lunedì 22 giugno 2015

Tu sei lo Stato ma lo Stato non è te.

Il "consiglio (tra le righe)" è: lascia perdere.

Quanto capisci del "bilancio di esercizio"?

La Massa è "(de)limitata", (pre)vista).
Non è un paradosso! Gli "organi centrali" non sono la Massa.
Tu sei lo Stato, ma... lo Stato non è te. Se vuoi entrare negli "organi centrali", devi essere eletto/a. Come (con)vincerai gli elettori? E, come attirerai i "grandi elettori"? Cosa prometterai loro? E... cosa gli (ri)chiederai, per te (dopo le votazioni e dopo la scadenza del mandato)?
Il "post scadenza" crea le dinastie, i lignaggi, le linee di cont(inua/anima)zione con lo status quo (sino a quando non inizi a far parte dell'intonaco che si stacca dalla facciata pubblica del palazzo).
"La vita dura è una gran fregatura, ma a volte uno strappo è una necessità... Spara al serpente della prima mela, che ruba la forza a chi lo condannò...".
El Diablo - Litfiba
Austerity = la vita dura (che) è una gran fregatura...
 
Una imposizione, molto spesso, avente origine e(s)terna, rispetto a te.
Principale creditrice per circa il 60% del debito totale è la zona euro, intesa come i singoli governi degli Stati membri e il vecchio fondo di stabilità comune.
Banche straniere e banche greche a parte, gli altri due grandi creditori sono la Banca centrale europea, che possiede gran parte dei titoli di Stato scambiabili, e il Fondo monetario internazionale, al quale la Grecia deve quasi 25 miliardi di euro.
“Penso ad una Grecia che presenta bilanci in regola, garantisce la sicurezza della restituzione di gran parte del debito, impegnandosi allo stesso tempo a nuove riforme”…
Vangelis Agapitos
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Il programma di “aiuti” internazionali alla Grecia, in realtà, che cosa è?
Uno strumento pianificato, al fine di ridurre in schiavitù un intero Paese, ex Sovrano.
La “crisi”, che ha sconvolto la Grecia e le altre Nazioni, è stata (in)fatti creata dal modello apparente(mente) “fuori controllo” delle banche Usa, della finanza “creativa” (quella che sopra alla reale consistenza di un mutuo familiare, costruisce una intera serie di “pacchetti in leva”, capaci di creare una tempesta ed, in seguito, di farla “abbattere” sulla realtà sottostante).
La crisi:
un altro strumento nelle mani di coloro che continuano l’opera dello sfruttamento, senza pause, dell’intero ambiente Planetario.


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L’austerity?
Una “condizione” ad(atta) a “garantire il (ri)pagamento del proprio investimento ‘sulle disgrazie altrui’”.
Ossia: un altro strumento.
Che cosa “hai sotto agli occhi, ma non te ne accorgi”, dunque?
Una serie di con(seguenze) e tutta una serie di strumenti, per “trovare il modo di (ri)solverle”:
  • il “debito”
  • la “crisi”
  • gli “aiuti”
  • l’austerity… (le imposizioni fiscali).
Ma, la causa? La causa non è la crisi
La causa è la (ri)configurazione mentale, dei “pochi” (minoranza organizzata) nello status quo… Ciò che rende possibile questa f(orma) di reale, è la (com)presenza non manifesta del Dominio, che si av(vale) della collaborazione in(conscia) della “minoranza organizzata” (gli “eletti”). Ossia, di coloro che in cambio di una Vita di “godimento gratuito”, non esitano a “votare verso il sacrificio, tutti gli altri”.
Ora oc(corre), però, accorgersi della grande possibilità che si è aperta proprio di fronte a te, ossia:
se in Grecia si ha l’occasione di vedere/capire “da dove (e come) arrivano i soldi e a chi 'serve' l’austerità (e il modello sociale in toto)”, ossia ai “creditori”
allo stesso modo – dunque – puoi capire che anche in Italia (in ogni Paese) è così
Lo Stato è nel mezzo.
Lo Stato è quel mezzo vettore, che… (per)mette l’ordinamento degli umani, al suo interno. Senza lo Stato, diventa molto arduo il (man)tenimento (n/d)ello status quo.
Per incentivare il concetto di Stato, sono state spese delle serie infinite di guerre, provocate ad arte, proprio con lo scopo di giungere ad infuocare gli animi, ad accendere lo spirito di appartenenza a… qualcosa che è sempre altro, rispetto a quello che sei (porta)to a “credere”.
Qualcosa che con Napoleone, ad esempio, prende piede in tutta Europa, sopra a tutto… quando muore, lasciando una eredità che è più una “macchia” (un congegno ad orologeria), piuttosto che...
Se ad un pianta, non lasci lo spazio per lo sviluppo delle “radici”, allora quella stessa pianta crescerà in funzione dello spazio disponibile/concesso
La sua “crescita” sarà controllata (in)diretta(mente), attra(verso) il "controllo delle radici" (che si trovano sotto alla terra e, dunque, lontano dal tuo sguardo ma non, certamente, dal tuo sentire o... accorgerti). Il Modello Far West (o... Pirata) è lo strumento che "modella l'impianto radicale, a tua insaputa... per lenta e progressiva "asfissia/convinzione". La "cesoia che pota le tue estensioni", affinchè rimangano al di qua del consentito, in maniera tale da ottenere uno "sviluppo controllato all'origine".
Da "qua" de(riva) la tua attuale "dimensione".
Il bonsai è un esempio frattale di una crescita coltivata ad hoc, per dare solo l’impressione che... (tutto quello che “ti viene da pensare, perché lo hai letto o sentito dire da qualche parte”).
Ok?

