Persa
tra i reportage occidentali manipolati per la nuova guerra fredda, vi è
la copertura del recente annuncio della Russia su ambiziosi piani
spaziali, indicando una strategia chiara e volta ancora a divenire la
prima potenza mondiale in questo campo. Una certa componente della
strategia della Russia è motivata dalla necessità di contrastare la
militarizzazione dello spazio degli Stati Uniti e, considerando ciò, ci
si aspetta che riceva accese e fuorvianti critiche nel prossimo futuro.
Comunque, l’altro interesse della Russia è puramente altruistico, con
Mosca che cerca di perpetrare l’eredità dei successi spaziali e di
favorire il progresso dell’umanità.
Dalla Terra…
La nuova strategia spaziale russa ha avuto inizio con la costruzione di Vostochnij Bajkonur, avviata nel 2011. Questo ambizioso progetto è volto a creare un avanzato sito spaziale al confine cinese, nell’Oblast dell’Amur. Tale posizione è strategica in quanto probabilmente prevede che anche il maggiore alleato della Russia, la Cina, possa trovarvi un utilizzo. Inoltre, il posizionamento della grande infrastruttura strategica di Vostochnij vicino al confine con la Cina, dimostra l’alto livello di sicurezza e fiducia della Russia verso la Cina, fornendo ulteriori prove degli stretti legami alla base del partenariato strategico russo-cinese, così come la previsione a lungo termine di Mosca secondo cui tali rapporti continueranno in futuro.
La nuova strategia spaziale russa ha avuto inizio con la costruzione di Vostochnij Bajkonur, avviata nel 2011. Questo ambizioso progetto è volto a creare un avanzato sito spaziale al confine cinese, nell’Oblast dell’Amur. Tale posizione è strategica in quanto probabilmente prevede che anche il maggiore alleato della Russia, la Cina, possa trovarvi un utilizzo. Inoltre, il posizionamento della grande infrastruttura strategica di Vostochnij vicino al confine con la Cina, dimostra l’alto livello di sicurezza e fiducia della Russia verso la Cina, fornendo ulteriori prove degli stretti legami alla base del partenariato strategico russo-cinese, così come la previsione a lungo termine di Mosca secondo cui tali rapporti continueranno in futuro.
Oltre alla
costruzione di Vostochnij, la Russia vuole anche creare la prima
industria mondiale dei motori a razzo, consolidando le risorse
produttive del Paese in questo settore ed accelerandone la
collaborazione. Tale mossa va vista nell’ambito di una grande strategia
superiore agli interessi nazionali della Russia, poiché se il piano avrà
successo, Mosca potrà vendere queste unità ad altre potenze spaziali,
stabilite o emergenti. Già partecipe in questo settore (in particolare
con gli Stati Uniti ), ma assieme a un più efficiente processo di
produzione e un aumentato interesse da molti Stati nell’esplorazione
dello spazio e/o lanci di satelliti, la Russia potrà divenire
decisamente la nazione guida globale in questa tecnologia, come nel caso
dell’industria dell’energia nucleare.
Al cielo
Una delle decisioni spaziali più significative della Russia è creare una propria stazione spaziale entro il 2023, annunciata dal Presidente Putin nell’ultima sessione con il pubblico. Tale entità sarà la versione della Federazione russa della Mir sovietica, la prima stazione spaziale al mondo interamente sotto la sovranità di Mosca. Il significato di questa decisione non va separato dal contesto politico e strategico. La Guerra Fredda figura in primo piano nella decisione, ma probabilmente qualche preparazione era stata avviata in Russia anche prima dell’esplodere ‘ufficiale’ delle tensioni durante euromajdan. Eppure, da ancor prima, Washington è impegnata nella militarizzazione dello spazio attraverso il programma segreto dell’X37.
Una delle decisioni spaziali più significative della Russia è creare una propria stazione spaziale entro il 2023, annunciata dal Presidente Putin nell’ultima sessione con il pubblico. Tale entità sarà la versione della Federazione russa della Mir sovietica, la prima stazione spaziale al mondo interamente sotto la sovranità di Mosca. Il significato di questa decisione non va separato dal contesto politico e strategico. La Guerra Fredda figura in primo piano nella decisione, ma probabilmente qualche preparazione era stata avviata in Russia anche prima dell’esplodere ‘ufficiale’ delle tensioni durante euromajdan. Eppure, da ancor prima, Washington è impegnata nella militarizzazione dello spazio attraverso il programma segreto dell’X37.
