mercoledì 19 aprile 2017

Vaccini e libertà di espressione: solidarietà alla dottoressa Franco


Abbiamo tutti ascoltato con grande emozione e gratitudine le parole della dottoressa Patrizia Franco, intervistata a Colors Radio il 7 aprile scorso nella trasmissione “Speciale Overture”. La dottoressa Franco ha parlato con grande naturalezza e normalità dei vaccini e delle vaccinazioni, quella normalità con cui ciascuno di noi vorrebbe avere a che fare ogni giorno nel rapporto con il suo medico, con le istituzioni, incluse quelle sanitarie, con tutte le persone che operano a vario titolo in questo importante settore della nostra società.

A maggior ragione avremo bisogno di normalità e di grande attenzione quando si parla di Pediatri e di Bambini, i nostri figli: oggi questa condizione, purtroppo, viene sistematicamente meno quando si affronta l’argomento delle vaccinazioni, della loro sicurezza ed efficacia.

Quasi d’improvviso, in un vortice di autoritarismo che avvolge ogni cosa, è diventato impossibile confrontarsi serenamente su questo argomento, avere una discussione aperta basata sui fatti e sulla libera espressione scientifica. Ogni cosa viene ricondotta alla demagogia del pensiero unico vaccinale, rafforzata dall’occupazione di ogni mezzo di comunicazione e della vita pubblica, promuovendo norme che violano i diritti fondamentali della persona pur di ottenere un consenso assoluto su questa pratica medica.

Ben fa la dottoressa Franco a ricordare il pensiero di Benjamin Rush, padre della psichiatria americana e uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, firmatario della dichiarazione di indipendenza, che aveva previsto già nel settembre del 1787 quanto oggi sta accadendo in modo evidente: “Se non mettiamo la libertà delle cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre 'arti', rappresenterà la bastiglia della scienza medica".

La violenza verbale con cui certuni si scagliano contro i genitori che hanno scelto di non vaccinare i loro figli, le accuse ingiuste che vengono loro rivolte, le menzogne che tendono a travisare la scienza, sono diventate una normalità. Allo stesso modo, viene promossa l'eliminazione della libera espressione della professione medica, con dichiarazioni altrettanto aberranti da parte dei responsabili degli ordini professionali.

Per questi motivi, l’intervista della dottoressa Franco rappresenta un raggio di luce splendente in questo momento di buio profondissimo, una luce che scalda il cuore e accarezza l’animo.

Dottoressa, noi le siamo vicini, la stimiamo profondamente come persona e come medico, per il suo coraggio, la sua onestà intellettuale e il suo grande lavoro che, ne siamo sicuri, continua a fare ogni giorno con tanta passione.

Siamo altresì convinti che lei non sia la sola ad usare la testa e il cuore nella sua professione: incoraggiamo altri come lei ad emergere dall’ombra e a manifestarsi nella luce della verità, perché questa è l’unica strada per uscire finalmente dal tunnel della menzogna.


Associazione COMILVA Onlus


fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-liberta-espressione-franco.php

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