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AP Photo/ Burhan Ozbilici
La società turca è aggrovigliata in una rete di disinformazione, minacce e divieti creata da Erdogan, e ora vuole una volta per tutte porre fine ai tentativi della popolazione di conoscere la verità su quanto sta accadendo all'interno del paese e all'estero. Lo ha scritto il Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Il
presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha intenzione di trasformare il
caso contro i giornalisti che hanno scoperto il legame tra Ankara e il
Daesh in un "processo spettacolo" che dovrebbe per sempre scoraggiare i
restanti membri della stampa dal desiderio di far luce sulle azioni del
governo.
Secondo l'idea di Erdogan, il destino di Jan Dündar e Erdem Gul, che hanno pubblicato informazioni sul fatto che la Turchia fornisce armi ai jihadisti in Siria, dovrebbe restare a un lungo nella memoria del popolo turco. In questo modo, insieme a questi due giornalisti sarà condannata la libertà di stampa in Turchia.
Secondo l'idea di Erdogan, il destino di Jan Dündar e Erdem Gul, che hanno pubblicato informazioni sul fatto che la Turchia fornisce armi ai jihadisti in Siria, dovrebbe restare a un lungo nella memoria del popolo turco. In questo modo, insieme a questi due giornalisti sarà condannata la libertà di stampa in Turchia.
"L'accusa per l'affare dei giornalisti lancia un messaggio abbastanza inequivocabile a tutto il paese: Ankara ha il diritto esclusivo e illimitato di nascondere le proprie azioni e le menzogne, e per tutti coloro che hanno il coraggio di andare contro questo ci sono misure draconiane" osserva l'autore.
È
interessante notare che, commentando l'arresto di giornalisti, Erdogan
ha fatto capire che alla fine non ha nessun significato che cosa sia
trasportato dai camion turchi in Siria se armi o aiuti umanitari. Egli
ha anche negato che i rapporti Cumhuriyet siano interamente fondati sui
fatti, ma piuttosto ha messo l'accento sul fatto che tali rapporti non
dovrebbero essere stati pubblicati perché nessuno ha il diritto di
additare il Governo per le sue manovre illegali.
Questo processo ha fissato "nuovi standard" per i media turchi. Se i giornalisti saranno condannati, la rivelazione della verità sulle azioni di Erdogan sarà finita una volta per tutte, e un paese che è aggrovigliato in una rete di bugie, di paure e inibizioni farà un passo avanti verso la dittatura, conclude l'autore dell'articolo.
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