giovedì 16 giugno 2016

Inquinanti chimici e declino del Q.I. nei bambini


L'esposizione precoce di neonati e bambini alle tossine non influenza solo la loro crescita individuale, ma la società nel suo complesso, secondo quanto affermano il Dr. Bruce Lanphear, ricercatore in ambito medico, e la Simon Fraser University, che hanno coprodotto un filmato su questo tema.

Il filmato intitolato "Little Things Matter" (Le piccole cose contano, ndt), mostrato alla conferenza del 20-21 Novembre all'Università di Ottawa, illustra gli effetti delle tossine sui bambini e sottolinea il fatto che anche minimi livelli di sostanze chimiche possono causare danni irreversibili al cervello ed ostacolare lo sviluppo neurologico.

Lanphear, un esperto nel suo campo, è stato nominato ricercatore principale per il suo studio più recente che esamina esposizioni fetali e durante la prima infanzia alle maggiori tossine ambientali quali piombo, pesticidi, mercurio, alcol, PCB e fumo di sigaretta.


I ritardanti di fiamma tendono a disperdersi nell'ambiente contaminando le persone
Il progetto ha appena ricevuto ulteriori fondi che hanno permesso a Lanphear di studiare i bambini della coorte di nascita iniziale sino ai cinque anni di età, analizzando l'efficacia del controllo dei rischi sui livelli di piombo del sangue dei bambini ed il loro rischio di sviluppare disturbi di apprendimento e di comportamento.

In "Little Things Matter," Lanphear spiega che le sostanze chimiche sono biologicamente attive anche a bassi livelli, in qualche caso influenzando il Q.I. dei bambini. I PBDE, o ritardanti di fiamma, non sono chimicamente legati alle plastiche, alle schiume o ai tessuti nei quali sono utilizzati, perciò sono in grado di disperdersi esponendo le persone e l'ambiente.

Un Q.I. più basso nei bambini è direttamente correlato all'esposizione chimica precoce
Il punteggio medio di Q.I. nei bambini è compreso fra circa 85 e 115, mentre solo il 2,5% dei bambini (cioè 6 milioni) ha un QI pari o superiore a 130, che li classifica come "dotati". Dall'altro lato della distribuzione, un altro 2,5% ha un Q.I. inferiore a 70, che li classifica come "ritardati."

Gli studi mostrano che quando il carico corporeo di PBDE aumenta nelle donne in gravidanza, le abilità intellettuali del loro bambino diminuiscono. Quando i livelli di PBDE aumentano da 10 parti per miliardo (PPB) a 100 ppb, il Q.I. di un bambino diminuisce di ben 5 punti.  Uno scherma simile si riscontra quando i bambini sono esposti ai pesticidi organofosfati in età precoce.

Il piombo, che è stato trovato nel sangue del 100% dei soggetti in esame, causa danni simili.

Man mano che il livello di piombo nel sangue dei bambini aumenta da zero a 100 ppb, i quozienti intellettivi crollano di 6 punti circa. I Q.I. scendono di altri 2 punti quando i livelli di piombo aumentano da 100 ppb a 200 ppb, e diminuiscono di 1 punto ancora quando raggiungono i 300 ppb.

Un crollo di 5 punti nel Q.I. causato dall'esposizione al piombo comporta un aumento del 57% nel numero di bambini che vengono considerati ritardati, aumentando da 6 milioni a 9,4 milioni. Il numero dei bambini dotati scende da 6 milioni a 2,4 milioni.

"Esistono prove inconfutabili che i disturbi dell'apprendimento e punteggi inferiori nei Q.I. possono essere attribuiti a bassi livelli di esposizione a metalli pesanti quali piombo e mercurio, tossine persistenti come i policlorobifenili (PCB) e ad altre tossine che comprendono i pesticidi organofosfati (OP)  e i composti utilizzati come ritardanti di fiamma.  Queste tossine sono molto comuni nei nostri ambienti quotidiani," afferma Lanphear. "I bambini sono esposti continuamente a moltissime tossine e a parecchie sostanze chimiche non testate. Queste sostanze sono biologicamente attive a dosi molto basse. Non possiamo continuare ad ignorare l'impatto delle tossine sul cervello in fase di sviluppo e sull'abilità di apprendimento dei bambini

Come ridurre l'esposizione alle tossine

"Molte aziende negli USA e in Canada inseriscono sostanze tossiche nei prodotti di consumo, rilasciandole nell'ambiente prima di testarne gli effetti" spiega Lanphear, aggiungendo che si dovrebbero mettere in atto regolamentazioni più restrittive al fine di proteggere i nostri bambini, come avviene ad esempio nell'Unione Europea dove le sostanze chimiche devono essere testate prima della loro messa in commercio.

Ci sono molte cose che si possono fare singolarmente per proteggere i propri bambini, tra cui mangiare cibo biologico, evitare l'uso di pesticidi in casa, controllare i livelli di piombo e pulire costantemente i pavimenti e le superfici per rimuovere particelle chimiche indesiderate.


Julie Wilson



Bibliografia
https://www.epa.gov/assessing-and-managing-chemicals-under-tsca
http://www.ecy.wa.gov/programs/hwtr/RTT/pbt/pbde.html

Traduzione a cura di: Emanuela Lorenzi
http://www.informasalus.it/it/articoli/inquinanti-chimici-declino-qi.php 

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