Da subito la versione ufficiale dei fatti cominciava a fare acqua da
tutte le parti. Alcuni testimoni ripetevano di aver
visto due killer, non uno solo, ed in abiti talari; altri riportavano
dell’uso di armi a canna lunga mentre il fucile del
presunto killer fu rinvenuto all’interno della sua automobile.
All’uscita della scuola, molta confusione e tante autoambulanze ferme ma
nessuna partiva a sirene spiegate, com’è mai? Adam
Lanza era stato dichiarato deceduto due giorni prima da un sito di necrologi mentre alcune pagine facebook riportavano lamentazioni funebri addirittura il giorno prima della strage. A
queste palesi incongruenze se ne sono sommate via via altre ancora più stupefacenti, quali l’evidente utilizzo di attori specificatamente addestrati
nel ricoprire ruoli
realistici in fatti cruenti simulati (crisis actors) oppure
l’incredibile utilizzo di riprese di repertorio girate in un’altra
scuola e trasmesse come se fossero in diretta.
Ripercorrere le fasi di questo evento artificiale è di
grande importanza per noi oggi in quanto ci autorizza ed esorta a dubitare su tutto ciò che il regime ci propone come vero.
Questa presunta strage è stata poi adoperata dai media (asserviti ai poteri disumani) per pompare la
solita melensa girandola di lacrime di coccodrillo dei vari politici, Obama in primis, che si recavano sul posto a portare la loro immonda solidarietà. Date le evidenze sulla
artificialità di tale oscura vicenda ci dovremmo chiedere che fine abbiano fatto parte delle vittime in quanto un’altra parte sembra non sia nemmeno esistita. Dietro tutto
aleggia l’orribile sospetto che questa scuola e forse la vicenda stessa, nascondano in realtà alcuni aspetti dei famigerati programmi di manipolazione e controllo
mentale sui minori, in atto almeno a partire dalla seconda guerra mondiale.
Una regia occulta ed un po’ ‘facilona’ (forse appositamente) avrebbe quindi gestito il tutto per
donare alle masse l’ennesimo evento artificioso ed
organizzato al fine di indurre precise risposte nell’opinione pubblica
e, probabilmente, per indirizzare energie sottili e negative
laddove si riteneva necessario. Oltre ciò, la funzione di questa
strage indotta potrebbe essere stata quella di veicolare politicamente
la necessità di un controllo delle armi automatiche in mano
ai civili, in vista di una legge marziale generalizzata sempre più
mostruosamente probabile.
Un autore investigativo, Mark Howitt, elabora oggi
un ottimo documentario completo che ripercorre le
fasi di questa strage annunciata, domandandosi i perché scomodi che i
media asserviti non si sono ovviamente posti. Una visione
lucida e razionale che mette in risalto le anomalie evidenti di quell’evento oscuro, dalle proporzioni aberranti. Alla fine dell’opera ci si dovrebbe chiedere solo chi possa
organizzare un evento di tale raccapricciante entità. Buona visione.
http://freeskies.over-blog.com/article-sandy-hook-un-anno-dopo-documentario-121730038.html
Nessun commento:
Posta un commento