Da dopo Napoleone, le guerre diventano "per l’indipendenza, per la conquista della libertà, per la difesa della Patria, per la propria determinazione, etc.".
 


Muoversi per... "non andare da nessuna parte" (status quo).
Quando le religioni iniziano a perdere “mordente”, giungono altri tipi di “ideali” a fomentare le rivolte, le ribellioni, le rivoluzioni, le guerre, le carneficine autorizzate dagli Stati e dalle Chiese.
SPS osserva da una prospettiva altra, d’insieme, a maggiore valore aggiunto. Qualcosa che sembra “calpestare tutto e tutti” ma che,  in realtà, è sempre e solo un “volo radente sul reale manifesto, senza per questo esserne del tutto invischiato”.
Ecco che cosa vogliono i “creditori” (coloro che stanno “aiutando” la Grecia o, meglio, che la stanno "investendo")
Atene ha presentato all'Unione europea le proprie proposte per una soluzione della crisi del debito che rischia di spingerla fuori dall'Eurozona.
Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, si legge in una nota del governo greco, ha messo a punto un pacchetto per un "accordo di reciproci benefici" con cui cercare di convincere la Commissione europea e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, a raggiungere una "soluzione definitiva" che risolva lo stallo tra Atene e i creditori...
Secondo la tv privata Mega, il piano prevede uno stop ai prepensionamenti a partire dal primo gennaio 2016, un aumento della "tassa di solidarietà" per le persone che guadagnano più di 30.000 euro l'anno e per le società con utili superiori ai 500.000 euro.
Inoltre il governo Tsipras metterebbe sul tavolo misure fiscali permanenti pari al 2% del Pil della Grecia e altri provvedimenti amministrativi per uno 0,5%, accogliendo le richieste dei creditori che sollecitavano misure pari al 2,5% del Pil.
L'Iva verrebbe lasciata mantenuta alle attuali aliquote del 6,5%, del 13% e del 23 %, ma aumenterebbero alcune imposte sugli alimenti e sugli alberghi.
Atene sarebbe anche pronta a mantenere la controversa tassa sugli immobili, l'Enfia, che si era impegnata ad abolire quest'anno.
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Un usuraio è una persona che dispone, per i più svariati motivi, di molto denaro, che "presta" (investe, visto che è la propria attività lavorativa), ossia, per dirla alla maniera istituzionale attuale:
che "aiuta" coloro che ne hanno bisogno.
  • un pacchetto per un "accordo di reciproci benefici" (a scapito della Massa, che è l’unica entità che “paga”):
  • il governo Tsipras metterebbe sul tavolo misure fiscali permanenti pari al 2% del Pil della Grecia e altri provvedimenti amministrativi per uno 0,5%, accogliendo le richieste dei creditori che sollecitavano misure pari al 2,5% del Pil
  • aumenterebbero alcune imposte sugli alimenti e sugli alberghi
  • Atene sarebbe anche pronta a mantenere la controversa tassa sugli immobili, l'Enfia, che si era impegnata ad abolire quest'anno…
  1. accogliendo le richieste dei creditori
  2. misure fiscali permanenti
Gli “aiuti” sono in denaro, ossia? In moneta virtuale, in “aria fritta”, in convenzione ed in con(vinzione).
I 20 miliardi di crediti by Bce, ad esempio, che cosa sono in realtà?
Sono una (s)comoda "invenzione, a norma di legge". Non esistono, se non quando prendono luce... andando a finire sui conti correnti dei debitori. Sino ad un attimo prima… in(fatti) essi appar(tengono) ad un'altra dimensione del reale, quella del potenziale.
A quel punto, iniziano a generare “indotto”. Diventando debito, passivo, “strumento che sostituisce la frusta”, etc.
È logico, dunque, che per “finire sui conti altrui”, questi soldi devono “servire, ossia devono essere (ri)chiesti”. E quale metodo migliore esiste, se non quello di far piombare un intero ecosistema in una profonda “crisi”?
He He…
Le banche centrali possono decidere di aprire e chiudere i rubinetti del denaro. Chi altri? Beh… chi le controlla e le (per)mette “qua, così”.
Chi “c’è… dietro a tutto”.
Daje al complottista”. Vero?
Mhm… da che Mondo è Mondo (in questo reale manifesto), le “cose” sono sempre (sempre) andate in un certo modo. Si può dire che il “vento non abbia mai smesso di soffiare nella stessa direzione”.
Quale?
Quella che ti (man)tiene inalterato/a (consumando-ti) nello status quo, ovvio, assieme allo status quo, che garantisci nel rimanere ancorato al “piano originale”, che lo ha (pre)visto e retro ingegnerizzato, ad/in ogni occasione.
Il leitmotiv è sempre lo stesso, “da qualsiasi (p)arte guardi il/al Mondo (ri)emerso”.
Albania, opposizione denuncia irregolarità voto amministrative.
L'opposizione albanese ha denunciato "irregolarità" al voto di ieri per le elezioni dei sindaci di 61 comuni. "Ci sono state delle irregolarità, manipolazioni, oltre a pressioni e minacce contro gli elettori della destra", ha dichiarato in un comunicato il Partito democratico, principale formazione dell'opposizione.
I primi risultati del voto sono attesi per questa mattina, ha annunciato la commissione elettorale. Il premier socialista Edi Rama, si è felicitato per il "buon svolgimento del voto", considerato come una misura della popolarità della coalizione a guida socialista al governo, che è al potere dal 2013.
L'affluenza alle urne è stata del 45% degli oltre 3 milioni gli albanesi chiamati ad eleggere i sindaci di 61 comuni, dopo la riforma che ne ha drasticamente tagliato il numero da 373.
Per garantire la sicurezza, sono stati messi in campo 6mila poliziotti. L'Ue ha inviato 400 dei 5mila osservatori delle elezioni.
Nel 2014 l'Albania ha ottenuto lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione europea...
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  • ci sono state delle irregolarità, manipolazioni, oltre a pressioni e minacce  contro gli elettori (della)  principale formazione dell'opposizione
  • il premier socialista Edi Rama, si è felicitato per il "buon svolgimento del voto", considerato come una misura della popolarità della coalizione a guida socialista al governo, che è al potere dal 2013…
Sempre la stessa “musica”. Senza eccezione alcuna. Da sempre.
 

