lunedì 13 giugno 2016

Cervello, Mente e Coscienza


In questo capitolo parleremo di cervello, mente e coscienza, cercheremo di capire se si tratta di concetti diversi o dello stesso concetto, semplicemente espresso con parole differenti, se sono riferibili solo all’uomo o anche ai minerali, ai  vegetali e agli animali, se sono localizzati in qualche parte del corpo oppure in tutto il corpo o fuori dal corpo.

Non vi nascondo, cari amici lettori, che questo capitolo è stato di gran lunga il più difficile da scrivere.  Dopo aver letto decine di libri e consultato centinaia di siti web su questi argomenti il risultato è stato abbastanza deludente e frustrante, infatti, sembra proprio di essere ancora molto lontani da risposte definitive e le teorie sono tante quanti gli scienziati e i filosofi che se ne sono occupati.

Ogni tentativo di spiegazione risulta per lo più specialistico e non si perviene mai ad una visione chiara e unitaria.

Quanto descritto di seguito rappresenta una mia visione, che può essere più o meno esatta, più o meno definitiva, più o meno condivisibile, spetta ad ognuno di voi sentirla in armonia con voi stessi oppure cercare altre spiegazioni.

Iniziamo descrivendo la struttura più densa delle tre, il cervello, per passare successivamente alla mente e infine alla coscienza.


Il cervello
Il cervello umano pesa all’incirca 1300 grammi ed è uno degli oggetti più complessi dell’universo conosciuto. E’ costituito da circa 100.000.000 di cellule nervose chiamate neuroni ognuna delle quali ha da 1000 a 10.000 sinapsi, ovvero punti in cui si può connettere con altri neuroni formando vere e proprie reti neurali tra loro interconnesse.

Rete neurale

E’ stato stimato che il numero delle possibili connessioni tra i neuroni del cervello umano supera di gran lunga il numero di particelle elementari dell’universo conosciuto.

Il cervello ha il compito di controllare e dirigere il funzionamento del corpo umano elaborando tutte le informazioni provenienti dalle cellule e dall’ambiente esterno. E’ diviso in due emisferi controlaterali, ovvero l’emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo, mentre il sinistro quella destra. Questa inversione dipende dal fatto che i nervi si incrociano quando entrano nel cervello. Ogni emisfero comprende delle aree  che sono specializzate nello svolgere specifiche funzioni come la comprensione del linguaggio, la lettura, la scrittura, ecc.

Le principali  funzioni del cervello sono quelle di :
  • ricevere gli impulsi che arrivano dagli organi di senso e tradurli in sensazioni uditive, visive, olfattive, ecc.
  • riconoscere e interpretare le sensazioni collegandole alle esperienze precedenti
  • inviare impulsi motori ai muscoli per coordinare le attività motorie
Dal punto di vista energetico la superficie dell’encefalo è sede di potenziali bioelettrici spontanei che si modificano a seconda dello stato di riposo o di attività del soggetto.

Nel 1929 Hans Berger inventò l’elettroencefalografia, una tecnica in grado di registrare l’attività elettrica del cervello. Nel normale tracciato elettroencefalografico di un individuo si rilevano alcuni tipi di onde, mescolate fra loro in proporzioni diverse a seconda dell’attività mentale prevalente e al particolare stato di coscienza.

Elettroencefalogramma (EEG)

Attraverso l’EEG è possibile distinguere i seguenti quattro tipo di onde cerebrali:
Onde Delta

sono presenti durante il sonno profondo senza sogni ed hanno una frequenza compresa tra 0.5 e 4 Hz. Rappresentano l’attività prevalente di un bambino nei primi due anni di vita e sono tipiche della mente inconscia. Vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.

 
Onde Teta

si registrano durante la fase REM del sonno, cioè quando si sogna, e nella meditazione profonda. Hanno una frequenza compresa tra 4 e 8 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un bambino di età tra i due e i sei anni. Sono tipiche della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione e ispirazione creativa e vengono associate anche alle sensazioni extrasensoriali.

Onde Alfa

sono dominanti durante lo stato di rilassamento attivo ad occhi chiusi quando la mente non è impegnata in compiti particolari. Hanno una frequenza compresa tra 8 e 14 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un bambino tra i sei e i dodici anni. Vengono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Normalmente le onde alfa costituiscono il 15-20% del totale delle onde cerebrali. Se chiudiamo gli occhi questa percentuale passa al 25-35% e tramite tecniche di rilassamento può arrivare fino al 50%.

