Quello dell'amore è un argomento inflazionato. Si sono scritti in
proposito poemi, libri, consumati drammi in suo nome. Nonostante ciò,
ecco un mio articolo sull'amore. Esordisco con una domanda che è anche
il titolo dell'articolo di oggi: Cos'è l'amore?
Cercherò di rispondervi esprimendo il mio punto di vista, nient'altro.
Sicuramente, dove c'è l'amore non può esserci la paura e viceversa.
Amore e paura sono antitetici, destinati a non incontrarsi mai, proprio
come il giorno e la notte, infatti, quando finisce uno comincia l'altro.
Quando si ama ma si ha, al contempo, paura di perdere la persona amata,
quello è un amore mentale. L'amore mentale è come un meccanismo
automatico che prima o poi s'incepperà. Non si può amare con la testa, è
impensabile. L'amore di testa è egoico, costruito, pieno di
aspettative, fragile come un cristallo.
Il vero amore non può nascere dal calcolo o dal pensiero meccanico.
Sarebbe un amore morto ancor prima di nascere. Il vero amore nasce dal
cuore in maniera spontanea, disinteressata, senza vincoli nè
aspettative. Quando si ama DAVVERO non si possiede l'altro. L'amore,
infatti, non è proprietà.
Amare significa lasciare l'altro libero di essere, accettandolo COSI'
COM'E' senza pretendere il suo benchè minimo cambiamento. Se è vero
amore, deve cambiare IN MEGLIO le Vite delle persone che si sono
incontrate per condividerlo, arricchendoli senza mai farli dipendere da
esso.
Più si ama, meno si dev'essere legati. Amare non significa cercare il
genitore che avremmo sempre voluto al nostro fianco. Il rapporto d'amore
dev'essere vissuto alla pari, da persone adulte e CONSAPEVOLI. Lo
svezzamento non è amore, la dipendenza nemmeno. Quello è altro,
sicuramente non è amore.
Amando si cresce reciprocamente, dando senza aspettative. Non dev'essere
una gara in cui vince chi ama di più. OGNUNO FA QUEL CHE PUO' NEL
RISPETTO DEI BISOGNI DEL PARTNER. Quando non c'è uno scambio equilibrato
che riesca ad alimentare e far crescere il rapporto, ci si dovrebbe
separare senza gettarsi gratuitamente del fango addosso.
Impariamo a trarre insegnamento da ogni relazione conclusa invece di
rivestire, a seconda dei casi, il ruolo di vittima o di carnefice.
Viviamo la storia d'amore, momento per momento, in maniera consapevole,
spostandoci dalla testa al cuore.
"Al cuor non si comanda", disse qualcuno una volta, alla mente sì.
Perciò, ordinate oggi stesso alla vostra mente di zittirsi e lasciate
che sia il vostro cuore a parlare.
Vincenzo Bilotta
Nessun commento:
Posta un commento