Aleksandr Solgenicyn: “NON SOSTENERE IN NESSUN CASO CONSAPEVOLMENTE LA MENZOGNA.
“…E chi non avrà avuto neppure il coraggio di difendere la propria anima non ostenti le sue vedute d’avanguardia (..) si dica invece, semplicemente: sono una bestia da soma e un codardo, mi basta stare al caldo a pancia piena. Anche questa via, che pure è la più moderata fra le vie della resistenza, sarà tutt’altro che facile per quegli esseri intorpiditi che noi siamo. Una via non facile? La più facile, però, fra quelle possibili. Una scelta non facile per il corpo, ma l’unica possibile per l’anima”.-------------------------------------------
Nel seguito la prima puntata della mia traduzione-sintesi della intervista radiofonica nel 7 aprile 2017, che Richie Allen ha fatto a David Icke, dopo il cosiddetto attacco a gas nervino in Siria. Lo speciale ricorda che la mattina del 7.4 in tutto il mondo occidentale, si è aperta con la notizia del lancio i missili americani in Siria, che il Presidente americano ha ritenuto risposta appropriata al “terribile” attacco chimico.
David Icke:
È molto deprimente che i media non riescano a mettere insieme i puntini in questa vicenda, cosa che invece è così facile fare. Siamo sicuri che abbiano veramente lanciato del gas nervino? Ci sono molte domande importanti da farsi che i media invece non si stanno facendo. Innanzitutto cosa aveva da guadagnare Assad in un attacco sui civili?
Con l'aiuto della Russia Assad è in guerra per mantenere la sua sovranità e non aveva nulla da guadagnare da un attacco ai civili, perché non è uno stupido. Sa infatti che se l’Occidente, soprattutto UK, USA, Israele e Turchia, vuole disfarsi di te, l'ultima cosa che devi fare è dare loro una scusa.
Quindi non c'è una seria ragione per Assad, per fare ciò che dicono che abbia fatto.
Nessuno del mainstream, risponde a questa domanda: “perché lo avrebbe fatto?”.
Se guardate le foto e le fonti che dovrebbero spiegare perché ciò è accaduto….
L'Occidente ha finanziato i White Helmets (Elmetti Biachi), il direttore dell'Osservatorio Siriano, che sarebbe la fonte delle informazioni sulla Siria, era ed è semplicemente un tizio che sta in UK, uno che odia Assad e che sta nel Coventry. E che dire anche di quel medico, considerato eroe dopo l’attacco, perché avrebbe trattato le vittime dopo l’attacco, medico che pare ricondursi ad un gruppo terroristico che rapì il reporter (di guerra) britannico John Cantlie.
Poi c’è il video che questo medico fa e spiega dell’attacco al sarin. Ma come? È medico e cosa fa mentre il tutto avviene? Si mette a girare un film? E nello stesso tempo manda anche un Tweet dove dice che i pazienti arrivano a frotte e che un ospedale è già pieno causa l’attacco nervino.
Che dire poi degli Elmetti Bianchi, che toccano le persone “morte a causa dei gas nervino” e lo fanno senza protezione, quando poi se si va a vedere il protocollo di soccorso contro il sarin, protocollo che oggi mi sono procurato, si dice che:
il sarin è un gas nervino, che causa grande distruzione al sistema nervoso e interferisce con il controllo muscolare e la funzione degli organi. Una esposizione anche a piccole dosi di sarin, può essere letale. Il danno può manifestarsi entro un minuto dall'esposizione. E lo stesso protocollo dice che le maschere proteggono solo occhi e polmoni. Gli abiti normali invece non danno protezione, perché il sarin penetra i vestiti e può essere assorbito da ogni superficie del corpo.
Si vedono foto delle persone senza protezioni che toccano i corpi dei presunti colpiti dal gas. Il protocollo dice anche che bisogna avere un respiratore e dei guanti di gomma possibilmente dei contaminati lontano dal nuovo dell’accaduto, ma non abbiamo visto niente di tutto questo.