 
Onde Beta

si riscontrano in presenza di attività mentale causata da stimolazione sensoriale o da una semplice elaborazione mentale (calcoli, pensieri ecc). Hanno una frequenza compresa tra i 14 e i 30 Hz e rappresentano l’attività prevalente di un individuo dopo i dodici anni. Vengono associate alle normali attività di veglia e sono alla base delle nostre attività fondamentali, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo esterno e di sopravvivenza.

Onde cerebrali
frequenza
Attività mentale
Stato di coscienza
Età dell’uomo
Delta
0,5-4 Hz
Inconscio
Sonno profondo
< 2 anni
Teta
4-7 Hz
Subconscio
Sonno
2-6 anni
Alfa
7-14 Hz
Transizione
Rilassamento
6-12 anni
Beta
>14 Hz
Conscio
Veglia
> 12 anni
Tabella di riepilogo


Ologramma cosmico
Come ci ha insegnato Walter Kunnen il corpo è un’antenna. Ogni singola cellula e ogni organo sono antenne in grado di ricevere e trasmettere continuamente informazioni sia verso l’interno sia verso l’ambiente circostante. In particolare, i due emisferi del cervello costituiscono una sorta di interferometro cerebrale, in grado di elaborare tutte le informazioni provenienti dal cosmo e creare un modello dinamico tridimensionale, seppur semplificato, dell’universo.

Secondo il neuroscienziato Karl Pribram, ogni singola parte del cervello, come un ologramma, contiene tutte le informazioni.

Nonostante il nostro cervello riesca ad elaborare circa 20.000.000 di informazioni e/o stimoli ambientali al secondo noi siamo coscienti soltanto di un limitatissimo numero di informazioni pari a circa 40 stimoli al secondo. Per i neuro scienziati, l’emisfero destro, dove arrivano e vengono elaborati i 20.000.000 di stimoli al secondo, è la sede della mente inconscia, mentre l’emisfero sinistro, dove vengono processati 40 stimoli al secondo, è la sede della mente conscia. In definitiva possiamo dire che quasi tutta la mente risiede nel subconscio, e noi siamo in grado di utilizzarne coscientemente soltanto una parte infinitesima.

Si è osservato che i due emisferi hanno qualità differenti: l’emisfero sinistro è orientato alle attività razionali, pratiche, sequenziali, logiche, lineari, analitiche, matematiche ecc. mentre l’emisfero destro alle attività emotive, creative, immaginative, intuitive, olistiche, ecc. Solo recentemente, con l’avvento della scrittura, l’emisfero sinistro ha preso il sopravvento su quello destro diventando dominante nell’uomo moderno.

In ogni individuo le qualità di entrambi gli emisferi sono presenti in misura variabile e ciò determina i diversi tipi di personalità.

Brain Olotester
Il Dott. Nitamo Montecucco, utilizzando un elettroencefalografo computerizzato chiamato “Brain Olotester”, ha condotto una serie di esperimenti volti a rilevare la coerenza delle onde cerebrali dei due emisferi e a metterla in relazione allo stato di benessere psicofisico delle persone. Il Brain Olotester scompone le onde cerebrali in 64 bande di frequenza e le visualizza su un monitor a colori. Attraverso il Brain Olotester si è visto che:
  • l  Più alta è la coerenza delle onde, migliore è lo stato di salute. Ciò conferma quanto asserito dalla nuova medicina e cioè “Quando la mente non è in armonia, il corpo sta male”.
  • l  Nello stato di meditazione profonda le onde cerebrali, oltre ad avere un’altissima coerenza, assumono una forma armonica sinusoidale tipica delle onde emesse dagli strumenti musicali. In tale stato è stata anche riscontrata, in gruppi di persone, una sorta di sincronizzazione collettiva come se i loro cervelli entrassero in risonanza alla medesima frequenza.  Questi esperimenti dimostrano l’esistenza di un campo di coscienza collettiva che ci permette di spiegare fenomeni come la telepatia.

Neuroteologia
La neuroteologia studia l’interazione tra il divino e l’interfaccia neuronale dell’essere umano. Negli esperimenti condotti dal Dott.  Andrew Newberg con la SPECT (tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli), si è visto che durante esperienze estatiche, quali la preghiera o la meditazione profonda, l’attività del lobo frontale del cervello è particolarmente attiva mentre quella del lobo parietale destro, legata alle nostre sensazioni spazio temporali, risulta fortemente diminuita in quanto risultano bloccati gli input sensoriali verso questa regione. In questi stati di coscienza la nostra percezione del corpo risulta ridotta e l’Io inizia a percepire tutto il resto, a sentirsi eternamente intrecciato con il Tutto, il cervello trascende lo spazio ed il tempo e si sintonizza con lo Spirito assoluto (Dio).

