La Nuova Zelanda ha appena compiuto un enorme passo avanti per il benessere degli animali riconoscendoli legalmente come esseri "senzienti".
"Dire che gli animali sono "senzienti" vuol dire affermare esplicitamente che possono vivere emozioni sia positive che negative, compresi il dolore e l'angoscia", ha dichiarato la dott.ssa Virginia Williams, presidente del Comitato Nazionale Animal Ethics Advisory. "Questo importantissimo riconoscimento segna un altro passo nel cammino del benessere degli animali".
Il disegno di legge, spiega Animal Equality, vieta anche l'utilizzo degli animali per la sperimentazione di prodotti cosmetici
e prevede anche un sistema di classificazione delle pene più o meno
severe, dando agli ispettori che controllano il benessere animale la
possibilità di presentare rapporti di conformità o meno con la legge.
Il disegno di legge è uno strumento che fornisce maggiore chiarezza, trasparenza e migliore applicabilità delle leggi sul benessere degli animali. Ed è solo uno degli ultimi atti in favore degli animali per il Paese, che nel 2012 si era unita con l'Australia contro la caccia alle balene."Che gli animali abbiano emozioni simili alle nostre lo vediamo tutti i giorni. Vivono l'ansia da separazione e mostrano sofferenza. E questo è un sentimento quasi umano. La stessa cosa accade quando vediamo animali trascurati e che hanno problemi di benessere. Soffrono molto per questo. Lo si può vedere nei loro occhi. E' molto triste, davvero", ha aggiunto la direttrice del Nelson SPCA - l'ente protezione animali neozelandese.
"La percezione del benessere degli animali sta cambiando rapidamente e le pratiche che un tempo erano all'ordine del giorno per gli animali domestici e di allevamento non sono più accettabili o tollerate. Il disegno di legge porta la legislazione in linea con il mutato atteggiamento della nostra nazione sullo stato degli animali nella società", conclude il Presidente dell'Associazione Veterinari della Nuova Zelanda, il dottor Steve Merchant.Quando anche l'Italia seguirà questo straordinario esempio?
Roberta Ragni
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