martedì 9 febbraio 2016

Robert Lanza: la morte non esiste. Le prove della coscienza

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Un libro intitolato “Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe“  [Biocentrismo - in italiano- : come Vita e Coscienza sono le Chiavi per Comprendere la Natura dell'Universo] e pubblicato negli Usa, ha suscitato grande interesse in Internet, grazie al concetto che la vita non finisce quando il corpo muore, perchè  è eterna. L'autore di questa pubblicazione, lo scienziato Robert Lanza, non ha dubbi che questo sia possibile.

Lanza è un esperto in medicina rigenerativa e direttore scientifico alla Advanced Cell Technology Company. Mentre è noto grazie alla sua ampia ricerca sulle cellule staminali, è anche famoso per i molti esperimenti di successo, che hanno  clonato specie animali in estinzione.

Ora, non molto tempo fa, lo scienziato ha rivolto la sua attenzione alla fisica, alla meccanica quantistica e all’astrofisica. Questa miscela esplosiva ha dato vita alla nuova teoria del biocentrismo, che il professore sta da allora predicando.

La teoria implica che la morte semplicemente non esista. È un'illusione, che nasce nella mente della gente. Esiste perché le persone si identificano con il proprio corpo e credono che esso prima o poi perirà,  pensando cosi che anche la loro coscienza scomparirà. In realtà, la coscienza esiste oltre le limitazioni dello spazio e del tempo ed è in grado di essere ovunque: nel corpo umano e fuori di esso.

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Tutto ciò bene si addice ai postulati di base della meccanica quantistica, secondo la quale una certa particella può essere presente ovunque ed l'evento può accadere in molti modi, a volte infiniti. Lanza crede che i molti universi possano esistere simultaneamente.

Questi universi contengono molteplici modi per possibili scenari di accadimenti. In un universo, il corpo può essere morto, mentre in un altro continua ad esistere, assorbendo coscienza che migra a questo universo.

Significa che un morto, mentre attraversa “il tunnel”, finisce in un mondo simile che prima ha abitato, Ma questa volta da “vivo” [nel corpo, immagino intenda, ndt]. E così all'infinito. Mondi multipli, multiversi- universi paralleli.

Questa teoria di Lanza, che instilla speranza ma è estremamente controversa, ha molti sostenitori ignari: non già semplici mortali, che vogliono vivere in eterno, ma anche alcuni scienziati molto famosi: fisici e gli astrofisici che propendono per la esistenza di mondi paralleli e che suggeriscono la possibilità di universi multipli. Tutto cio’ è noto come la teoria del multiverso.

Lo scrittore di fantascienza H.G. Wells, fu il primo ad uscirsene con questo concetto, proposto nella sua storia di “La porta nel Muro” , nel 1895. 62 anni dopo la sua pubblicazione, l’ idea venne sviluppata da Hugh Everett, nella sua tesi di laurea alla Princeton University.

Sostanzialmente egli afferma che in ogni dato momento, l'universo si divide in infiniti esempi simili e nel momento successivo, questi universi appena nati, si ridividono in modo simile.

Si può essere presenti in alcuni di questi mondi:  potresti per esempio leggere questo articolo in un universo e guardare la tv in un altro. Il fattore scatenante di questi mondi chi si moltiplicano, è determinato dalle nostre azioni, ha spiegato Everett. 

Quando facciamo certe scelte, un universo si divide all'istante in due diverse versioni dei risultati.

Negli anni ’80, Andrei Linde, uno scienziato del Lebedev Physical Institute in Russia, sviluppò la teoria di universi multipli.  Ora è professore alla Stanford University. 
Linde ha spiegato:
“lo spazio consiste di molte sfere che si gonfiano, che danno vita a sfere simili e quest'ultime, per contro, producono sfere in numero persino maggiore.  E cosi via fino all'infinito. Nell’universo sono distribuite in modo separato. Le une non sono consapevoli della esistenza delle altre. Ma rappresentano parti dello stesso universo fisico”.
Il fatto che il nostro universo non sia l'unico, è sostenuto dai dati ricevuti dal telescopio spaziale Planck. Usando quei dati, gli scienziati hanno creato la mappa più accurata del fondo a microonde, la cosiddetta radiazione di fondo al microonde cosmico (Cosmic Microwave Background, CMB), che è rimasta dall'inizio del nostro universo. Gli scienziati hanno anche trovato che l'universo ha molte anomalie rappresentate da buchi neri e ampie aperture.

La fisica teorica Laura Mersini-Houghton della North Carolina University, afferma che le anomalie del fondo microonde, esistono per il fatto che il nostro universo è influenzato da altri universi che gli esistono accanto. I buchi e le aperture sono un risultato diretto degli attacchi operati degli universi del vicinato.


Biocentrismo C'è abbondanza di luoghi o altri universi, dove la nostra anima potrebbe migrare dopo la morte, questo secondo la teoria del Neo-biocentrismo. 

Ma esiste l'anima?

Il Professor Stuart Hameroff, della University of Arizona, non ha dubbi sull'esistenza di un'anima interna. Lo scorso anno annunciava di aver trovato la prova che la consapevolezza non perisce dopo la morte.

Secondo Hameroff, il cervello umano è un computer quantico perfetto.  E l'anima, o la coscienza, è  semplice informazione archiviata a livello quantico. Può essere trasferita, dopo la morte del corpo. Le formazioni quantiche regolate dalla coscienza si fondono con l'universo ed esistono all'infinito.

Dal canto suo, Lanza prova che l'anima migra in un altro universo. Questa è la differenza principale che la sua teoria ha, rispetto ad altre teorie simili.  Sir Roger Penrose, un fisico britannico molto noto ed esperto in matematica, della Università di Oxford, sostiene questa teoria ed afferma di aver trovato tracce di contatto con altri universi.

Insieme, i due scienziati stanno sviluppando una teoria quantica per spiegare il fenomeno della coscienza.

Essi credono di aver trovato dei vettori di coscienza: quegli elementi che accumulano informazioni durante la vita e drenano la coscienza da qualche altra parte dopo la morte. Questi elementi sono situati all'interno di microtuboli, su base proteica (microtuboli neuronali ) a cui in precedenza  era stato attribuito un semplice ruolo di rinforzo di canali di trasporto all'interno della cellula vivente.

Data la loro struttura, i microtuboli funzionano al meglio come vettori di proprietà quantiche all'interno del cervello. Questo soprattutto perché essi sono in grado di memorizzare gli stati quantici per lungo tempo, intendendo con questo che essi possono funzionare come elementi di un computer quantico.

by Anna Lemind


Fonte: http://www.learning-mind.com/quantum-theory-proves-that-consciousness-moves-to-another-universe-after-death/

traduzione: Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
http://thelivingspirits.net/sulla-morte-e-le-altre-vite/robert-lanza-la-morte-on-esiste.html 

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