Il “Segreto di Stato (la ‘bugia’)” crea l’inconscio.
Come non vedere, non registrare la grande interconnessione che esiste tra le “cose”?
Quando, ad esempio, sei alle prese con un fenomeno – prima ancora che sociale ed economico (interesse)… frattale espanso – come la globalizzazione.
“Come non vedere?”:
attraverso il regolare, costante, lento ma certo, dimenticare la ragione fondamentale, per la forma manifesta della “tua” realtà d’ogni giorno (e notte) “qua, così”.
L’inconscio si “forma”, nel momento in cui “c’è qualcosa di nascosto (che si nasconde) e/o da nascondere”.
Allo stesso modo, se in casa tua ricavi (progetti) lo spazio "murato" per la cassaforte, quello per il sottoscala o la cantina, il vano ripostiglio, il solaio, un locale ad hoc per certe esigenze, etc. stai fornendo di “inconscio”, la casa.
Perché il resto dell’edificio non è inconscio?
Perché 1) vi entra la “luce”, 2) è vissuto ordinariamente, 3) serve per la vita di superficie, 4) non ha segreti, 5) ha porte, ma… non chiuse a chiave, etc. (la casa è, tuttavia, ormai... chiusa a chiave. Ma, questo, è un altro livello della "possessione")...
Tutto quello che vai ad edificare, attraverso un fine “particolare”, crea ed “è” ad immagine e somiglianza
del principio superiore, relativo all'assoluto dominante (immanifest3 e
compresente, attraverso gli attribuiti forniti – simbolicamente – all'immagine di Dio)…
È la strategia della grande concentrazione di massa, più… estesa (espansa, intensa) giurisdizionalmente che, in una infrastruttura gerarchica/piramidale, ha sempre la meglio su tutte le altre, non evidentemente “qua, così”… aventi coesione portante e centrale, minore.
Alias:
differenza di potenziale
nel grado di consapevolezza (memoria, accortezza, esperienza propria e diretta)
sufficiente a permettere lo scorrimento di “corrente parassita”
all’interno dell’insieme di “circuiterie”
che, più ordinariamente, confondi (per abitudine) con l’unico “piano (forma)” possibile di manifestazione di realtà, direttamente palpabile, verificabile attraverso la “teoria” più in voga, nel tempo.
L’intera schiera di “espert3”, formatisi alla corte del primo esponente del “filone (‘caso per caso’)”, si susseguono speditamente nella vincolata rincorsa all'ambizione di “carriera”,
nel passaggio sociale che permette di raggiungere quello status di
privilegio, che viene riconosciuto allorquando esistono meriti acquisiti
sul campo, dalla prospettiva – unicamente – della riconferma sostanziale dello status quo “qua, così”.
Ergo:
la "complessità"
che interviene
dopo la prima “scoperta (all'apertura di una ‘nuova’ via)”,
rinsalda quella “prima volta”
al/nel tessuto sociale
autorizzando, nel tempo
quella teoria ad attecchire alla Massa
mentre
la Massa attecchisce alla teoria stessa.
L’inconscio si crea, quando esiste la gerarchia.
Quando c’è la compresenza di una portante “enorme”, come quella dominante, che si auto mantiene nel “buio (della memoria)”. Allora, quando – di conseguenza – si crea la “Mafia”, il Modello Far West, l’interesse a…
È inconscio tutto ciò che deve, necessariamente, “non manifestarsi, alias:
‘apparire’”.
Il
“respirare (alimentarsi)” di tutto questo, crea – nel tempo – quella
sorta di “recinzione”, che ricava “spazio dallo spazio e spazio nello
spazio”:
l’Area 51 “è”, ad esempio
una grande estensione di terre
confiscat3 alla società
dallo Stato (militarizzato)
e
recintato, superficialmente (in maniera tale che “tu non puoi entrare”)
e, di più
sviluppato in verticale
ma
a partire dalla superficie ("arida") in giù.
Ecco l’autentica “forma (e ragione, motivo)” della regione inconscia by dominante.
Immagina, logicamente, a fondo:
una realtà basata sull'autentico rispetto per la giustizia, ad angolo giro
non avrebbe (nessun “lato”) inconscio.
Vero?
Di convergenza, puoi ricavare che “qua, così” esiste solo “verità di parte”. Cioè:
“Sei pronto, ancora una volta, a sentire che la Mafia non esiste. Che è uno stato d’animo?...
