invito quelli pronti a rispondere perché “non bastano i soldi” a non
dire, né pensare, fesserie, considerata anche l’immensa liquidità che il
nostro banchiere centrale ha appena promesso di iniettare nel circuito
finanziario europeo fino a data da destinarsi. E allora, perché? Perché
gli odierni padroni credono di acquisire forza e vigore dal sacrifico
del cittadino greco (italiano, portoghese o spagnolo poco importa),
espressione di una umanità inferiore e molesta, da tenere sotto il
calcagno di un potere
crudele e imbellettato che non può rinnegare la sua ferocia senza al
contempo negare in radice anche se stesso. Riuscite ora a spiegarvi la
ratio di tanta malvagia pervicacia? Mettetevelo bene in tesa, non esiste
nessuna crisi
economica in atto. E quelli che provano a combattere una “stirpe nera”
con le armi della sola macroeconomia sono degli sprovveduti (nella
migliore delle ipotesi). La partita è un’altra. E la posta in gioco è
decisamente più alta di quanto non sembri. Come oramai sanno i
tantissimi cittadini che hanno letto e meditato sulle pagine del libro
“Massoni”, recentemente pubblicato da Gioele Magaldi per Chiarelettere
editore.(Francesco Maria Toscano, “Non basta una lettura economicistica della realtà per combattere il nazismo tecnocratico”, dal blog “Il Moralista” del 29 marzo 2015. Toscano è segretario generale del “Movimento Roosevelt“, co-fondato con Magaldi ).
fonte: http://www.libreidee.org/2015/04/non-ce-nessuna-crisi-gli-oligarchi-vogliono-sacrifici-umani/

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