giovedì 16 giugno 2016

Panta rei

(Immagine presa dal web)
"Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va." (Eraclito)
Tutto scorre. Niente rimane così com'è se non per alcuni momenti, per degli istanti che a volte sembrano durare un'eternità. La vita è mutamento, trasformazione, un continuo divenire, evolvere. Il nostro corpo cambia momento per momento, rinnovando le sue cellule e gli organi che da esse sono costituiti. 
 
Perfino chi sta leggendo adesso questo articolo, non appena avrà finito di leggerlo, non sarà più lo stesso in quanto la trasformazione è un processo inarrestabile quanto irreversibile. Perchè, allora, succede che non si riesca a voltare pagina dopo una delusione amorosa o non si riesca a dimenticare uno sgarbo subito? Memoria? Anche, ma, soprattutto, MENTE.
 
Sempre lei, la mente che mente, colei la quale, nella maggior parte delle persone, riesce a dominare le loro vite sottomettendole ai propri pensieri che, a volte, assumono toni grotteschi fino all'inverosimile. TUTTO SCORRE, come già asseriva Eraclito. Tutto si trasforma. Il problema è che, mentre fuori tutto scorre modificando comportamenti, eventi, persone, situazioni sentimentali quanto lavorative, dentro ogni persona invece e, in particolare, nella mente di ciascuno, tutto sembra rimanere invariato, ciò anche per decenni e, a volte, per tutta la vita. 
 
Ciò è dovuto al fatto che ogni evento, per scorrere oltre che fuori anche dentro, necessita di una corretta elaborazione da parte della persona che lo ha vissuto in maniera diretta. Qualora, come spesso accade, chi vive un determinato accadimento non gli da la corretta interpretazione, continuerà a portarsi dietro il pensiero legato all'evento stesso ma non correttamente elaborato, rimanendo legato energeticamente ad esso, un pò come un fantasma resta legato alla dimora in cui abita.
 
Dopotutto, cosa sono se non fantasmi tenuti in vita da una mente iperattiva e capricciosa, eventi che altrimenti scorrerebbero via senza lasciare traccia nemmeno nei più meandri più reconditi della memoria umana?
 
(Immagine presa dal web)
Se paragonassimo gli eventi ad un fiume che scorre, sicuramente potremmo paragonare la mente col suo processo di pensiero a dei tronchi che sbarrano il corretto scorrere del fiume stesso. La soluzione qual'è? Quella di togliere i tronchi (pensieri) e lasciare che il fiume (vita) torni a scorrere come ha sempre fatto, senza più incontrare ostacoli di sorta.
 
Nei momenti più difficili, ripetetevi PANTA REI, TUTTO SCORRE. Lasciate che ogni momento porti il proprio messaggio e poi liberate la mente dal suo ricordo, dando spazio al momento successivo senza trattenere mai niente che possa farvi solo da zavorra, impedendovi di andare avanti nel vostro percorso di vita ed evolvere.  
 

Vincenzo Bilotta
 
 

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