Il fatto di associare le esperienze spirituali a un’attività neurale non significa che siano mere illusioni neurologiche, precisa Newberg, sarebbe come attribuire a un’illusione il piacere che proviamo mangiando una torta.

Tecniche per cambiare la frequenza delle onde cerebrali
Quando sincronizziamo i due emisferi possiamo accedere ad un numero illimitato di informazioni.

Abbiamo visto che lo stato di coscienza è strettamente legato all’attività del cervello, se quindi riuscissimo a cambiare a nostro piacimento la frequenza del cervello potremmo accedere all’immenso contenitore dell’inconscio ed ampliare enormemente la nostra visione della realtà, sintonizzandoci con realtà sconosciute.

Vediamo adesso in breve alcune tecniche per variare la frequenza (tuning) delle onde cerebrali.

Frequenze Binaurali
Nonostante le onde cerebrali abbiano frequenze al di sotto della soglia uditiva, è possibile con una particolare tecnica elettronica stimolare il cervello e farlo entrare in risonanza con una frequenza piccola a piacere.

É stato osservato che quando ascoltiamo, tramite una cuffia stereo, suoni aventi frequenze costanti ma differenti, il cervello percepisce la differenza delle frequenze. Così se ad esempio ascoltiamo da un orecchio un suono a 500 Hz e dall’altro un suono a 510 Hz il nostro cervello percepirà la frequenza di 10 Hz tipica delle onde alfa.

L’effetto di risonanza indotto dalle frequenze binaurali sull’attività elettrica corticale è stato dimostrato sperimentalmente nel 1973 dal Dr. Gerald Oster del Mount Sinai School of Medicine New York.

Poiché tali frequenze alterano lo stato di coscienza, si raccomanda di non utilizzare questa tecnica durante le attività che richiedono molta attenzione come ad esempio la guida di autoveicoli.

Metodo Silva – Mind Control
Tra tutti i metodi naturali per il tuning delle frequenze cerebrali, un’attenzione particolare merita quello proposto da Josè Silva che permette di passare in pochi istanti al livello alfa.

Come ogni cosa veramente importante, l’esercizio proposto da Silva è di estrema semplicità basta contare a ritroso da 100 a 1, tenendo gli occhi chiusi e puntando lo sguardo verso le palpebre e  ripetere l’esercizio per 10 giorni.  Poi, ogni 10 giorni, ridurre gradualmente i numeri da contare passando a 50, 25, 10 ed infine a 5.

Meditazione
I maestri spirituali di ogni tradizione iniziatica ci insegnano che tramite la meditazione possiamo mettere a tacere la mente, ampliare lo stato di coscienza ed accedere ai cosiddetti mondi sottili. Dalla coscienza del corpo e del mondo materiale che ci viene fornita dalla mente passiamo alla coscienza dello Spirito Uno e Infinito, in uno stato di assoluta assenza di sensazioni e quindi di mente.

Per entrare nello stato meditativo possiamo utilizzare il Mind Control oppure le seguenti tecniche orientali basate sulla recitazione dei mantra So Ham (Io sono Lui) e OM:
  • Stando seduti con la schiena diritta e non appoggiata osservare il proprio respiro e sintonizzarsi con i suoni naturali “So” durante l’inspirazione e “Ham” durante l’espirazione. “So Ham” è l’unico mantra naturale, è il suono stesso della respirazione che ci accompagna per tutta la vita.
  • Inspirare profondamente dalle narici, senza sforzo, ed espirare emettendo la sacra sillaba “OM”, mantenendo il tono basso. L’espirazione può essere divisa in due fasi : nella prima fase emettere la vocale “O” facendo vibrare il petto, nella fase successiva emettere la consonante “M” facendo vibrare le ossa del cranio,  nel passaggio tra le due fasi fare vibrare la gola. Questo esercizio oltre ad acquietare la mente stimola in modo benefico le ghiandole endocrine superiori timo, tiroide, ipofisi e pineale.
Quelli che abbiamo appena descritto sono semplici esercizi preparatori, la meditazione vera e propria inizia quando la mente diventa calma. Allora, nel silenzio assoluto e mantenendo gli occhi chiusi, restiamo immobili fissando un unico punto davanti a noi.

