Foto: RIA Novosti
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A Volgograd è avvenuto un nuovo attentato terroristico. Stamattina presto è stato fatto esplodere un filobus municipale. Stando alle autorità regionali, sono morte 14 persone, i feriti sono una trentina, tra cui un bambino di un anno. Secondo le prime stime, la potenza del dispositivo d’esplosione era superiore a quella del dispositivo usato il giorno prima alla stazione ferroviaria. Chi c'è dietro la serie di esplosioni a Volgograd e quali obiettivi persegue?
Secondo i testimoni, molti
abitanti di Volgograd si astengono dai viaggi nei trasporti pubblici e
si spostano a piedi per la città. La gente è impaurita. Lev Korolkov,
esperto di situazioni critiche e veterano del reparto speciale “Vympel”,
dice che proprio questo era uno degli obiettivi dei terroristi:
È impossibile garantire una protezione assoluta di ogni mezzo di trasporto, di ogni posto in cui si concentra della gente. Per questo bisognerebbe sospendere ogni attività, e cioè fermare i trasporti pubblici, chiudere i centri commerciali, cessare il lavoro delle stazioni ferroviarie. Ma ciò è impossibile. È in atto un processo di destabilizzazione della situazione generale. Tali atti terroristici che suscitano una grande risonanza, con numerose vittime tra la popolazione civile, servono a far vacillare la società.
Volgograd
attrae l’attenzione dei terroristi in quanto è un grande centro di
trasporto e di smistamento nel sud della Russia. Un attentato
terroristico compiuto in questa zona provoca inevitabilmente una grande
risonanza, e proprio in questo consiste l’obiettivo dei terroristi,
rilevano gli esperti.
Secondo l’opinione degli
specialisti, i possibili mandanti di questi attentati sono gruppi che
professano le idee dell’Islam radicale. L’impulso principale poteva
provenire da organizzazioni terroristiche internazionali di stampo
religioso che hanno preso piede nel Medio Oriente, ha detto a “La Voce
della Russia” il politologo israeliano Alex Kogan:
Possono essere coloro che insistono sulla separazione territoriale, sul massimo trasferimento dei territori del Caucaso del Nord sotto il proprio controllo e vogliono trasformare gli stessi in un terreno fertile per il futuro califfato. Negli ultimi tempi tali rivendicazioni hanno suscitato forti reazioni nel Medio Oriente e nell’Africa Settentrionale.
Il
presidente russo Vladimir Putin ha dato al Comitato antiterroristico
nazionale (CAN) una serie di ordini al fine di rafforzare la sicurezza
in tutto il territorio della Russia e particolarmente nella regione di
Volgograd. Il presidente riceverà ogni giorno i rapporti del CAN sui
provvedimenti adottati ed anche rapporti operativi sulla situazione.
Nella
regione di Volgograd dal 30 dicembre al 3 gennaio è stato proclamato il
lutto cittadino per le vittime dei due attentati. Nella regione sono
state cancellate tutte le attività e le manifestazioni di festa per
Capodanno.
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