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"Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va." (Eraclito)
Tutto scorre. Niente rimane così com'è se non per alcuni momenti, per
degli istanti che a volte sembrano durare un'eternità. La vita è
mutamento, trasformazione, un continuo divenire, evolvere. Il nostro
corpo cambia momento per momento, rinnovando le sue cellule e gli organi
che da esse sono costituiti.
Perfino chi sta leggendo adesso questo articolo, non appena avrà finito
di leggerlo, non sarà più lo stesso in quanto la trasformazione è un
processo inarrestabile quanto irreversibile. Perchè, allora, succede che
non si riesca a voltare pagina dopo una delusione amorosa o non si
riesca a dimenticare uno sgarbo subito? Memoria? Anche, ma, soprattutto,
MENTE.
Sempre lei, la mente che mente, colei la quale, nella maggior parte
delle persone, riesce a dominare le loro vite sottomettendole ai propri
pensieri che, a volte, assumono toni grotteschi fino all'inverosimile.
TUTTO SCORRE, come già asseriva Eraclito. Tutto si trasforma. Il
problema è che, mentre fuori tutto scorre modificando comportamenti,
eventi, persone, situazioni sentimentali quanto lavorative, dentro ogni
persona invece e, in particolare, nella mente di ciascuno, tutto sembra
rimanere invariato, ciò anche per decenni e, a volte, per tutta la vita.
Ciò è dovuto al fatto che ogni evento, per scorrere oltre che fuori
anche dentro, necessita di una corretta elaborazione da parte della
persona che lo ha vissuto in maniera diretta. Qualora, come spesso
accade, chi vive un determinato accadimento non gli da la corretta
interpretazione, continuerà a portarsi dietro il pensiero legato
all'evento stesso ma non correttamente elaborato, rimanendo legato
energeticamente ad esso, un pò come un fantasma resta legato alla dimora
in cui abita.
Dopotutto, cosa sono se non fantasmi tenuti in vita da una mente
iperattiva e capricciosa, eventi che altrimenti scorrerebbero via senza
lasciare traccia nemmeno nei più meandri più reconditi della memoria
umana?
Se paragonassimo gli eventi ad un fiume che scorre, sicuramente potremmo
paragonare la mente col suo processo di pensiero a dei tronchi che
sbarrano il corretto scorrere del fiume stesso. La soluzione qual'è?
Quella di togliere i tronchi (pensieri) e lasciare che il fiume (vita)
torni a scorrere come ha sempre fatto, senza più incontrare ostacoli di
sorta.
Nei momenti più difficili, ripetetevi PANTA REI, TUTTO SCORRE. Lasciate
che ogni momento porti il proprio messaggio e poi liberate la mente dal
suo ricordo, dando spazio al momento successivo senza trattenere mai
niente che possa farvi solo da zavorra, impedendovi di andare avanti nel
vostro percorso di vita ed evolvere.
Vincenzo Bilotta
Grazie dello splendido articolo, condivido con gioia ♥
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