martedì 14 giugno 2016

Inquisizione Moderna


Dal 1200 al 1600 circa, ha agito (nella quasi totalità del mondo occidentale d’allora), una forma di controllo mentale e sociale ferreo e totalitario. Attraverso strumenti di comodo e per motivazioni a volte risibili, le autorità politiche e religiose irrompevano nella vita quotidiana di ogni essere umano, rapendolo, torturandolo ed interrogandolo sino ad ottenere le confessioni desiderate e rendendolo innocuo, con la carcerazione, il confino, la morte. Sull'inquisizione cattolica, c'è chi è in netto disaccordo. Questa forma di controllo non ha comunque mai cessato di essere, ha solo cambiato metodi e denominazioni.

L’inquisizione moderna è solo più subdola ed ubiqua, si avvale di tecnologie sofisticate e mezzi di persuasione avanzati; tanto avanzati da risultare addirittura a volte quasi invisibili. L’inquisitore si è come smaterializzato e diffuso, sino ad assumere le sembianze di un amico, un collega, noi stessi.


L’inquisizione moderna è una censura dei comportamenti e dei pensieri che a volte assume le caratteristiche di una volontaria quanto incredibile autocensura. Gli inquisitori moderni hanno assunto il controllo della società per intero, imponendo tempi, usi e costumi, imprigionando gli esseri umani in luoghi fisici e mentali angusti, innaturali, inadatti.

Il prodotto di questa operazione di inquisizione è la costruzione di alte mura artificiali invalicabili all’interno delle quali si apre un cammino a senso unico che si restringe ogni giorno che passa. L’umanità è stata persuasa a passarci attraverso per bere e mangiare, per muoversi o parlare.



Le mura artificiali sono tappezzate di poster pubblicitari in modo che solo in pochi si possano accorgere della loro vera natura. La distrazione e la bassa seduzione facilita di molto il compito dell’inquisitore moderno. Ove tali bassi mezzi non siano efficaci, intervengono le psicopolizie travestite da esattori, burocrati, professori, giudici con i loro corollari di surreali kapò più o meno disumani.



RADIAZIONI DA UTILIZZO DI PORTATILI CON WI-FI

Il pericolo più elevato di sempre è la libertà di pensiero. Non sono la azioni, gli agi o l’etica. Questo è il tema sul quale ognuno di noi dovrebbe riflettere a lungo: la libertà di pensiero, il suo errare spinto dall’imponderabilità. Davvero fa così paura?

Ecco allora svelato il senso della ‘buona scuola’ renziana. Non si tratta di aumentarne l’efficienza (bella scusa, sempre valida) ma di impedire che possa amplificare le doti del pensiero umano, che possa anche in qualche rarissimo attimo suggerire un’opzione, una deviazione, un’opportunità. Buona scuola = mansueta scuola, un luogo perduto tra wi-fi (per sterilizzare gli adolescenti?), mense ogm, protocolli ministeriali, interrogatori polizieschi, schede invalsi, orari disarmonici e professori proni ai desiderata dei vertici. Chi sono le streghe moderne? Tutti noi.

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