Perché, in SPS, viene utilizzato il termine “AntiSistema”?
Perché, dalla prospettiva di SPS, è semplice accorgersi che “il reale manifesto” è come ribaltato, rispetto a quel tipo di realtà “sostenibile, in termini di equilibrio morale”.
Infatti, “qua, così, i… valori, si sono trasformati in avere, lasciando lo spessore dell’essenza al di là della soglia della manifestazione/attenzione”,
Ergo, come puoi ancora aderire alla indicazione, relativamente al Mondo emerso, di Sistema? Lo puoi fare solo se… non ne comprendi la sostanza, ma – solo – ti limiti ad aderirvi per abitudine ed assenza di alternativa.
SPS, utilizza la propria lente frattale espansa, che inverte l'esistente in quanto “manifestazione reale”, ottenendo – appunto – l’esatta “misura (peso, valenza, significato)” di ciò che scambi per l’unico tipo di possibilità applicabile alla solida realtà di ogni giorno.
“Qua, così”… è tutto al contrario, dal punto di vista della “moralità”, dove per morale s’intende “giustizia, onestà... in ogni tipo di rapporto tra esseri manifesti”.
A livello frattale espanso, tutto ciò è regola, per cui… il grado di ingiustizia, viene rappresentato (emerge) ovunque.
Ma, bada bene, non sei mai in presenza di una mancanza di equilibrio, perché – questo – esiste sempre “lato, prospettiva dominante”.
Ossia, l’AntiSistema è un perfetto modello d’insieme “reale manifesto”, in stato di equilibrio dominante…
Antirosolia: oltre la barriera placentare.
Il rischio di contrarre la rosolia per una donna incinta è minimo dato che nel 90/96% dei casi le donne adulte sono immunizzate naturalmente.
Al contrario il vaccino contro questa malattia riesce a spezzare l’immunità naturale e ad attraversare la barriera placentare con conseguenze drammatiche per il feto…Una dimostrazione scientifica dimostra quanto sopra…
Pag 151 di “Vaccinazioni perché? L’indebolimento della salute e dell’eredità genetica umana” – Valerio Pignatta
Documentarsi, la base di tutto…
Un’analisi dello sponsor dell’operazione potrebbe mettere in evidenza i soli lati positivi, tralasciando o sfumando quelli negativi…
100 risposte fondamentali per investire bene in Borsa – Milano Finanza
Cosa c’è, or dunque, alla “base di tutto”? Lo "sponsor dell’operazione".
Di che cosa disponi, tu, direttamente, per documentarti?
Di “tutto” quello che ti “passa il convento”.
Cioè? Di “status quo”. Ma, dallo status quo, che cosa può provenire se non, ancora e sempre, status quo.
Che cosa o chi, mantiene sempre attuale lo status quo?
Non è difficile capirlo, una volta – però – che te ne sei accorto/a.
Prima dello status quo deve esserci stato, necessariamente, un evento – ora, già concluso – che ha dato il via allo status quo.
Ossia, c'è stato un “inizio”.
Ora, a prescindere se 1) c’è stato un conflitto tra almeno due parti, 2) c’è stata una “creazione artificiale” dello status quo, 3) sei stato/a deportato/a “qua, così”… è opportuno e centrale, renderti conto che, in ogni caso, “ora” sei in uno status quo (dentro a...):
- in un modello di reale
che
- per essere “così”
- deve, per forza inerziale,
- avere avuto (ed avere) una ragione fondamentale
ossia
- dominante (visto che il reale manifesto non è etico, morale, giusto, onesto, in equilibrio sostenibile lato tuo, etc.).
Prima, dentro, sotto, dietro, sopra, etc. allo status quo, c’è il Dominio
(la sua motivazione sensata, fondata, logica, che va a spiegare anche
la motivazione della “forma reale manifesta”, all’interno della regola
super partes “il caso non esiste, se non lo permetti”).
Il mondo “avanzato (quello che... rimane)”, moderno, civile, intelligente... da quando ha iniziato a diventare sempre più preda dell’interesse di parte, ha iniziato – anche – a sfruttare tutto, di conseguenza.