Paolo, quello che a noi interessa e di dimostrare l’esistenza di Cosa Nostra.
Non si può combattere questa gente, se ognuno si fa i cazzi suoi…
Capirai. È come fermare il vento con le mani…”.
Era d’estate
Tu,
sopravvivi in qualcosa che – anche se subisci torti abissali (e lo
sanno tutt3) – lo devi dimostrare, nella maniera conforme alla “legge”. Qualcosa di assolutamente diabolico. No?
“Sto minchia di articolo 225…”.
Era d’estate
Qualcosa che ti ritrovi costantemente a dover affrontare e che ti ritrovi “contro”, regolarmente… non appena tenti di “alzare la testa”…
Oltre al pericolo fisico, anche quello derivante dal controllo sottile... di ciò che “hanno/hai lottato per conquistare (e che ti è stato, alla fine, dato)”:
un cavillo ti può auto bloccare “qua, così”
perché devi dimostrare tutto
anche che sei viv3 ed esisti (e lo devi fare “nei termini e nelle modalità previste, per te, dalla legge”).
“Perché hanno ammazzato Pio La Torre (segretario regionale del Pci)? Perché è stato il primo a capire come colpire Cosa Nostra… dicevano che era ossessionato dalla Mafia…”.
Era d’estate
“Come colpire Cosa Nostra…”?
La Torre venne ucciso perché aveva proposto il disegno di legge che prevedeva per la prima volta il reato di "associazione mafiosa" e la confisca dei patrimoni mafiosi…
Link
La sua “ossessione” gli fu fatale.
Eppure, a distanza di tempo, la legge teorizzata da lui, ora, esiste. Quindi?
Oggi le “forze dell’ordine” possono incriminare i mafiosi, perché esiste l’articolo 486. E possono loro confiscare i beni. Bene. Ma… oggi, la Mafia è stata, forse, debellata?
No.
Dunque?
Fai attenzione, perché è “solo”… logica.
Questo significa che la Mafia è un vero e proprio “asset (‘bene’)”.
Questo significa che la Mafia è (nel)lo Stato.
Sì. Perché è inconcepibile che qualcosa di “alieno”, possa risultare non sradicabile una volta per tutte.
Questo significa che, alla fine, la legge, il diritto, quello che vuoi, etc. te lo danno, ma (ma) una volta progettata, prima, la sua – di fatto – “anestetizzazione”, l’auto disinnesco (reset), etc.
Quel
“nulla di fatto”, in grado di unire la “richiesta massiva”,
all'apparenza dei fatti (tempo), alla sostanza “qua, così”, che rimane
sempre del tutto la stessa.
Questo, poi, viene chiamato – e lo riconosci come – progresso, evoluzione, diritto, modernità, etc.
La giustizia di parte è verità di parte e, crea, segreto.
Dunque:
inconscio.
Il filone della psicologia e “compagnia cantante”, è emerso nel momento in cui “la storia deviata ha iniziato a pesare troppo (attraverso il proprio carico di sfumature cangianti il ‘è già successo’)”:
nulla di nuovo, per carità
però
qualcosa che ha “ripreso piede”
nell'esatto momento in cui
la Massa veniva raccolta nelle città
dunque
risultando “operabile” molto più d’assieme
coinvolgendola in una ridda demoniaca di trasgressioni, malattie, paranoie, stress, tentazioni, luoghi comuni, etc. adatt3 a “farle tirare sera (sperando che arrivi al più presto possibile, perché questo significa che la giornata lavorativa è già finita e che lo stipendio e la pensione ed il fine settimana, sono più prossimi)”…
Ricavare l’inconscio è recintare uno spazio che, sino ad un attimo prima, era completamente alla “luce”.
Allora, il conscio emerge per contrasto, sulle macerie di quello che sembra rimanere, nella dualità “causa/effetto”, che è la conseguenza della immanifestazione della ragione fondamentale, dominante “qua, così”.
La particella “qua, così” delinea e delimita proprio quello spazio (potenziale), che altrimenti sarebbe interamente riversabile, manifestabile se (se)… gli umani si ricordassero ancora come “sono già andate le cose”.
Nulla di irreparabile, ma… senza accortezza (consapevolezza ed esperienza propria, diretta), sembra di dover scalare l’Everest. Anzi, di più (o di “meno”), dato che la dominante è immanifesta e, dunque, non è più nemmeno immaginabile…
Immagina, dunque:
apri il “tuo” inconscio e ti accorgerai che non lo puoi, più, fare.