Leggere SPS (com)porta un aumento della consapevolezza (apertura prospettica).
Qualcosa che, ad esempio, pone la “storia del costume e della legge” sotto a ben altro tipo di “filtro”. Nella fattispecie, sotto all’effetto del Filtro di Semplificazione.
I “costumi” e la “legge” sono una mascheratura del reale potenziale, una deviazione continua... in proiezione sul reale manifesto.
Qualcosa che conduce inevitabil(mente) verso lo status quo.
Strumenti che (ac)consentono al Dominio, di rimanere (ri)velato… dietro a tutto e di portare avanti il proprio impero, senza necessità di vessilli al vento. 
 

Un insieme “tra le righe”, che organizza tutto usando tutto, dopo averlo lasciato “drenato e senza memoria”.
Qualcosa che “usa il tempo” e che ha “tutto il tempo necessario per farlo”.
Gli organi di polizia, l’esercito, i servizi segreti, i corpi speciali, etc., agiscono secondo “conv(e/i)nzione”.
Pro(cedendo) lungo il solco dell’aratro.
Tutto è, allora, fras(tuono) ambientale (mentale, organico).
Sfugge il senso unico, nel senso unico... non più percepito come tale.
La storia, la scienza, la religione, la “società”, etc. sono deviate e “servono”. Ognuno/a recita la propria p(arte) di copione “non scritto”, ma (de)scritto negli (in)consci, già invasi e conquistati da tempo immemore.
E... qualcosa funziona alla perfezione, non lasciando il minimo spiraglio di “luce”, quando è totale, assoluto, unica(mente) polarizzato nel senso della sostanza al vertice, che comanda.
Le (p)arti in gio(g)o sono di(verse), seppure d’insieme (ri)orientate all’intento comune del Dominio, che non è "le (p)arti riunite, bensì, qualcosa che esula dall'insieme" (per il concetto trappola di Stato e di denaro, vale lo stesso discorso frattale, così come per gli altri concetti di libertà, diritto, sovranità, democrazia, etc.).
 
 
Qualcosa che non puoi mai del tutto (com)provare, perché nessun tribunale né essere umano, potrà mai (ri)conoscerlo “giuridica(mente)”. Ergo, non “basta” osservare pratica(mente) che il Mondo manifesto “procede inesorabilmente verso una direzione di amministrazione controllata”, perché per rendere il sospetto… reale, lo devi anche “provare” e, se non basta ancora, lo devi provare “nella modalità (pre)vista dalla legge e dalla scienza che, bada bene, sono deviate”.
Le “prove” di cui dis(poni) non saranno mai sufficienti, dalla prospettiva dello status quo e sarai sempre “tu”, quindi…  il primo bastione della difesa delle “mura (Anti)Sistemiche”.
Che ri(f)orma ha… il reale, che (ri)conosci come unico e senza alternativa?
Beh… ha una f(orma) ad... “effetto collaterale al sapor di… banca”.
Hai mai pensato che tutto quello che de(riva) dal racconto storico (deviato), sia – anche - una “denuncia”? Ovvio, una denuncia che giunge sino a te, su ali di “frattalità espansa” (che è anche memoria).
In modo sottile, di fatto, la storia deviata ti indica un cammino unico, che viene avanti da sempre, seppure intermezzato da apparenti (com)presenze imperiali, che cambiano facciata ogni volta che la “copertura” lo necessita.
La divisione umana “serve”, per (ri)coprire le tracce del Dominio (lo “sfondo” dello scenario che auto intrattiene).
 

Nota, dunque, una certa assonanza, che by passa il tempo, tra:
  • comportamento e nome
o
  • no(r)me.
Ad esempio:
  • Morgan il pirata
  • Morgan il banchiere…
I “due” (riuniti dal cognome) si sono com(portati) – seppure in epoche storiche distanti - nella stessa maniera (e a norma di legge, ognuno alla propria maniera e per le modalità acconsentite dai tempi e dall'onnipresente potere dello Stato). 

