Indipendentemente
da come andrà a finire la situazione con il congelamento dei beni russi
in Belgio e Francia, è ovvio che siamo all’inizio di una nuova fase
dell’offensiva contro la Russia, scrive il quotidiano russo VZGLYAD.
Il
fatto che questa notizia abbia coinciso con l'inizio del Forum
economico di San Pietroburgo è forse casuale, ma comunque simbolico. Nel
momento in cui la maggioranza dei paesi europei sta cercando di
salvaguardare le relazioni con la Russia nel difficile contesto delle
sanzioni, le forze atlantiste stanno operando per la rottura tra Europa e
Russia, ostacolando sempre di più i loro rapporti.
New York Times ha informato che UE e USA hanno già concordato un
nuovo pacchetto di sanzioni che scatteranno quasi automaticamente "se
Mosca continuerà a sostenere i separatisti ucraini o se questi ultimi
decidono di avanzare in profondità del territorio ucraino".
Non si esclude neanche l'ipotesi di esclusione di alcune banche russe dal sistema SWIFT, riferisce l'agenzia RBC, citando l'agenzia AP.
Tuttavia le sanzioni devono essere concordate dai governi di tutti i paesi europei, mentre le misure varate da Belgio e Francia non richiedono questa procedura. Il congelamento dei beni della Russia persegue molteplici obiettivi.
In primo luogo, si sta cercando di esercitare pressione psicologica sul Cremlino.
In
secondo luogo, si vuole creare un clima di incertezza che mette a
rischio tutte le relazioni economiche con Mosca. Ma di quali contratti o
forniture si può parlare, se un giorno l'Olanda o la Germania possono
decidere di bloccare i conti o le merci, comprate o vendute dalla
Russia?
I particolari delle nuove restrizioni non si
rivelano, si sa soltanto che le sanzioni "potranno portare alla
limitazione delle esportazioni delle materie energetiche", "parte delle
banche russe non avrà possibilità di svolgere operazioni nei mercati
internazionali", mentre "alcune aziende non potranno operare
all'estero".
Non si esclude neanche l'ipotesi di esclusione di alcune banche russe dal sistema SWIFT, riferisce l'agenzia RBC, citando l'agenzia AP.
Tuttavia le sanzioni devono essere concordate dai governi di tutti i paesi europei, mentre le misure varate da Belgio e Francia non richiedono questa procedura. Il congelamento dei beni della Russia persegue molteplici obiettivi.
In primo luogo, si sta cercando di esercitare pressione psicologica sul Cremlino.
Infine, è un tentativo di provocare la reazione della Russia, cioè spingerla a fare altrettanto nei confronti dei paesi che ricorrono al sequestro dei suoi beni. Ciò sarebbe forse decisivo per la rottura dei rapporti con l'Europa.
La Russia ha osato sfidare le élite sovranazionali dell'Occidente e il loro progetto del controllo globale sul commercio e sui flussi finanziari. Significa che la guerra economica sarà lunga.
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