Poiché, esso è proprietà privata by dominante (il centro della portante, modulata in dominanza).
Il motivo per il quale si può utilizzare questa “metafora”:
lato tuo/umanità, dominat3.
2.
Questo spazio (potenziale) sta facendo di tutto per aiutarti a ricordare,
richiamando da te in te… delle “immagini”, relative al “è già
successo”. Qualcosa che, per la verità, è tutto attorno/dentro... già
compresente, per via della memoria frattale espansa e del filo
conduttore del simbolismo sostanziale frattale espanso…
A tal pro, puoi utilizzare e ricorrere a “tutt3”.
Alla logica, al metodo scientifico, alla religione, alla spiritualità, alla psicologia, alla medicina, etc. è sufficiente che, però, ti ricordi di portare e mettere sempre te stess3, avanti, durante e dopo (coerentemente), ad ogni ambito processato attraverso queste “discipline (teorie)”, in maniera tale da usarle sempre come ottiche/lenti by la “formula”. Sì... è il bias di conferma (ma non è grave, e non è nemmeno una patologia)...
Evita di snaturarti, conseguendo alla logica tentazione contenuta nella “teoria (AntiSistemica) ‘qua, così’”.
Se (se)
puoi prendere atto di certe verità, a distanza di mezzo secolo da
“ora/te”, che hanno contribuito a formare la società nella quale
sopravvivi, parzialmente, che cosa significa?
Che sei stat3 raggirat3.
Gli anni Cinquanta e Sessanta sono caratterizzati dallo stretto rapporto tra esponenti del mondo mafioso ed amministrativo e uomini politici, soprattutto appartenenti al partito della Democrazia Cristiana…
Link
La “famosa” Democrazia Cristiana:
quale mefistofelico ammasso di interessi, nonché groviglio di poteri intrecciati…
Hai presente cosa ha "significato" questo Partito, all'interno della vita pubblica italiana. Vero? Gli italiani venivano dalla "fine del secondo conflitto mondiale"... ed erano praticamente a pezzi. In quel "momento", avrebbero accettato qualsiasi "cosa", sufficientemente "tappezzata" da 1) libertà, 2) alleati, 3) speranza, 4) rinascita, 5) futuro, etc.
Ebbene, “oggi” la Dc sembra non esistere più (così come un esercito di un Paese che viene invaso, si dà alla macchia, uniformandosi con la popolazione, seppure costituendo continuamente sacche di resistenza, che iniziano ad agire diversamente da prima), ma… le “cose” non vanno diversamente.
Il rapporto dei La Barbera e degli altri mafiosi-gangsters degli anni Sessanta con i principali esponenti politici democristiani fu caratterizzato dalla costante subalternità dei primi rispetto ai secondi.
I mafiosi erano integrati nelle reti clientelari che facevano capo agli amministratori comunali e regionali e ai deputati, svolgendo funzioni di collegamento e di mediazione tra l’ambiente politico e gli altri ambienti…
La mafia imprenditrice – Pino Arlacchi
La
Mafia è una inclinazione virale, che possiede idealmente la
popolazione, laddove la Mafia stessa è nata e dove è più concentrata.
Nel tempo, tuttavia, proprio come una componente, o una funzione virale, si è espansa, allargando il proprio raggio d’azione. Tanto che, ora, la casa appartenuta a Riina è diventata un agriturismo e lo stesso Riina è in galera.
Che cosa significa?
Come cambi la situazione?
Utilizzando la legge, aggiungendo un articolo (quando è la stessa compresenza della legge, a manutenere “lo status quo ‘qua così’”)? No.
Tutto questo è “becchime per i volatili”.
Allora, perché La Torre fu ucciso? Per lo stesso motivo, per il quale furono uccisi tutti gli altri:
per ingannarti (la dominante “inganna/ispira” anche le sottodominanti – “inconsce” – che, poi, uccidono).
Per farti ipotizzare che ci sia “una via d’uscita”, rimanendo sempre nella convenzione. Alias:
in un labirinto inconscio, che non sembra nemmeno esistere (del resto, un segreto ben nascosto, crea l’attesa per la scoperta del segreto e rende, di conseguenza, prevedibili).
La speranza non muore mai?