Non sto dicendo che non è avvenuto nulla o non è avvenuto un attacco con il gas, perché al momento non lo sappiamo ma di certo c'è un fondamentale dubbio anche sulla storia di fondo, indipendentemente da chi può averla fatta o in relazione alle immagini che abbiamo visto.
Siamo di nuovo nel 2003, con l'invasione dell’Iraq, di nuovo ai primi anni 90 con la guerra del Golfo, di nuovo alle “armi di distruzione di massa”, per giustificare l’invasione. Stiamo tornando indietro a Blair, Bush, Obama, Clinton… lo stesso processo, il solito “problema/reazione/soluzione”. Vogliono una reazione emozionale perché questa non procede con il pensiero critico.
Ecco perché Trump, nel suo discorso alla nazione quando annuncia il lancio di missili Usa in Siria, mostra sdegno per quanto sarebbe accaduto e dice anche che è accaduto a quei “beautiful babies” (Piccoli meravigliosi). Vediamo il contrario di ciò che sembra essere accaduto.
Alla mia domanda iniziale, ovvero che vantaggi tutto ciò avrebbe portato ad Assad, la risposta è ovviamente “nessun vantaggio". E ciò ci porta ad una domanda chiave, che l'antidoto al meccanismo “problema/reazione/soluzione”, ovvero: chi ne trae vantaggio?
Sia da ciò che accade che dal farci credere nella storia ufficiale sul perché è accaduto. Ad oggi la risposta è che il solo vantaggio di questo attacco con un gas, è per quelli che vogliono rimuovere Assad dalla sua carica e vogliono prendere il controllo di tutta la Siria.
Non c'è stata approvazione da parte del congresso per ciò che Trump ha fatto, perché non hanno voluto maggiori indagini sull’attacco, non hanno voluto attendere. Come si dice nel giornalismo “evitare che le molte telefonate rovinino una buona storia" (Buona per fare audience ed essere pubblicata). Se ci fossero più informazioni, la giustificazione della risposta data, potrebbe venire distrutta.
Ho sentito persone stamattina dire che eh insomma era stato votato Trump per evitare che la Clinton ci portasse subito una guerra con la Russia, così si è votato lui, ma guarda cosa è successo…
Mi rendo conto sempre più, girando intorno al mondo, che stiamo arrivando ad un punto in cui la psiche collettiva umana e quella dei patetici media mainstream, dovrà rendersi conto, che questo mondo non è controllato da quelle forze che si vedono, piuttosto è controllato da forze invisibili, che usano i personaggi dell'arena mondiale che oggi ci sono e domani non più (vedi i politici…). Su questa base quindi non c'è nessuna differenza tra Donald Trump, la Clinton.
Per esempio poco prima che questo attacco missilistico venisse lanciato, Hillary Clinton, su una tv americana, esortava ad attacchi militari Usa sulla Siria, in risposta al cosìddetto attacco al sarin ed anche di una “no fly zone”, che ovviamente vogliono perché vogliono al Terza Guerra Mondiale.
Ecco perché non si può scindere ciò che sta accadendo oggi in Siria dalla incessante demonizzazione della Russia.
Ecco perché, per chi non avesse ancora colto tutto il quadro complessivo della situazione, possono essere utili queste mie note riassuntive sul perché siamo dove siamo: nel 2000 ci fu una organizzazione in USA, “The New Project fo the American Century” (il nuovo progetto per il secolo americano), con persone che pochi mesi dopo finirono nella Amministrazione Bush, in posizioni chiave al Pentagono. Per esempio Rumsfeld, che divenne Segretario della Difesa.
Mesi prima che arrivasse al potere con Bush, questa organizzazione produsse un documento che richiamava una serie di scenari di guerra, che gli USA avrebbero combattuto, per portare “regime change” in paese dopo paese. Doveva trattarsi di una forza americana per vincere molteplici grandi guerre simultanee.
