venerdì 3 giugno 2016

Capitalisti, ancora uno sforzo


Non vorrei vi fosse sfuggita la notizia: il capo supremo della nota multinazionale McDonald, Steve Easterbrook, ha dichiarato: “La ditta avrà sempre un importante elemento umano”. Con ciò ha smentito l’ex capo supremo della  medesima McDo, Ed Rensi.  

Poiché in Usa si sta discutendo di alzare il salario minimo obbligatorio a 15 dollari l’ora, Rensi ha ritenuto bene gettarsi nella polemica con un ragionamento matematico:
Il salario minimo di 15 dollari all’ora, si traduce in 30mila dollari all’anno per un lavoratore a tempo pieno; è più economico comprare un braccio robotico a 35mila dollari piuttosto che assumere un dipendente che per 15 dollari all’ora è inefficiente nell’impacchettare le patatine”. 
 Ha aggiunto che alzare il salario minimo è “inflazionario”.

 
 Costa troppo

E’ un vero peccato che Easterbrook abbia voluto smentire Mister Rensi. Lo sappiamo tutti che ha ragione lui, come si insegna da tutte le cattedre del liberismo globale: i salari sono inflazionisti. Che cosa detta la dottrina? Perseguire la massima efficienza del Capitale, ossia ottenere la massima retribuzione del capitale investito – attraverso la  minima retribuzione del  lavoro. Il Lavoro infatti è un costo, e le imprese più efficienti son quelle che più tagliano i costi.

Lo sappiamo, ce lo dicono già: il 60 per cento dei nostri lavori sarà sostituito da robot e software.

Come ha dimostrato Mr. Rensi in poche lucide parole, conviene un investimento di capitale una tantum da 35 mila dollari, che pagare 30 mila dollari l’anno a un  incapace pieno di pretese – per chissà quanti anni. Il robot si ammortizza già nel primo anno e mezzo.

Ciascuno può cogliere però che Rensi non è stato abbastanza ardito. Vien da gridargli l’esortazione che il marchese di Sade lanciava ai suoi concittadini dopo  la Rivoluzione: “Francesi ancora uno sforzo per diventare veramente repubblicani: ora che vi siete liberati del re  e di Dio, non siete più sotto la legge: legalizzate l’omicidio, il furto, e soprattutto adulteri, stupri e sodomie…”.

Come vedete, De Sade non faceva che precorrere i tempi. Il CEO Rensi, più timoroso, ha evitato di fare l’ultimo sforzo. Ma lo intuite anche voi: il Capitalismo terminale non  raggiunge ancora la perfezione, se si limita a sostituire i friggitori di hamburger con i robot. La perfetta efficienza, sarà quando rimpiazzerà  con  automi anche i clienti-consumatori.

Pensate quali vantaggi: il consumatore umano è pieno di pretese; uno vuole il McAngus, l’altro il McWrap; l’uno esige il CRISPY McBACON®, l’altro le cipolle.. Uno il McCafé, l’altro la Coke;  uno preferisce il ketchup, ma un altro la bustina di maionese. Hai voglia a  proporre variazioni prevedibili con i Menù Happy Meal®! La standardizzazione resta imperfetta, e questo è un costo.

robocibo
Robofood  –  Rispetta l’ambiente 

Ma cosa pretende ‘sto morto di fame, per $ 4,99? Se si mette al suo posto il robot, egli ordinerà un solo tipo di hamburger, senza variazione alcuna: riduzione decisiva dei costi.

Poiché il robot-consumatore non verrà munito di senso del gusto e dell’odorato (due facoltà superflue), sarà finalmente possibile sostituire la carne trita di bassa qualità (che comunque costa) con della merda – che è da sempre un sogno della ristorazione collettiva.

Ma perché porre limiti all’efficienza? Già la merda costa, bisogna raccoglierla, seppure con dei robot.

Ancora uno sforzo, e alle torme ordinate di consumatori-robot sarà offerto un panino virtuale; niente pane, niente cipolle, niente carne – dunque niente vacche e buoi da allevare. Pensate solo la campagna pubblicitaria: Novità McDo! L’Hamburger che rispetta davvero l’ambiente! Vegano che più non si può! Ne sarà conquistato il pubblico degli animalisti e dei preoccupati del riscaldamento globale (da tempo istruiti alla tragica realtà: il bestiame emette flatulenze che sono il fattore principale dell’effetto-serra), due mercati in rapida espansione.