E, dato che un simile mondo, è sempre stato così (visto che il passato remoto è vivo solo nei libri di storia deviata e che, dunque, non fa parte della tua esperienza diretta), allora il passato non esiste nella forma che ti raccontano e che serve per auto corroderti dall’interno, attraverso un vago senso di “nostalgia, per i bei tempi ormai andati per sempre”.
Il passato non esiste, nella forma che ti viene raccontata. Esiste, però, in quella che riesci 1) ad intuire in maniera frattale espansa e 2) in quella "esatta", che è già successa.
Per questo, ti dicono - anche i saggi orientali - che esiste solo il presente.
Che il presente è l’unico attimo, che conta. Così, fissi il presente ancora maggiormente “qua, così”, facendo sì che… lo status quo, si mantenga ovunque sopra, dentro, tutto attorno, in… te.
L'istruzione Gosub, indica e permette un "salto (manifestazione)". Quella "Return", riporta indietro... |
Perché, così, diventi/sei la fonte della perturbazione “status quo”; una fonte indiretta (che riceve il segnale portante AntiSistemico) ed, allo stesso tempo, diretta
(perché lo trasmetti nell’ambiente reale manifesto, contribuendo a
rimanere agganciato a ciò che, dunque, sembra sempre l’unica forma
possibile – perché immaginata – di equilibrio sostenibile. Una sostenibilità dal punto prospettico dominante e da quello della tua sopravvivenza o… decadenza/annichilimento/auto corrosione).
Quando nasci sei “perfetto/a” (a meno che, la catena atemporale, madre/genitori/parentela/ambiente - figlio/a, non ti trasmette qualche forma di “imperfezione” acquisita vivendo “qua, così”).
Quindi, lasciando una simile forma di naturale perfezione, nascendo in qualcosa che è artificiale e, dunque, programmato in una simile maniera, il decadimento nella malattia è giogo-forza.
Poi, avendo dei valori completamente ribaltati (rispetto alla condizione di perfezione nativa), tutto si inverte anche nella conduzione esistenzial/genetica dell’infante, dell’adolescente, dell’individuo “maturo”.
Pensa:
- alla pelle che si auto rigenera
e, ad esempio
- alla malattia “senza cura”.
Come puoi giungere a concepire e ad accettare, un simile stato di verità sempre dipendente da…?
Come puoi farlo/esserlo, se… la tua condizione iniziale è semplicemente perfetta?
La malattia si “eredita”, al limite. E non si sviluppa da sé.
Un po’ come il concetto di debito pubblico. No?
Mentre la pelle continua a mantenere la propria caratteristica di auto guarire, “tu” invecchi dentro,
perché aperto/a a livello di permesso mentale, aderendo a quel
programma di obsolescenza prevista (dal Dominio), che ti rende del tutto
identico/a ad ogni “prodotto da discount”, che vedi prezzato, pesato ed esposto alla mercé del cliente, desideroso, più o meno, di comprarlo… con grande interesse della parte commerciale di una simile “impresa”.
La pelle si continua a curare, da sé, anche perché tu sei - mediamente - un prodotto a lunga scadenza e non puoi correre il rischio di “andare a male, prima del tempo”. Mentre, la malattia è una forma di interesse di mezzo, che nulla toglie ad un certo “aspetto qualitativo/quantitativo sostanziale”, relativo al “prodotto umano finale”.
Natura delle onde, artificiale. |
Per auto comprenderti, bene, a fondo… come/cosa diventi “qua, così”, è sufficiente che ti guardi attorno. Che cosa vedi? Che cosa osservi?
Perché, ad esempio, in Kung-Fu Panda… la popolazione è costituita da conigli, pollame e maiali (per la gran parte)? Suvvia.
Sei troppo intelligente, se vuoi,
per non capire la portata di un certo modo di lanciare messaggi, al di
là della loro portata più superficiale. È la memoria frattale espansa. Un altro programma nativo, con il compito di non farti mai mancare le informazioni.
Un po’, ciò che rappresenta l’autority per la tutela della privacy, oppure… la legge ed ogni sua rappresentanza infrastrutturale. I “tuoi” diritti, etc.
Che cosa intende, SPS, portarti all’evidenza?
Che, a dispetto di qualsiasi “cosa” sia successa prima o dopo il “qua, così” (un altro modo di sezionare il tempo, come il più famoso “prima/dopo Cristo”), ciò che emerge, ora, in chiave frattale espansa… è che:
sei comunque dentro a qualcosa di artificiale (che, ad esempio, ogni religione ti porta sempre all’evidenza, quando si parla di “creazione”. Cosa che, anche la scienza, giunge molto spesso ad esprimere).