Certo:
allora vai pure “avanti” a vivere “sperando”…
Se “alzi lo sguardo”, ti accorgerai di essere ai “piedi” di un potere divenuto “troppo grande per fallire”. E per evitare una simile sproporzione, hai sepolto tutto ciò nel “tuo” inconscio:
Scriveva Karl Marx che la storia si ripete sempre due volte:
la prima come tragedia, la seconda come farsa.
Nella vicenda del salvataggio della Grecia però, la storia si è già ripetuta più volte, assumendo i contorni che stanno a metà tra una tragedia e una farsa.
Una tragedia per il popolo greco, impoverito da anni di austerity imposta dall'esterno, da continui aumenti di tasse e da tagli di spesa pubblica, pensioni in primis, da un tasso di disoccupazione superiore al 20% e di povertà superiore al 15%.
Una farsa per l'incapacità manifesta da parte delle istituzioni internazionali di trovare una soluzione per riportare Atene sul sentiero della crescita…
Link
L'incapacità manifesta da parte delle istituzioni internazionali di trovare una soluzione per riportare Atene sul sentiero della crescita (e chi dice che la sottodominante voglia quest3?).
Nulla succede per caso. E… le persone sono “intelligenti”.
Io spero, infine, che il mio scritto contribuirà a liberarci della frase scolastica, ora così corrente specie in Germania, circa il cosiddetto cesarismo...
Con questa superficiale analogia storica si viene a dimenticare il fatto essenziale che, specialmente nell'antica Roma, la lotta di classe si svolgeva soltanto all'interno di una minoranza privilegiata, tra i ricchi e i poveri che erano liberi cittadini, mentre la grande massa produttiva della popolazione, gli schiavi, costituiva soltanto il piedistallo passivo dei combattenti.
Si dimentica la profonda espressione di Sismondi:
"il proletariato romano viveva a spese della società, mentre, la società moderna vive a spese del proletariato"…Data una differenza così completa tra le condizioni materiali ed economiche della lotta di classe nel mondo antico e nel mondo moderno, anche i prodotti politici di essa non possono avere in comune niente più di quello che l'arcivescovo di Canterbury non abbia in comune con il gran sacerdote Samuele…
Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte - Karl Marx (Prefazione dell'autore alla seconda edizione)
Mentre la grande massa produttiva della popolazione, gli schiavi, costituiva soltanto il piedistallo passivo dei combattenti (gli “schiavi”).
“Nel cassetto della sua scrivania c’è una chiave con su scritto “Cile”. Noi cileni, siamo tutti suoi schiavi…”.
Neruda
La logica ambizione è:
“Scrivi” (vivi, esistendo) senza narrare nessun fatto. Come se fosse tutto già così chiaro. Sì, perché… se utilizzi i fatti, entra il disinnesco. Permetti che l’auto interferenza si compia… Rimani, allora, alla sostanza di ciò che continua a ripetersi, non visto che “è già successo tutt3”.
Simbolismo sostanziale frattale espanso.
Hanno dovuto dimostrare che esiste la Mafia. Da quel momento, la Mafia esiste, quindi, anche dalla prospettiva della legge. Si è, così, infiltrata…
Qualcosa che può essere messo in dubbio. Sì. Come tutt3, del resto. Ma (ma) qualcosa che, sopra a tutto, necessita di te attraverso la “formula”.
Una cassaforte a prova di qualsiasi scassinatore…
Che cosa è la ciclicità?
Cerchi concentrici, che si dipartono da un punto fermo.
Prova a gettare un sasso nell'acqua, meglio se stagnante…
Il punto fermo è il “già successo (e dimenticato)”.
Qualcosa che “fa tendenza, in conseguenza di un rapporto gerarchico di
forze”. È la dominante, l’AntiSistema, la convenzione, il “qua, così”
(status quo, paradigma)…
Se “il punto fermo” è avvenuto da un tempo lunghissimo, i cicli di sottodominanti (che replicano il punto zero, inconsciamente) dipingono atteggiamenti tipici, ciclici (loop). Per questo motivo esistono gli “usi e costumi (località)” ad ogni ambito sociale ed individuale:
per mischiare le cose
avendo già dimenticato…
"Fai...".
E 3.
Questa è una "appendice":
il senso ed il nesso
trovalo tu.
“Dicono che il Cile sia un’isola e che la cordigliera sia un altro mare. Una specie di onda gigante, che non s’infrange mai. Dall'altra parte c’è una terra estremamente piatta, che si chiama Argentina. È un paese verde. Un paese vero. Con campi coltivati. E guerre…”.