E l’hamburger virtuale sarà dichiarato integralmente riciclabile: vantaggio d’immagine non da poco, visto il diffondersi della coscienza ambientale fra sempre più ampi ceti di consumatori.

La pubblicità potrà chiedere l’attenzione dei bio-consumatori: “Additivi Zero!”; dare soccorso ai celiaci: “Senza glutine!”, sedurre gli obesi: “Gustate il nostro hamburger a zuccheri zero, proteine zero, calorie zero!”. I media  ne parleranno spontaneamente, e gratis. Nei talk-show televisivi, i medici-celebrità e dietisti di grido lo raccomanderanno. Si dovrà pagare un compenso a Veronesi, certo… ma sono soldi bene spesi.

Del resto, bisognerà molto presto sostituirli, questi mangiatori umani di hamburger: saranno disoccupati e senza reddito, perché i robot li avranno rimpiazzati in quasi tutti i posti di lavoro, quando l’allocazione  del capitale avrà raggiunto il suo vertice. I robot-consumatori, come pagheranno? Ma è semplice: con moneta virtuale. L’abolizione del contante, il sogno di tutti i banchieri a cominciare da quelli centrali, sarà finalmente realtà.

Ma che dico? Perché porre limite ai sogni? E’ noto che l’essere umano consuma poco, solo un Happy Meal® a pasto, al massimo due cartocci di fries. I robot, invece, potranno essere programmati a chiedere, con la loro voce simulata, seduttivamente femminile (lo fanno già i Tom Tom): “Voglio 12 McMenu! Anzi 30!”. Ovviamente saranno accontentati. Mica soffrono di dispepsia, gli automi. E mica gli si danno veri McMenu, che del resto non saprebbero “consumare” veramente, non essendo forniti di stomaco.

Una innovazione incredibile: senza alcun aumento dei costi (per esempio per l’acquisto delle materie prime), aumenteranno   vertiginosamente  e di colpo le vendite; il fatturato  salirà del 20-30 ogni trimestre, le azioni saliranno del pari, che è proprio ciò che occorre per invogliare gli  investitori di Wall Street  ad acquistarle a vagonate; i gestori di fondi –pensione e assicurativi, alla disperata ricerca di   rendimenti sicuri e costanti, saranno felici.

L’enorme aumento dei pasti virtuali consentirà alla  multinazionale di ottenere le “economie di scala” tanto desiderate dal management: il futuro Rensi, il futuro CEO, potrà annunciare ai giornali economici, e lanciare con grandi pagine pubblicitarie sui suddetti giornali, il seguente messaggio: siamo in grado di abbassare i prezzi! Non più  4,99! Oggi McDo a 3,99! Domani anche a $ 2,99!”. E senza che ne soffrano i profitti, né lo strato di ozono.

Vedete dunque che il capitalismo può  funzionare in modo perfetto: basta eliminare l’uomo. E’ lui, il flatulente pieno di pretese, il solo ostacolo al fluido andamento del Mercato, all’armonioso incontro  della Domanda con l’Offerta; lui  il granello che grippa lo scorrere della  Moneta digitale, inceppa il Credito e fa’ rischiare perdite alla Finanza; insomma è per colpa sua che la Teoria Economica – altrimenti infallibile – non riesce a funzionare bene, e per  di più, inquina e fa’ il buco dell’ozono. 

Non c’è dubbio che il Capitalismo senta già questa necessità e vada tendenzialmente a questo: eliminare l’essere umano dalla Terra, in quanto costo superfluo.

Ciò che mostra la coincidenza ultima del Capitalismo  più avanzato e creativo con il progetto di colui che fu detto, da un Autorevole Commentatore, “l’Omicida fin dall’inizio”. I tempi sono maturi.


Maurizio Blondet

fonte: http://www.maurizioblondet.it/capitalisti-ancora-uno-sforzo/

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