Ogni forma di creazione è, dunque, artificiale.
Anche quando la genetica riesce a rendere fertile una donna di cinquanta o più anni. Anche quando un bimbo/una bimba nasce “naturalmente”, da dove giunge/arriva? Da... Dio?
Chi/che cosa è, quel bimbo/quella bimba?
Pensa agli africani, che venivano rapiti dalle “loro” terre, per essere imbarcati a forza sulle navi e trasportati al di là dell'oceano, in una terra lontanissima ed “aliena” rispetto alla loro condizione originale.
Esseri viventi che finivano in catene, in schiavitù, per sempre…
Quale tipo di frattale espanso, riesci ad osservare in tutto ciò?
Da dove, di conseguenza, giungi tu?
Da quale stato? Da quale destino? Da quale prospettiva, arrivi nel “qua, così”?
Non lo ricordi più. Perché nulla è lasciato al caso.
Infatti:
- il caso non esiste
perché/se
- nulla, è lasciato al caso (un loop, con la sua ragione fondamentale che, dunque, puoi ripercorrere a ritroso, fuori uscendone).
E “se nulla è lasciato al caso”, significa che “il caso” è una condizione precedente al “qua, così”.
È come la pelle, che continua ad auto rigenerarsi da sé.
Il “caso” è:
una condizione precedente a “questa, qua, così”. Qualcosa che, se il Dominio non continua a mantenere “al di là, di sé”, allora, ritorna ancora nel presente del reale manifesto "qua, non così"..
Ciò che scambi per caso è, nella sua realtà, la tua realtà precedente a questa. Il “luogo” da cui provieni. Quindi? Tu sei un “alieno/a”? No.
Tu sei alienato/a, “qua, così”.
Evita di cadere sempre nei luoghi comuni, della deviazione e della devianza.
Percepisciti più a fondo, sostanzialmente.
Che cosa hai, di centrale, che non appartiene a nulla ed a nessuno “qua, così”? Che cosa senti di te, in te, lato tuo?
Al di là di ogni forma di Ego, che cosa rimane?
Quello che sei, già, ora e da sempre.
Chi o che cosa sei? Sei un potenziale, che determina "da sé" il tipo di reale possibile, scelto tra ogni alternativa "possibile perchè immaginabile (potenziale)".
Ma, allo stesso tempo, “qua, così”, sei – anche – ciò che sei divenuto, decadendo e dimenticando tutto ciò.
In te e fuori di te, nonostante tutto, vivono i segni di ciò che sei, in termini di “potenziale”. L'essere è, dunque, una versione di te e non "la versione madre/padre di te".
Accorgiti della memoria frattale espansa. Non importa se questa è un altro programma (App).
Approfittane, perché è qua per te.
È una questione di “continuazione dello spettacolo”, nonché di… “regole”. Che cosa hai “firmato”, che ora non ricordi? In ciò che hai scelto di pattuire, c’era sicuramente anche questa “forma di assicurazione”.
La tua certezza dell’uscita dal labirintico status quo. Esattamente.
Perché nel “qua, così” non ci arrivi, non ci nasci, ma… ti manifesti (appari) o ci cadi dentro.
Ora, pensare che tutti decadano “qua, così” è molto arduo, perché ciò prevedrebbe una sostanziale cecità di base e di specie, anche se è già successo nel corso della storia deviata.
Ad esempio, quando la manodopera italiana, veniva attratta nella Germania nazista, favorita dalla propaganda di parte e dalla “fame” (sulla scorta del "Flauto magico").
In ogni caso, “qua, così”… ti manifesti, ossia, “appari”.
La spiegazione genetica è “un’apparente e convincente motivo”, per non farti più rendere conto del dove/come/perché… ad un certo punto “sei qua, così”.
Sostanzialmente “appari”. Cioè, vieni catapultato nel labirinto, che non ha - così - né ingresso né uscita, convenzionali. Per cui, non puoi nemmeno aspirare a ritrovarli, perché nella mente vige la limitazione deviata, che è una sorta di memoria ombra:
- un ricordo confuso
ma
- sensato
- che limita per deviazione auto indotta.
