Attivazione dei linfociti T in corso
Argomento trattato/approfondito anche
dall’immunologo Dr. Prof. Giulio Tarro, ecco qui di seguito un estratto
di un prossimo libro sull’immunità il cui autore originario è il Dr.
Flavio Bianchi, il cui CV è accessibile al seguente link: CV del Dr. Flavio Bianchi
«Che cos’è una vaccinazione? Una stimolazione ripetuta ed intensa degli organi linfoidi.
Cosa accade? Si introduce un antigene (proteina virale purificata), che provoca l’attivazione del sistema complementare, che consta in una ventina di proteine circolanti e di membrana, essenziali nel meccanismo di difesa umorale contro gli agenti infettivi.
Questo comporta il reclutamento di varie cellule immunocompetenti, monociti, macrofagi, polinucleati, linfociti B e linfociti T.
In seguito alla risposta immunitaria si
formano anticorpi che si legano all’antigene relativo con formazione di
immunocomplessi circolanti
- Nasce già qui la prima domanda: dove vanno, dove si depositano?
- Seconda domanda: si conosce la codifica genetica del sistema del complemento di quel bimbo?
Tutti dovrebbero sapere che le proteine
del complemento C2 e C4 hanno a che fare con il Lupus, che la C3 con
infezioni fatali, che la C5 e la C6 con la meningite e la C1 con l’edema
angioneurotico
(Ovviamente è inesistente un qualsiasi screening di cautela).
Inoltre queste proteine purificate da
sole sono scarsamente immunogeniche: vuol dire che da sole non bastano
ad indurre una risposta immunitaria! Allora che si fa? Si “sporca” il
vaccino.
Quasi nessuno sa che al fine di avere una risposta immunitaria è necessario un espediente che si chiama Adiuvante di Freund: si mescola la proteina purificata con una emulsione di olio minerale e batteri della tubercolosi uccisi al calore, emulsionati con lanolina.
Questo “preparato” induce una reazione di antigene e di anticorpi, e che produce alfa e gamma globuline del siero, tramite cui s’induce una enorme ossidazione dell’intero sistema che è la coordinata principale del terreno canceroso e leucemico.
La soppressione di malattie acute aumenta esponenzialmente il rischio di malattie croniche in età adulte. Clienti per tutta la vita delle case farmaceutiche.
I nostri nonni di fronte a morbillo, scarlattina, parotite etc. dicevano: “Lascialo stare che sta crescendo” …
Ognuno di noi ha una carta d’identità biologica, un marchio di fabbrica unico immunologicamente, si chiama HLA: è un sistema di riconoscimento per la adattabilità evolutiva di una specie rispetto all’ambiente. Ovvero la possibilità di discriminare la soggettività di un individuo e di verificare la sua predisposizione a determinate malattie (conflitti) e la protezione rispetto ad altre. Ognuno di noi è immune a certe malattie e suscettibile rispetto ad altre. Per esempio coloro che hanno gruppo sanguigno AB codificato dall’HLA, sono immuni al Colera, ed è impossibile che possano ammalarsi di questa malattia, nemmeno per iniezione endovenosa!
L’OMS dice che la tolleranza al mercurio è di ➡0,1 mcg. per kg. di peso corporeo.
Il Thimerosal che è tiosalicilato di mercurio presente nei vaccini, varia da ➡120 a 175 mcg. per ogni singola dose, ben 25 volte superiore al livello di sicurezza (un bimbo pesa mediamente 5 kg).
Si deposita, per sempre, nelle ossa; ci sono reperti anatomopatologici a
conferma. Inoltre è neurotossico e lo si trova nell’amigdala,
nell’ippocampo e nel talamo.
Nella corteccia si trova invece l’alluminio, presente nei vaccini 376 volte la dose considerata normale (causa encefalopatia). 10 giorni dopo l’inoculazione del vaccino (trivalente, esavalente) abbiamo una caduta della conta linfocitaria in tutti i bambini, una riduzione della capacità fagocitante dei neutrofili e iperproduzione di Ig E.
Si forma nel sangue un aggregato di antigeni e proteine del complemento circolanti per tutta la vita. Montinari (genetista e primario, studioso dell’autismo, e presidente dell’associazione Universo Bambino) si batte da una vita perchè ha dimostrato con screening genetico l’alterazione genetica nell’ HLA di tutti i bimbi autistici. L’ HLA è la carta d’identità genetica personale.