J.P. Morgan Chase & Co. è una società finanziaria con sede a New York, ed è leader nei servizi finanziari globali.
Attualmente JPMorgan Chase serve più di 90 milioni di clienti in tutto il mondo civile
Nell'albero genealogico di JP Morgan Chase figurano quasi un migliaio di antenati (banche di credito ordinario, banche d'affari e holding) confluiti nel corso di oltre due secoli nell'attuale colosso.
  • nel 1799 Aaron Burr (poi vice presidente degli Usa) fonda la "Bank of the Manhattan Company"
  • nel 1871 il leggendario finanziere John Pierpont Morgan e Anthony Drexel, un banchiere di Filadelfia, fondano la "Drexel, Morgan & Co", che poi sarebbe diventata la J.P. Morgan & Co.
  • nel 1877 John Thompson (editore e finanziere di Wall Street) fonda la "Chase National Bank" (così chiamata in onore di Salomon P. Chase, segretario del Tesoro di Abramo Lincoln), che nel 1930 diventa il più grande istituto di credito del mondo...
Truffa dei mutui subprime.
Il 1º settembre 2011 la procura di New York denuncia per frode Bear Stearns e Emc Mortgage, del gruppo JP Morgan, per la truffa dei mutui subprime. Fannie Mae e Freddie Mac hanno perso più di 30 miliardi nel 2008, quando il mercato immobiliare legato ai mutui subprime è esploso.
Le perdite sono state coperte in gran parte dalle tasse dei cittadini americani.
Le perdite della Bear Stearns ammontano a 22,5 miliardi di dollari, hanno provocato la disoccupazione di 7 milioni di persone negli Stati Uniti d'America e una Grande recessione dal 2008 è imperversata in tutti i paesi civili d'Europa e del mondo, escluso la Cina e l'India.
Il 19 novembre 2013, la banca J.P. Morgan patteggia un risarcimento di 13 miliardi di dollari per la truffa dei mutui subprime
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La “banca” è sempre stata al centro dell’attività di (ri)formazione del “tessuto sociale” (investimento & debito, compresenza e trama, moda e pubblicità) e, guarda caso, è sempre stata al centro di una serie di scandali, solo in seguito, “patteggiati a suon di denaro fresco”.
Qualcosa che non cancella di certo, il comportamento storico nel/del Dna dei “Morgan”.
Una sorta di programmazione mentale a distanza, che la successione nel/del tempo, non annacqua ma, semmai, contribuisce a (ri)trasmettersi inalterata e sempre disponibile.
Ora, “provare” che i due Morgan, divisi da qualche secolo di distanza apparente, siano l’uno il discendente dell’altro, è cosa tutt’altro che semplice, vista la sostanziale (di)pendenza dalle informazioni disponibili in Rete o sui/nei libri “che oc(corre) anche trovare”.
Ma SPS, come ben sai, si muove su ali di altre fattezze:
SPS si av(vale) della decodifica frattale espansa.
Qualcosa che (ri)porta in auge le capacità native originali del complesso umano.
A SPS non (im)portano le necessità della legge e dell’abitudine mentale (pre)programmata ad hoc, in una maniera non (com)provabile dalla prospettiva usuale del “processo”.
A SPS interessa poter manifestare ed esprimere il proprio punto prospettico, inalterato rispetto a tutto ciò che “ti intende qua, così”.
L’alternativa è bene che sia sempre manifesta, nonostante tutto.

E SPS in(carna) l’alternativa, senza (ri)correre a cause aliene o alla fantascienza, bensì, filtrando tutto ed ancorando il reale manifesto alla prospettiva di SPS (per qualcuno potrebbe essere solo un bias di conferma, anche se - in definitiva - tutto si muove secondo una simile prospettiva):
 
scienza e religione in primis. 
Come si sono formate le ricchezze e gli imperi? Nel tempo…
Giungono “fuori dal tempo” (e, quante malefatte hanno generato intere fortune, ora dimenticate. Quanto denaro sporco è stato lavato tra le spire del tempo. Quanti edifici storici sono stati costruiti mediante l'uso di ricchezze altrui. Quanti soprusi. Quanta miseria d'animo è stata cementificata nelle città, che sono poi diventate moderne).
 