Neruda
Gli Usa non hanno “fatto fuori (al loro tempo) solo i nativi pellerossa”. No. Hanno tirato dritto, in largo ed in lungo, sino a terminare l’opera…
“La prima casa, è il primo carcere…
Il sagace commissario… dirige le operazioni, come se fosse la conquista dell’Egitto…”.
Neruda
“La libertà di informazione non può essere un sovrano senza limiti, perché il rischio è di essere condizionati dalle menzogne...
Nessuno auspica un meccanismo di controllo dell'informazione... ma la libertà di informazione non è su un trono come un sovrano senza limiti.
Il rischio è che l'informazione che ci appare e che ci condiziona sia la menzogna... La strada da seguire è il dialogo tra grandi operatori di rete e agenzie pubbliche...”.
Giovanni Pitruzzella
Il linguaggio parlato dai membri di Cosa nostra ha costantemente esercitato un fascino particolare.
Caratterizzato soprattutto da un forte carico allusivo e, insieme, assai incisivo e penetrante, è senza dubbio parte integrante dell’esercizio del potere mafioso.
All'interno di quella cornice mitizzante, spesso amplificata dal cinema e dalla letteratura, in cui il boss mafioso risulta un eroe o, addirittura, un supereroe, il linguaggio da lui utilizzato è stato spesso l’espressione simbolicamente più pregnante del suo carisma:
la capacità di dire senza parlare, di minacciare con le lusinghe, di comandare con un atteggiamento verbalmente discreto sono state viste, nell'immaginario popolare, come caratteristiche speciali di uomini speciali.
Ovviamente questa rappresentazione iperbolica del linguaggio dei mafiosi è superficiale e poco realistica, perché non c’è un linguaggio speciale e non ci sono uomini speciali. Piuttosto, questo sì, c’è una grande attenzione all’interno di Cosa nostra per l’attività linguistica ed è vero che l’esercizio del potere e l’affermazione del carisma personale si giocano molto anche sull'abilità nell'utilizzare il linguaggio e sullo sfruttarne le innumerevoli potenzialità…
Del resto, come insegnava già Aristotele, ogni oggetto di studio ha bisogno di un suo metodo specifico e sarebbe addirittura inopportuno pretendere da alcune indagini una esattezza che l’oggetto stesso non può consentire in linea di principio…
Mafia linguaggio identità - Salvatore Di Piazza
“La cosa che mi fa impazzire è che Palermo… ingoia tutto e ingoierà pure questo…”.
La malattia, anche, come sintomo di diversità (protezione da una possessione virale sociale globale).
Essere immuni a…?
Sembra che si tratti di una vera e propria entità intelligente, delle dimensioni di qualche cellula, che invade i corpi umani, si integra nel loro Dna e ne riprogramma l’espressione genetica, in un attimo…
L’80% di noi stessi è determinato dall'espressione genetica.
L’integrazione di Dna alieno può assumere qualunque aspetto.O anche nessuno…
Non opporti. Non ce né bisogno. Devi limitarti a non fare niente. Non chiediamo altro…Tu prescrivi pillole per migliorare la vita delle persone. Che c’è di tanto diverso da quello che facciamo noi?...
È diverso nel nostro mondo (in piena connessione gli uni con gli altri. In piena armonia. Tutt'uno… Un mondo senza guerre, senza povertà, omicidi, senza stupri. Un mondo senza sofferenza. Perché nel nostro mondo, nessuno può ferire l’altro e sfruttare l’altro o cercare di annientare l’altro. Perché nel nostro mondo, non esiste l’altro.
È giusto così… dentro di te, tu sai che è giusto.
Combattere noi è combattere per tutto ciò che è sbagliato…
Tu sai che è vero. Il nostro mondo è un mondo migliore…
Non c’è posto nel nostro mondo per chi è immune )…
Non ti sei risvegliato come avresti dovuto…
Quelli, si può dire che hanno le pigne in testa?...
La situazione è sotto controllo. Centri di vaccinazione in tutto il mondo, hanno percentuali elevate di successo nel curare e nell'immunizzare la popolazione.Perché è così facile da curare?
Questo virus alieno sembra non avere difese. Una volta isolato il vaccino, il risultato è… inevitabile.
Sapete quanta gente è ancora infetta?
Non di sicuro, ma il numero diminuisce.
E la perdita di memoria?
