martedì 30 giugno 2015

Il Non-Stato

 
Lo stato di coscienza egoico, basato sulla separazione, implica uno sforzo continuo, fatica, sofferenza. 

Non c'è niente di più faticoso e complicato di ciò che è illusorio e innaturale. Lo stesso vale per le pratiche che questo stato di coscienza ha concepito per trascendere se stesso e ritrovare quella che si ritiene un'Unità perduta.

Ma la nostra vera natura non è uno stato di coscienza che può essere afferrato o perduto. E' piuttosto un Non-Stato, in quanto è la piattaforma consapevole su cui tutti gli stati di coscienza, contratti o espansi che siano, si articolano, si susseguono, vanno e vengono… 



Il nostro Non-Stato naturale è dunque imperdibile in quanto sempre presente, senza sforzo, deliziosamente spontaneo ed ordinario. Non c'è pratica per raggiungerlo in quanto è sempre raggiunto. 

Tutto ciò che ci separa da esso è la credenza che sia uno stato di coscienza che debba essere sviluppato e mantenuto in qualche modo da qualcuno attraverso un qualche metodo.

Per questo il dissolvimento del cercatore di questo non-stato corrisponde alla realizzazione, presa di coscienza del non-stato stesso, così come la realizzazione della pace interiore corrisponde al dissolvimento di qualcuno che vuole essere in pace. 

E' tutto tremendamente semplice ma appare molto difficile, se non del tutto incomprensibile al sognatore. 


fonte: https://nonduale.wordpress.com/2011/06/04/il-non-stato/

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