I patrimoni possono essere anche il frutto di alcune “App”, certa(mente), ma… in un certo senso, i sottopoteri del Dominio non sono il Dominio, per cui essi usano mezzi vettori più tradizionali, rispetto alla valenza della classe del “detentori del vapore”.
I sottopoteri “servono”. Per cui “esistono”… per questo.
Essi (ri)cavano dell’utile, dall’essere concepiti in questa maniera e nel “prestarsi” a tal scopo.
E questo “utile” si (ri)traduce  in ceto, lignaggio, potere, proprietà, funzione speciale, discendenza, memoria, possedimenti, agio, etc.
Senza sapere dell’esistenza del Dominio, essi funzionano nell’ottica del Dominio.
Ed il loro “intuire” è sempre messo a tacere dall’utile che (ri)cavano, in cambio della propria funzione di “ponte” tra il non manifesto ed il reale manifesto.
I Morgan rap(presentano) un modo di fare “sopra o sotto alle righe”.
Qualcosa che serve (nel)la gerarchia del potere. Che è sempre esistito e sempre esisterà, sino a quando sarai nel “qua, così”.
La pirateria è l'attività illegale di quei marinai, denominati pirati, che, abbandonando per scelta o per costrizione la precedente vita sui mercantili, abbordano, depredano o affondano le altre navi in alto mare, nei porti, sui fiumi e nelle insenature.
Il sostantivo deriva dal latino ‘pirata, piratae’, che a sua volta deriva dal greco "πειρατής" (peiratès), dal verbo "πειράομαι" (peiráomai) che significa “fare un tentativo, provare un assalto”…
Il fenomeno della pirateria è antichissimo
Il Mar Mediterraneo vide sorgere e consolidarsi alcune fra le più antiche civiltà del mondo ma, nello stesso tempo, le sue acque erano percorse anche da predoni del mare...
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Il Mar Mediterraneo vide sorgere e consolidarsi alcune fra le più antiche civiltà del mondo ma, nello stesso tempo, le sue acque erano percorse anche da predoni del mare (la compresenza dei “ribaldi” era, ed è, un utile strumento nelle mani dei potenti, che così potevano delegare il lavoro sporco, nella mani di coloro che intimorivano chiunque, con la sola presenza scenografica).
È difficile vedere nella figura retorica del pirata, quella altrettanto retorica del “mercenario”? He He…
Diciamo che “cambia tutto”, rispetto all’idea classico romantica “che ti sei fatto/a”.
Un certo tipo di “im(prendi)toria” è, ancora oggi (da sempre), l’esempio più sfrenato di “pirateria a norma di legge o tra le righe della legge”, come per interpretarla nell’apposita maniera per la quale è stata “scritta”.
È logico, dunque, (ri)tenere che il reale sia sottinteso dal lavoro d’orchestra delle (p)arti che, coscienti o meno di esserlo, non cambia ugual(mente) la sostanza (per)messa per mezzo del loro “interagire”.
Anno 501 la conquista continua
Parte prima.
Vino vecchio in bottiglie nuove.
Capitolo 1.
La grande impresa della conquista.
1.    La selvaggia ingiustizia degli europei
Gli imperi iberici subirono altri duri colpi quando iniziarono a correre per i mari i pirati inglesi, predoni e mercanti di schiavi, dei quali forse il più noto è Sir Francis Drake
Noam Chomsky
È (de)scritto in molte p(arti) “che è così”. Così come?
(In)giusto (un "Sir" pirata/corsaro), ma solo dalla prospettiva di coloro che subiscono e che ne traggono una "perdita/sconfitta".
Pirati celebri
Francis Drake...
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Sir Francis Drake (Tavistock, 13 luglio 1540 – Portobelo, 28 gennaio 1596) è stato un corsaro, navigatore e politico inglese.
Fu il primo inglese a circumnavigare il globo, dal 1577 al 1580, e fu insignito del titolo di cavaliere al suo ritorno dalla regina Elisabetta I.
Fu il comandante in seconda della flotta inglese che sconfisse l'Invincibile Armata nel 1588…
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È stato un corsaro, navigatore e politico inglese (come puoi accettare la coesistenza “pacifica” tra l’attività di corsaro e quella di politico? Beh, solo sapendo tra le righe... “che sono la stessa professione”. He He).
Drake fu un corsaro che fece “comodo”. Un uomo avvolto nel mistero che, ovvio, lo faceva rifulgere di fascino per tutti coloro che non avevano subito le angherie della propria spada o, "che sono venuti dopo...".
Una preziosa risorsa da drenare e svuotare, a sua volta.
  • nel suo testamento prescrisse di lasciare buona parte del proprio patrimonio personale alla povera gente della cittadina di Plymouth (see. Certamente è andata proprio così)
  • c'è una leggenda popolare secondo la quale, se l'Inghilterra fosse mai in pericolo, battendo sul tamburo di Francis Drake, lo si farebbe ritornare in tempo per salvare la patria (che illuso e che illusi)
  • un'altra leggenda narra che il nostro protagonista ebbe una relazione con la regina Elisabetta I Tudor, la quale ebbe un figlio (molto, ma molto, probabile, visti i tempi e l'andazzo)
  • secondo il fumettista Don Rosa, Drake ha posto nella sua Nuova Albione (in questo caso, nel nord della California) le basi per Paperopoli, fondando il forte Drakeborough, trasformato poi in Duckburg (un valido argomento)...
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Tornando al pirata Henry Morgan
Sir Henry Morgan (Hari Morgan in gallese), ammiraglio (Llanrumney, 1635 – Port Royal, 25 agosto 1688) è stato un pirata, corsaro e politico britannico.
All'apice della carriera fu nominato governatore della Giamaica…
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  • pirata, corsaro e… politico britannico
  • all'apice della carriera fu nominato governatore della Giamaica
Ok? Su cosa si regge la “Corona” inglese?
Cosa sono le “famiglie nobili”, che la sostengono da sempre?
I loro capitali da dove arrivano?
Che cosa fa qualunque “arraffatore”, per rendere il frutto delle proprie maramalderie… “legali e spendibili”?
Lo “converte”, ossia, “lava il denaro sporco”, lo (ri)cicla. In che modo? Diventando un imprenditore!
Fondando aziende, società, attività commerciali, etc.
Che cosa sono le multinazionali più famose ed ancorate nel tempo?
Perché esistono ancora/sempre, nonostante le “cicliche crisi” e le guerre?
Perché ad ogni “tornata”, esse escono sempre più forti?
Da chi/cosa sono rappresentate, al fianco della classe politica?
Certo, ogni tanto deve cadere qualche pezzo d’intonaco dalla facciata del palazzo, sopra al quale s’erge la “cupola del potere”. Ma fa p(arte) del gio(g)o.
 
