Non c'è una formula riguardante il vivere pratico.
Alcuni
interpretano la rinuncia in termini esteriori e praticano una vita di
austerità, si emarginano dal mondo, ecc. Ma spesso, non avendo sradicato
l'illusione e l'identificazione con l'ego e un corpo-mente, la loro è
solo una rinuncia ipocrita. Hanno apparentemente rinunciato al mondo ma
dentro di loro ribollono, la loro mente è piena di attaccamenti e
disprezzo.
La
rinuncia all'identificazione con un corpo-mente, da cui l'ego si è
originato, è l'unica vera rinuncia da effettuare. Una volta avvenuta si
comprende che non è poi così importante come si vive la vita pratica.
Puoi essere libero sia come re che come mendicante. Ciò che cambia è
che, dissolvendosi il sogno egoico di essere colui che agisce, emerge
una incondizionata accettazione per ciò che è.
Di qui possono emergere
anche compassione e un atteggiamento mite e giocoso nei confronti della
manifestazione. Ma non è detto. Il Jnani semplicemente sa che tutto ciò
che accade è perfetto così com'è e solo l'ego divide il mondo in giusto e
sbagliato, propizio e sfigato, ecc.
L'organismo corpo-mente fa il suo
corso nella manifestazione, recita la sua parte come miliardi di altri
esseri animati e inanimati. Solo la consapevolezza senza forma che rende
tutto questo film possibile è libera e incondizionata.
Quindi
scopriamo di essere sempre stati interiormente liberi e le domande
riguardo al "come" vivere l'esistenza non saranno più troppo importanti.
Cosa dire a proposito della compassione?
Compassione
è "patire" + "con". "Patire" in latino è “sentire”, provare pathos.
Quando sentiamo profondamente che noi siamo il mondo ed il mondo è noi,
che tutto non è altro che espressione di un'unica sostanza che è il Sè
la compassione non può che emergere spontaneamente. Il significato che
in italiano diamo al termine compassione, a causa forse del
condizionamento cattolico, è parecchio legato a carità, "opere di bene" ,
ecc. Ma la carità implica sempre che ci sia io che sto bene e tu che
sei uno sfigato e ti do qualcosa, presumendo che in questo modo sarò
ricompensato in Paradiso ed amenità del genere. Si tratta dunque di una
pratica strettamente egoica e dualistica, basata sulla separazione. Per
questo nelle istituzioni cosiddette caritatevoli trovi una quantità
incredibile di corruzione e doppi fini.
Gran parte della gente fa
volontariato per se stessa, usa gli altri per colmare la propria vita
vuota. Ma va bene così, anche questo fa parte del gioco!
La
compassione del Jnani è invece puro Amore disinteressato, diretta
espressione dell'Uno.
Io sono te, tu sei me, io sono Dio, tu sei Dio
perchè ogni cosa è Quello. Chi dunque deve aiutare chi? L'amore diventa
qualcosa di spontaneo, non interessato all'acquisizione o al profitto.
Il Jnani è già completo perchè è cosciente di essere tutto, e dimora
nella sua vera natura che è un oceano infinito di Amore. Quando agisce
lo fa con la spontaneità di un fiore che cresce o di un gracchiare di un
corvo. Accade e basta senza particolari interessi. Agisce perchè non si
può fare a meno di agire, ama e aiuta tutti gli esseri animati e
inanimati spesso senza neanche la consapevolezza di stare aiutando
qualcuno. La vita fa il suo corso, tutto accade e basta,
impersonalmente. Il suo amore non è più egoico ed il suo aiuto non è più
interessato, anche solo alla soddisfazione personale.
Questo
non vuol dire che il Jnani si debba dare x forza ad attività sociali,
ecc. Alcuni lo fanno, altri no. Molti si dedicano spontaneamente al
gesto di Amore più autentico che è lo stimolare al risveglio altri
esseri umani. Questo avviene nelle modalità più disparate. Non c'è
azione più amorevole in questo mondo. Rispetto a questo, dare del cibo a
mille persone è ben poca cosa.
Ma serve anche quello.
Altri
fanno semplicemente una vita appartata, ma ben presto le persone
iniziano a cercarli.
Altri sono presi per matti, altri ancora uccisi
perchè la cultura locale non può accettare che esistano esseri umani
liberi. Ma anche sul patibolo il jnani non può non provare compassione
per la totalità della manifestazione, uomini, animali, piante e oggetti
"inanimati". Quanti eretici sono andati al rogo con l'amore nel cuore e
perdonando i loro aguzzini? Tutto dunque è possibile.
Non c'è dunque un lifestyle standard per il Jnani. Ed è proprio questo il bello!
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