La mente “si rende conto, anche senza una ragione esatta, che… ‘non può…’, perché, lo ‘sente’”.
La conseguenza è l’inizio di una ricerca, che dura per tutta la vita e che continua a ricercare, in luogo di… ritrovare.
La deviazione è sempre a monte, in leva e causale dominante.
Tutto discende dal Dominio, “qua, così”.
Per cui, il tuo principio ne è escluso, perché non sei parte originale di tutto ciò ma, “solo”, parte acquisita per strategia, interesse e parte dominante (artificiale). Al limite, sei un ibrido (essenza, natura ed artifizio).
Osserva
Minecraft, conferiscigli una vastità di scelta e di definizione alla
Gta, aggiungi una capacità di coscienza propria, al personaggio che
animi, ed otterrai qualcosa d’insieme molto simile a tutto ciò che ti riguarda nel “qua, così”.
Che cosa è che s’incarna nella "camera gestazionale" della donna?
Un principio, che viene “catturato” dalla spiegazione scientifica, desiderosa di “capire” e, così, di dare luogo ad una forma di interpretazione della verità unica fondamentale (quello che accade, al di là di tutto).
Lo puoi capire, osservando qualsiasi tipo di storia umana, in ogni ambito e settore. Ciò che era ufficialmente in vigore, ad esempio, cinquecento anni fa… è del tutto diverso, ora. Ma non è mai cambiata la ragione fondamentale che ti auto intrattiene in questa forma di reale manifesto:
la ragione dominante.
Perché, se è vero che oggi concepisci le cose in maniera diversa, è solo perché il progresso è relativo a ciò che ti viene passato dagli “esperti” e mai da te direttamente.
E, gli esperti, si formano alla corte AntiSistemica del Dominio, che ispira tutto di conseguenza…
Quindi, che cosa si evolve, se non sei tu a decidere nulla, di sostanziale?
Di sicuro, “non te” che, dunque, sei rimasto/a esattamente quello che eri e che sei:
- un potenziale dimenticato
- una forma di reale indiretta
- una parte dominata.
La “schiavitù”, di fatto, non è mai sparita – sottilmente
– visto che “ad andare avanti è sempre e solo lo status quo (che è,
nella sostanza, un gran polverone che si mantiene sempre intatto, ad
avvolgere una certa situazione alla "moda").
Con la preghiera, ad esempio, ti dicono che la Massa alimentava gli Dei. Senza questo tipo di adorazione, la divinità si indeboliva.
Ora, la tua preghiera non è solo quella più classica, che elevi o non elevi, bensì, la tua preghiera è:
l’aderenza, per abitudine, al/nel “qua, così”.
Per tacito consenso, alimenti tutto.
Ancora, ad esempio. Leggi cosa scrivevano relativamente alla celebrazione della “liberazione”, di settant’anni prima (1945-2015):
Luigi Panigazzi, nome di battaglia Gigino, nato il 5 febbraio del 1925, a Val di Nizza, impegnato in prima persona nella Resistenza e nella lotta partigiana nell’Oltrepò Pavese, medico e importante protagonista della vita politica come amministratore e senatore.
Abbiamo chiesto a Gigino cosa pensa dell’attuale situazione politica, dei valori della Resistenza e soprattutto del futuro dei giovani. Così ci ha risposto…Spi Insieme – Cgil Lombardia – Numero 2, aprile 2015
Prima di andare avanti, con la citazione, pensa a quest’uomo, che ha vissuto direttamente quel periodo e quei fatti.
Un’epoca cavalcata a fondo, entrando anche in politica a pieno diritto,
incarnando un pedigree di tutto rispetto dal punto prospettico della
“difesa dei valori, del Paese, della giustizia, etc.”. Ok?
Sei alle prese con un individuo divenuto “non comune”, perché diretto testimone di quello che avvenne…
Bene. Allora osserva sostanzialmente cosa afferma, "tra le righe". SPS si limita ad un breve ma significativa citazione.
La Costituzione repubblicana (nata dalla Resistenza che i nostri padri costituenti, tutti uomini di provata fede Resistenziale, hanno elaborato e perfezionato per la salvaguardia della libertà repubblicana che è stata spesso disattesa e talvolta anche non applicata per la fragilità e la transitorietà dei governi che si sono succeduti perché espressione di maggioranze politiche non omogenee per le loro radici storiche). …
Spi Insieme – Cgil Lombardia – Numero 2, aprile 2015
Le due parentesi le ha inserite SPS. Perché?