 
Chi era un corsaro?
Una lettera di corsa, detta anche lettera di marca o patente di corsa, era una garanzia (o commissione) emessa da un governo nazionale che autorizzava l'agente designato a cercare, catturare o distruggere, beni o personale appartenenti ad una parte che aveva commesso una qualche offesa alle leggi od ai beni od ai cittadini della nazione che rilasciava la patente.
Questa veniva di norma usata per autorizzare dei gruppi di privati ad assalire e catturare bastimenti mercantili di una nazione nemica…
Secondo buona parte degli storici, la maggioranza delle imprese corsare aveva il solo reale scopo di compiere azioni di pirateria o di predoneria per conto del proprio governo, poiché i bottini ottenibili erano cospicui, talvolta rilevanti sul bilancio della nazione.
I corsari avevano più possibilità di fare buoni bottini dei pirati:
le loro navi partivano, legalmente, da un porto, quindi potevano essere preparate già in cantiere e progettate appositamente come navi da guerra leggere, quando catturavano una preda essa era legittima, quindi potevano prendere prigioniero l'equipaggio, vendere il legno catturato all'asta, depredare tutto il carico con comodo (e non limitarsi ad arraffare i preziosi e scappare con il bottino come i pirati), inoltre il bottino poteva essere venduto all'asta con calma, in piena legalità, cercando di spuntare il prezzo migliore per l'armatore.
A differenza che nella pirateria però i profitti andavano in preferenza all'armatore-investitore e ai suoi ufficiali in comando, mentre tra i pirati le quote del bottino erano ripartite più democraticamente.
Le guerre di corsa, del resto, rappresentano una quasi logica evoluzione della conclusione della stagione delle grandi scoperte (dopo che l'America e l'Oceano Indiano erano stati ormai ben individuati e colonizzati), quando per l'esaurimento di nuove terre ricche da scoprire e colonizzare non restò che aggredire le terre già colonizzate, spostando su questi mari il naviglio precedentemente impiegato in esplorazioni (anch'esso composto di navi armate - in senso militare).
In proposito, il pressoché scoperto conflitto fra Inghilterra e Olanda (cui si deve buona parte della nota letteratura d'avventura) molto si nutrì delle azioni dei corsari.
Il divieto di assoldare corsari.
L'emissione di lettere di corsa a privati venne vietata dapprima con il trattato di Utrecht (1713) e fu poi definitivamente bandita per i firmatari della Dichiarazione di Parigi del 1856.
Gli Stati Uniti non furono tra i firmatari e a tuttora ancora non sono vincolati da quella dichiarazione, tant'è che ancora oggi la Costituzione degli Stati Uniti (Art.1 Sez.8) affida al Congresso il potere di concedere le lettere di corsa.
Gli Usa emisero in seguito delle dichiarazioni, durante la guerra di secessione americana (1861-65) e durante la guerra contro la Spagna (1898), con le quali s'impegnarono ad attenersi ai principi della Dichiarazione di Parigi per tutta la durata delle ostilità.
Durante la guerra di secessione, comunque, gli Stati Confederati d'America emisero delle lettere di corsa.
Caratteristiche.
Il contenuto formale della garanzia era in realtà un'autorizzazione rilasciata all'agente ad oltrepassare i confini nazionali ("marca", sta per frontiera) perché una volta oltre confine potesse legittimamente cercare, catturare o distruggere beni o personale della fazione ostile ("rappresaglia"), non necessariamente una nazione, in modo e con un'entità che fosse proporzionata all'offesa originale, obiettivo da raggiungersi, originariamente, in una sola "corsa".
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Secondo buona parte degli storici, la maggioranza delle imprese corsare aveva il solo reale scopo di compiere azioni di pirateria o di predoneria per conto del proprio governo, poiché i bottini ottenibili erano cospicui, talvolta rilevanti sul bilancio della nazione…
Ti (ri)corda qualche modo di fare più “moderno”, che è sopravvissuto sino ai tuoi giorni?
Non è mai cambiato nulla, nella sostanza.
Ancora oggi la Costituzione degli Stati Uniti (Art.1 Sez.8) affida al Congresso il potere di concedere le lettere di corsa... (ok?).
Il corsaro era una persona al servizio di un governo, cui cedeva parte degli utili, ottenendo in cambio lo status di combattente (lettera di corsa) e la bandiera (il che lo autorizzava a rapinare solo navi mercantili nemiche, e ad uccidere persone ma solo in combattimento).
Una nave privata, armata e dotata di capitano ed equipaggio, che operasse con una lettera di corsa (talvolta intestata all'armatore, che restava a terra), era chiamata una nave corsara. Circa gli uomini coinvolti, alcuni studiosi li hanno espressivamente definiti "mercenari di marina"…
Nel parlare comune, un corsaro agisce al di fuori delle regole, ma non solo per il proprio interesse, in quanto opera per conto di chi rappresenta un'autorità e quindi con una legittimazione da parte di una autorità sovrana (differentemente dal pirata)…
In origine la "lettera di corsa" era un'autorizzazione del sovrano, concessa al proprietario di un mercantile, con la quale si prevedeva che, nel caso in cui la nave o il carico andassero rubati o distrutti, il mercante potesse reagire attaccando a sua volta il nemico per rifarsi delle perdite.
In un secondo momento i governi si resero conto che questo poteva essere un mezzo efficace per contrastare i commerci delle potenze rivali in tempo di guerra. Molte navi corsare furono armate da società private.
Corsari famosi.
Famosi furono i corsari inglesi Francis Drake ed Henry Morgan che, rispettivamente, sul finire dei secoli XVI e XVII, assaltavano i porti spagnoli nelle Americhe e attaccavano i galeoni carichi di oro ed argento diretti verso la Spagna…
Durante la Guerra dei Farrapos anche Giuseppe Garibaldi praticò la "guerra di corsa", ottenendo regolare "lettera patente di corsa" da parte della Repubblica Riograndense.
Link
  • secondo buona parte degli storici, la maggioranza delle imprese corsare aveva il solo reale scopo di compiere azioni di pirateria o di predoneria per conto del proprio governo, poiché i bottini ottenibili erano cospicui, talvolta rilevanti sul bilancio della nazione
  • ancora oggi la Costituzione degli Stati Uniti (Art.1 Sez.8) affida al Congresso il potere di concedere le lettere di corsa...
Chi/che cosa ti (ri)porta alla mente?
SPS  ti “butta lì” solo un paio di nomi, “a caso”:
  • Isis e Al- Qaida.
Ma, non solo. (In)fatti, i voli dei droni a grande distanza dalla sede del loro comando, le squadre d'incursori oltre le linee immaginarie dei confini, taluni attentati molto famosi che hanno dato il "la" a molte ripercussioni con tanto di invasione & conquista, etc.
Lo stesso strumento, la stessa strategia… lo stesso potere alle spalle.
Leggi. Leggi… se ne hai il coraggio (He He)…
Anno 501 la conquista continua
Parte prima.
Vino vecchio in bottiglie nuove.
Capitolo 1.
La grande impresa della conquista.
1.    La selvaggia ingiustizia degli europei
Gli imperi iberici subirono altri duri colpi quando iniziarono a correre per i mari i pirati inglesi, predoni e mercanti di schiavi, dei quali forse il più noto è Sir Francis Drake
Le ricchezze che egli così riportò in patria possono, come scrisse John Maynard Keynes, "giustamente considerarsi la fonte e l'origine degli investimenti esteri britannici".
La regina "Elisabetta riuscì con questi proventi a pagare l'intero debito estero investendone poi una parte... nella "Levant Company" (Compagnia del Levante); grazie ai profitti di quest'ultima nacque la "East India Company" (Compagnia delle Indie Orientali) i cui utili a loro volta... costituirono le fondamenta dei rapporti internazionali dell'Inghilterra".
Prima del 1630 la presenza inglese nell'oceano Atlantico non andava oltre le "attività predatorie di mercanti e banditi armati che miravano ad impadronirsi con le buone, o con le cattive, di una parte del patrimonio che le nazioni iberiche possedevano in quella regione" (Kenneth Andrew).
Gli avventurieri che gettarono le basi degli imperi mercantili del diciassettesimo e del diciottesimo secolo "si inserirono nell'antica tradizione europea di unire guerra e commercio", sostiene Thomas Brady aggiungendo che "la crescita dello stato europeo come impresa militare" dette origine alla "figura, anch'essa essenzialmente europea, del mercante-guerriero".
