Per "aura" si intende un insieme di energie
elettromagnetiche di densità variabili che compenetrano e circondano il
corpo umano creando un campo di forma ovale, detto anche "uovo aurico".
Questo campo si estende intorno al corpo tanto più quanto la persona è
sana ed energica. Si trova anche al di sopra della testa e si estende
sotto i piedi nel terreno.
Gli esperimenti di Northrop e Burr, della Yale
University, utilizzarono le onde elettromagnetiche ultrasensibili sugli
animali di laboratorio, e dimostrarono che l’aura diminuisce e poi
scompare totalmente al momento della morte, mentre le cellule continuano
a vivere per un certo periodo di tempo. Se quando c’è vita c’è aura,
quando non c’è più vita dov’è l’aura? Va perduta nell’universo o muta
semplicemente?
Gli studi di Paracelso
Paracelso, il cui vero nome era Theophrastus
Bombastus von Hohenheim, fu un alchimista e terapeuta nato l’anno dopo
che Colombo era partito per scoprire il Nuovo Mondo, era considerato un
punto fermo nell’evoluzione della scienza dal famoso storico e
scienziato Jacob Bronowski.
Paracelso affermava che all’interno del corpo umano
si può trovare una forza vitale che irradia anche verso l’esterno, sotto
forma di una sfera di luce. Egli credeva anche che questo rivestimento
di luce fosse influenzabile a scopi terapeutici.
Paracelso, che considerava il corpo umano come
qualcosa di sacro, chiamava "macellai" i medici del tempo che
sottoponevano i loro pazienti ad interventi chirurgici tagliando e
rimuovendo i tessuti danneggiati. Egli si lamentava perché la cosiddetta
medicina aveva abbandonato i dettami della natura e aveva creato dei
sistemi terapeutici del tutto artificiali. Per Paracelso la medicina
doveva occuparsi dell’uomo fisico e della sua componente spirituale.
Egli ideò molti trattamenti naturali costituiti da
vibrazioni musicali, colori, erbe ed elisir. Ebbe notevoli successi e
venne considerato un valente terapeuta per una moltitudine di malattie,
dal raffreddore comune alla peste, l’epilessia, l’emicrania e
l’insonnia.
L’aura e l’arte antica
In un qualunque libro di storia dell’arte si può
constatare come l’aura faccia parte di tutte le anitiche culture
religiose. Le deità vengono infatti rappresentate come circondate da
strati di fiamme o di luce radiosa. Anche nella religione cristiana è
facile vedere un’aura dipinta intorno agli Angeli, a Gesù e alla Sacra
Famiglia. In queste pitture potete inoltre osservare la presenza di un
aureola intorna alla testa essendo in questo luogo localizzato un centro
energetico che funziona al massimo nelle persone con un alto sviluppo
spirituale.
Aura, colori e musica
Gli antichi Egizi, avendo notato come la luminescenza
emanata da una persona variasse in relazione al suo stato di salute ed
ai suoi sentimenti, usavano pietre colorate e amuleti a scopo
correttivo. Per il medesimo scopo Pitagora, filosofo greco del sesto
secolo a.C., utilizzava anche le vibrazioni musicali e la poesia. La
stretta correlazione tra suoni, colori e l’aura umana, ha occupato un
ruolo importante nella salute e nel benessere dell’umanità attraverso i
secoli.
La camera fotografica Kirlian (1)
Due ricercatori sovietici, i coniugi Semjon e
Valentina Kirlian, hanno osservato che sulla superficie esterna di
oggetti fotografati in un campo di alta frequenza apparivano particolari
effetti di luce colorata. Una foglia o un dito umano, appaiono in
queste fotografie circondati da una fitta corona di raggi, una specie di
aura ed all’interno di questo fascio luminoso, brilla un fuoco di
protuberanze colorate.
Con duro e lungo lavoro, la coppia è riuscita a
creare un’apparecchiatura fotografica assai sensibile, che utilizza una
frequenza da 70 Khz a più Mhz. Queste fotografie ad alta frequenza
probabilmente ci forniranno la chiave per poter spiegare i meridiani
dell’agopuntura, ed i relativi punti terapeutici, come parti di una rete
energetica ancora sconosciuta alla nostra medicina.
Da circa vent’anni la fotografia Kirlian è stata
riconosciuta dalla scienza ufficiale nell’Unione Sovietica; si ritiene
che sia innocua anche da un punto di vista ideologico, infatti i suoi
risultati possono essere considerati come una conferma
all’interpretazione materialistica del mondo.
Riferimenti Bibliografici
- P. Andreas e C. Kilian, Che cos’è la parapsicologia, pp. 78-80,
Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975. - P. Andreas e C. Kilian, Che cos’è la parapsicologia, pp. 79-81,
Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975. - A.E. Powell, Il doppio eterico,
Edizioni Macro Post.
fonte: http://naturale.blog.tiscali.it/2008/03/05/elementi_di_biofisica_1867271-shtml/#more-5
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