La Mente
La Mente è uno dei concetti più affascinante e difficile da afferrare. Vi sono due correnti di pensiero: la prima, coerente con la visione riduzionista della scienza ufficiale, sostiene che la mente sia un fenomeno puramente cerebrale e che ogni attività mentale abbia luogo in una precisa area del cervello; la seconda suggerisce che essa sia qualcosa di più sottile della semplice materia cerebrale e si estenda ben oltre il corpo fisico.

I neuro scienziati e i fisici credono che mettendo in atto un’infinità di esperimenti tendenti a scomporre la materia e il cervello, si possa arrivare alla fine a comporre il puzzle di tutti i risultati parziali e spiegare sia la realtà fisica sia fenomeni complessi e poco tangibili come la mente e la coscienza.

Secondo Karl Pribram ed altri la mente è un ologramma che registra la sinfonia complessiva degli eventi vibratori del cosmo.

Il fisico Alain Aspect ha dimostrato sperimentalmente che le informazioni scambiate tra le particelle elementari sono di tipo non locale e avvengono ad una velocità superiore a quella della luce, perché allora non supporre che la stessa cosa possa avvenire anche per lo scambio di informazioni tra gli esseri viventi essendo anch’essi costituiti da particelle elementari?

Per la D.ssa Candace Pert la mente non è localizzata nel cervello bensì in tutto il corpo in quanto ogni singola cellula è dotata degli stessi recettori neurali delle cellule cerebrali.

Rupert Sheldrake 1942
Il biologo Sheldrake asserisce che esistono campi d’informazione, chiamati anche campi morfogenetici, che si estendono nello spazio. Tutti gli esseri viventi possono accedere a questi campi attraverso il loro cervello. Poiché secondo questa teoria la Mente e la Coscienza sono campi non localizzati nel corpo, ai quali tuttavia è possibile accedere tramite organi materiali come il cervello, possiamo dedurne la loro indipendenza dal corpo e conseguentemente la  sopravvivenza alla morte fisica.

Secondo Sheldrake ogni stato mentale di un individuo può entrare in risonanza con quello di tutti gli altri esseri viventi e scambiare informazioni. Se tutti siamo collegati tramite i campi morfogenetici allora fenomeni extrasensoriali come la telepatia e la sensazione di essere osservati possono essere facilmente spiegati.

E’ possibile dire cosa sia la Mente ? Per Gregory Bateson : “La mente dopo aver spiegato tutto, è divenuta ciò che deve essere spiegato”.

Secondo me, la soluzione di questo eterno enigma è più semplice e a portata di mano di quanto possa sembrare. Se come abbiamo visto nei capitoli precedenti nell’universo tutto vibra, allora la Mente non è altro che la somma di tutte le vibrazioni fisiche, la Mente non è altro che lo stesso universo. E’ questo il significato del principio del mentalismo che ci viene dato nel Kybalion, trattato sulla filosofia ermetica dell’antico Egitto e della Grecia:

Tutto è Mente. L’Universo è mentale
Ogni vibrazione dell’universo ovvero la Mente viene percepita dal cervello che la trasforma nei modelli della realtà fisica e dei mondi sottili.

La  Mente è il campo informato dell’intera esistenza, è costituita da tutte le informazioni scambiate in ogni luogo e tempo da tutti gli esseri viventi, da ogni cosa conosciuta.

L’uomo può accedere a questa immensa rete di informazioni coscientemente o inconsciamente a seconda del livello vibratorio dell’organo ricevente che, come abbiamo visto, può essere la singola cellula o un organo complesso come il cervello.

Le informazioni in entrata e in uscita da un individuo costituiscono la mente o stato mentale di quell’individuo, mentre la somma di tutte le informazioni, condivise da tutti gli esseri viventi, costituiscono la mente universale. Tutti gli esseri viventi hanno il potere innato di ricevere informazioni e percepire sensazioni.

Nel 1966 Cleve Backster, dopo aver applicato gli elettrodi della macchina della verità ad una pianta, osservò che il segnale si impennava violentemente tutte le volte che lo scienziato pensava di compiere azioni distruttive, anche verso singole parti della pianta, come bruciare una foglia. Backster notò anche che tra le piante e le persone, che se ne prendono cura, si instaura un rapporto che prescinde dalla distanza a cui si trovano. Ad esempio ogni volta che una signora prendeva l’aereo la sensazione di paura, che provava durante l’atterraggio, veniva percepita dalle sue piante, anche se venivano schermate con lastre di piombo e si trovavano a diverse migliaia di chilometri di distanza.

