Ho
imparato questa frase in un vecchio corso di sviluppo psichico che
seguivo tanti anni fa, una frase che era essenzialmente un breve
postulato accessorio a un più vasto teorema che veniva insegnato a
proposito dei 'poteri' della mente.
Eppure dopo anni ho scoperto che
questo piccolo assunto, questa innocente frasetta messa là tanto per
condire, era in realtà il centro di tutto l'insegnamento, il perno su
cui si reggeva tutta la struttura della realtà per come stavo iniziando a
capirla.
In senso stretto ogni reazione a qualsiasi cosa là fuori crea
delle perturbazioni, dei cerchi concentrici che si espandono sempre di
più interagendo con tutto ciò che toccano.
Idealmente, e come ci viene
insegnato da più parti, ogni pensiero, ogni azione ed ogni emozione,
muovono, perturbano, disturbano la realtà, e noi creiamo letteralmente
ad ogni passo che facciamo un qualcosa che prima o poi sperimenteremo
come fenomeno reale.
Lo abbiamo letto sui libri e ascoltato nei seminari, lo abbiamo sentito
ripetere ormai infinite volte che abbiamo un impatto sul reale, qualcuno
di noi forse ha anche iniziato a 'sentire' e 'vivere' questo fatto, e
tuttavia ancora ci è difficile accorgerci che il cosiddetto 'male', la
'perturbazione' che viene a trovarci di tanto in tanto anche (e
soprattutto) se facciamo un lavoro su noi stessi, ci spinge in direzione
del conflitto solo se reagiamo ad esso.
Nel modello che sto immaginando
di iniziare a capire, il 'male' è un testimone di una firma energetica
che portiamo addosso in quanto esseri umani con una storia psichica di
decine di anni (o migliaia di vite che fa lo stesso).
E' lì per
mostrarci un pezzo di lavoro da fare, e non è un caso o una sfortuna.
Mi
rendo conto della difficoltà e della durezza del paradigma quando ad
essere colpiti sono i nostri cari o noi stessi, per esempio quando
lavorando con i noti strumenti riemergono vecchie ferite, addirittura
vecchi sintomi che credevamo risolti per sempre.
Ma questo è il lavoro.
Non reagire a ciò che riemerge o sembra apparire come un nuovo
'problema', non 'resistere' al male come qualcuno più saggio di me
consigliava tempo addietro.
E' tentando di applicare questo al meglio
delle mie possibilità che ho potuto accorgermi di come agisce la
sfocatura inconscia e di come questa sia parte di un contesto più grande
e intelligente, che fa in modo di recapitarci solo ed esclusivamente
ciò a cui possiamo fare fronte.
E' così che ho iniziato ad accorgermi
del valore dell'equanimità e della capacità di distinguere i pensieri
superficiali, le emozioni reattive e gli eventi a queste collegati da
quel qualcosa più saggio e più profondo che ho chiamato essere, che non
fa che esistere e testimoniare l'esistenza.
E' cercando di essere pace
con tutto che ho potuto vedere come la realtà scivola attraverso strati e
strati di densità, diretta dalle emozioni ancor prima che dai pensieri,
ed è così facendo che ho potuto notare che reagendo al 'male' non
facciamo che perpetrarne l'illusoria realtà.
Ma per essere pace occorre
diventare vuoti a se stessi.
Occorre scordarsi la propria storia, le
proprie giuste motivazioni.
Il 'male' esterno ci seduce a reagire, ad
essere coinvolti e ad entrare nella maya creata dalle perturbazioni
delle nostre stesse reazioni.
Il 'male' interno ci seduce nel credere
che stiamo lavorando male, che abbiamo sbagliato qualcosa, ci fa credere
che il risultato del lavoro debba essere il benessere, la salute o la
fortuna materiale.
Ma forse non è così.
Forse stiamo andando verso
qualcosa di più grande, più profondo e importante di un ottenimento
materiale, qualcosa che non può essere detto a parole.
Da qualche parte
una volta ho letto di un maestro taoista che affermava:
Quando impari a non fare nulla e a non essere nessuno diverrai davvero utile all'universo.
Credo fosse questo quello che intendeva.
Andrea Panatta
Per me non e' cosi bisogna avere la forza di reagire fino alla fine se no sei eliminato,questo e' stato creato apposta per stancare le persone che non sanno e non hanno forza di combattere.il MALE e creato noi dobbiamo sconfiggere chi lo crea..Tipo pena di morte,pena molto pequniaria.
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