Tale progetto fu inizialmente
avviato dalla NASA nel 1999, prima di essere trasferito al DARPA nel
2004, dopo di che fu classificato scomparendo da ogni notiziario fino al
primo test nel 2010 (ancora avvolto dal segreto). Gli USA sono
fermamente convinti che sia la Cina, non essi, ad aver iniziato la
militarizzazione dello spazio con i test delle armi antisatellite di
Pechino nel 2007, ma va ricordato che gli Stati Unit abbatterono per
primi un satellite nel 1984, con l’ASAT ASM-135. Visto con il prisma
delle guerre spaziali e l’eventuale uso di armi antisatellite e loro
proliferazione presso gli Stati Uniti ed alleati e associati della NATO,
ragionevolmente la Russia vuole una propria stazione spaziale in orbita
per osservarne gli sviluppi e rispondere di conseguenza. In realtà, la
Russia ovviamente non è l’unica potenza multipolare minacciata
dall’antagonismo spaziale degli Stati Uniti, e di conseguenza si prepara
a proporre ai partner dei BRICS di lanciare in cooperazione una propria
stazione orbitante.
Questo passo non avrà scopo militare (anche se
potrebbe avere un certo contrappeso all’occidente), ma dimostrare che la
cooperazione multilaterale e pacifica nello spazio è certamente
possibile, e che il progresso umano nel cosmo non va ostacolato da
disaccordi politici sulla Terra. Mentre vi sono certamente diversi
limiti alla proposta (non ultima la rivalità spaziale tra India e Cina),
sarà l’idea provocatoria che potrebbe eventualmente trasformarsi in una
struttura spaziale russo-cinese congiunta invece, soprattutto se
l’India si esclude e Brasile e Sud Africa affrontano ostacoli di
bilancio. Non importa quale sia la direzione, il fatto stesso che la
Russia sollevi la questione della cooperazione multipolare nello spazio
dovrebbe eloquentemente dimostrare che lo sviluppo geopolitico degli
ultimi decenni può prospetticamente trascendere la Terra stessa.
E oltre!
Le più lontane ambizioni russe vanno oltre la Terra e il suo campo gravitazionale, verso i vicini corpi celesti della Luna e di Marte. La Russia prevede d’iniziare una missione con equipaggio in orbita attorno alla Luna nel 2025, seguito poco dopo dall’atterraggio umano reale nel 2029. Inoltre, comprendendo la multipolarità integrale e il partenariato strategico russo-cinese nella politica estera di Mosca, questi due concetti vengono riuniti in quello interstellare e, da quando è stato appena annunciato dal Viceprimo Ministro russo Dmitrij Rogozin, le due potenze eurasiatiche pensano di cooperare per una base lunare comune.
Le più lontane ambizioni russe vanno oltre la Terra e il suo campo gravitazionale, verso i vicini corpi celesti della Luna e di Marte. La Russia prevede d’iniziare una missione con equipaggio in orbita attorno alla Luna nel 2025, seguito poco dopo dall’atterraggio umano reale nel 2029. Inoltre, comprendendo la multipolarità integrale e il partenariato strategico russo-cinese nella politica estera di Mosca, questi due concetti vengono riuniti in quello interstellare e, da quando è stato appena annunciato dal Viceprimo Ministro russo Dmitrij Rogozin, le due potenze eurasiatiche pensano di cooperare per una base lunare comune.
La
Cina non è il solo socio spaziale della Russia, tuttavia, dato che è
stato appena rivelato che Roscosmos e NASA collaborano su un programma
di voli verso la Luna e Marte. Questo gesto amichevole dimostra che la
Russia non evita di cooperare con chiunque nell’interesse dell’umanità,
nonostante le attuali tensioni da Guerra Fredda, e ciò dovrebbe anche
essere visto quale ammissione degli Stati Uniti della necessità di
rapporti pragmatici con la Russia. Quest’ultimo è particolarmente
specifico qui, tuttavia, poiché gli Stati Uniti finora non l’hanno
dimostrato sulla Terra.
Può darsi che l’intenzione degli USA di
cooperare con la Russia su Luna e Marte sia legato all’implicita
consapevolezza di non poter condurre unilateralmente tali missioni, o
che devono ancora acquisire quel concreto peso militare per poi
precludere tale cooperazione, usando qualsiasi mezzo necessario per
divenirlo unilateralmente. Solo il tempo può dire cosa gli Stati Uniti
abbiano in mente lavorando con la Russia nello spazio, ma finora è
chiaro che l’intento della Russia è dare un esempio positivo alle future
prospettive spaziali dell’umanità, e che la praticità trionfa sulla
politica quando ciò è imperativo.
Andrew Korybko (USA) Oriental Review 30 aprile 2015
Andrew Korybko è analista politico e giornalista di Sputnikm attualmente vive e studia a Mosca, in esclusiva per Oriental Review.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/05/02/come-la-russia-raggiungera-le-stelle/
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