Inoltre i vaccini per “funzionare” devono essere sporcati tramite l’Adiuvante di Freund, che è una tubercolina lisata con formaldeide. Perché questo è importante? Perché un aggregato con tubercolina passa nel nucleo cellulare e viene riconosciuto dal “self” in quanto nel secondo cromosoma braccio corto abbiamo il codice della tubercolosi. Ma non basta l’avvelenamento, altrimenti, tutti i bimbi sarebbero autistici…
Durante la gravidanza, nella placenta è
presente una condizione immunitaria di tipo 2 (il monossido di azoto non
viene prodotto), vale a dire che le cellule T nella placenta producono
in grande parte citochine del tipo 2.
Perché?
Perché se in gravidanza si producessero prevalentemente citochine del tipo 1, avremmo la morte precoce del feto (per rigetto). I vaccini vivi, come l’MPR che genera reazioni acute del tipo 1, vengono catturati dalle cellule dendritiche, ma essendo il sistema tarato sul tipo 2 esso non è più in grado di reagire e i virus insediati all’interno delle cellule vengono congelati, soppressi temporaneamente. Il tipo 1 ci difende dai tumori, oltre che dai virus, e questo è l’inizio del percorso verso la predisposizione alle malattie autoimmuni e al cancro.
Con una vaccinazione, soprattutto nei
soggetti con gruppo sanguino 0 si ha una iperstimolazione delle cellule
dendritiche e delle cellule T citotossiche causando notevoli danni all’organismo:
in particolare, i vaccini vivi attenuati hanno la capacità di penetrare
le cellule dendritiche e quindi stimolare le cellule T con eccessiva
produzione del gas Monossido di Azoto che darà origine a fenomeni
infiammatori, come per esempio la Meningite asettica.
Inoltre, a causa della memoria immunitaria il sistema, nel corso della vita, di fronte a qualsiasi virus risponderà con una iperstimolazione delle cellule T e diventerà perciò la causa diretta di malattie autoimmuni. Le cellule dendritiche sono geneticamente espresse e sono decisive nel caso dei trapianti. Questo che si chiama MHC (maggior complesso di istocompatibilità) è diverso da persona a persona, tranne che nei gemelli identici. La reazione agli agenti esterni, siano esse tossine, organi trapiantati, vaccinazioni, sono quindi individuali: nessuno avrà la stessa reazione alle sostanze estranee.
Per fare alcuni esempi di reazione in rapporto al gruppo sanguigno, il gruppo B ha una maggior reazione di tipo neurotossica, quindi maggior pericolo di danni neurologici soprattutto per la presenza di mercurio ed altri additivi… Il gruppo A è sensibile a livello gastrointestinale e quindi ai vaccini presi per via orale. Si è visto che il gruppo 0, quello più antico dei mangiatori di carne (Cromagnon), ha una forte reazione post vaccinale del tipo 1 (immunità cellulare).
Il gruppo A o quello dei contadini, la cui alimentazione era più specializzata verso i cereali ha una forte reazione di tipo 2, maggior numero di anticorpi e maggior rischio da malattie di tipo allergico. Della differenza dei gruppi non si parla mai, nemmeno quelli che sono contro le vaccinazioni. Perché è importante? Perché sembra che nelle persone con gruppo A l’incidenza dei tumori sia maggiore rispetto a quelli del gruppo 0 e quelle persone del gruppo 0 che ce l’hanno, per esempio al seno la prognosi è migliore rispetto alle persone con gruppo A. Il gruppo 0 sopporta anche meglio la chemioterapia.
Per il gruppo AB stessa cosa che per il gruppo A, maggior incidenza di tumori e minor sopportazione della chemio. Cento anni fa solo il 10% della popolazione era affetta da tumori, oggi siamo al 35% ed entro il 2030 saremo al 50%
Stiamo violentando continuamente il nostro sistema immunitario!!
Non ci siamo accorti, ma oggi lo sappiamo, che con le vaccinazioni e gli antibiotici, abbiamo alterato la catena di respirazione mitocondriale, la sede della produzione dell’energia, con una commutazione permanente verso la forma di produzione fermentativa, senza cioè l’utilizzo di ossigeno. Questo non significa altro che una cellula tumorale diventa un parassita cellulare, perché ha bisogno di quantità enormi di glucosio.
I geni dei mitocondri non possiedono meccanismi di riparazione, rispetto ai geni protetti all’interno del nucleo della cellula.
Questi geni mitocondriali danneggiati, oppure mutati, sono trasmessi
solo per via materna alle generazioni successive. Fra tre generazioni il
numero dei geni danneggiati sarà superiore ai geni intatti. La risposta
è una sola: o cambiamo… o muoriamo».
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