La Coscienza
All’inizio del capitolo abbiamo detto che la coscienza è il concetto più sottile da esaminare. Nelle filosofie orientali la Coscienza viene spesso confusa con Dio, ritenendo che Egli sia pura Coscienza Cosmica. La Coscienza, secondo tale visione, sarebbe una cosa o un’entità tanto potente da essere assimilabile al concetto di Dio.

Per poter decifrare il significato della coscienza occorre riconsiderare che cosa sia lo Spirito.

Lo Spirito è un campo di possibilità illimitato
Quando lo Spirito pervade un corpo si individualizza e diventa un’anima. L’anima è lo Spirito cosciente dentro di noi, il testimone immutabile dei cambiamenti del corpo, della mente e del mondo che ci circonda. Essa mantiene l’identità dell’uomo nonostante tutti i cambiamenti interni ed esterni e attraverso la lunga successione di nascite e morti.

L’anima è tutto quello che l’entità è, è stata o può essere
                                                             Edgar Cayce

L’anima, che sovrintende l’evoluzione materiale dal regno minerale a quello animale, conserva il ricordo di tutte le esperienze vissute e a questo archivio di informazioni diamo il nome di coscienza individuale.

La Coscienza per me non è un’entità, separata e a sé stante, bensì un attributo dello Spirito, è quel parametro attraverso cui si misura il livello cumulativo di esperienza dello Spirito. Dove per cumulativo si intende dal momento in cui si è individualizzato, divenendo anima, fino al momento presente.

Quando due o più anime tendono ad unirsi e fondersi tra loro il risultato è un’anima arricchita dalle esperienze delle singole anime.

Poiché la coscienza cosmica è la somma di tutte le coscienze individuali, l’esperienza terrena non fa altro che accrescere la coscienza dello Spirito.

Sebbene lo Spirito sia infinitamente intelligente e diriga coscientemente l’evoluzione dell’esistenza ad ogni livello della sua manifestazione, dall’atomo alla cellula, dalle galassie ai regni vegetale ed animale, non è tuttavia consapevole di Sé. Se per consapevolezza intendiamo quel livello di coscienza che si manifesta allorquando l’esistenza si pone la domanda “CHI SONO IO?”, allora l’essere umano è quel prototipo della creazione attraverso cui lo Spirito può diventare per la prima volta consapevole di Sé.

Tutte le anime provengono da un unico essere e scopo della vita è diventarne consapevoli e attraverso l’esperienza terrena permettere alle altre anime incarnate di divenirne a loro volta consapevoli in modo da ritrovarsi alla fine tutte insieme.

L’amore non è altro che la forza universale di attrazione tra le anime.
Quando lo Spirito è in azione le sue vibrazioni danno origine alle forme materiali e quindi alla mente. 

La coscienza, essendo un attributo dello Spirito viene perciò prima della mente. Mentre la mente è una manifestazione energetica e quindi materiale, la coscienza è una manifestazione spirituale, appartiene allo Spirito, è la storia dell’evoluzione dello Spirito. Lo Spirito crea la realtà per divenire consapevole della sua esistenza. L’esistenza e l’uomo in particolare sono lo specchio dello Spirito. 

L’uomo è il tempio dello Spirito e quando l’uomo diventa consapevole di ciò, lo Spirito diventa consapevole di sé.

Poiché la mente, essendo energia, ha il potere di interagire con le forme materiali e modificarle, l’uomo utilizzando questo potere innato ha di fatto la capacità di co-creare, insieme allo Spirito, l’universo. Ogni volta che la mente modifica la materia, agisce direttamente e ad un livello più profondo sull’anima modificandone la coscienza. Esiste quindi una relazione biunivoca tra Coscienza e Mente. La Coscienza dello Spirito primordiale è alla base della creazione della Mente e la Mente Conscia, con le esperienze che fa compiere al corpo e allo Spirito che lo sottende, contribuisce all’evoluzione della coscienza.

Lo Spirito intelligente grazie alla coscienza crea forme sempre più complesse ed evolute ed è per questo motivo che non può mai reincarnarsi in forme di vita inferiori.

Scopo dell’incarnazione dello Spirito è quello di evolvere la consapevolezza di Sé passando dalla coscienza del corpo e dell’universo materiale alla coscienza dello Spirito e della realtà spirituale.


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