Noi riteniamo che il modo in cui l’entità si è connessa al cervello, è così diverso da come siamo fatti, che la mente ha interpretato questa esperienza, come una forma di incoscienza. Il che spiega perché chi guarisce, non ha memoria degli eventi recenti. È come se avesse solo dormito.
Insomma è finita.
Finita
E il virus alieno? È stato eradicato?
Prendete una prima pagina:
che piace o no, siamo di nuovo umani…
“Siamo
adesso entrati in possesso della mappa genetica, degli istinti
dell’umanità. Qualunque impulso verso l’indipendenza, la resistenza…
verrà represso. Qualunque predisposizione che potrebbe ostacolare la nostra marcia del progresso, può ora essere sradicata…”.
Assassin’s Creed
Bion aprì il seminario, tenuto a Roma il 15 luglio 1977, con queste parole:
"Comincerò pensando che quando ci sono molti individui, ci sono anche molti pensieri senza pensatore; e che questi pensieri senza pensatore sono, così, nell'aria da qualche parte..."...I “pensieri senza pensatore” sono pensieri - ma anche sentimenti - che ancora non hanno trovato accoglienza nella mente degli individui e che attendono qualcuno che dia loro forma ed espressione.
Bion proseguì in questo modo:Essi possono essere pensati, ma anche rimanere in stand by fino a quando si presenteranno le condizioni perché qualcuno li ospiti e dia loro una forma comunicabile.
"Spero che qualcuno si possa sentire preparato ad alloggiare questi pensieri o nella propria mente o nella propria personalità. Mi rendo conto che questa è una grossa richiesta, perché questi pensieri senza pensatori, pensieri vagabondi, sono anche potenzialmente pensieri selvaggi...
A noi tutti piace che i nostri pensieri siano addomesticati, ci piace che siano pensieri civilizzati, ben addomesticati, ci piace che siano pensieri razionali.
Ciononostante, spero che possiate osare di dare a questi pensieri, per quanto irrazionali, un qualche tipo di alloggio temporaneo. E che poi li vestiate con parole adatte perché possano esprimersi pubblicamente e possa essere data loro la possibilità di mostrarsi anche se sembra che non siano molto bene attrezzati...
Ascoltando Bion, pensai che ci stava proponendo un radicale cambiamento di prospettiva:
considerare che non fossimo noi (gli individui) a produrre i pensieri e le fantasie, ma che questi - seguendo l’incessante evolvere di O, la realtà in sé - potessero intercettare la nostra mente, superando la barriera emotiva ed intellettuale, che noi stessi e la società frapponevano al loro accesso (Grotstein, 2004).
Ciò che Bion proponeva, dunque, non era svelare un significato latente, ma dare inizio ad una catena di trasformazioni, che si sarebbe messa in moto nel momento in cui un “pensiero senza pensatore” fosse stato accolto.
In tale prospettiva, la distinzione tra Inconscio, Preconscio e Coscienza non era rilevante.
I pensieri senza pensatore potevano essere inconsci, preconsci ed anche pensieri coscienti che nessuno aveva ancora pensato. Questi ultimi corrispondono a ciò che Christopher Bollas (1987) ha chiamato “conosciuto non pensato”.
Nelle parole di Bion i pensieri senza pensatore stavano "così, nell'aria da qualche parte".
La catena di trasformazioni avviata dall'accoglimento di un pensiero senza pensatore, avrebbe riguardato sia il pensiero, sia chi lo avesse ospitato.
La teoria di Bion, infatti, postula che la mente (l’apparato per pensare i pensieri, la capacità di pensare) si sia sviluppata e continui a svilupparsi per rispondere alla sollecitazione dei pensieri senza pensatore; più precisamente, per rispondere alla necessità di trasformarli.
La funzione crea la struttura, non viceversa. È un’ipotesi originale ed interessante, sia dal punto di vista della teoria, sia da quello della pratica clinica…
Pensieri senza pensatore - Claudio Neri
Simbolismo sostanziale frattale espanso. La caratteristica frattale espansa, stessa... Il "sistema operativo".
“Più di cent’anni fa, il poeta tedesco Heine ammonì… a non sottovalutare il potere delle idee:
i contenuti filosofici coltivati nella quiete dello studio di un professore possono distruggere una civiltà…”.
Isahia Berlin
"Fai...".
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2011 - 2012 - 2013
Nessun commento:
Posta un commento