Lo stato inglese, una volta consolidatosi, si assunse poi in prima persona il compito di portare avanti le "guerre per la conquista dei mercati", togliendolo ai ""cani di mare" elisabettiani con le loro razzie saccheggiatrici" (Christopher Hill).
La "British East India Company" (Compagnia Britannica delle Indie Orientali) ricevette nel 1600 uno speciale statuto (esteso nel 1609 a tempo indeterminato) che dava alla Compagnia il monopolio sul commercio con l'Oriente per conto della Corona britannica.
Seguirono guerre brutali tra i vari concorrenti europei, condotte frequentemente con inenarrabile barbarie, che coinvolsero anche popolazioni indigene spesso già impegnate nelle proprie lotte intestine. Nel 1622, l'Inghilterra cacciò i portoghesi dallo stretto di Hormuz, la "chiave dell'India", conquistando così quest'ultima preziosa preda.
Il resto del mondo fu poi spartito nel modo ben noto.
Il rafforzarsi del potere centrale dello stato aveva permesso all'Inghilterra di soggiogare la propria periferia celtica (l'Irlanda, N.d.C.) e poi di applicare, con ferocia ancora maggiore, le tecniche colà sperimentate alle nuove vittime d'oltre Atlantico.
Il loro disprezzo per "gli sporchi vaccari celtici che vivono ai margini (dell'Inghilterra)", scrive Thomas Brady, rese più facile agli "inglesi prosperi e civili" di assumere una posizione di preminenza nella tratta degli schiavi mentre "il loro disprezzo... estese la sua ombra dai vicini cuori di tenebra a quelli all'altra estremità dei mari".
Dalla metà del '600 in poi, l'Inghilterra divenne abbastanza potente da poter imporre i "Navigation Acts" (Decreti sulla Navigazione) del 1651 e 1662, con i quali escluse i mercanti stranieri dalle proprie colonie e dette alla sua marina mercantile "il monopolio del commercio del paese" (importazioni), sia "tramite proibizioni assolute" sia con "pesanti obblighi" (come sostiene Adam Smith, considerando queste misure con un misto di riserve e approvazione).
Secondo la "Storia Economica Europea di Cambridge" il "duplice obiettivo" di tali iniziative era il raggiungimento del "potere strategico e della ricchezza economica attraverso il monopolio sui commerci marittimi e delle colonie".
In questa prospettiva, l'obiettivo britannico nelle guerre anglo-olandesi, combattute tra il 1652 ed il 1674, fu quello di limitare o distruggere il commercio ed i traffici marittimi olandesi, e quindi ottenere il controllo della redditizia tratta degli schiavi.
A quei tempi l'area strategica più importante era l'Atlantico, dove si trovavano le colonie del Nuovo Mondo che offrivano enormi ricchezze.
I Decreti sulla Navigazione e le guerre estesero progressivamente l'area dei commerci controllati dai mercanti inglesi, i quali poterono arricchirsi attraverso la tratta degli schiavi ed il loro "saccheggio-commercio con l'America, l'Africa e l'Asia" (Hill).
In questo processo i mercanti vennero aiutati dalle "guerre coloniali patrocinate dallo stato" e dai vari stratagemmi di politica economica con i quali il potere centrale aprì la strada alla ricchezza privata e ad un tipo di sviluppo a questa subordinato.
Il successo dell'Europa, come osservò Adam Smith, fu dovuto alla sua padronanza dei mezzi ed alla cultura della violenza.
"Quando la guerra in Europa era già divenuta scienza, in India era ancora uno sport", sostenne a questo proposito John Keay.
Dal punto di vista europeo, le conquiste del mondo non erano altro che "piccole guerre", e tali venivano considerate dalle autorità militari, ci ricorda Geoffrey Parker, rilevando come "Cortés conquistò il Messico con forse 500 spagnoli, Pizarro distrusse l'impero Inca con meno di 200 e l'intero impero portoghese (dal Giappone all'Africa meridionale) era amministrato e difeso da circa 10 mila europei".
Robert Clive nella cruciale battaglia di Plassey del 1757 che aprì la via alla conquista del Bengala da parte della East India Company e, quindi, al dominio britannico sull'India, disponeva di un esercito dieci volte meno numeroso di quello dei suoi avversari.
Qualche anno dopo i britannici poterono ridurre quel divario numerico reclutando mercenari indigeni, i quali arrivarono poi a costituire il 90% delle forze che controllavano l'India ed il nucleo degli eserciti che invasero la Cina alla metà dell'800.
Una delle ragioni più importanti per le quali Adam Smith sostenne che l'Inghilterra dovesse "liberarsi" delle colonie nordamericane fu proprio il fallimento di queste ultime nel fornire "forze militari per il sostegno dell'Impero".
Gli europei "combattevano per uccidere" ed avevano i mezzi per soddisfare la loro sete di sangue.
Nelle colonie americane gli indigeni rimasero esterrefatti per la ferocia degli spagnoli e degli inglesi.
"Anche all'altro estremo del mondo - ricorda Parker - i popoli dell'Indonesia furono atterriti dalla cieca furia della scienza bellica europea".
Erano finiti i tempi descritti da uno spagnolo del dodicesimo secolo, pellegrino alla Mecca, in cui "mentre i guerrieri sono impegnati in guerra, il popolo rimane tranquillamente a casa".
Del resto gli europei saranno anche arrivati per commerciare ma sicuramente rimasero per dominare dal momento che, come scrisse uno dei conquistatori olandesi delle Indie Orientali nel 1614:
"I commerci non possono svilupparsi senza la guerra, né la guerra si può sostenere senza di loro".
Solamente la Cina ed il Giappone poterono respingere allora l'Occidente perché "già conoscevano le regole del gioco".
Il dominio europeo sul mondo "si appoggiava soprattutto sull'uso costante della forza", scrive Parker.
"Fu grazie alla loro superiorità militare, piuttosto che a qualsiasi dote morale, sociale o naturale, che i popoli bianchi di questo mondo riuscirono a creare ed a mantenere, per quanto brevemente, la prima egemonia mondiale della storia".
Quel "brevemente" è comunque oggetto di discussione.
"Gli storici del ventesimo secolo sono concordi nel ritenere - scrive James Tracy riassumendo il suo studio sugli imperi mercantili - che furono usualmente gli europei ad irrompere, sconvolgendoli, nei sistemi commerciali dell'Asia, relativamente pacifici prima del loro arrivo".
In tal modo i bianchi del Vecchio Continente introdussero il controllo statale sui commerci in una regione di mercati relativamente liberi, "aperti a tutti coloro che venivano in pace, sulla base di regole largamente conosciute e generalmente accettate".
Il loro ingresso violento in questo mondo portò ad una "combinazione, tipicamente se non unicamente europea, tra poteri dello stato ed interessi commerciali, sia sotto forma di un braccio dello stato che gestisce i commerci, sia di compagnie commerciali che agiscono come uno stato".
"L'aspetto principale che differenziava le attività economiche europee dalle reti di scambio indigene in varie parti del globo", conclude Tracy, è che gli europei "organizzarono le loro maggiori imprese commerciali o come un'estensione dello stato... o come compagnie autonome... che avevano molti dei caratteri tipici dell'autorità statale", ed erano sostenute comunque dal potere centrale della madrepatria
Noam Chomsky
Il loro ingresso violento in questo mondo portò ad una "combinazione, tipicamente se non unicamente europea, tra poteri dello stato ed interessi commerciali, sia sotto forma di un braccio dello stato che gestisce i commerci, sia di compagnie commerciali che agiscono come uno stato"…
Sai, SPS pensa che “tu non sei più in grado di intendere e volere”, sotto alla spinta totale di qualcosa al quale “non puoi credere” e non solo “non vuoi credere”.
Non sei mai del tutto “te stesso”.
(Ri)corda la traccia frattale che recita:
  • combinazione (A)
  • tipicamente se non unicamente europea (ubiqua)
  • tra poteri dello stato ed interessi commerciali (come li discerni?)
  • sia sotto forma di un braccio dello stato che gestisce i commerci (B)
  • sia di compagnie commerciali che agiscono come uno stato (C)…
A = B + C (strategia di occultamento della compresenza, dell’utile e dell’interesse).