Perché, se segui il discorso… tutto ciò che arriva dopo il cappello iniziale “La Costituzione repubblicana” è un “di cui”, quindi… la frase è mozzata sin da subito.
Strozzata proprio da ciò che in Panigazzi premeva più di ogni altro aspetto. Mettere in evidenza che:
- nata dalla Resistenza che i nostri padri costituenti, tutti uomini di provata fede Resistenziale, hanno elaborato e perfezionato per la salvaguardia della libertà repubblicana
- che è stata spesso disattesa
- e talvolta anche non applicata
- per la fragilità
- e la transitorietà dei governi
- che si sono succeduti
- perché espressione di maggioranze politiche
- non omogenee
- per le loro radici storiche…
Che cosa, dunque, “è stata spesso disattesa e talvolta anche non applicata”?
La salvaguardia della libertà (la tua sovranità, prima di tutto).
E a fartelo sapere è un uomo che ha vissuto direttamente quel periodo. Una persona avvolta in ciò che è successo dopo, essendo divenuto anche senatore.
Un individuo disinnescato “qua, così” ma, ancora lucido nel testimoniare che “qualcosa di storto è accaduto”.
“La difesa dei valori sta ai giovani…” come, i giovani stanno alla difesa dei valori?
No. Di più:
come i giovani stanno nel “qua, così”, ovverosia, nel disinnesco più puro e totale.Quale difesa, dunque? E, poi, se si tratta di difendere. Da chi/cosa devi guardarti?
Dove si trova il “nemico”, in tempo di “pace”… dopo essere stati “liberati”?
Il “nemico” ha assunto una forma diversa, seppure sempre dominante.
Depressione = "crisi economica indotta, al fine di…" riempire/attirare qualcosa d’altro, che è causa in leva, non locale, della depressione stessa...
Scorrimento… dentro a…
Sede.
Incavo.
Le citazioni finali sono utili per calibrarti meglio, centralmente lato tuo.
Le idee tendono ad essere reattive: vanno e vengono… e si hanno quelle piccole “correnti parassite” guidate dell’ego, che rallentano l’avanzamento complessivo. C’è chi si concentra sulle minuzie, solo per avere un articolo pubblicato…
Quando Castle iniziò con la Castrole Computing, nel suo garage, aveva una visione, senza debiti verso nozioni antecedenti, di cose un sistema informatico potesse compiere…
Ero sicuro che l’avresti fatto. Scacco matto. Vedi, ho sacrificato la mia regina: sapevo che non avresti potuto resistere. È una grossa opportunità, ma qui può anche essere un diversivo:
a chi serve una regina, quando si può vincere senza di essa?
Concentrati sempre sul tuo obiettivo principale: se non ti concentri su ciò che conta, perdi di vista il quadro generale. E questo ti fa perdere il gioco…La gente fa cose per varie ragioni… è programmazione ma, fatta in modo diverso…
- Non solo quella tecnologia non esiste ma non esisterà mai, non serve.
- Quindi non ha bisogno di consumare energia.
- No.
- Allora perché uno stomaco?
- La robotica di “livello Van Gogh”, non cerca l’iperfunzione, ma l’imitazione accurata di una normale funzione.
Una perfetta IA dovrebbe essere del tutto indistinguibile dall’uomo, quindi deve poterne imitare almeno le cose di vitale importanza.
- Come… mangiare.
- Esattamente. Il problema diventa come digerire i componenti del cibo, mantenendosi a “somma zero”. Se ci riuscissimo non ci sarebbero “resti”…
- Né cose appiccicose…
Uncanny
Tutta la fantascienza, a cosa ti ha preparato?
All’arrivo degli alieni? No. A quello dei robot ("tu", in questa versione "qua, così". Quello che ti è successo), in ogni loro forma ed utilità.. a tua immagine e somiglianza e, più sostanzialmente, ad immagine e somiglianza dell’interesse dominante e della “tua storia deviata, che vive e regna nei secoli per memoria frattale espansa”.
Amen
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
"Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio". Emile Couè
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