Alcuni dei paesi che citarono in quel documento ed in cui dovevano portare “ regime change”, erano: Iraq, Libia, Siria, Iran, Corea del Nord, Cina.
Dopo pochi mesi, come detto, questa gente andò al governo. Un'altra cosa che dissero nel documento è che per giustificare il “regime change”, avrebbero dovuto creare l'evento per giustificarlo e questo doveva essere catastrofico caratterizzante come una nuova Pearl Harbour.
Nove mesi dopo che questa gente andò al potere con Bush, si ebbe ciò che Bush stesso chiamò la Pear Harbour del 21° sec., ovvero l’11 Settembre.
Come risultato di ciò hanno giustificato la guerra al terrorismo, o del terrorismo, che ha sistematicamente toccato paese dopo paese di quella lista citata.
Poi abbiamo avuto le rivelazioni del generale Clark, Comandante Supremo dell’Alleanza NATO, che ne 2007 in una trasmissione televisiva (si trova su YouTube), disse di aver visitato il Pentagono giorni dopo l'11 settembre, dove vide Rumsfeld e Wolfowitz e poi incontrò un generale suo amico, che gli disse che stavano per invadere l’Iraq. Clark chiese il motivo di ciò e il generale dispose di non saperlo, cosa possibile data la compartimentalizzazione delle informazioni nelle sfere del potere.
Settimane dopo, gli USA sono in Afghanistan, Clark dice -nel programma tv- che ritorna al Pentagono, dove reincontra il generale che dice che non solo avrebbero invaso l’Iraq ma anche altri paesi, secondo una lista che aveva appena ricevuto dall’alto, dall'ufficio di Rumsfeld. Avrebbero attaccato sette paesi in cinque anni.
E chi c'era sulla lista? Esattamente i paesi citati sopra in riferimento al "The New Project fo the American Century” (il nuovo progetto per il secolo americano), il quale era coinvolto in un programma di colpi di Stato per destabilizzare il Medio Oriente e renderlo sotto controllo americano.
La ragione per cui Bush e Blair mentirono sulle armi di distruzione di massa in Iraq, era perché questo paese era all'inizio della lista. Non avevano una ragione plausibile per invadere l’Iraq, perciò dovevano crearne una e questo fecero.
Abbiamo avuto allora media che sono stati ingannati e non hanno avuto cognizione di causa e la stessa cosa sta accadendo ora. Il successivo paese era la Libia, volevano disfarsi di Gheddafi e quando costui si ribellò, tutti i media urlarono che voleva uccidere tutta la sua gente. La stessa cosa che dicono ora di Assad. Per la Libia non si trattò più di Blair e Bush, ma di Obama e Camerun e Clinton, ovvero cambiano i personaggi, ma non la agenda con la stessa lista di obiettivi.
Quindi i politici vanno e vengono sempre, ma resta sempre chi architetta tutto questo, per questo nulla cambia. Dopo Gheddafi ecco quindi la volta della Siria…
Ad un certo punto compare sulla scena anche l’ex Ministro degli Affari Esteri francese, Roland Dumas, che dice di essere stato in UK per affari privati ed aver incontrato persone importanti che gli dicono del piano sulla Siria, della sua invasione e, anche se non era più ministro, gli chiedono se vuole far parte del progetto. “Naturalmente rifiutai”, comunica.
E tutto è avvenuto prima che partisse effettivamente il progetto. Questa è la strategia .
>>> continua
tratto dalla intervista di Richie Allen Show https://www.youtube.com/watch?v=Bdnr32H34T4
traduzione e sintesi Cristina Bassi, per www.thelivingspirits.net
http://www.thelivingspirits.net/david-icke-in-ita/david-icke-siria-e-i-missili-di-donald-trump-che-succede.html
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