Si pensa di norma che lo stato di
coscienza definito come Presenza, Qui-e-Ora, Risveglio... sia uno “stato di
coscienza alterato”, ossia uno stato straordinario che si eleva al di sopra
della condizione cosiddetta “normale”. Invece, al contrario, lo stato di piena
Presenza è lo stato di consapevolezza normale per un essere umano che ha
seguito una corretta evoluzione, appena sufficiente per vivere una vita sana e
serena.
La Presenza non si trova in un altro mondo, un universo parallelo al
quale tu dovrai un giorno accedere per ottenere la felicità, ma è invece
presente adesso, in questo istante... ed è l’unico stato non illusorio, l’unico
stato che possiede una reale natura essenziale. In pratica... non solo la Presenza è possibile e si
trova a meno d’un passo da te, ma dirò di più: c’è solo Presenza. Quando entri nella Presenza realizzi che tutto è
fatto di Presenza.
La consapevolezza del momento
presente è accessibile ovunque tu sia. Non hai bisogno di viaggiare in nessun
luogo né intraprendere attività specifiche per innescarla. Visitare Teotihuacan in
sudamerica, sdraiarsi nel sarcofago vuoto della piramide di Giza, vivere ai
piedi del monte Arunachala in India per respirare l’energia di Ramana Maharshi...
niente di tutto questo ti avvicinerà di più a ciò che sei in questo momento:
Presenza.
La quale – per sua stessa definizione
– è ottenibile solo all’istante.
Ma nella misura in cui ti distrai da ciò che davvero sei,
allora la perdi e sei costretto a cercarla. Il rumore della società che ti
circonda ti trae continuamente fuori da te stesso. È una lotta senza sosta: tu
cerchi di esserci, di “venire alla vita”, mentre l’esterno ti trascina via da
te stesso catturando a ogni istante la tua attenzione. Per cui ogni istante che
potrebbe essere quello giusto per entrare nella Presenza, viene invece occupato
da una nuova distrazione. E le distrazioni, anche grazie all’imperversare della
tecnologia, diventano sempre più invasive.
Quanti minuti trascorrete in tranquillità senza dover
controllare se è arrivato un sms, oppure un messaggio su whatsapp, o uno su
facebook o una mail? La vostra giornata non è diventata una costellazione di
continue notifiche di messaggi? Qualcuno – il mondo esterno – richiama incessantemente
la vostra attenzione e la strappa via dalla Presenza.
E voi che non sapete dire di no, venite presi nella rete!
Il vostro risveglio non è ancora così importante come la
risposta da scrivere a quell’amico su whatsapp... che sennò chissà cosa pensa.
Ice organ inside Jukkasjärvi Ice Hotel, Sweden |
Ecco quindi che uno stato di coscienza che già conoscete
– che già siete – che si trova qui-e-proprio-adesso, diviene invece
lontanissimo, irraggiungibile, un miraggio che si allontana sempre di più da
voi. Se non è un amico è un parente, un ex amante, un collega, un compagno di
sport o di danza… Tutti vogliono un po’ d’attenzione, ognuno col suo messaggio,
la sua telefonata, la sua mail. Chi vi propone un video “che dovete
assolutamente vedere”, un brano “che dovete assolutamente ascoltare”, un libro
“che dovete assolutamente leggere”, chi vi chiede come state, se ci sono
novità, se avete tempo per un caffè o per una pizza (“non dirai di no proprio a
me!”). E in questo modo le giornate “senza Presenza” passano una dopo l’altra a
velocità straordinaria.
E il giorno in cui decidete di dedicarvi con tutte le
vostre forze al vostro risveglio è sempre quello successivo.
In questo modo siete costretti a “vivere nel tempo”.
Siete i soldati dispersi dell’esercito sconfitto dal dio
Cronos.
Quando sarete costantemente nella Presenza potrete fare
tutto e il contrario di tutto, ma la maggior parte di voi che leggete ha un
gran bisogno di concentrazione, di stabilire delle priorità: cosa siete venuti
a fare su questo pianeta? A rispondere a whatsapp o a svegliarvi?
Quello che realmente siete non è mentale, bensì Presenza
eterna.
Non è possibile pensare
a un modo per accedere alla Presenza. Non potete ragionare fuori dagli schemi,
quando lo schema è il pensiero stesso con cui vi state sforzando di ragionare!
La Presenza non vi
chiede di stare a testa in giù, nella posizione del loto, o di mangiare solo
alghe giapponesi e seitan.
Questa pratica che non è una pratica vi chiede solo di
RICORDARVI DI AGGIUNGERE LA VOSTRA
CONSAPEVOLEZZA A TUTTO CiÒ CHE GIÀ FATE E DOVE GIÀ LO FATE.
Il vero Movimento è sempre verticale, verso l’interno,
verso la Presenza
eterna e istantanea. Andare in vacanza in Tibet sarà perfettamente inutile. Il
movimento esterno è sempre fasullo: in viaggio vi agitate, vi stressate o vi
rilassate bevendo cocktail al sole, ma non arrivate mai da nessuna parte,
perché l’unico posto che varrebbe la pena raggiungere è dove siete adesso, per
cui ogni frenetico tentativo di raggiungerlo è una scusa per allontanarsene. Vi
immaginate Gesù, Buddha, Osho, Eckhart Tolle, E. J. Gold ... che vanno in
vacanza?
Perché loro no e voi sì?
Lo scopo non è sentirsi meglio, bensì entrare in
profondità nel sentire, qualunque esso sia. Stare nel presente è il più grande
strumento di trasformazione messo a nostra disposizione. I miracoli poi
accadono e se è necessario un supporto terapeutico esterno troverete anche
quello, ma tutto può aver origine solo dalla vostra ritrovata Presenza.
Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)
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