Qualcosa che non (ri)esci a (de)codificare. (In)fatti:
  • tu sei lo Stato (ti dicono)
ma
  • lo Stato non è te (non lo sai).
 
Ambiente e infrastrutture (due forme di tecnologia).
Sono i fatti che parlano, ma lo fanno in “frattalese”, motivo per il quale non capisci. Perché il vuoto che è stato creato (d)entro di te, è ormai sede dell’interfaccia che per(mette) di comand(arti) a “bacchetta”.
Come fa il mago, allorquando “ordina il proprio (in)canto sulla platea” e non certa(mente) sul “socio, che si offre di salire sul palco, per sedare la tua attenzione”.
Accorgiti.
Fermati.
(Ri)corda(ti).
(Ri)conosci(ti)…
"E il paradiso è un'astuta bugia, tutta la vita è una grassa bugia... Tutte le vite e per primo la mia...".
El Diablo - Litfiba 
Euro: Draghi, Europa deve salvaguardare irreversibilità.
L'Europa deve "salvaguardare l'irreversibilità dell'unione monetaria". 
È  quanto scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, descrivendo i contenuti del rapporto dei cinque presidenti (Consiglio europeo, Commissione europea, Parlamento europeo, Eurogruppo e Bce) che traccia la roadmap per un'ulteriore integrazione dell'Eurozona.
"Dobbiamo affrontare le fragilità delle nostre economie, assicurare che la divergenza diventi convergenza", ha sottolineato Draghi.
Link
 
Una prossima (ri)flessione:
  • relazioni frattali fra Inghilterra e Usa... visti da più "vicino" ed oltre ad ogni apparenza.
      
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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